Le classifiche di vendita in Europa (30/8/2007)

Novità nelle classifiche di vendita dei dischi in Europa. Si riaffaccia sulla scena, per ora  solo francofona, una delle icone dell’elettropop francese, la franco-canadese Myléne Farmer, il cui singolo Dégéneration vaa già forte in Francia ed in Belgio, dove troviamo anche il giovane Quentin Mosiman in testa agli album.

Resistono gli altri, vale a dire Coldplay, Giusy Ferreri, Paul Potts e la colonna sonora originale del film Mamma Mia, ormai di prossima uscita anche in Italia. Ecco nel dettaglio tutti i numeri uno di questa settimana. A fine post, ascoltiamo il nuovo singolo di Myléne Farmer.

AUSTRIA:
Singoli: I kissed a girl- Katie Perry
Album: Mamma Mia – Colonna Sonora Originale
BELGIO:
Singoli: Dégéneration- Mylène Farmer
Album: Duel-Quentin Mosiman
DANIMARCA:
Download: I kissed a girl- Katie Perry
Album: Mamma Mia – Colonna Sonora Originale
FINLANDIA:
Singoli: The day that never comes – Metallica
Album: Sotakoira -Kotiteollisuus
FRANCIA
Singoli: Dégéneration- Mylène Farmer
Album:  Viva la vida or death & all his friends -Coldplay
GERMANIA:
Singoli: I kissed a girl-Katie Perry
Album: One chance -Paul Potts
GRAN BRETAGNA:
Singoli: I kissed a girl-Katie Perry
Album: Script- The Script
IRLANDA:
Singoli: I kissed a girl-Katie Perry
Album: Script- The Script
ITALIA:
Download: Non ti scordar mai di me-Gisuy Ferreri
Album: Non ti scordar mai di me -Giusy Ferreri
NORVEGIA:
Singoli: If a song could get me you-Marit Larsen
Album: Mamma Mia – Colonna Sonora Originale
OLANDA:
Singoli: Stop de tijd – Marco Borsato
Album: Viva la via or death & All his friends- Coldplay
PORTOGALLO:
Airplay: The story – Brandi Carlile
Album: Terra -Mariza
REPUBBLICA CECA:
Singoli: Can you hear me – Enrique Iglesias
Album: Mamma Mia – Colonna Sonora Originale
SPAGNA:
Singoli: Give it to me – Madonna
Album: Mamma Mia – Colonna Sonora Originale
SVEZIA:
Singoli: Där du andas – Marie Fredriksson
Album: Vi var das blixten hittade ner – Lars Winnerbäck
SVIZZERA:
Singoli: I kissed a girl- Katie Perry
Album: Mamma Mia – Colonna Sonora Originale
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Una canzone per l’estate: “Shut up and let me go” dei Ting Tings

Dei Ting Tings avevamo già parlato in questo stesso spazio perchè non era possibile esimersi dal condividere il fenomeno “Great dj”: è stata una delle nostre prime “canzoni estive”. Adesso che l’estate sta finendo è bene tornare da questo gruppo inglese.

Parliamo dell’altro tormentone “Shut up and let me go“. La canzone, contenuta nell’album “We started nothing” è già stata utilizzata dalla Apple per uno sport pubblicitario, il che ha contribuito ad amplificare ulteriormente il già notevole appeal del brano. Buon tunz tunz, ma in salsa pop. Peccato solo che non ci facciano incorporare il video originale.

“Passa la banda” e Seba si diverte

Piccolo storie di vita in musica. Sebastiano Barbagallo da  Acireale, in arte Seba, è un pò un moderno cantastorie. Piccoli racconti di vita narrati con lo stupore che potrebbe avere un bambino. E’ il caso di “Passa la banda”, nuovo singolo accompagnato nel video da disegni animati.

La semplicità delle storie proposte e armonie musicali semplici ed orecchiabili caratterizzano,  tutta la sua produzione, basti pensare a “Domenica d’estate“, con cui fu lanciato, passando per “Girotondo” e “Minigonna blu”.

Quello dei cartoni animati, fra l’altro è un vezzo che si sposa bene proprio con questo tipo di testi, “Quadri d’autore”, come il titolo del suo album. E magari chiudendo gli occhi ci si può anche immaginare le scene cantate.

