Loreen arriva nelle radio italiane (e sbanca in classifica)

Verrebbe da dire: eppur si muove. I brani dell’Eurovision cominciano ad arrivare nelle radio italiane. Sull’onda del suo successo nell’Eurovision Song Contest infatti, la Warner ha deciso di distribuire a tutte le radio italiane il singolo promozionale di “Euphoria” di Loreen. Da lunedì tutte le radio ce l’hanno, resta ora da vedere e e quanto lo trasmetteranno. Non resta che richiederlo il più possibile.

Intanto, la canzone è già un fenomeno assoluto: è infatti al primo posto nella classifica dei download in ben 16 paesi: Cipro, Danimarca, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Belgio, Austria, Germania,  Finlandia,  Malta, Olanda, Norvegia,  Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, cui si aggiungono un ottavo posto in Portogallo, un sedicesimo in Australia e  persino quindicesimo  in Italia.

In attesa delle classifiche ufficiali (cioè quelle diffuse dagli istituti di rilevazione nazionali, non solo da I Tunes), sono disponibili i dati relativi a Loreen ed “Euphoria” prima della sua esibizione  in Europa.in Svezia infatti il brano ha già largamente superato le 100mila copie vincendo 5  dischi di platino (da quelle parti servono 20mila copie per un disco di platino, in un paese di appena 9 milioni di abitanti sono un’enormità: per darvi un’idea della differenza, in Italia ce ne vogliono 30mila), ma il brano ha già raggiunto anche la vetta in Finlandia, il terzo posto in Israele, Estonia e Lituania, è nella top 30 in Islanda ed è entrato in classifica anche in Romania, nel Belgio fiammingo e addirittura Regno Unito.

Adesso si attende l’uscita  in tutta Europa del primo album “Rapture”, prevista per il prossimo settembre e che comprenderà gli altri due singoli premiati col disco di platino, ovvero “Sober”  e  “My heart is refusing me” (doppio platino), con cui si presenterò al Melodifestivalen 2011. Ma adesso, il primo riscontro atteso sarà come detto quello radiofonico. A noi resta comunque la piccola soddisfazione di essere stati fra i primi a parlarne, quando ancora non era neanche qualificata per l’Eurovision.

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“Wrecks we adore”, il sound avvolgente di Trijntje Oosterhuis

Ai più il nome di Trijntje Oosterhuis dice poco o niente. Eppure, a 39 anni, la cantautrice olandese è una delle voci jazz e soul più belle d’Europa ed ha messo insieme un bel pò di successi e collaborazioni importanti. Dopo aver cominciato facendo da vocalist, la figlia d’arte (sua madre è una violinista e suo padre è un poeta, paroliere, teologo ed ex sacerdote gesuita espulso dal clero dopo aver rotto il voto di celibato e contestato alcuni dettami liturgici, mescolandoli all’attivismo politico di matrice socialista e fondatore di una chiesa scismatica) ha cominciato a lavorare per conto proprio ed in breve tempo è diventata una delle artiste più apprezzate .

Otto album da solista più altri due con la band dei Total Touch, nove dischi di platino ed una serie infinita di collaborazioni illustri come Burt Bacharach, Anouk, Al Jarreau, Queen, Andrea Bocelli, B Herbie Hancock,  Khaled, Jean ‘Toots’ Thielemans, Bobby McFerrin, Ronan Keating e Lionel Richie, ha da poco dato alle stampe il nuovo lavoro “Wrecks we adore”, di cui in alto trovate “Happiness“, il primo singolo e che è subito balzato in testa alle classifiche nazionali.

L’album è molto bello, ricco dei brani ben cantati e dal sound molto moderno. Come per esempio “Knocked out“, “We are gold”,  che poi è la canzone che contiene anche il verso che dà il titolo all’album. Oppure, sempre scorrendo fra le dieci tracce, “I ain’t going nowhere”, “Better think twice“, “What about my heart“, “Nothing at all“, “You’re on my heart”. E ancora, anche queste bellissime: “In time” e “One step away from coming home”, ultima traccia di un lavoro di gran classe che meriterebbe molto l’uscita dai confini nazionali.

“Robots”, Kate Ryan supersexy nel nuovo singolo

Che fosse una che contasse molto sull’aspetto fisico, lo si era capito da sempre. Ma nell’ultimo singolo appena uscito Kate Ryan è andata molto oltre. Il video di “Robots“, terzo brano che anticipa l’album “Electroshock” in uscita a breve, la propone appunto vestita da robot, ma con tutte le forme in mostra ed in bella vista. Il pezzo è nel suo stile, un elettropop molto da ballare che è già entrato in classifica nel natìo belgio.

