Festival di Sanremo 2012: il programma della seconda serata. Ancora in scena i big, scatta la gara dei giovani

Tutto pronto per la seconda serata del Festival di Sanremo 2012, come sempre in onda a partire dalle 20.40. Stasera sarà ospite il dj francese Martin Solveig, di recente protagonista anche nell’ultimo lavoro di Madonna. Dovrebbe tornare oggi la valletta Ivana Mrazova messa ko ieri sera da un problema al collo.

  • TV: Diretta Rai Uno
  • RADIOUNO (commento da Sanremo Carlotta Tedeschi ed Emanuele Dotto)
  • RADIODUE (commento da Milano Lorenzo Scoles e Massimo Cervelli,  interventi dall’Ariston Eddy Anselmi)

Stasera ri cantano i 14 della sezione Artisti , tutti in gara dopo l’annullamento delle votazioni di ieri ed il voto è affidato alla giuria demoscopica del Teatro Ariston, diversa da quella di ieri. Ognuno dei 300 esprime un voto da 1 a 10 per ciascun artista. I 10 artisti con la somma di voti più alta passano alla seconda serata, i quattro  esclusi vanno alla serata ripescaggi di domani. In caso di ex-aequo si farà ricorso all’analisi della “deviazione standard” come misura della dispersione dei voti espressi dai 300 giurati per ciascuna “canzone- artista” premiando la “canzone-artista” che, a parità di punteggio, avrà una stabilità di voti espressi  maggiore.

Visto il caos di ieri, i 300 giurati voteranno anche attraverso un preascolto in questi minuti. In caso di nuovo guasto all’elaboratore durante la diretta di stasera, varranno i voti di oggi pomeriggio.

Ecco i cantanti in gara (in ordine alfabetico) e le rispettive canzoni

  • ARISA – La notte (Giuseppe Anastasi)
  • SAMUELE BERSANI – Un pallone (Samuele Bersani)
  • PIERDAVIDE CARONE con LUCIO DALLA – Nanì (Dalla-Carone)
  • CHIARA CIVELLO – Al posto del mondo (Civello-Tejera)
  • GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – Respirare (D’Alessio-D’Agostino-D’Alessio)
  • DOLCENERA – Ci vediamo a casa (Emanuela Trane)
  • EMMA – Non è l’inferno (Silvestre-Palmosi-Sala)
  • EUGENIO FINARDI – E tu lo chiami Dio (Roberta Di Lorenzo)
  • IRENE FORNACIARI – Grande mistero (Davide Van de Sfroos)
  • MARLENE KUNTZ – Canzone per un figlio (Godano-Borgia-Tesio-Godano)
  • MATIA BAZAR – Sei tu  (Cassano-Perversi-Golzi)
  • NOEMI – Sono solo parole (Fabrizio Moro)
  • FRANCESCO RENGA – La tua bellezza (Renga-Mancino-Faini)
  • NINA ZILLI – Per sempre (Casalino-Zilli-Casalino)

Si esibiranno anche tutti e 8 i cantanti della sezione Sanremosocial, in quattro scontri ad eliminazione diretta, secondo abbinamenti determinati dalle votazioni ottenute su facebook. Votazione delle esecuzioni tramite televoto. I quattro brani che vinceranno gli scontri diretti vanno in finale, gli altri sono definitivamente eliminati. Ecco gli 8 artisti in ordine alfabetico:

  • GIULIA ANANIA – La mail che non ti ho scritto (Anania-Faina-Cecere-Anania-Faini)
  • DANA ANGI – Incognita poesia (Giordana Angi)
  • BIDIEL – Sono un errore (Brando Madonia-Mattia Madonia-Brando Madonia)
  • ALESSANDRO CASILLO – E’ vero (Maurizio Bassi-Enrico Bassi)
  • CELESTE GAIA – Carlo (Celeste Gaia Torti)
  • MARCO GUAZZONE & STAG -Guasto (Guazzone-Ceruti-Guazzone-Costantini)
  • IO HO SEMPRE VOGLIA – Incredibile (Vittorio Nacci)
  • ERICA MOU – Nella vasca da bagno del tempo (Erica Musci)
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Sanremo 2012/Retropalco: Mazzi, la crisi del settimo festival e il “commissariamento” della rassegna