A volte ritornano: dopo l’estate riecco Rettore e Sabrina Salerno

Icone musicali che ritornano. Alcune ci danno una sensazione di piacere, di altre avremmo volentieri fatto a meno. Il primo riferimento è a Donatella Rettore, meglio nota semplicemente col cognome. Il 19 settembre arriva nei negozi di dischi “Stralunata“, un cofanetto che rilancia sulla scena la cantante veronese-

Il confanetto è composto oltre che da un doppio cd, anche da un dvd: il montaggio video (della durata di due ore) raccoglierà le esibizioni televisive della Rettore, da Discoring a Sanremo, da Tilt a Domenica In.
E poi naturalmente i suoi successi. Oltre ai 36 brani del passato, tra cui “Lamette“, “Kobra” e “Splendido splendente” e l’inedito “Primadonna”.  A seguire, un medley della Rettore anni’80. Lei è tiratissima. Ma non ne fa un mistero. E quanto è brava….

Di chi invece avremmo fatto a meno è di Sabrina Salerno. La maggiorata anni ’90, dopo 13 anni di silenzio, tornerà nei negozi in autunno con “Erase and rewind” che conterrà 13 fra i suoi maggiori successi dance, fra i quali ricordiamo “Boys“, “Gringo” e “Siamo Donne“, che portò a Sanremo nel 1991 con Jo Squillo e 13 inediti pop rock.

Il disco, che prende il nome dalla cover da lei realizzata della canzone che nel 1998 lanciò gli svedesi Cardigans, sarà acquistabile solo sul suo myspace, dove si può ascoltare anche la sua versione della mitica “Born to be alive”, hit mondiale del 1978 del franco-libanese Patrick Hernandez.Sotto, “Erase/Rewind” versione Sabrina Salerno. La bellezza di lei è intatta. L’assenza totale di arte, pure.

Suoni d’Europa: Grecia, Cipro, Turchia

Prosegue il nostro spazio dedicato alla musica di tutto il continente europeo. Andiamo a conoscere gli artisti e le canzoni più in voga in Grecia e nell’Isola di Cipro e poi facciamo un salto in Turchia, legata ai due paesi per tanti motivi non solo musicali. Vai con la copertina. Cliccate sui titoli

Da quando nel 2005 ha vinto l’Eurofestival – prima greca della storia – con la canzone che avete ascoltato sopra, “My number one“, Helena Paparizou è diventata la regina del pop greco. E dire che prima, questa cantante nata e cresciuta in Svezia da genitori greci, era solo una delle tante. Intanto, si è evoluta al rock ed ha cominciato a ricantare in greco. “Porta gia tan ourano” è il nuovo singolo. Di Kalomira, terza nel 2008, abbiamo già parlato. Di recente, sul palco festivaliero, sono saliti anche l’anglo-cipriota Sarbel (“Yassou Maria” nel 2007) e Anna Vissi (con la bellissima “Everything“, 2006). Nel 2009 tornerà Sakis Rouvas, già sul palco nel 2004: qui c’è il nuovo Kai Se Thelo.

Fuori dal palco festivaliero, meritano attenzione anche gli occhi magnetici di Irini Merkouri (“Aneta”), Despina Vandi (“Opa Opa”) e Yanna Terzi (“Apitefto“). Chi ama il rock può concentrarsi su Christos Dantis con l’energetica “No Madonna” o sui C:Real (“Epikindina se Thelw“). Per la serie “Un disco non si nega a nessuno”, sta invece scalando le classifiche la playmate  Natali Thanou con “Why not?”.

Cipro non sta a guardare. Quest’anno all’Eurofestival c’era il poco digeribile sirtaki di Evdokia Kadi (“Femme fatale”), l’anno scorso andò meglio col pezzo in francese di Evridiki (“Comme çi ça“) in stile minimalista anni ’80. Nel 2006 toccò alla greca Annet Artani (“Why do the angels cry“), nel 2005 a “Ela Ela” di Constantonos Christophorou, nel 2004 alla dolcissima “Stronger every minute” dell’anglo-cipriota Lisa Andreas, allora sedicenne. 

Fuori dal festival, segnalazione per “Pes to dinata” di Despyna Olympiou. La rassegna cipriota ci lega alla Turchia con due artisti nativi di Cipro ma turcofoni e facenti parte della zona nord, autoproclamata “Repubblica Turca di Cipro Nord”. Ecco “Aman Kuzum”, il coinvolgente brano dance di Zyinet Sali e “Masum Masum” di Eynet.