La 32enne fiamminga che aveva rappresentato anche il Belgio all’Eurovision Song Contest nel 2006, era uscita a fine 2011 con “Lovelife“, che campionava “Narcotic“, vecchio successo dei tedeschi Liquido datato 1998 (ne parlammo in questo link), mentre ad inizio 2012 aveva proposto “Broken“, in duetto col rapper Narco il cui video la vede ritratta in abito nuziale e poi in versione anche qui ultrasexy. Nel suo genere, è sempre una delle migliori d’Europa.

“Ma ritournelle”, il tormentone made in France di David Parienti

Un altro nome nuovo dalla Francia, ancora dall’etichetta My Major Company, che permette agli internauti di diventare produttori di un giovane cantante emergente e dunque contribuire ad avviare la sua carriera. Negli ultimi anni, l’etichetta ha sfornato diversi ottimi artisti, adesso gli internauti puntano su David Parienti, un cantautore che dice di ispirarsi ai grandi della chanson francese ma che pare invece molto moderno.

L’album appena uscito e finanziato da 960 internauti porta il suo stesso nome e contiene 12 tracce inedite, in gran parte ottimi tormentoni da canticchiare, come “Ma ritournelle”, che vi proponiamo sopra, il primo singolo estratto dall’album. Le carte in regola per fare bene ed aver un buon successo ci sono tutti, come si può ascoltare anche da un secondo brano, “Rien au dessous de nous”.

Le classifiche di vendita in Europa (27/5/2012)

Aspettando il ciclone eurovisivo, poche sorprese nella settimana di vendita dei dischi in Europa. Scende dal primo posto in classifica in Norvegia dopo esservi rimasta per 16 settimane di fila “Some die young” di Laleh, mentre in Germania tornano alla grande i Toten Hosen, uno dei gruppi storici della musica pop e rock teutonica. Sotto, tutti i numeri uno, sopra Tage wie Diese.

SINGOLI

  • AUSTRIA Back in time – Pitbull
  • BELGIO:  Balada- Gustavo Lima (Fiandre) /Somebody that I used to know – Gotye ft Kimbra(Vallonia)
  • BULGARIA:  Somebody that I used to know – Gotye ft Kimbra
  • CROAZIA:Pal liepih rijepi- Markiz (nazionali) /Call me maybe – Carly Rae Jepsen (internazionali)
  • DANIMARCA:Tomgang- Shaka Loveless
  • FINLANDIA:  Call me maybe – Carly Rae Jepsen
  • FRANCIA:Somebody that I used to know – Gotye ft Kimbra
  • GERMANIA: Tage wie diese – Die Toten Hosen
  • GRAN BRETAGNA: R.I.P- Rita Ora ft Tinie Tempah
  • GRECIA: Somebody that I used to know – Gotye ft Kimbra
  • IRLANDA:  The Rocky Road to Poland – Interpreti Vari
  • ISLANDA: Freisid – KK
  • ITALIA:  Cercavo amore- Emma
  • LUSSEMBURGO: Blue colored night – Backyards
  • NORVEGIA:  Whistle-Flo Rida
  • OLANDA:   Balada -Gustavo Lima
  • POLONIA: Lullaby – Nickelback
  • PORTOGALLO: We are young – fun ft Janelle Monae
  • REPUBBLICA CECA: Ma cherie – DJ Antoine ft The Beat Shakers
  • ROMANIA: Da Vina Pe – Voltaj
  • RUSSIA:  Ai se eu te pego – Michel Telò
  • SLOVACCHIA:Hey now – Peter Bic Project
  • SLOVENIA: Metulji- Plis  / Drive by – Train (internazionale)
  • SPAGNA: Yo te esperarè – Cali ft El Dandee
  • SVEZIA: Danza Pausa – Panetoz
  • SVIZZERA:Whistle – Flo Rida
  • UNGHERIA: Somebody that I used to know – Gotye ft Kimbra
 
ALBUM:
 