Gianmarco Mazzi l’ha dichiarato anche al numero speciale del Radiocorriere Tv uscito in questi giorni e scaricabile in versione Pdf sul sito dell’ufficio stampa della Rai: “Questo settimo festival sarà per me l’ultimo“. Visto come stanno andando le cose, ci sarebbe da augurarsi che mantenga la promessa, ma va detto che se ci ha messo molto del suo (due canzoni non inedite fra i big, altre tre fra i 60 di Sanremosocial, le polemiche si Celentano) , anche la fortuna non l’ha aiutato: una valletta cacciata per scarsa professionalità, un’altra che va ko prima del via, il sistema informatico che si guasta e nessuno che riesce a venirne fuori, costringendolo ad invalidare le votazioni. Qui il resoconto della prima serata secondo Dove c’è musica.

In fondo il festival è un impegno, un pò come il matrimonio e allora forse può essere colpa della crisi del settimo anno, quello in cui tutte le cose vanno storte. Come il sermone di Celentano. Lunghissimo. Delirante. E irrispettoso, comunque la si pensi. Quella sui tempi biblici dello spettacolo, con 14 canzoni ascoltate in 4 ore quando in Europa con la metà del tempo se ne ascoltano 25, è una storia trita e ritrita, tornarci non vale nemmeno la pena.

Al di là degli ascolti record (14milioni e 378mila e 48,51% di share, ma c’è da credere che oggi saranno molto più bassi),  dire che tutto va bene è nascondersi dietro un dito. La dg Lorenza Lei non l’ha fatto, decidendo in pratica di commissariare la rassegna decidendo  “di fronte alla situazione che si è venuta a creare, di inviare il Vice Direttore Generale per l’Offerta Antonio Marano, a coordinare con potere di interventi il lavoro del Festival di Sanremo.”

CANZONI DIMENTICABILI – Il cast degli Artisti. Erano almeno tre anni che non si ascoltava un cast così scarso, dal punto di vista delle canzoni in concorso. Se Arisa spicca su tutti per qualità e per interpretazione, sorprendono positivamente Pierdavide Carone e Nina Zilli e si confermano di spessore Samuele Bersani (per la scrittura) e Francesco Renga (per l’interpretazione: il migliore fra gli uomini),  scompare quasi del tutto l’effetto “fischietto”, ovvero il brano che ti rimane in testa al primo ascolto e lo canticchi il giorno dopo. L’unico è “Al posto del mondo” di Chiara Civello, che effettivamente è molto orecchiabile, ma che come è noto partiva con largo vantaggio perchè è  in circolazione da oltre due anni.

EUROVISION…IN ALTO MARE – Sul fronte Eurovision Song Contest, la rosa dei nomi papabili continua a perdere petali (oltre ad Alessandro Casillo, che non avrà ancora 16 anni il 26 maggio, sono già stati scartati Chiara Civello e a quanto sembra anche Dana Angi fra i giovani) e le ipotesi sono le più varie tanto che al momento attuale, formulare una ipotesi sul candidato che sarà prescelto è veramente impossibile. Ci vorrà ancora qualche ascolto e verosimilmente qualche altra consultazione in più.

Festival di Sanremo 2012, prima serata. Carone e Arisa i migliori ma vincono i problemi tecnici

Prima serata del Festival di Sanremo 2012 all’insegna del caos. Un guasto al computer al momento della seconda canzone fa annullare le votazioni della giuria demoscopica. Domani sera ricantano tutti e 14, in una serata che considerando anche gli 8 big, si preannuncia interminabile, poi 4 andranno a casa. Il problema è che domani la giuria demoscopica che vota è diversa. Che fine faranno i voti odierni?

Sorvolando sull’inutile e irrispettoso sermone di Celentano, va detto che è un Festival noioso, lunghissimo, con pochi pezzi che spiccano. La storia d’amore finito interpretata con stile e passione da Arisa, la migliore proposta in assoluto, l’incontro fra una meretrice ed un giovane vergine di Carone e Dalla, le atmosfere della Mina d’antan di Nina Zilli e un pò il pezzo di Emma, l’unico vero brano pop in una rassegna complessivamente mediocre.