Rassegna turca con apertura d’obbligo per il rock potentissimo dei  Mor Ve Otesi, sul palco ad Eurofestival 2008 con “Deli”. “Shake it up Sekerim” di Kenan Dugulu era sul palco nel 2007, la franco-turca Gulseren (che canta in tre lingue) nel 2005 con “Rimi rimi Ley” e Sibel Tuzun con “Superstar” nel 2006.

Dopo la vittoria all’Eurofestival del 2003, è cresciuta in maniera esponenziale anche la fama di Sertab Erener, artista di grande livello: “Hayat Beklemez” è il singolo 2008. Gli amanti della dance apprezzeranno invece “Hipnoz” degli Hande Yener. Sempre in questo settore, bisogna poi ricordare che uno dei massimi esponenti mondiali, il dj Mousse T, che lavorato anche con Zucchero, ha passaporto tedesco ma è di orgine turca. Chiusura, in fondo, con il re del pop turco, Tarkan: “Arada bir” è uno dei singoli 2008.

“Tu lo sai”, l’esordio di Maurizio Cinesi

La classifica dei download della Fimi regala sempre sorprese. Artisti esordienti più o meno giovani che trovano spazio perchè le nuove tecnologie consentono di scaricare i loro brani a prezzi modici, favorendo una diffusione che altrimenti non sarebbe mai stata possibile.

Così nella top ten dei singoli troviamo Maurizio Cinesi, 35 anni, padovano dai capelli rasta che dopo aver girato il mondo e incontrato popoli e culture è riuscito a dare alla luce il nuovo singolo, dal titolo “Tu lo sai“, contenuto nell’album “+1“.

Mescolanza di suoni e culture per questo artista non più giovanissimo, ma che si propone con un inedito per la prima volta dopo una vita passata a coverizzare i grandi della musica mondiale. Vale la pena ascoltarlo, questo brano e sul suo myspace trovate altre sue produzioni

Eurofestival 2009: Estonia, Lituania e Georgia potrebbero boicottare la Russia. Il punto sugli altri paesi.

Venti di guerra sull’Eurofestival 2009. Che si farà regolarmente dal 12 al 16 maggio prossimi a Mosca, in Russia, ma che rischia di perdere alcune sue rappresentanti per motivi inerenti al conflitto che sta coinvolgendo le truppe di Putin e le regioni separatiste della Georgia, Ossezia ed Abkhazia.

Infatti, se è prevedibile che la Georgia stia pensando ad un pit stop, sia perchè ha altri problemi dei quali occuparsi, sia perchè il caso ha voluto che l’anno prossimo il Festival si svolga nella “nemica” Russia (e dunque ritengono sarebbe sconveniente mandare un rappresentante), Estonia e Lituania stanno clamorosamente meditando un boicottaggio “se Mosca non fermerà l’abuso di potere e continuerà a violare le leggi internazionali” e perchè la Russia “potrebbe usare il festival per fare propaganda politica“.

Insomma, potrebbe verificarsi quello che non è accaduto contro la Cina alle Olimpiadi. Viene da pensare se sia la mossa più giusta, visto che la musica – come lo sport – è un mezzo per unire i popoli e non per dividerli e visto che quest’anno, in piena guerriglia per l’indipendenza del Kosovo, l’Albania è andata regolarmente in Serbia (strappando anche applausi per la 16enne cantante Olta Boka).

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Una canzone per l’estate: “Rise Up” di Yves La Rock

Un altro pò di tunz tunz, che non fa male. Sembra quasi un paradosso, ma i padroni della dance europea sono tutti di madrelingua francese (anche se poi le canzoni – tutte eseguite da vocalist – sono in inglese). Yves La Rock non fa eccezione.

E’ infatti nato e cresciuto in Svizzera. Questa “Rise Up” risale in verità a qualche mese fa ma è un altro esempio di dance intelligente. Ultimamente poi, lo stesso artista si è proposto anche con By Your side e “Say yeah“, meno belle ma ugualmente coinvolgenti, per chi ama il settore.