  • AUSTRIA:  Ballast der Republik – Die Toten Hosen
  • BELGIO:  As it ever was -Absynthe Minded (Fiandre) /Lapogee- Sexion D’Assault(Vallonia)
  • DANIMARCA: Lukas Graham – Lukas Graham
  • FINLANDIA: Stones grow her name- Sonata Arctica
  • FRANCIA: Voyage en France – Le Stentors
  • GERMANIA: Ballast der Republik – Die Toten Hosen
  • GRAN BRETAGNA:  Strangeland -Keane
  • GRECIA: Apenanti- Natasha Theodoridou
  • IRLANDA: Up all night -One direction
  • ISLANDA: Thorpid – Bubbi Morthens
  • ITALIA: Sapessi dire no – Biagio Antonacci
  • NORVEGIA: Ti Liv – Dum Dum Boys
  • OLANDA: Born and raised – John Mayer
  • POLONIA:  Mysliwiecka – Artur Andrus
  • PORTOGALLO: En acustico – Pablo Alboran
  • REPUBBLICA CECA: Dobry Casy – Vaclav Neckar
  • SPAGNA: En acustico – Pablo Alboran
  • SVEZIA: Get started – David Lindgren
  • SVIZZERA:A Joyful noise – Gossip
  • UNGHERIA: Trepsassing- Adam Lambert

Eurovision Song Contest 2012, vince “Euphoria” di Loreen (Svezia)

