Sanremo 2012, quarta serata: i duetti dei big e la finale dei Giovani

Stasera quarta serata del Festival di Sanremo 2012, come sempre in onda a partire dalle 20.40. Stasera apre il violinista David Garrett, violinista anglo-tedesco che suonerà sulle note dei Nirvana ballate da Simona Atzori. Poi per la promozione cinematografica del loro film ci saranno Alessandro Siani e Sabrina Ferilli. Ecco le modalità per seguire la rassegna.

  • TV: Diretta Rai Uno
  • RADIOUNO (commento da Sanremo Carlotta Tedeschi ed Emanuele Dotto)
  • RADIODUE (commento da Milano Lorenzo Scoles e Massimo Cervelli, interventi dall’Ariston Eddy Anselmi)

Stasera cantano i 12 artisti in semifinale, che presenteranno versioni rivisitate delle loro canzoni in duetto con artisti italiani o internazionali. Sistema di votazione mista, metà televoto e metà orchestra del Festival, con media ponderata delle due votazioni che determinerà i 10 brani finalisti. In caso di parità vale il voto della giuria demoscopica della prima sera. Ecco i cantanti in gara con i duettanti (in ordine alfabetico) e le rispettive canzoni

  • ARISA – La notte duetto con Mauro Ermanno Giovanardi
  • SAMUELE BERSANI – Un pallone duetto con Paolo Rossi
  • PIERDAVIDE CARONE con LUCIO DALLA – Nanì  duetto con Gianluca Grignani
  • CHIARA CIVELLO – Al posto del mondo duetto con Francesca Michielin
  • GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – Respirare duetto con Fargetta
  • DOLCENERA – Ci vediamo a casa duetto con Max Gazzè
  • EMMA – Non è l’inferno duetto con Alessandra Amoroso
  • EUGENIO FINARDI – E tu lo chiami Dio duetto con Peppe Servillo degli Avion Travel e Piccola Ensemble Italia
  • MATIA BAZAR – Sei tu duetto con Platinette
  • NOEMI – Sono solo parole duetto con Gaetano Curreri
  • FRANCESCO RENGA – La tua bellezza duetto con Coro Internazionale Scala & Kolacni
  • NINA ZILLI – Per sempre duetto con Giuliano Palma e Fabrizio Bosso

Oggi inoltre si conoscerà il vincitore della categoria Sanremosocial. Gareggeranno i 4 cantanti giunti in finale. . Sistema di votazione mista, metà televoto e metà orchestra del Festival, con media ponderata delle due votazioni che determinerà i 10 brani finalisti. In caso di parità vale il voto dell’orchestra.Su questa graduatoria verranno esercitate due golden share, ciascuna delle quali farà scalare di una posizione l’artista più votato: radio/tv e facebook. In caso di parità anche in questo caso vale il voto dell’orchestra.

  • ALESSANDRO CASILLO – E’ vero (Maurizio Bassi-Enrico Bassi)
  • MARCO GUAZZONE & STAG -Guasto (Guazzone-Ceruti-Guazzone-Costantini)
  • IO HO SEMPRE VOGLIA – Incredibile (Vittorio Nacci)
  • ERICA MOU – Nella vasca da bagno del tempo (Erica Musci)
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Sanremo 2012/Retropalco: venire ripescati porta bene…

Un’altra serata chilometrica. E senza nemmeno Adriano Celentano. Di questo passo, domani sera, giorno della finale, quando il Molleggiato dovrebbe tornare (sempre che lo facciano parlare di nuovo: spereremmo di no) faremo l’alba. Come negli anni’90, quando fra PalaFiori e PalaRock, si facevano tutte le sere le tre e non era una bella cosa. In Europa sono decisamente più snelli. Ora, va bene mantenere la formula italiana, ma c’è sempre una via di mezzo. Le 24.30 della prima sera sarebbero state più che sufficienti.

In due sono andati a casa, in un prevedibilissimo televoto (a proposito: ma alle 0.43, quando è cominciato il ripescaggio, in quanti avranno ancora avuto la forza di televotare?) e chi è rientrato, ovvero Gigi D’Alessio-Loredana Bertè e Pierdavide Carone-Lucio Dalla, se Sanremo mantiene la tradizione, sarà lanciato verso le alte posizioni della classifica (che il brano di Carone, peraltro, meriterebbe anche).

