Una canzone per l’estate: “Dime tu que quieres” di Belle Perez

In un blog che parla di musica e di Europa, Belle Perez ci sta benissimo. Forse il nome ai più non dice niente, ma chi ascolta parecchio la radio ricorderà una canzoncina orecchiabile di otto anni fa che si intitolava “Hello world“. (se invece non vi sovviene cliccate sul titolo…)

Era una sorta di manifesto programmatico di questa oggi 31enne cantante nata e cresciuta in Belgio da genitori spagnoli. “Hello world/ this is me/life should be/fun for everyone“. Così cantava nel suo primo singolo. E da allora non si è mai fermata, anche se l’Europa della musica che conta si è in parte dimenticata di lei.

Allora eccola di nuovo, con un singolo abbastanza diffuso nel nord Europa, dal titolo “Dime tu que quieres“, incluso nell’album Gipsy. Una belga che canta in inglese ed in spagnolo. Praticamente una vera cittadina d’Europa, che ci fa riscoprire i ritmi gitani. Per l’estate ormai arrivata, non c’è niente di meglio per muoversi un pò.

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“Rock Show”, Enrico Ruggeri è in gran forma

Di solito in questo blog si privilegiano le novità, le cose fresche dall’Italia e dal mondo. Ma ogni tanto è bene soffermarsi sull’usato sicuro italiano, garanzia di qualità. Enrico Ruggeri ed il suo “Rock show”, lavoro uscito ad inizio maggio, rappresentano questo settore.

Il cantautore milanese, nonostante una poliedricità che lo ha ormai consacrato anche come conduttore televisivo, è come il vino. Più invecchia e più è buono. Ed anche in questo disco, che segna una svolta, dai suoni più rock a canzoni più folk, dalle storie scritte per altri alle storie che parlano di sè stesso, non si smentisce.

Undici racconti di vita, nei quali il cantante milanese gioca con le parole e ne fa un uso sapiente, come gli è congeniale. Storie mai banali che si fanno ascoltare e si agganciano bene ad ogni contesto. E magari non le canti da subito, ma le ascolti e provi una sensazione di piacere.

E’il caso di Rock Show, la canzone che da il titolo all’album, di Sulla Strada, che l’autore ha mixato in un curioso video  insieme alla precedente e di La Terra e la Luna, azzeccatissima sigla del suo “Il Bivio“, programma di Italia Uno. In alto, il mix di cui dicevamo, sotto, il mix fra “La terra e la luna e Gli occhi

Classifiche di vendita (29/6/2008)

L’avevamo in qualche modo annunciato e l’evento si è puntualmente avverato: le classifiche di vendita dei dischi in Europa sono stati colonizzati dai Coldplay. Tutti i paesi da noi presi in esame, compresa l’Italia ed eccetto l’anglofobica Francia trovano il gruppo americano in testa alla hit parade degli album ed in Gran Bretagna anche in quella dei singoli. Per il resto, a parte il primo posto dei Novecento da noi, in qualche modo preannunciato da questo blog, salutiamo il ritorno degli svedesi Rednex, quelli che a metà degli anni’90 ci fecero sorridere con la country-dance di Cotton-eyed Joe e Old pop in an oak. Ecco i numeri uno.

AUSTRIA Singoli: All summer long – Kid Rock
Album: Viva la vida or death& his friends – Coldplay
BELGIO Singoli: Tired of bing sorry (Laisse le destin l’importer)- Enrique Iglesias & Nadiya
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
DANIMARCA Singoli: Malene- Sis Bjerre
Album: Viva la vida or death  his friends- Coldplay
FINLANDIA Singoli: Kesa Extended Play – Apulanta
Album: Viva la vida or death & his friends – Coldplay
FRANCIA Singoli: Tired of bing sorry (Laisse le destin l’importer)- Enrique Iglesias & Nadiya
Album: Des roses et des ortises – Francis Cabrel
GERMANIA Singoli: All summer rock – Kid Rock
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
GRAN BRETAGNA Singoli: Viva la vida- Coldplay
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
IRLANDA Singoli: On wings- Leanne Moore
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
ITALIA Singoli: Cry-Novecento
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
NORVEGIA Singoli: Lost – Erlend Bratland
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
OLANDA Singoli:Viva Hollandia-Walter Kroes
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
PORTOGALLO Singoli: 4 Minutes -Madonna ft Justin Timberlake
Album: Viva la vida or death & his friends-Coldplay
SPAGNA Singoli:  Freakshow- The Cure
Album: Viva la vida or death &his friends-Coldplay
SVEZIA Singoli: Football is our religion-Rednex
Album: Viva la vida or death & all his friends – Coldplay
SVIZZERA Singoli: Bring en hei – Baschi
Album:Viva la vida or death & all his friends – Coldplay

