“Does heaven need much more?”, il nuovo singolo di Leanne Moore

Sempre per la serie: le canzoni che ci fanno divertire, eccone un’altra, sentita in questi giorni alle selezioni irlandesi per l’ Eurofestival, vinte da Niamh Kavanagh. Lei si chiama Leanne Moore, ha 25 anni e nel 2008 ha vinto You’re a Star, l’edizione locale di Pop Idol. Carina, magari non proprio dotata di voce eccezionale, ma sicuramente ha ottima presenza scenica.

Il brano che ha presentato in concorso, “Does heaven need much more?” è un buon pop cantabilissimo, che rimanda sicuramente a suoni anni’90, ma che si fa molto apprezzare. Si, d’accordo, la musica di alto livello irlandese è altro, ma ribadiamo che anche semplici pop leggeri come questo non sono da buttar via. E’in preparazione l’album , intanto lei cerca di scalare le classifiche col singolo, dopo i successi del primo lavoro nel 2008.

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Eurofestival 2010: Josh Dubovie per gli inglesi, Lena Meyer Landrut per i tedeschi, Giorgos Alkaios & friends per la Grecia

Altro giro, altra corsa. I vagoni del treno Eurofestival si vanno riempendo. Su quello destinato alla Grecia salirà  l’esperto Yorgos Alkaios con il brano “Opa“. Sirtaki a tutto spiano, pop che più greco non può essere, marchio di fabbrica. Per ora il brano è in greco, vedremo se opteranno per l’inglese (non ci pare che il pezzo si presti, però). Selezione di livello imbarazzante, quella greca, dopo la squalifica di due pezzi perchè non inediti. Pescata nella rete anche quella che se fosse stata in gara avrebbe senz’altro vinto, vale a dire Katerine Avgoustakis. Ne riparleremo, intanto s’è guadagnata una ospitata alla selezione finale, così, tanto per promuovere l’album.

Nel segno degli esordienti Invece  la Gran Bretagna, che ha spedito un giovanissimo interprete, vale a dire Josh Dubovie, vincitore nel 2008 di Blues Idol Uk. Il brano, carino, ma non straordinario, si chiama “That sounds good to me”. L’effetto non è sicuramente quello di Jade Ewen l’anno scorso, ma del resto dietro non c’è mica Lloyd Webber. Dopo aver promesso grandi firme, gli inglesi hanno un pò deluso. Anche più di un pò. E’un buon pezzo, ma potevano far meglio. Il pezzo, per la cronaca è di Mike Stoke e Pete Waterman, celebri autori di Europop degli anni’80 e ’90. Si sente, diremmo Il riff di batteria elettronica è il loro tratto distintivo. Fra i loro successi “You spin me round like a record” dei Dead or Alive e “Never gonna give you up” di Rick Astley.

Complimenti invece ai tedeschi. Che hanno messo su una bella sinergia. Selezioni modello talent show su Pro 7, un network privato, finale su Ard, il tutto sotto la cura di Stefan Raab. In gara tutti giovanissimi e tutti rigorosamente esordienti. Quella che ha vinto ha 18 anni e studia ancora al liceo. Si chiama Lene Mayer Landrut e il suo brano, molto interessante è “Satellite” (per inciso ci piaceva di più quella che è arrivata seconda, ma ne riparlemo). Gradevolissimo, lei ha anche una bella voce, sicuramente un pezzo moderno. Ah a proposito. I pezzi della selezione tedesca sono TUTTI scaricabili, basta andare sul sito di Unser star fur Oslo e trovate le indicazioni (in tedesco, of course!). Approfondimenti su Eurofestival News.