Preparate i bagagli, si va in Svezia. La Swedbank Arena a Stoccolma, una struttura da 60mila posti, sarà pronta il prossimo dicembre e forse gli svedesi, che l’avevano pensata per il loro festival di selezione, in cuor loro, avevano già in testa anche il  trionfo europeo. Vince “Euphoria” di Loreen, un successo scontato alla vigilia, ma nettissimo, materializzatosi già a due paesi dalla fine delle votazioni.  Forse non è la canzone migliore, sicuramente è quella meglio costruita per vincere, pensando anche al mercato e alle radio. Complessivamente, è un successo meritato, tredici anni dopo, per uno dei pochi paesi in questo momento in grado di organizzare la rassegna e farlo senza sprechi e sicuramente in  maniera funzionale e pratica.
Vanno sul podio le vecchiette russe Buranovskye Babuskhi, vere e proprie protagoniste della rassegna e il serbo Zelijko Joksimovic, venuto per vincere e che invece ha fatto peggio della sua precedente apparizione, per cui ascrivibile anche lui alla lunga lista degli sconfitti. Sorprende sino ad un certo punto il quarto posto dei padroni di casa, forse superiore alle loro attese.Tuttavia Sabina Babayeva ha cantato benissimo e la sua ballata, ancorchè non originalissima, ha un sound molto internazionale ed è prodotta da Micheal Walden, già autore e produttore di Whiteny Houston e Aretha Franklin: potrebbe essere una sorpresa nelle classifiche di vendita delle prossime settimane.
Nina Zilli, autrice di una delle performance migliori della serata, chiude all’ottavo posto, appena sopra i cento punti: il risultato è comunque dolce, sopratutto per chi in queste ore ha “temuto” per una vittoria azzurra che avrebbe comportato l’organizzazione della rassegna. Il retrogusto però è amaro, per una votazione che non ha regalato nemmeno un 12 alla cantante piacentina, con il 10 maltese come miglior risultato e tanti 7, compreso quello sorprendente di San Marino, la cui giuria (il televoto non c’era, nel Titano), ha voltato la faccia alla Zilli, preferendo – come l’Italia- la grande voce di Rona Nishliu, il cui quinto posto rilancia le quotazioni albanesi.
La lista degli sconfitti, si diceva. Detto di re Zeljko, di nuovo padrone dei Balcani ma non abbastanza forte per ammaliare l’Europa, si odono i tonfi sordi di Francia e Regno Unito. Engelbert Humperdinck frana in penultima posizione e gli inglesi adesso stanno pensando a dove stia l’errore: “Love will set you free” è un gran bel brano e il vecchio leone l’ha eseguito benissimo eppure alla fine il conto è magro, peggiore di quello dei Blue dell’anno scorso. E dire che pure loro, un pensiero a vincere l’avevano fatto. Quanto ad Anggun, che il suo elettropop “Echo (You and I)” fosse poco convincente era parso chiaro da subito: l’interpretazione non proprio da manuale ha fatto il resto, lasciando la bella indonesiana in posizione 22, anche qui peggiorando quella di Amaury Vassili del 2011. Più prevedibile, invece, il 23.posto di Soluna Samay, il cui brano – per dirla con Bersani – era “solo una copia di mille riassunti”.
Alla voce “sconfitti” ci sono anche i Jedward, forse eccessivamente sopravvalutati nella corsa alla vittoria, ma sicuramente accreditati almeno di un posto nei 10: ed invece sono appena diciannovesimi, al fianco dell’Islanda. Un piazzamento, quello di Greta & Jonsi, francamente incomprensibile, visto che la loro “Never forget” era uno dei pezzi migliori e più attuali della rassegna. Meritava di più dell’ultimo posto “Stay” di Tooji, mentre per la prima volta resta fuori dai dieci la Grecia (che perde di un punto il derby con Cipro). Ma del resto da quelle parti hanno altro a cui pensare.
Chiudono a testa alta Germania e Spagna, la prima confermandosi su ottimi livelli, pur se “Standing still”, per modernità, qualità e radiofonia avrebbe meritato un posto sul podio, la seconda tornando finalmente su livelli degni della propria tradizione musicale, con una Pastora Soler che, se il paese fosse stato in condizioni migliori, forse avrebbe anche potuto giocarsela per un posto nei cinque. Esce a testa alta San Marino,  con Valentina Monetta che nella classifica delle semifinali, resa nota subito dopo l’evento, ha chiuso quindicesima (vittorie scontate per Russia e Svezia, con la Norvegia entrata di un soffio nella seconda al barrage con la Bulgaria, qui i dati completi) e alla fine sorride anche la Rai, almeno per ora, sperando di farlo anche al momento in cui arriveranno i dati d’ascolto.
Bravissima Federica Gentile nel commento della prima semifinale,  bravissimi Filippo Solibello e Marco Ardemagni in quello  della finale: misurati, non invasivi, ma con la giusta dose di ironia  e di tifo che serve per un evento come questo. La prova che per fare uno spettacolo gradevole basta poco. Nel caso della coppia di Caterpillar Am, chiamata in corsa al posto della rinunciataria Gialappa’s Band, addirittura bastano anche pochi giorni. A volte le partite si vincono anche con gli elementi che entrano in campo dalla panchina…
  1. “Euphoria”, Loreen (Svezia) 372
  2. “Party for everybody”, Buranovskyie Babushki (Russia) 259
  3. “Nije ljubav stvar”, Zeljko Joksimovic (Serbia) 214
  4. “When the music dies”, Sabina Babayeva (Azerbaigian) 149
  5. “Suus”, Rona Nishliu (Albania) 146
  6. “Kuula”, Ott Lepland (Estonia) 120
  7.  “Love me back”, Can Bonomo (Turchia) 116
  8.  “Standing still”, Roman Lob (Germania) 110
  9.  “L’amore è femmina (Out of love)”, Nina Zilli (Italia) 101
  10.  “Quedate conmigo”, Pastora Soler (Spagna) 98
  11. “Lautar”, Pasha Parfeny (Moldavia) 81
  12.  “Zaleilah”, Mandinga (Romania) 71
  13. “Crno i belo”, Kaliopi (Macedonia) 71
  14.  “Love is blind”, Donny Montell (Lituania) 70
  15.  “Be my guest”, Gaitana (Ucraina) 65
  16.  “La La love”, Ivi Adamou (Cipro) 65
  17. “Aphrodisiac”, Eleftheria Eleftheriou (Grecia) 64
  18.  “Korake ti znam”, Maya Sar (Bosnia Erzegovina) 55
  19.  “Waterline”, Jedward (Irlanda) 46
  20. “Never forget”, Greta Salòme & Jonsi (Islanda) 46
  21.  “This is the night”, Kurt Calleja (Malta) 41
  22. “Echo (You and I)”, Anggun (Francia) 21
  23. “Should’ve know better”, Soluna Samay (Danimarca) 21
  24.  “Sound of our hearts”, Compact Disco (Ungheria) 19
  25.  “Love will set you free”, Engelbert Humperdinck (Regno Unito) 12
  26. “Stay”, Tooji (Norvegia) 7

Ore 21 (Rai 2), finale dell’Eurovision Song Contest. Tifiamo Nina Zilli

Signori, ci siamo. Stasera alle ore 21 italiane in diretta dalla Baku Crystal Hall in Azerbaigian, va in onda la serata finale del cinquantasettesimo Eurovision Song Contest, noto una volta come Eurofestival. Nel caucaso sarà mezzanotte, da noi e in tutta l’Europa Centrale, come detto le 21. I telespettatori italiani potranno seguire l’evento in diretta su Rai2 (commento Filippo Solibello e Marco Ardemagni di Caterpillar AM Radio2).