Suoni d’Europa: Germania, Austria, Svizzera, Liechtenstein

Quuatro paesi insieme per la seconda puntata del nostro viaggio al centro della musica perchè Germania, Austria e Svizzera viaggiano di pari passo, sia a livello di classifica che in generale di lingua (anche se in Svizzera quelle ufficiali sono quattro). Il piccolo Liechtenstein propone poche cose ma interessanti. Pronti? Via con la copertina. Per i video, cliccate sui titoli.

I veri protagonisti della musica tedesca sono loro. Si chiamano Ich+Ich, un progetto musicale fra il pop e la dance che sta spopolando da quelle parti. Prima con il singolo “Vom selben stern”, cui abbiamo dedicato la copertina, poi con “So soll es bleiben“.

Inglese, spagnolo e tedesco, le lingue della musica made in Germany e se all’Eurofestival le No Angels sono arrivate ultime con “Disappear“, i suoni più pop vedono come protagonista l’afro-teutonico Mark Medlock, che dopo il successo di “Now or never” ora è protagonista con “Summer love“.

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Una canzone per l’estate: “Figlio dei Manga” di Io, Carlo

Se come chi scrive siete nati negli anni’70, allora preparate i fazzoletti. “Figlio dei manga”, di Io, Carlo vi farà piangere di malinconia, riconrdando i tempi in cui si era ragazzi spensierati. Quello che trovate sopra è il terzo singolo di Carlo Fath, alias Io, Carlo, dj e produttore discografico tedesco (tra l’altro ha lavorato con i Simply Red) trapiantato a Milano.

Dopo il successo dei primi due singoli, “L”ego” e “Danziamo”, ora ecco il nuovo tormentone sempre tratto dall’album, ormai vecchio di un annetto, “In perenne riserva”. Il video non è quello ufficiale, ma rende bene l’idea di un motov che racconta di tutta la tv degli anni’80, dei cartoni animati (c’è pefino citato il mitico “Nano Nano” di Mork e Mindy) e di come erano belli quei tempi. Tutto molto bello. Tre singoli uno migliore dell’altro, da canticchiare e fischiettare. E con testi che fanno pensare.

Operazione nostalgia? Sicuramente. Anche se i protagonisti sono i Manga, i fumetti giapponesi che esplodevano in quegli anni ma che hanno trovato maggior diffusione qualche tempo dopo. E allora pronti con i fazzoletti…

“Mamma mia”: Il 19 luglio ad Ischia l’anteprima italiana del film sugli Abba

In questo mestiere è fondamentale dire la verità. E allora è giusto che informi i lettori che la notizia l’ho trovata sul blog della mia amica Maria, al quale vi rimando. Si terrà ad Ischia il prossimo 19 luglio nell’ambito del Global Fest l’anteprima italiana di “Mamma Mia”, il film ispirato all’omonimo musical, ispirato alle canzoni degli Abba, gruppo leggendario della musica pop anni 70-’80.

All’indomani dell’uscita americana (in Italia il film sara’ nelle sale il 3 ottobre), la pellicola (della quale in alto potete vedere il trailer), e’ ambientata nell’isola di Skiathos in Grecia, e sara’ proiettata al Regina Isabella sullo spettacolare schermo sull’acqua allestito nella baia di Lacco Ameno.

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Suoni d’Europa: Francia

Parte da oggi uno spazio che questo blog vuole dedicare – anche in ossequio al titolo che porta – alla musica che si ascolta nei vari paesi europei. Con riferimento ovviamente agli artisti del posto, visto che un pò dovunque la colonizzazione dei big stranieri è senza freni. per comodità i video sono linkati nel testo, con l’eccezione dell’ultimo e per la copertina.

Il viaggio ci porta nella prima tappa in Francia. E la copertina è per la cosa più bella fra quelle che girano adesso negli I-pod e nelle classifiche dei transalpini. Vale a dire “Allò le monde”, della 20enne Pauline. Cantautrice che nel modo di fare ricorda molto il Gilbert Montagnè di “Just for tonight” del 1986. La canzone è bellissima, lei è fascinosa e suona il piano da quando aveva 5 anni. E il suo video d’esordio mostra scene di guerre e povertà.