DOLCENERA – Ci vediamo a casa:  L’anima rock di Dolcenera su un pezzo che vorrebbe decollare ma non ci riesce del tutto. Il ritornello si canticchia, ma insomma.  La Dolcenera di una volta era migliore. VOTO 7

SAMUELE BERSANI – Un pallone: Porta Lionel Messi, il più grande calciatore del mondo sul palco di Sanremo, anche questo è un record. La decadenza della società dal punto vista di una sfera che rotola. Geniale. Non voleva venirci, a questo festival. Per fortuna ci ha ripensato. VOTO 8.5

NOEMI- Sono solo parole: Il Fabrizio Moro melodico e riflessivo dei primi anni, che periodicamente riaffiora. Come spesso succede, il brano del secondo Festival è peggiore del primo. Esattamente quello che è capitato a Noemi. VOTO 6.

FRANCESCO RENGA – La tua bellezza: Renga è così. Magari i pezzi non ti fanno strappare i capelli però lo senti cantare, con quel suo modo particolare di interpretare le canzoni e poi va a finire che il brano ti piace. In un festival non proprio eccezionale, può essere la grande sorpresa. VOTO 7

CHIARA CIVELLO- Al posto del mondo: Occasione persa. Se andate sul sito della Civello si ascolta per intero tutto l’ultimo album. Che è sei spanne sopra questo pezzo qui. Orecchiabile quanto volete, ma che sembra scritto vent’anni fa. L’arrangiamento cambiato, per modificarlo rispetto alla versione messa in rete due anni fa, lo ha anche peggiorato. VOTO 6.5 (per la stima immensa per l’artista)

IRENE FORNACIARI- Grande mistero:  …come il perchè Davide Van de Sfroos, che è cantautore raffinato, le abbia rifilato questo scarto. Tre festival per la figlia di Zucchero, sempre con brani in calando. Peccato. VOTO 5

EMMA – Non è l’inferno:  Perde il confronto col brano dell’anno scorso, il che è tutto dire. Ma è il pezzo più autenticamente pop e radiofonico fra quelli della categoria Artisti. E potrebbe bastarle per passare all’incasso, soprattutto in un Festival così scarso. VOTO 8

MARLENE KUNTZ – Canzone per un figlio: Rock autentico, genuino. Merce rara sul palco dell’Ariston. Per giunta interpretato con classe. Meriterebbero un bel piazzamento, se non altro per la grande voglia di mettersi in gioco. Ma Sanremo a certe cose è sempre ostile. VOTO 7

EUGENIO FINARDI- E tu lo chiami Dio: L’esperienza e la classe di Finardi in versione solo interprete a sostegno di un pezzo molto armonico ma altrettanto debole. Meglio da cantautore, nettamente. Certo che “Amami Lara” era tutta un’altra cosa. VOTO 5.5

GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – Respirare: Qualsiasi cosa canti la Loredana Bertè degli ultimi tempi, la distrugge. Il brano sanremese non fa eccezione. E dire che sarebbe molto “D’Alessiano”, esattamente quello che ti aspetteresti da uno come lui. Con in più assonanze anni 70. VOTO 6

NINA ZILLI – Per sempre: Un bel pezzo, verso fine serata. Strizza l’occhio alla Mina dei bei tempi, svela l’anima soft e romantica di Nina Zilli sin qui piuttosto nascosta. Leggera, stilosa, con classe. VOTO 8.5

PIERDAVIDE CARONE con LUCIO DALLA – Nanì: Sul finale, le cose migliori. Una ballata delicata, con un testo importante, cantato col giusto rispetto. E dire che è lo stesso che due anni fa scriveva per Scanu cose come: “A far l’amore in tutti i luoghi, in tutti laghi, in tutto il mondo…”. VOTO 9

ARISA – La notte: La scommessa vinta di Arisa. Liberata dagli orpelli c’è solo la sua voce meravigliosa su un pezzo bellissimo, intenso, che racconta una storia d’amore finita. L’unico meritevole di vincere. Ma in questo festival pieno di Amici sarà durissima. VOTO 9.5

MATIA BAZAR – Sei tu: Benvenuti a Sanremo 1990. Ma del resto sono anni che fanno sempre la stessa canzone. Orecchiabile, cantabile. Ma sempre uguale. Peccato. VOTO 5.5