Rilancio cercasi. Perchè anche all’estero, dato che tutto il mondo è paese, capita che qualcuno dei reality faccia fiasco. Nolwenn Leroy, la vincitrice della seconda edizione di Star Academy, il talent show francese, ha avuto un momento di fama con due singoli con “Cassè“ e “Nolwenn Ohwo“, ma in realtà non è mai riuscita a sfondare per davvero. Sette anni dopo l’avvio della sua carriera artistica e dopo un album passato praticamente inosservato, riparte quasi da zero.
E per farlo ha scelto una strada difficile, ma che finora sembra dare i suoi frutti: la riscoperta dei suoni della sua terra, la Bretagna. “Bretonne” è schizzato in testa alla classifica, nonostante sonirità non certo pop e commerciali, come potete ascoltare sopra in “Le jument de Michao” oppure a questo link in “Suite sudarmoricaine“. Sicuramente una scelta coraggiosa, soprattutto per un’artista in cerca di rilancio.
L’album contiene oltre a diversi inediti anche alcune riedizioni di canti e motivi tipici della popolazione bretone e celtica in generale. Un’operazione di recupero storico che merita sicuramente una citazione, anche perchè pochi artisti percorrono con coraggio questa strada. Il più famoso, in Francia, è Dan Ar Braz, che le sonorità bretoni le portò anche all’Eurofestival, nel 1996, con la coraggiosa e suggestiva “Diwanit Bugale“, eseguita insieme a L’Heritage des Celtes in lingua bretone.
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