“Final attraction”: i Cinema Bizarre sbarcano in Italia

Potevamo farne a meno? Potevamo, ma siccome l’Italia assorbe tanta musica di vario genere, eccoli pronti ad arrivare anche da noi, col solito stuolo di ragazzine vocianti al seguito. Sono i Cinema Bizarre, nati sull’onda dei Tokyo Hotel e loro connazionali, dunque tedeschi (e loro coetanei).

Le notizie sono due. La prima è che da un pò è nei negozi “Final attraction“, il loro primo disco. La seconda è che il primo ottobre al teatro Alcatraz di Milano si terrà l’unico concerto italiano dei ragazzi berlinesi. Con i Tokyo Hotel hanno in comune il look decisamente androgino: trucco pesante, faccette molto femminili, atteggiamento tipico del visual rock giapponese.

Ed infatti il mondo dei manga giapponesi è quello che li ha fatti conoscere e formare, direttamente tramite la rete. Il resto lo hanno fatto appunto il rock giovanile giapponese (facciamo un esempio: qui trovate i Malice Mizer: è solo per farvi vedere le facce, la canzone è degli Aqua). Rispetto ai Tokyo Hotel si differenziano per il fatto di cantare solo in inglese e per un rock più deciso.

L’album? Discreto. “Forever or never“, che trovate in alto, ha partecipato alle selezioni tedesche per l’Eurofestival 2008 e tutto sommato è apprezzabile, come anche “Lovesongs (they kill me)” ed “Escape to the stars“. In altri brani c’è un’anima più dolce, come in “Silent scream” e “Angel in disguise”. La sensazione, comunque, è di qualcosa che resta nel limbo: non abbastanza rock, non abbastanza pop. Ed esattamente come i Tokyo Hotel, li aspettiamo al secondo album: lì sapremo la loro vera consistenza. Per ora sembrano più forma che sostanza, sentiremo.

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Eurofestival stars: “Y asì” dei Global Kryner (Austria, 2005)

Stelle mai sbocciate all’Eurofestival, oppure stelle incomprese. I Global Kryner, che hanno rappresentato l’Austria nel 2005 sono arrivati quartultimi in semifinale nonostante abbiano portato una delle cose più belle degli ultimi anni. “Y asì”, inedita storia d’amore fra un’austriaca e un caraibico in salsa jazz, mescola il pop ai ritmi innovativi ed allo yodel tipico dell’Austria. Performance straordinaria.

Già vincitori del Premio Mozart come rivelazione dell’anno, i Global Kryner usano gli strumenti a fiato, in particolare trombe e tromboni, al posto della batteria, per fare la base ritmica. Ma all’Eurofestival non sono stati capiti, finendo per provocare le ire della tv austriaca, che nel 2006 non si è presentata e dopo una magra performance l’anno seguente, nel 2008 si è chiamata fuori per protesta.

IL NUOVO DISCO- I Global Kryner sono uan band specializzata in cover in chiave jazz e yodel di grandi successi. E’uscito “Weg” (cammino), tredici rifacimenti in grande stile fra i quali spiccano “I will survive” di Gloria Gaynor, Besame mucho“, “Proud Mary” di Tina Turner e “Dschingis khan“, capolavoro dell’omonimo gruppo tedesco, portata all’Eurofestival nel 1979. Cliccando qui trovate il live di “Proud mary“: tutto da godere.