Sanremo 2011, seconda serata: stasera altre due eliminazioni. Live su Eurofestival News

Stasera su Rai Uno seconda serata del Festival di SanremoVale ricordare, che dalla manifestazione uscirà il rappresentante italiano per l’Eurofestival di maggio. Stasera si esibiscono i 12 big,  rimasti in concorso  e quattro degli otto giovani. SONO IN CORSO I NOSTRI SONDAGGI: VOTATE!. COMMENTATE CON NOI SU EUROFESTIVAL NEWS

Per quanto riguarda i big, vota la giuria demoscopica che siede in platea all’Ariston (diversa da quella di ieri sera): i 1o più votati accederanno alla serata di domani, i due esclusi si giocheranno il rientro giovedì nella serata ripescaggio insieme ai due eliminati nella serata di ieri (Anna Oxa  e Anna Tatangelo).  Ecco nel dettaglio (in ordine alfabetico) i cantanti che si esibiranno.

  • AL BANO –  “Amanda è libera”
  • LUCA BARBAROSSA e RAQUEL DEL ROSARIO – “Fino in fondo”
  • GIUSY FERRERI – “Il mare immenso”
  • LA CRUS – “Io confesso”
  • LUCA MADONIA ft FRANCO BATTIATO – “L’alieno”
  • MODA’ & EMMA – “Arriverà”
  • NATHALIE – “Vivo sospesa”
  • MAX PEZZALI – “Il mio secondo tempo”
  • PATTY PRAVO – “Il vento e le rose”
  • TRICARICO – “Tre colori”
  • DAVIDE VAN DE SFROOS – “Yanez”
  • ROBERTO VECCHIONI – “Chiamami ancora amore”

Per quanto riguarda i giovani, saranno giudicati da un sistema che prevede il televoto e la giuria tecnica composta dalla Sanremo Festival Orcehstra, diretta da Marco Sabiu, il cui voto non sarà pubblico, dicono in Rai per evitare manifestazioni di dissenso come quella dell’anno scorso (mah…). Il peso delle due giurie è 50% ma come abbiamo più volte dimostrato, in realtà il televoto pesa quasi per il triplo. Il televoto prevede che si possano dare al massimo 3 voti per i giovani per ogni numero di telefono. I due più votati vanno in finale, gli altri due vanno a casa.

  • ANANSI – “Il sole dentro”
  • SERENA ABRAMI – “Lontano da tutto”
  • GABRIELLA FERRONE – “Un pezzo d’estate”
  • RAPHAEL GUALAZZI – “Follia d’amore”
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Sanremo 2011- Retropalco. La Rai torna all’Eurofestival…ma a modo suo

Per un paio di mesi avevamo sperato che l’incubo fosse finito: la Rai che riporta l’Italia in Europa e torna a partecipare ed a trasmettere l’Eurofestival come tutti gli altri paesi. Invece no. L’annuncio dettagliato sulla partecipazione italiana, che è stato dato in diretta a Sanremo prima del question time di martedì (qui il post di Eurofestival News) ha confermato ancora una volta quello che ormai si sa da anni: alla Rai non vogliono l’Eurofestival, hanno paura di non fare ascolti. In realtà c’è anche dell’altro dietro, se ci seguite con attenzione vi spieghiamo perchè.

LO STRANO FORMAT – Partiamo dall’annuncio di Marco Simeon, il responsabile delle relazioni esterne della Rai. Leggetelo bene: “Sono rimasto molto colpito, nel corso di una mia visita a Ginevra, dal vedere cosa è diventato l’Eurovision Song Contest, in termini di tecnologia e numeri. L’ho proposto alla direzione RAI, che ha apprezzato e abbiamo deciso di sposarlo con Sanremo. Negli ultimi anni, l’Eurovision Song Contest aveva perso di interesse, e per questo non l’abbiamo più seguito, mentre adesso è diventato anche  una gara tra televisioni, ed è per questo che ci andiamo come RAI. Abbiamo posto come condizione di poter realizzare un nostro format, in cui prenderemo il segnale da Dusseldorf e lo adatteremo al nostro contesto, organizzando una sorta di “curva sud” al Casinò di Sanremo”.