E’successo nel 2009, con l’eliminato e ripescato Sal Da Vinci poi terzo al traguardo dietro Marco Carta e Povia (e Al Bano sereno in finale), nel 2010, quando due ripescati si sono addirittura piazzati primo e secondo (rispettivamente Valerio Scanu, con un brano firmato da Pierdavide Carone e il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici) e anche l’anno scorso, quando Al Bano, fuori la seconda sera, è arrivato terzo.  Segno evidente che qualcosa va cambiato, altrimenti la Giuria Demoscopica non ha alcun peso.

DUETTI  – Il duetto di stasera fra Alessandra Amoroso ed Emma è già in classifica su I Tunes, così come il remix che Fargetta farà del brano di Gigi D’Alessio, come se non fosse già terribile di suo. I Matia Bazar stanno invece ancora riflettendo se incidere o meno il duetto con Al Jarreau di ieri sera. Fossimo in Nina Zilli, invece, un pensiero a mettere su disco la performance di ieri sera con Skye lo faremmo,

Intanto, è stato completato il cartellone della serata duetti di stasera, quando i 12 Artisti rimasti in gara rieseguiranno come di consueto la loro canzone con l’apporto di ospiti in una serata che da anni è sempre la più bella della rassegna. Nini Zilli ha deciso di farsi accompagnare da Giuliano Palma e dalla tromba di Fabrizio Bosso, già sul palco con Raphael Gualazzi l’anno scorso, mentre Samuele Bersani canterà “Un pallone” con il comico e cantante Paolo Rossi, già due volte in gara a Sanremo a sua volta (1994 con Enzo Jannacci ne “I soliti accordi” e 2007 da solo con “In Italia si sta male”, inedito postumo di Rino Gaetano)

Festival di Sanremo 2012, duetti internazionali e ripescaggio degli Artisti: tornano in gara Carone-Dalla e D’Alessio-Bertè

Quarta serata del Festival di Sanremo che vede rientrare dalla finestra, come previsto, Gigi D’Alessio con la Bertè e Pierdavide Carone con Lucio Dalla, mandando a casa Irene Fornaciari e i Marlene Kuntz (che chissà perchè hanno fatto già cantare con Samuel dei Subsonica, con cui avrebbero dovuto esibirsi domani: perchè loro si e gli altri tre no?).

L’inutile  passerella “Viva l’Italia nel mondo”, il cui verdetto è stato proclamato dalla sala stampa dell’Ariston (premiando proprio il gruppo cuneese, fra l’altro) risparmiandoci un televoto si è conclusa solo alle 0.33, relegando la riesecuzione in versione breve dei brani degli Artisti al ripescaggio (che invece è stata televotata), praticamente a ridosso del Consorzio Nettuno. Ieri l’una e venti, oggi ben oltre. Sembrano tornati i festival chilometrici di Aragozzini degli anni ’90.

Serata ricca di “perle”. Morandi nel presentare gli Artisti ai ripescaggi: “ecco i….provvisori: Carone e Dalla, D’Alessio e Bertè, Marlene E Kuntz”. Morandi alla Pellegrini: “Sei di Verona, vero? (la Pellegrini è di Venezia)”. Papaleo alla Pellegrini: “Sei una grandissima….(pausa)…artista”. Morandi a Mads Langer: “Sei un compositore…C’e una tua canzone, You’re not alone”. Peccato sia la cover di un successo degli Olive del 1986. E ancora: “Because, the night, scritta insieme a Bruce Sprint (Springsteeen…)”

CHIARA CIVELLO-SHAGGY- “Io che non vivo”- Era da tempo che non si sentiva una roba così brutta. L’ultima volta che è venuto a Sanremo, Shaggy si presentò in sala stampa con una canna offrendola a Zaccagnini del Messaggero. Stavolta le aveva finite.

SAMUELE BERSANI-GORAN BREGOVIC“Romagna mia”. Morandi scambia Goran Bregovic con Goran Kuzminac. Come scambiare Lionel Messi con Angelo Palombo. Bregovic con la mano sinistra, come sempre quando lo coinvolgono nei concorsi musicali.  Bersani appena sufficiente. Il fatto che Bregovic ci omaggi con la versione spagnola di “Ovo Je Balkan”, brano scritto per Milan Stankovic e l’Eurofestival 2010, non salva la prestazione mediocre.

NINA ZILLI-SKYE – “Quando quando quando”– Due che sanno cantare. E molto bene. Nina Zilli canta in inglese bene come in italiano. Ecco, è un peccato che si debba fare una scelta “televisiva” per provare a restare anche l’anno prossimo. Perchè lei all’Eurovision starebbe benissimo. Miss eleganza. Qualsiasi cosa indossi le sta benissimo.

