Eurofestival 2010: ecco “We could be the same” dei MaNga (Turchia). In Lituania vince il funk degli Inculto

Lo  speravamo. E la nostra speranza non è andata  vana. Quando scendono in campo gli artisti seri, importanti, non sbagliano mai. E del resto, se i MaNga hanno vinto gli MTV Awards 2009 come miglior  artista  europeo, mettendo in fila fior di colleghi, un motivo c’era. E così la Turchia, che non vince l’ Eurofestival dal 2003 e l’anno scorso ha sfiorato il podio, quest’anno cala l’asso.

We could be the same“, presentata giusto ieri durante uno show televisivo, è gran bel pezzo. Anima rock, come nello spirito della band, convertita per l’occasione all’inglese.  Finora senz’altro la cosa migliore fra quelle rese pubbliche. Un pezzo ed una band che nobilitano una edizione che finora vede in lizza brani molto particolari. Noi, due soldini sui turchi ce li giocheremmo. Hanno gli ostacoli Grecia, Cipro e Israele, questo è vero. Ma ci sono talmente tanti connazionali in giro per l’Europa…

UPDATE! Si è appena conclusa la selezione della Lituania. A rappresentare il paese baltico ad Oslo dal 25 al 29 maggio prossimi sarà la band degli Inculto, gruppo vocale e sturmentale che porterà sul palco europeo i suoni etnici nel loro “Eastern European funk”. Un pezzo molto carino. Solo seconda, per l’ottava volta, la grande favorita per la vittoria finale Alyste Pyvelyte.

SAFURA PER L’ AZERBAIGIAN – Giovanissima artista per l’Azerbaigian che ha selezionato, nel corso di una apposita finale Safura Alizadeh, appena 18 anni. La canzone, che sarà in lingua inglese, sarà resa nota il prossimo 19 marzo. In home page, cliccando sul link Eurofestival, trovate il riassunto aggiornato.

Pubblicità

“E’ lei”, il grande ritorno di Edoardo Bennato

Sempre contro, per natura e per formazione professionale.Eppure sempre al passo con i tempi. Ritorna Edoardo Bennato. A sette anni da “L’uomo occidentale”, l’ultimo album totalmente di inediti è in uscita “Le vie del rock sono infinite”. Accompagnato da un singolo, che è quello che trovate sopra, che è una vera delizia. “E’lei“, grande grido disperata raffigurato in una bambina che nasce nei paesi africani.

Mai banale, mai scontato, a 61 anni Bennato ritrova la vena di scrivere cose importanti, che fanno riflettere, senza però quella vena polemica e politica che lo aveva accompagnato in alcune delle sue canzoni recenti. Il brano, presentato in anteprima sul palco di Sanremo, ha già ricevuto notevoli parecchi e noi siamo d’accordo. Deve esserci ancora spazio per il cantautorato italiano, quello vero. Ma la tv sta risucchiando tutto come un vortice.