Cosa significa questo? Che sulla Rai non vedrete MAI l’ Eurofestival come lo vedono in tutta Europa. La Rai ha ottenuto una deroga per organizzare un show parallelo, con tanto di chiacchiericcio inutile DURANTE la finale dell’Eurofestival. Un talk show con ospiti. Cosa succederà non è chiaro, ma l’ipotesi più probabile è che la Rai organizzi un programma all’interno del quale inserire l’Eurofestival e poi rimpiazzare il momento delle votazioni con un talk show, perchè in quel momento si teme un calo di ascolti (è il momento più bello del Festival, invece). Una richiesta più volte formulata al vecchio supervisore della rassegna, Stockselius e più volte bocciata ed accolta ora che sono cambiati i vertici.

Difficile credere che parlino durante le canzoni o che ce ne facciano sentire solo alcune, ma non è detto, è possibile anche questo (sono voci che circolano, niente di ufficiale). Perchè già quello di poter fare un talk durante le votazioni è una deroga al regolamento che impone la trasmissione in chiaro, per intero e senza tagli di tutte le canzoni, di tutte le votazioni e di tutti i “recap” finali. Un esperimento che pare in passato abbia tentato l’Olanda. Sicuramente, un insulto agli appassionati di musica. E in fondo, anche una pretesa capricciosa che la Ebu ha assecondato solo per i soldi (l’Italia è il terzo paese contribuente).

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Sanremo 2011, le pagelle della prima serata. Eliminate la Tatangelo e Anna Oxa

La prima serata del Festival di Sanremo si conclude con un risultato a sorpresa, l’eliminazione di una delle favorite, Anna Tatangelo, che con la su “Bastardo” va al riprescaggio di giovedì. Con lei Anna Oxa. Avanti La Crus, Patty Pravo, Al Bano e Tricarico.

Ma la serata è vinta ampiamente da Nathalie, la cui “Vivo sospesa” si candida autorevolmente al successo. Bene Vecchioni, Max Pezzali e bene anche Davide Van de Sfroos, che con la sua musica trascinante si è fatto conoscere al grande pubblico. Occhio a Barbarossa e Luca Madonia, possono essere le sorprese dell’ultima sera. Ecco le nostre valutazioni.

GIUSY FERRERI – “Fino in fondo”- Parte malissimo, fregata dall’emozione, poi recupera. Il pezzo è buono, ma è scritto da Bungaro, che di solito si presta di più a voci più soft rispetto che a quelle graffianti come la sua. A tratti sembra un pò forzata. Gradevole. Ma sotto la sua prima produzione. Da risentire in versione discografica. VOTO 7 (al pezzo).

LUCA BARBAROSSA E RAQUEL DEL ROSARIO – “Fino in fondo” – Un pezzo pop molto canticchiabile. Questo aiuta molto. Attenzione a Barbarossa, che parte di rincorsa e non si sa mai. Tutto molto gradevole, lei bravissima e bellissima, lui garanzia, è tornato quello di un tempo. Operazione rilancio dell’artista riuscitissima. VOTO 8

ROBERTO VECCHIONI – “Chiamami ancora amore” – Vecchioni con un pezzo alla Vecchioni. Classe e stile, tre minuti da Premio Tenco. Lontanissimo dal poter vincere, con i tempi che corrono, ma è veramente una delizia. Roba aliena, per Sanremo.  Veramente emozionante. VOTO 9

ANNA TATANGELO – “Bastardo” – La figlia del pasticcere di Sora è pettinata come  Anna Oxa nel 1978,  ha le spalline come Sandra Kim quando vinceva l’Eurofestival nel 1986 a 13 anni barando sull’età e uno scollo dietro la schiena come i ballerini dei primi anni ’80. Il pezzo? Si regge sul ritornello, il resto è coreografia. A sorpresa va al ripescaggio. Napoli e Sora affilano già i polpastrelli VOTO 6

LA CRUS – “Io confesso”– Alternativi, lo si sapeva. Duri da digerire. Canzone parecchio complicata, per un debutto probabilmente serviva qualcosa di più semplice. Sicuramente un prodotto di qualità, ma per un duo (o due solisti, se vogliamo dirla tutta, visto che è una reunion solo temporanea) che non ha un pubblico di massa è dura farsi conoscere così. VOTO 6.5 (ma vogliamo risentirla meglio).

