C’è da dire che all’ Eurofestival, con i paesi dell’est non ci annoia mai. Ma quello che è successo in Ucraina, è davvero pazzesco, perchè davvero siamo ben al di là del discorso musicale. In Ucraina cambia il governo ed il governo cambia il presidente della tv pubblica. Praticamente come in Italia. E cosa fa il nuovo presidente della tv pubblica come prima cosa? Dice che “I love you” di Vasyl Lazarovich è troppo brutta e non può rappresentare il paese adeguatamente. Ma inevece di chiedere, come di solito avviene, al cantante – che era stato designato, senza concorso, dalla precedente gestione – di cambiare canzone, ha deciso che si ricomincia da capo.
Si farà una nuova selezione e il pubblico voterà da casa. Sarà la selezione più frettolosa della storia perchè il 22 marzo devono essere sul sito dell’ Eurofestival tutte e 39 le canzoni. Dunque gli artisti stanno già inviando i brani che il 19 e 20 marzo saranno passati nei programmi della tv ucraina e lo stesso 20 marzo saranno poi votate dal pubblico. Facile immaginare la qualità del pezzo che ne uscirà.
Al di là di come ci sarà rimasto Lazarovich dopo questa decisione – la sua canzone era brutta davvero, d’accordo, ma era stata votata dalla gente – viene da chiedersi cosa uscirà fuori adesso dalle frettolose selezioni ucraine. E viene da chiedersi che cosa succederebbe se la rassegna approdasse in questo paese. Musica e politica, la politica che sceglie la musica. Imbarazzante.
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