Nona puntata di X Factor, tutta dedicata al Festival di Sanremo, ma in particolar modo al ventennio d’oro della nostra musica italiana: ai cantanti sono infatti state assegnate soltanto canzoni che sono salite sul palco dell’Ariston nel periodo ’60-’80. Esce Sofia, inevitabile nel ballottaggio più insensato dell’universo con Chiara, quello che pensiamo di Sofia lo scriviamo più sotto.
Ultimo ballottaggio per l’ingresso di un cantante (a che serve, a 3 puntate dalla fine?), entra Paola Canestrelli: a 34 anni è la più “grande” concorrente femminile delle tre edizioni. Nota a margine per l’ospite Nathalie Imbruglia. Il pezzo è veramente ignobile, ma brutto davvero. Ma quando lei guarda la telecamera con quegli occhi e con quel sorriso può cantare anche l’elenco del telefono che ti cattura, perchè è magnetica. Non c’è niente da fare. Sotto, le nostre valutazioni.
GRUPPI VOCALI
YAVANNA (Vacanze romane dei Matia Bazar) -Molto bene. Un’armonia di voci notevoli, un pezzo – in versione Gotan Project – che esalta le loro doti musicali e artistiche a tutto tondo, senza strafare e senza snaturarle. Non avranno voci potenti come la Ruggiero, ma si fanno apprezzare. Ottime ballerine di tango. A scanso di equivoci: sul palco facevano finta di suonare perchè non è consentito farlo dal vivo, ma il violino ed il piano che si sentivano nella base li hanno suonati loro davvero.
16-24 ANNI
CHIARA RANIERI (Le mille bolle blu di Mina e Forbidden Colours di Ryuchi Sakamoto) – Dato che non è Mina, con la quale è ovviamente inconfrontabile, ci mette ironia ed allegria. E comunque tira fuori tutta la sua voce cristallina e potente pur non essendo ridondante. E’tornata quella dell’inizio e a corredo inserisce un numero di spettacolo coinvolgendo gli altri del suo team. Senza rivali. Inqualificabile che sia andata al ballottaggio. Su Sakamoto perfetta come la prima volta. Ma no, non oiveva andarci al ballottaggio. No davvero, è il talento migliore uscito da X Factor, come si fa? Resta dentro. Per fortuna.
SILVER (Un’avventura di Lucio Battisti) – Finalmente una bella interpretazione: fresca, allegra, molto battistiana. Si sente che è qualcosa che gli calza a pennello, c’è dentro sino in fondo. Dopo qualche passaggio a vuoto, un bel lavoretto senza problemi. Liscio come l’olio, un divertissement.
MARCO MENGONI (Almeno tu nell’universo di Mia Martini) – Interpretazione magistrale su un pezzo da donna, anche grazie alla base superba realizzata da Morgan. Questo ragazzo cresce a vista d’occhio, ad ogni puntata. Soprattutto, trova sempre la giusta faccia per interpretare ogni pezzo, si cala sempre bene dentro ad ogni brano. Davvero da applausi.
OVER 25
GIULIANO RASSU (L’immensità di Don Backy) – Facciamo ammenda. Avevamo detto che l’accento sardo non si sentiva. Invece quando canta in italiano si sente eccome. Però è meno forte rispetto a quello di Marco Carta e ci si può lavorare, perchè il ragazzo – a differenza dell’altro – si impegna. Gran voce, la canzone gli calza bene, ma onestamente ci piace di più l’esecuzione di Don Backy. Che non avrà un vocione, ma la cantava con una certa intensità, che qui non abbiamo sentito appieno.
SOFIA (Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli e You get wht you give dei New Radicals) – Il visino più bello di X Factor truccato in maniera indegna e vestito ancora peggio a metà fra il punk e l’emo, che con la luce bianc asparata in faccia quasi sembra la sorella di Alberto Camerini. L’arrangiamento del pezzo è una minerale scialita ma lei ci mette la solita grinta. A noi lei piace tantissimo, anche per come canta e tiene il palco da professionista. Ma siamo alla fine e il gioco si fa duro, va al ballottaggio e gli tocca sfidare Chiara. Come buttarsi dal ventesimo piano senza paracadute. Bene sui New Radicals, ma era sfida impari. Esce, ci piange il cuore. Ma ha ragione Mara: là dentro è la più pronta. Speriamo abbia la stessa sorte di Noemi.
ASPIRANTI CONCORRENTI
ANGELO LUISI (16-24 ANNI, “Show must go on” dei Queen) – Voce imponente, sicuramente il confronto con Freddy Mercury è durissimo ma lui se la cava bene. Poi è vero che ci vuole una esperienza “di vita” per cantarla al meglio, ma c’è da dire che arriva sulle note alte con grande leggerezza. Non entra.
PAOLA CANESTRELLI (OVER 25, “Hyper Ballad” di Bjork) – Voce impressionante, molto “impostata”, molto tecnica ma del resto fa l’insegnante di canto. Cantare Bjork non è mica facile perchè lei è una parecchio brava (lo dice uno che ODIA il sound di Bjork), con una timbrica assai particolare. Grande atmosfera. Entra in gara. Facchinetti vatti a rivedere le puntate, non è la prima volta che ascoltiamo Bjork su X Factor: l’anno scorso Chiarastella cantò a cappella Isobel.
SPENCER WI-FI (GRUPPI VOCALI, “Get down on it” di Kool and The Gang) – Ci hanno fatto riascoltare i mitici Kool and The Gang e questo già basta per fare loro un applauso. Pezzo allegro, movimentato, molto funk. Hanno belle voci e tengono bene il palco. Fanno molto boyband. Non li risentiremo. Attenzione, per il futuro: occhio a diventare più Take That e meno Ragazzi Italiani…
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