Eurofestival 2009: la Georgia non andrà in Russia. La Lettonia ci sarà

Il tam tam che avevamo annunciato nei giorni scorsi sta trovando conferme. La Georgia, entrata nell‘Eurofestival (o Eurovision Song Contest) non parteciperà all’edizione 2009, che come è noto si svolgerà a Mosca, in Russia, da 12 al 16 maggio, a seguito della vittoria di Dima Bilan a Belgrado (la rassegna europea della canzone si svolge ogni anno nel paese che vince l’anno precedente).

Levan Kubaneichvili, il direttore esecutivo della TV pubblica georgiana, la GPB, ritiene che la Russia non debba avere il privilegio di organizzare un evento così importante. “L’Eurovision Song Contest – dichiara – non può tenersi in una Nazione che viola i diritti umani, gli accordi internazionali e non rispetta i valori democratici.”.

La decisione fa il paio con quella presa da parte delle autorità georgiane di rompere i rapporti diplomatici con i russi dopo il riconoscimento unilaterale da parte di Mosca dell’indipendenza di Ossezia del Sud ed Abkhazia e la sanguinosa guerra che si sta consumando in quelle zone.

Mentre Estonia e Lituania stanno ancora meditando su un possibile boicottaggio (“é presto per parlarne”, fanno sapere i responsabili delle tv pubbliche baltiche), la Lettonia ha invece confermato la sua presenza: “Smentiamo categoricamente le voci di un nostro boicottaggio all’Eurovision”, ha detto il vice direttore generale di LTV Arnis Kuprishs, confermando che le selezioni nazionali andranno avanti come programmato.

NOTIZIE DAGLI ALTRI PAESI – Potrebbe essere Israel Bar’On, 19 anni il rappresentante di Israele all’Eurovision Song Contest. Il giovane ha vinto l’edizione locale di Pop Idol. L’anno scorso, il vincitore della stessa manifestazione, Bo’az Mauda, fu designato per la rassegna. Se sarà usato lo stesso criterio, il giovane è già pronto per Mosca.

Sono scattate le selezioni anche in Danimarca, dove si svolgerà il tradizionale Melodi Gran Prix, mentre il Belgio (quest’anno toccherà alla Tv di lingua vallone) sceglierà l’artista con una selezione interna. Con questo metodo nel 2003 gli Urban Trad arrivarono terzi. Qui trovate il punto dettagliato sugli altri paesi.

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Katie Melua, “Pictures”: dalla Georgia “disegni” con dolcezza

Potere della dolcezza. “Pictures”, il  terzo album di Katie Melua è una di quelle cose che ti restano dentro. Del resto, se questa cantante nata  in Georgia, a Tbilisi e trapiantata in Gran  Bretagna per amore della musica, continua a ricevere consensi, non è un caso.

Testi dolci ma ricercati, d’amore senza essere banali, melodie leggere e d’atmosfera ed una voce sensuale e delicata. Sembra strano (o forse no, considerando l’Italia), ma questo lavoro da noi non ha sfondato come nel resto d’Europa. La hit che l’ha accompagnato, “If You were a sailboat” (lo sentite in alto) distribuisce zucchero a tonnellate eppure la sensazione che resta dentro non è la pesantezza di chi ne ha abusato.

Ma anche gli altri brani sono lontani dal pop tradizionale e strizzano l’occhio alla musica d’autore, senza essere “pesanti”. E’ il caso di “If the light goes out”, che è anche il secondo singolo estratto dall album, da poco uscito. In “All in my head”, riecheggiano le atmosfere jazz che stanno alla base della sua formazione musicale.

In “Mary Pickfords (uses to eat roses)” si fa il verso ad un’attrice degli anni’30 popolare nei film di Charlie Chaplin. Di grande atmosfera anche “What I miss about you“. Nelle prime versioni rilasciate su ITunes, oltre alle 12 tracce ufficiali ce n’era anche un’altra, “Under the cherry moon”. Un lavoro di grande qualità che merita di essere ascoltato. Molto belli anche i video, assolutamente originali. Lei poi è bella e fotogenica, ma questo è un altro discorso.