“Public”, il best de Les Fatals Picards: ska con ironia dalla Francia

Quella che potete sentire sopra è “L’amour à la francaise”, che il gruppo transalpino Les Fatals Picards ha portato in rappresentanza della Francia, all’Eurofestival 2007. Adesso è uscito “Public“, un best che raccoglie 21 loro successi dei loro sette anni di carriera.

Nei loro testi c’è di tutto. Dall’amore, alla politica, al sociale, alle storie verosimili condite con sottile e tagliente ironia. Il tutto al ritmo di ska. Facciamo un esempio? Nel brano di cui sopra, cantato in francese ed in franco-inglese c’è una storia d’amore curiosa: lei è inglese e se la tira tantissimo. Lui è francese e se n’è innamorato e la insegue per tutta Parigi. Lei scappa e lui resta sempre a mani vuote.

Oppure c’è “Dors mon fils“, lo sfogo di un papà cui la mamma ha affidato il bebè contro il bebè che non la smette di frignare e non ne vuole sapere di dormire. In Goldorak est mort” c’è tutta la preoccupazione di un bambino per il Goldrake che gli avevano appena regalato i genitori: si è rotto “e non resta che un kart a pedali”. E con ironia in “Bernard Lavilliers“, prendono in giro un loro collega reo a loro dire d’aver fatto troppi mestieri (ma lui ironicamente partecipa al video).

Cantano gli stenti di un single uomo alle prese con la vita domestica in Seul et celibataire oppure le sfide politiche in famiglia in “Mon pére etait tellement de gauche” e lanciano dubbi uniti ad un messaggio di speranza in On se demandait“. Ventuno brani tutti da ascoltare e sui quali ballare. Quando si dice l’originalità.

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Eurofestival: De Toppers rappresenteranno i Paesi Bassi. Tornano le giurie

Crescono anche in Italia i rumors sull’Eurofestival dopo la mossa di Raffaella Carrà che ha deciso di invitare nella sua trasmissione “Carramba che fortuna“, alcuni dei partecipanti dell’edizione 2008. In attesa di capire quali effetti sortirà nel nostro paesi, gli altri si muovono.

Dopo Sakis Rouvas, che rappresenterà la Grecia, anche i Paesi Bassi hanno scelto il loro rappresentante: saranno i De Toppers, trio formato da tre cantanti molto noti in Olanda, vale a dire Gerhard Joling, già presente all’Eurofestival nel 1988, Gordon Froger e Renè Froger. Si tratta di autentici campioni di vendita nel loro paese e di artisti i cui concerti sono seguitissimi.

ESTONIA E ANDORRA DICONO SI, L’AUSTRIA NO – Altri due paesi si aggiungono alla lista di coloro che hanno confermato la presenza all’edizione del 2009 che come noto si terrà a Mosca. L’Estonia, che sembrava minacciare boicottaggio a causa del conflitto russo-georgiano che ha portato al ritiro della Georgia, ha invece annunciato che ci sarà: “L’Eurofestival non è mai stato slegato dalla politica – hanno fatto sapere dal paese baltico – e sarà così anche stavolta. Ma come ha mostrato il nostro sondaggio la maggioranza dei nostri telespettatori vuole che il paese partecipi, quindi bisogna rispettare il loro volere“. Magari si ragionasse così anche in Rai… Ci sarà anche Andorra, nonostante la figuraccia dell’anno scorso. Il piccolo principato timbrerà così la sesta partecipazione. Resterà ancora fuori l‘Austria, che però trasmetterà il programma come nel 2008.

TORNANO LE GIURIE – La notizia più importante però è che nel 2009 torneranno le giurie. Non scomparirà il televoto, ma nella serata finale ci sarà una giuria in ogni paese il cui voto – ci sarà da decidere con quale peso – si andrà a sommare a quello del pubblico. Una decisione che sembrerebbe essere stata presa a seguito del consulto con le delegazioni nazionali e che potrebbe mutare in senso positivo gli orientamenti di alcuni paesi che erano incerti sulla partecipazione dopo le ultime stagioni che hanno visto il predominio dei paesi dell’est.

Ruud Bierman, presidente del team dell’EBU ha dichiarato : “Crediamo fermamente nel televoto come metodo per misurare l’opinione dei nostri milioni di telespettatori europei. Dopo il dibattito pubblico sul voto di scambio fra Paesi vicini e sul voto degli emigranti, abbiamo deciso di dare ai giurati una parte del peso del risultato dell’Eurofestival 2009″.

Svante Stockselius, supervisore della manifestazione, ha invece spiegato: “Niente è più democratico del voto del pubblico. Ma una giuria ha la possibilità di ascoltare i brani diverse volte, prima di esprimere il suo voto. A Belgrado abbiamo visto le differenze fra il giudizio del pubblico e le giurie di riserva e pensiamo che la combinazione dei due metodi renda lo show più interessante“.

PRIMI EFFETTI – Il primo effetto della decisione presa dalla Ebu potrebbe essere il ritorno in gara del Principato di Monaco, che anch’esso si era chiamato fuori poco contento delle ultime votazioni. L’altro paese che potrebbe decidere per il si è la Polonia, che attraverso questo sistema misto ha vinto il mese scorso lo “Eurovision dance contest”, il concorso europeo di danza dell’Eurovisione. I polacchi erano stati penalizzati dalla giuria, ma hanno vinto grazie al televoto: di contro altri paesi hanno tenuto botta grazie al voto delle giurie. Una dimostrazione, secondo i polacchi – e anche secondo noi – della bontà del metodo misto di voto.