La differenza coverizza Franco Battiato e i Depeche Mode

Questo non è un blog buonista.  Quando le cose non ci piacciono, lo diciamo. “Bandiere preziose”, la cover/mashup che il gruppo vastese La Differenza ha fatto di “Bandiera bianca” di Franco Battiato e “Precious” dei Depeche Mode, non ci piace per niente.

Domanda che nasce spontanea a voi che leggete: ma allora perchè ne parlate? Perchè comunque quello del mashup è un fenomeno musicale degli ultimi tempi. E come in tutte le canzoni può andare bene o andare male. In questo caso, secondo noi, è andato malissimo.

Passo indietrio: che cos’è il mashup? Praticamente è una sorta di missaggio di due o più canzoni: si mette il testo di una sulla musica delle altre o si mescola tutto insieme. Cosa ne viene fuori dipende da quello che si è scelto.

In questo caso a nostro parere, si sono snaturate entrambe le canzoni perchè l’una non sta bene dentro l’altra e viceversa.  Un peccato perchè questo brano è inserito in un album (“Un posto tranquillo“) nel complesso buono. E il gruppo, che si era fatto conoscere nel 2005 a Sanremo con il brano “Che farò” (secondo posto nei giovani) fa dell’ottimo rock.

Ma non tutte le ciambelle riescono col buco. Il Maestro Battiato ha detto di aver apprezzato, ma lui è da sempre uno sperimentatore. E poi la musica, come sempre, è un opinione. Sotto, il video. A voi il giudizio. Liberi di criticarci, come sempre.

Pubblicità

Il premio Lunezia a “Via le mani dagli occhi” dei Negramaro

Un altro riconoscimento per i Negramaro, dopo il premio della Critica in quel Sanremo del 2005 che li vide uscire dopo la prima esibizione, gli MTV Awards dell’anno dopo e il pienone a San Siro.

La band salentina è stata infatti insignita del Premio Lunezia, a testimonianza del valore musical-letterario della loro produzione ed in particolare del brano “Via le mani dagli occhi”, contenuto nell’album “La finestra”. 

”E’ per noi un onore – dice Giuliano Sangiorgi, il frontman della band all’Ansa -. Solitamente per una rock band,  il suono e’ l’alfabeto letterario. Ma noi cerchiamo sempre di  prestare attenzione alla parte cantautoriale, ai testi, e siamo  contenti che questo ci venga riconosciuto dal Lunezia”.

Continua a leggere