“Je ne sais quoi”, Hera Bjork è partita alla conquista dell’Europa

Facciamo una eccezione. Perchè di solito, delle canzoni che concorrono alle selezioni nazionali per l’ Eurofestival parliamo solo a selezione conclusa. Ma l’eccezione vale perchè il pezzo in questione – come si suol dire – “spacca”. E se per caso riuscirà a staccare il biglietto per Oslo rischia anche di vincere. Perchè oltre ad essere bello avrà dalla sua tutto il nord Europa più la Francia

Hera Bjork, fresca vincitrice dell’ Ogae Second Chance Contest, è una cantante islandese che col brano in lingua francese “Je ne sais quoi” è alle semifinali del suo paese per l’ Eurofestival dopo essere arrivata seconda nelle selezioni danesi l’anno scorso e dopo aver fatto la “backing voice” alla Euroband nel 2008 e sempre l’anno scorso a Yohanna, seconda classificata.

Uno schlager moderno mascherato da eurodance, decisamente molto gradevole, che mette in risalto la grande voce della ragazza. Del resto in Islanda non hanno ancora mai vinto e c’è grande voglia di portare nella terra dei geyser la rassegna dopo il secondo posto dell’anno scorso.  Bel pezzo, se vincerà la selezione ne riparleremo. Intanto, godetevelo.

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4 Risposte

  1. Te lo dico proprio con la consueta serenità: questo orrore è proprio quel genere di cose che distrugge ogni possibile tentativo di recupero di reputazione dell’eurofestival.
    E’ un puro cliché, studiato a tavolino, copiato da altre 100 robe simili che vivono solo nell’ambito di questa manifestazione. Non c’è nulla, ma nulla di musicale. E’ la morte della musica. E’ fuori dal tempo, vecchio, stantio, formulatico, super cheap, la morte di ogni originalità. Cose di questo tipo nascono e muoiono all’eurofestival e ne sono la sua condanna a morte.
    Meno male che ci sarà Goran Bregovic, vah…

    Peccato perché la preselezione islandese aveva molto MOLTO meglio…

  2. Io sar´meno duro a riguardo… anche se bisogna ammettere che qui l’originalitá non cé proprio. Come dice Pointless Nostalgic il pezzo é in effetti un cliché sentito mille volte all’Eurovision, nulla di nuovo quindi, a qualcuno potrebbe pure dare noia. Volendo di pezzi del genere se ne potrebbero scrivere 5 al giorno… resta il fatto che l’Eurovision é ormai popolare solo perché rappresentazione di un certo genere di musica, questo per l’appunto, fatta eccezione per qualche rara perla d’eleganza, ma neanche troppo di frequente… sicuramente vincerá in Islanda, sicuramente approderá alla finale… ma di vincere non penso proprio se ne parli, finirá nel mezzo tra le tante canzoni anonime della manifestazione. Piacevole all’ascolto in ogni caso, ma nulla di piú… un abbraccio 😉

  3. Che non vincerà è sicuro. Resta comunque il fatto che c’è molto di musicale sinceramente, a mio parere. Nel senso che alle orecchie italiche ciò che fa schifo è quello che piace spesso al resto d’Europa. Chissà perchè.
    Se c’è qualcosa di fuori dal tempo, vecchio, stantìo e bla bla bla quello è Sanremo, non certo i brani dell’ESC o l’ESC stesso.

    E trovo molto meglio questa che quella roba infantile e ridicola che ha vinto lo scorso anno, non me ne vogliano i fan del coso norvegese.

  4. […] la vostra Gandan su “Je ne sais quoi”, Hera Bjork è partita alla conquista dell’EuropaSanremo Nuova Generazione, “The Best of esclusi”: MC Gerry, Valentina Caserta, Elefunk, […]

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