Giusy Ferreri, la vincitrice morale di X-Factor, brucia le tappe. Ne avevamo già parlato in un recente post, ma adesso arriva la notizia che venerdì 27 giugno uscirà un “extended play” (EP, quello che ha fatto di recente anche Vasco Rossi) con il singolo “Non ti scordar mai di me” scritto da Tiziano Ferro e cinque cover fra quelle cantate nel programma. Fra queste, sicura “Remedios” di Gabriella Ferri, che sta andando benissimo su I-Tunes.
Ad ottobre invece, dovrebbe uscire il disco di inediti, che ci consentirà di capire il vero valore dell’artista, fuori dalla passerella televisiva ed a confronto con un mercato che penalizza gli artisti italiani, soprattutto quelli emergenti. Pronto anche il video, girato a Milano, sembra in puro stile Almodovar.
Il 18 Luglio dovrebbe invece usicre l’album di sole cover degli Aram Quartet: sicuri i brani Per Elisa, Se bruciasse la città, Un’emozione da poco, Walk on the wild side, Bohemian Rapsody e l’inedito Chi. Per gli inediti, si dovrà aspettare il 2009.
Sta girando in radio il già citato “Suono Naturale”, singolo di traino del nuovo album omonimo di Ilaria Porceddu. Dovrebbe provarci entro l’estate anche Dante Pontone, anche se non è chiaro se da solista o con la band di cui fa parte.
Nota a margine: X-Factor batte Amici 10-0 quanto a strategia commerciale. L’album di Marco Carta, l’unico peraltro ad aver beneficiato di un contratto discografico, sa molto di preconfezionato. Lui canta anche bene ma le canzoni non hanno niente di originale (ne riparleremo).
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E’ alquanto risaputo che l’Italia si mostra spesso indifferente alle forme espressive che non rientrano nella langue commerciale codificata. Esistono numerosi artisti che gravitano nell’ombra, magari sostenuti, prodotti e amati all’estero, specie nelle vicine Germania, Francia o Gran Bretagna, di cui qui non si sa nulla. E’ il caso, ad esempio, di Elena Previdi, musicologa milanese,che ha fondato, negli anni ’90, uno splendido ensemble “neoclassico-gotico”, la Camerata Mediolanense: tutti sanno che Benigni recita la Commedia di Dante, ma nessuno sa che Elena ha inciso, per conto della tedesca EIS & LICHT, il V canto dell’Inferno, per clavicembalo, violoncello e soprano! Beh, tutto questo per dire che, Dante a parte, esiste anche un “pop di lusso”, stile Depeche Mode o Portished, o, per restare in confini più ristretti e famosi, Amy Winehouse o Craig Armstrong. In questo mondo Giusy Ferreri sta alla grande. Sono felice che l’Italia – e lo dico senza patriottismi – abbia apprezzato la sua originae autonomia espressiva. Mi aspetto molto da questa artista, che – è inutile non ammetterlo – ha intorno solo urlatori e pochi relitti del passato che già in passato, salvo qualche eccezione, erano meteore frantumate. Invito a sostenerla cercando di comprare i dischi e non scaricarli o quant’altro. Fatelo per gli altri, destinati comunque all’oblio, ma non per una ragazza che ha qualcosa da dire e ha bisogno, ora più che mai, di sostegno. ve lo dice uno che compra solo i dischi di Artisti, quasi sempre sconosciuti, ma grandi! Provate ad ascoltare la cantante e pianista greca Diamanda Galàs: ditemi se Giusy sembra la Winehouse! Giusy, in realtà, e si sente, ha dietro una formazione musicale interessante e poliedrica, vicino alla new wave e al dark, all’elettronica e all’asvanguardia. Certe “cacofonie” volute da Giusy ricordano i folli vocalismi della strega nera della musica neogotica (e per “gotico” non pensate a Merylin Manson, che non c’entra nulla!). Nessuna presunzione da parte mia, lo assicuro. Solo amore vero per la musica e l’utopico desiderio di rivedere l’arte musicale lontano dai marciapiedi delle grandi etichette discografiche. Nulla contro le prostitute: vorrei che anche loro lasciassero i marciapiedi per le case chiuse! Scerzi a parte, Auguri Giusy. Di cuore.
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