Eurofestival 2010, l’Ucraina defenestra Vasyl Lazarovich: scatta un’altra selezione

C’è da dire che all’ Eurofestival, con i paesi dell’est non ci annoia mai. Ma quello che è successo in Ucraina, è davvero pazzesco, perchè  davvero siamo ben al di là del discorso musicale. In Ucraina cambia il governo ed il  governo cambia il presidente della tv pubblica. Praticamente come in Italia. E cosa fa il nuovo presidente della tv pubblica come prima cosa? Dice che “I love you” di Vasyl Lazarovich è troppo brutta e non può rappresentare il paese adeguatamente. Ma inevece di chiedere, come di solito avviene,  al cantante – che era stato designato, senza concorso, dalla precedente gestione – di cambiare canzone, ha deciso che si ricomincia da capo.

Si farà una nuova selezione e il pubblico voterà da casa. Sarà la selezione più frettolosa della storia perchè il 22 marzo devono essere sul sito dell’ Eurofestival tutte e 39 le canzoni. Dunque gli artisti stanno già inviando i brani  che il 19 e 20 marzo saranno passati nei programmi della tv ucraina e lo stesso 20 marzo saranno poi votate dal pubblico. Facile immaginare la qualità del pezzo che ne uscirà.

Al di là di come ci sarà rimasto Lazarovich dopo questa decisione – la sua canzone era brutta davvero, d’accordo, ma era stata votata dalla gente –  viene da chiedersi cosa uscirà fuori adesso dalle frettolose  selezioni ucraine. E viene da chiedersi che cosa succederebbe se la rassegna approdasse in questo paese. Musica e politica, la politica che sceglie la musica. Imbarazzante.

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“Superstar”, riecco l’energia di Dj Bobo

Amici del tunz tunz, ecco il momento giusto per voi. Ritroviamo unfatti un grande protagonista della  musica dance annacquata nel pop, vale a dire Peter Renè Baumann, in arte Dj Bobo. Lo svizzero torna a far ballare con il suo album “Fantasy“, appena uscito e già partito in quarta. E il primo singolo estratto dal volume, “Superstar“, è davvero un bel pezzo, di quelli che ci fanno parecchio agitare sulla sedia.

Un ritorno decisamente in grande stile per uno dei massimi esponenti europei del settore, dopo qualche singolo non proprio eccezionale e la partecipazione – anche questa non esatttamente memorabile – all’edizione 2007 dell’ Eurofestival sempre sotto bandiera rossocrociata. Da “Chihuahua” sono passati sette anni, Di Bobo però è sempre lo stesso. Ci fa divertire e tanto basta.

Cose buone dalla Svezia “Manboy” di Erik Saade e “Keep on walking” di Salem Al Fakir

L’ultimo Melodifestivalen ha sfornato un sacco di bei pezzi. I dieci arrivati alla finale che ha assegnato il posto all’Eurofestival, poi, erano veramente interessanti. Già detto della vincitrice Anna Bergendahl, vale la pena soffermarsi sul secondo ed il terzo classificato. Sul terzo gradino del podio è arrivato questo ragazzo dalla faccia d’angelo di anni 19. Si chiama Erik Saade ed il suo “Manboy” sta andando anche benissimo in classifica. 

E’ decisamente il primo successo di questo giovanissimo che ha all’attivo soltanto un singolo, nemmeno di troppo successo e che nel 2010 farà uscire il primo album. La canzone è interessante, sicuramente un ottimo pop in una terra, la Svezia, che  di questo genere di canzoni ne sforna parecchie. Sicuramente ne sentiremo ancora parlare, anche perchè è stato votatissimo dal pubblico.

Più raffinato invece è “Keep on walking“, del 29enne Salem Al Fakir, nato in Svezia da papà siriano. Pianista di estrazione jazz, premiato come miglior esordiente nel 2007 agli Swedish Awards ed in nomination anche l’anno dopo. Un solo album all’attivo ma diversi ottimi singoli, sul palco di Malmoe è arrivato secondo ed un pò ci dispiace perchè pur non essendo particolarmente amanti del brano, avrebbe portato un sound particolare.

Anche lui sta andando molto bene in classifica. Il pezzo è senz’altro di ottima atmosfera e fra l’altro è composto interamente da lui. Merita sicuramente di essere ascoltato. Due proposte nuove dalla Svezia, quindi, che si conferma terra molto interessante per  quanto riguarda il pop. E pazienza se – come cantava Bennato – sono solo canzonette.. Ci fanno divertire e tanto basta.