Curiosamente, non ha ancora inciso alcun album, soltanto singoli e sta portando in giro per l’Europa il suo progetto denominato “Africanism”, legato alla musica francese delle colonie. E allora vai col tunz tunz, saltiamo un pò. Ma non fateci l’abitudine.

Francis Cabrel, “Des roses et des orties”: musica con la testa (tranne due canzoni)

Ritornare in testa alla classifica a 55 anni, dopo 30 di carriera e 18 milioni di dischi venduti e prendersi anche lo sfizio di far pensare la gente e di piacere ai giovani. Due parole per Francis Cabrel è il caso di spenderle. Un pò di tempo fa è uscito in Francia “Des roses et des orties“, quindicesimo album di  questa icona della musica francese.

Pensi alla tipica “chanson” francese, struggente ed un pò retrò ed invece no. Questo cantautore nato sotto l’influenza di Bob Dylan tira fuori un lavoro estremamente moderno. Melodico certo, ma pienamente inserito nei tempi attuali, sia nelle musiche – a volte un pop leggero, molto più spesso una mescolanza di suoni – che soprattutto.

Politica, sociale, attualità, religione. C’è di tutto. Le rose e le ortiche, appunto, come il titolo dell’album. Così capita che si possa gridare alla speranza con la canzone che dò il titolo all’album (cliccate qui) oppure che si rifletta su come la società multietnica non riesca ancora a far presa come si dovrebbe (“Des hommes pareils“, che trovate in coda a questo post, qui invece c’è il testo).

Oppure che si ascoltino storie sublimi, come in “Le cygne blanc“, “Mademoiselle l’aventure“, “L’hombre au tableau”, dedicata a Magritte. O ancora attacchi ironici alla sua stessa categoria, quella dei cantutori impegnati “che si credono salvatori del mondo” (“Des gens formidables“). Tutte canzoni con la testa. Meno un paio.

Che poi -musicalmente parlando – sono le migliori di tutte. Il primo riferimento è a “Les cardinaux en costumes“, attacco ingiusto a quella che Cabrel definisce “casta privilegiata che si eleva sopra i credenti”. Il testo sta qui. Attacco ingiusto perchè l’immobilità descritta dal cantautore non corrisponde a realtà. La Chiesa – parlo da credente e praticante – si muove e sta vicina alle situazioni difficili nel mondo e nella vita di tutti i giorni.

Proprio di recente in una intervista al quotidiano “Le Figaro”, Cabrel ha spiegato come l’accusa si estenda anche alle istituzioni in generale, ma che “è l’idea del cardinale che l’ha ispirata”. Eppure il testo lascia trasparire questa accezione negativa similare a quella di chi scrive di cose osservandole dall’esterno e forse anche di sfuggita. Basterebbe uno sguardo più attento. Per uno come Cabrel,  che oltretutto non è assolutamente anticlericale o ateo, è una caduta di stile.

Se invece il testo va preso solo come un invito ed uno stimolo a fare di più, allora la chiave di lettura che ne esce è diversa. Si tratta, in ogni caso, di un brutto neo in un lavoro complessivamente di grande qualità. Si parla delle religioni anche in “Chène liege”, dove fa capolino lo sconforto e anche qui traspare il solito senso di “costruzione di una Fede a proprio uso e consumo”: il concetto di “disegno” divino è totalmente estraneo.

“Forth”, dopo 11 anni riecco i Verve (su Myspace)

Atteso, agognato, promesso. Finalmente è arrivato. Dopo 11 anni di silenzio, ecco “Forth”, il nuovo album dei Verve. Chi scrive non è un profondo estimatore del genere però va detto che il gruppo di Manchester è una vera e propria icona nel proprio settore, quello del rock e dunque la notizia va celebrata come merita.

Anche perchè in omaggio alle nuove tecnologie, il nuovo album, undici tracce inedite piene di energia, tutte nel loro stile, è ascoltabile per intero sul loro myspace. E sempre in rete ci sono tutte le indicazioni per acquistare il lavoro, sia su I-tunes, che direttamente.

La lunga attesa, per i fan di Richard Ashcroft (che intanto ha inciso tre lavori da solista) e dei suoi compagni è dunque finita. E si attende ora l’uscita su scala mondiale dell’album. L’obiettivo sarà scalzare i Coldplay da leader europei della permanenza in vetta nelle classifiche. La sfida è cominciata. Sopra, il video del singolo “Love is noise”.