Ecco un paio di esempi molto calzanti alla filosofia di questo blog, ovvero di come la musica sia un linguaggio universale, che va al di là delle lingue e dei popoli. Li abbiamo sentiti alle selezioni e ci hanno colpito. Si chiamano, non a caso, CH, come la sigla della Svizzera. E sono tre giovani che cantano dell’ottimo pop utilizzando lo “Schwitzerduttsh”, ovvero la variante bernese del tedesco.
“Gib nid uf” ovvero “Non mollare” è un pop di pregevole fattura, che si era qualificato attrvaerso la selezione on line della tv germanofona e alla fine è arrivato quarto. Quanto ai CH, si tratta di una ensemble che riunisce tre solisti per l’occasione ma che a quanto si dice sembra destinata a durare anche al di là di questa esperienza eurovisiva non andata a buon fine.
Qui sopra invece c’è una delle tre delizie che la finale svizzera ci ha regalato. Loro si chiamano Ilira & The Colors e il brano si intitola “Home”. Terzi nella finale, nascono da internet. Il luogo virtuale dove The Colors, band svizzera ha incontrato la 16enne albanese Ilira Gashi. Ne è nata questa straordinaria fusione che su una melodia molto delicata unisce la lingua albanese al dialetto bernese (lo stesso di cui sopra).
Fra l’altro, nonostante la giovane età, Ilira Gashi ha già una buonissima esperienza in Albania, dove ha preso parte a diversi festival. Una voce molto simile a quella di tante artiste melodiche di casa nostra, ottima personalità. Va detto che Ilira è nata e cresciuta in Svizzera da genitori nati a Tirana ma di origine kosovara. Godetevi i due brani, perchè meritano davvero.
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