MAX PEZZALI – “Il mio secondo tempo”- La più europea delle canzoni in concorso. Fresca, radiofonica, fortemente penalizzata dall’esecuzione orchestrale (ma del resto questi sono pezzi pensati per il disco). Max Pezzali è un artista ormai maturo e allo stesso tempo giovane, esattamente come il testo della sua canzone. Ecco, lui meriterebbe l’Eurofestival. Ma non ci andrà, purtroppo. Lo attende un buon piazzamento: il televoto non lo affossa di sicuro. VOTO 9.5

DAVIDE VAN DE SFROOS “Yanez” – Immaginatevi l’eroe di Salgari, Sandokan e Tremel a spasso per la riviera Adriatica, ai tempi d’oggi. Una bella storia divertente, una sorta di fumetto cantato. Musica folk annaffiata nel pop, ritmo coinvolgente. E”in dialetto? Van de Sfroos riempe i palazzetti dello sport da 15 anni. Un motivo ci sarà. Leggerissimo, cantato in scioltezza. Una delle cose più belle della serata VOTO 9.5

ANNA OXA – “La mia anima d’uomo” – Altro pezzo difficile.  Troppo. Quattro anni fa uscì al primo giro, non le è bastato:  ritenta il rischiatutto e va fuori di nuovo. Ormai è un’artista troppo lontana dalle sonorità del Festival. Musica ridondante, voce che strilla sul ritornello ma le strofe quasi non si sentono. Un gran caos. VOTO 4.5

TRICARICO – “Tre colori” – L’inutile e soporifera ballata sulla bandiera italiana scritta da Fausto Mesolella degli Avion Travel. Tricarico fa meglio decisamente quando canta cose sue. Pezzo lento, troppo lento. A un quarto alle undici, dopo una serata così così, si rischia la botta di sonno. Sventolio di bandiere tricolori, festa dell’unità del Paese. Sembra Italia, amore mio. Ma fa molto meno ridere. VOTO 5

MODA’ ED EMMA – “Arriverà” – Molto radiofonica, comincia piano poi si apre sino al massimo delle potenzialità vocali di Emma e di Kekko Silvestre. Ballata molto bene eseguita, ensemble molto convincente. Soprattutto, una delle poche cose moderne e che si distaccano dalla media in un festival finora senza picchi. E per inciso, il picco non sta nemmeno qui, comunque. Il pezzo in ogni caso, “arriverà”. VOTO 8.5

LUCA MADONIA con FRANCO BATTIATO – “L’alieno” – C’è tutto il Battiato dei primi tempi in questa bellissima ballata, la migliore fra tutte quelle appunto ascrivibili a questo genere. Grande qualità nei testi, e semplicità nelle musiche, melodia orecchiabile.  Cantautorato che strizza l’occhio al pop. Tutto molto bello, una delle cose più belle in concorso in questa edizione VOTO 9.5

PATTY PRAVO – “Il vento e le rose” – La storia è sempre quella. Lei incanta con la sua voce ma il pezzo è modesto, sopratutto in relazione al fatto che gli autori sono una coppia che ha firmato diversi ottimi pezzi pop di giovani artisti, su tutti Noemi. Sempre uguale a sè stessa e la melodia non decolla mai. Troppo piatto. Siamo alle 23.16, mancano ancora due canzoni. Serve caffè. VOTO 4.5

NATHALIE – “Vivo sospesa” – Canzone d’autore molto incastrata nel sound internazionale. Dalle nostre parti è una rarità. Siamo al confine con le grandi produzioni internazionali. Leggera, eterea, interpretata con stile e classe. Ricorda Valentina Giovagnini. Un pezzo che qui può anche vincere e lo meriterebbe anche, perchè lei è brava e rispetto – per esempio – a Emma, ha il triplo del talento e  in più è cantautrice. All’Eurofestival no, non vincerebbe mai. Ma sarebbe il pezzo giusto per tornare facendo un figurone. Brividi VOTO 10

AL BANO – “Amanda è libera” – Roba diversa (ma solo musicalmente) dalle cose che canta di solito, finto  “modern-style” con annessi inutili vocalizzi sul finale. Un apprezzabile tentativo di avvicinarsi a qualcosa di temporaneo, ma niente di che, tutto già sentito. E tutto tremendamente inutile. Canta alla fine oggi che la gente che lo televota non può farlo. Quando servirà sarà ad inizio serata. Come al solito. VOTO  5