EMMA- GARY GO – “Il Paradiso della vita” – Gary Go fa lo sforzo di cantare anche in italiano. E lo fa anche dignitosamente. Lo sforzo va premiato. Poi sono due bravi, la cosa è ben fatta. Nulla per cui strapparsi i capelli, intendiamoci, ma dopo lo scempio dell’inizio, pare il Premio Tenco.

MATIA BAZAR -AL JARREAU – Parla più piano– Al Jarreau ha vinto tre Grammy. Qui ha preferito limitarsi al minimo sindacale. Meglio nella versione solista. I Matia Bazar fanno la loro onesta parte, come sempre. La loro bravura non è in discussione, del resto.

ARISA-JOSE’ FELICIANO- Che sarà-  Massima stima per l’artista Josè Feliciano. Fa sempre la sua parte con grande dignità e chitarra in mano è senza rivali. Arisa è ormai sdoganata come interprete  di grande classe e canta qualsiasi cosa con precisione giapponese, ma anche mettendoci l’anima. Grandissimo finale che mette in risalto la sua voce. Due bravi. In una serata scarsa ci vuole, per ritirarci su.

FRANCESCO RENGA-SERGIO DALMA Il mondo- Sergio Dalma duetta sul singolo del suo ultimo album di cover italiane, “Sergio Dalma II”, attualmente ai primi posti delle charts spagnole, arrangiato da Peppe Vessicchio, che lo dirige sul palco. Una scelta assolutamente casuale… Renga più Dalma, due specialisti dell’interpretazione. Lisci come l’olio, ci mancherebbe.

PIERDAVIDE CARONE, LUCIO DALLA, MADS LANGERAnema e core – Pure Mads Langer si sforza di cantare anche in italiano. Gli viene meno bene rispetto a Gary Go, ma si apprezza la dedizione alla causa. Due artisti medi accompagnati da un big. Ne esce una cosa media, ma del resto Carone deve pensare a come rientrare in gara.

IRENE FORNACIARI, KERRY ELLIS E BRIAN MAY – Uno dei tanti– Kelly Ellis prova a dare lezioni di canto a Irene Fornaciari ma lei si difende bene. Brian May è sempre lui. Chitarre distorte a tutto andare.  Ne esce una bella versione rock, su un pezzo del 1961 non è niente male. Applausi a scena aperta. Meritatissimi. Sui duetti Irene Fornaciari raramente sbaglia.

MARLENE KUNTZ E PATTI SMITH – Impressioni di settembre – Il gruppo l’ha già cantata in italiano. Perfetta fusione di voci fra Cristiano Godano e la grande artista americana, vanno sul velluto. Poi lei canta per la miliardesima volta “Because the night”. La gente applaude. Meritatamente.

GIGI D’ALESSIO, LOREDANA BERTE’ E MACY GRAY – Almeno tu nell’universo – Avere la principessa del blues (soprattutto: pagarla salata) e farle cantare un classico italiano, sia pur bellissimo, è come avere in squadra Maradona e schierarlo terzino.   Brave le due donne, D’Alessio molto  meno. Poi cantano un brano di D’Alessio tradotto in inglese da Macy Gray, perchè  D’Alessio deve  fare un pò di cassetta.

EUGENIO FINARDI, NOA, GIL DOR E I SOLIS STRING QUARTET- Torna a surriento- Anche il brano in questione è casualmente scelto fra quelli dell’ultimo album dell’artista israeliana “Noa sings Napoli”, tutte cover napoletane. Bene la parte in napoletano cantata da Noa, la cui voce è sempre affascinante. La versione rock di Finardi è lievemente irritante.

DOLCENERA – PROFESSOR GREEN – Vita spericolata- Vasco Rossi perdoni Dolcenera e Professor Green per lo scempio e si accontenti di prendere le royalties. Il duetto è sul livello di quello che sta girando adesso nelle radio “Read all about it”. Cioè parecchio basso. Poi appunto, ce lo propinano, per la promozione d’obbligo e non è un piacere per le orecchie.

NOEMI- SARAH JANE MORRIS- Amarsi un pò– Anche la Morris ci prova con l’italiano, apprezzabile il tentativo. Due grandi voci non falliscono e danno vita ad un bel duetto, molto caldo e grintoso. Ottimo abbinamento, soprattutto Noemi regge bene il confronto, che non è poco.