La Francia, paese per tradizione poco incline alla musica in lingue diverse dalla propria, ultimamente si sta un pò convertendo. “Colpa” dei tre grandi della dance che spopolano in europa. Per chi li conoscesse e non lo sapesse, infatti, sia Martin Solveig (nonostante il cognome danese…) che Bob Sinclair che anche Laurent Wolf sono francesi. Di quest’ultimo, sta andando a mille il singolo “No stress”.

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Una canzone per l’estate: À cause des Garçons di Yelle

Definirla proprio “nuova di zecca” non risponde a verità. Però À cause des Garçons di Yelle è come il vino. Più invecchia e più piace. Risale all’esate del 1988, quando due ragazze francesi la lanciarono in tutta Europa. E per non sbagliarsi, si facevano chiamare esattamente come la canzone.

L’Italia la conobbe su Deejay Television, programma di Italia Uno che fra l’altro lanciò un giovanissimo Jovanotti. Fu un successo effimero, visto che il duo si dissolse dopo un altro paio di singoli. Vent’anni dopo a riproporla è la giovane Yelle, francese pure lei, vero fenomeno musicale emergente della Francia di oggi, il cui nome d’arte è l’acronimo dell’espressione inglese “You enjoy life“.

Una cover che rimescola l’arrangiamento (forse era più bello l’orginale, che trovate cliccando qui), ma che lascia inalterata l’ironia del testo. Quanto a Yelle, aspettiamo di sentirla in qualcosa di realmente inedito visto che anche il primo singolo “Je veux te voir” conteneva in realtà un “sample” (cioè una parte) del brano “Short dick man” dei 20 Fingers del 1994.

Ecco Fratello Metallo, evangelizza con l’heavy metal

La musica heavy legata al satanismo? “Neanche per sogno, anzi, è agli antipodi. E i metallari sono persone dolcissime”, dice lui. Lui è Frate Cesare Bonizzi, 62 anni, cappuccino che vive presso il convento di Musocco, nei pressi di Milano. Ed ha scelto un modo particolare per diffondere il Verbo di Dio: l’heavy metal.

Fratello metallo“, così si fa chiamare nel mondo del metal. E nel suo sito si definisce “Cappuccino predicantore“. “Grazie alla musica avvicino i giovani a Dio”, dice di sè stesso. Dal 1992, quando scoprì questa musica durante un concerto dei Metallica, ha messo insieme ben 16 album e preso parte ai più famosi festival rock.

Domenica 29, il farate dalla lunga barba bianca, saio d’ordinanza e chitarra elettrica a tracolla, suonerà al “Gods of Metal” di Bologna, sullo stesso palco di mostri sacri del genere come Judas Priest, Yngwie Malmsteen e Morbid Angel.

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“Cry”, il ritorno dei Novecento

Premessa doverosa. Chi scrive non ama troppo i gruppi o gli artisti italiani che cantano in inglese, preferendo che si facciano portatori della musica italiana cantando nella nostra lingua. Tuttavia è evidente che l’inglese, ormai nuovo esperanto, sia importante per farsi capire da tutti. Dovrebbe esserlo un pò meno per il mercato, che non è disposto – sbagliando – ad investire su chi canta magari in lingue ritenute meno “commerciali” di inglese, francese, spagnolo o italiano.

Detto questo, fa piacere enormemente salutare il ritorno di una delle band italiane migliori degli ultimi tempi, i Novecento. Pino, Lino e Rossana Nicolosi (con Dora Carofiglio alla voce) tornano in vetta alle classifiche dopo un decennio, dopo aver solcato la scena per tutti gli anni’80 e buona parte dei ’90 (da qui anche il loro nome).

Cry” è un brano dalle atmosfere forti, che si fa piacere, dal sound che mescola pop e rock. Ci sono dentro tutte le influenze della loro carriera e della loro recente svolta verso la produzione. Con la loro etichetta, la Nicolosi, infatti, hanno allacciato contatti con le più grandi major inglesi ed americane e con artisti come Billy Cobham, Sting, GKB, Billy Preston, Stanley Jordan.

Fa piacere soprattutto sentire che 24 anni dopo Movin’on, il singolo che li lanciò, hanno ancora voglia di fare dell’ottima musica. Speriamo di risentirli cantare anche in italiano. L’ultimo brano nella nostra lingua, “Sogni che ritornano“, risale al 1998. Qui c’è il loro sito.