Nina Zilli sarà in gara per l’Italia con “L’amore è femmina (Out of love)”, versione internazionale della titletrack del suo ultimo album e sfiderà altri 25 artisti di altrettanti paesi. Venti sono usciti dalle due semifinali, altri cinque (oltre a lei) sono direttamente finalisti: si tratta della celebre Anggun (Francia), del crooner già vincitore del Golden Globe Engelbert Humperdinck, 150 milioni di dischi venduti nel mondo (Regno Unito, stasera aprirà la finale), Roman Lob (Germania) e Pastora Soler (Spagna), rappresentanti dei cinque paesi (il quinto è l’Italia) maggiori contribuenti Ebu, e Sabina Babayeva (Azerbaigian), portabandiera del paese campione in carica ed ospitante

Il nostro blog partner Eurofestival NEWS seguirà in live chat l’evento  a partire dalle 20.55. Basta andare in questo link

Ricordiamo che dall’Italia NON potete votare Nina Zilli, a meno che non possediate una scheda di un operatore degli altri 41 paesi che hanno preso parte a questa edizione (compreso Prima, l’operatore telefonico di San Marino). Allo stesso modo, la giuria italiana (che trovate in questo link) che come le  41 degli altri paesi ha votato ieri seguendo la prova generale, non poteva esprimere sulla performance piacentina. Potete però votare uno degli altri 25 artisti che stasera si esibiranno. Qui sotto l’ordine di apparizione, che corrisponde anche ai codici per votare. Da telefono fisso il numero da contattare per televotare è il 894.242. L’utente dovrà seguire la voce guida e poi digitare il numero di identificazione dell’artista scelto. Vi verrà addebitato 1.01 euro. Mentre via sms il numero da digitare è 47222 cui dovete mandare un messaggio con scritto esclusivamente il codice dell’artista. Il costo è di 1.01 euro per utenze H2G (TRE) e 1 euro per utenze TIM, WIND, VODAFONE,  e POSTE MOBILE

Codice Paese Cantante Canzone Lingua
01 REGNO UNITO Engelbert Humperdinck Love will set you free Inglese
02 UNGHERIA Compact Disco Sound of our hearts Inglese
03 ALBANIA Rona Nishliu Suus Albanese
04 LITUANIA Donny Montell Love is blind Inglese
05 BOSNIA ERZEGOVINA Maya Sar Korake ti znam Bosniaco
06 RUSSIA Buranovskiye Babushki Party for everybody Udmurto, Inglese
07 ISLANDA Greta Salòme & Jonsi Never forget Inglese
08 CIPRO Ivi Adamou La La Love Inglese
09 FRANCIA Anggun Echo (You and I) Francese, Inglese
10 ITALIA Nina Zilli L’amore è femmina Italiano, Inglese
11 ESTONIA Ott Lepland Kuula Estone
12 NORVEGIA Tooji Stay Inglese
13 AZERBAIGIAN Sabina Babayeva When the music dies Inglese
14 ROMANIA Mandinga Zaleilah Inglese
15 DANIMARCA Soluna Samay Should’ve known better Inglese
16 GRECIA Eleftheria Eleftheriou Aphrodisiac Inglese
17 SVEZIA Loreen Euphoria Inglese
18 TURCHIA Can Bonomo Love me back Inglese
19 SPAGNA Pastora Soler Quédate conmigo Spagnolo
20 GERMANIA Roman Lob Standing Still Inglese
21 MALTA Kurt Calleja This is the night Inglese
22 EX REPUBBLICA JUG. DI MACEDONIA Kaliopi Crno I Belo Macedone
23 IRLANDA Jedward Waterline Inglese
24 SERBIA Zeljko Joksimovic Nije ljubav stvar Serbo
25 UCRAINA Gaitana Be my guest Inglese
26 MOLDAVIA Pasha Parfeny Lautar Inglese

Eurovision 2012: commenti e retroscena dalla seconda semifinale

“Vorrei fare un applauso a Lys Assia, è per me un onore avere una così grande donna di fronte a me”. Il momento più emozionante della conferenza stampa dei vincitori della seconda semifinale lo regala la macedone Kaliopi, che ha riportato il suo paese nella finale della rassegna cinque anni dopo l’ultima volta (era toccato a Karolina Goceva nel 2007, ancora con un brano nella lingua nazionale, “Mojot svet”). L’esperta cantautrice ha regalato la miglior performance della serata, con un brano “Crno I belo”, il cui gradimento pare crescere ad ogni ascolto. Alla fiera dei ringraziamenti macedoni c’è stato spazio anche per quello al coautore del brano, quel Romeo Grill, che oltreché artistico, è stato a lungo anche marito della cantante.

Non solo Macedonia. La serata ha regalato il ritorno in finale (mancava del 2009) di Kurt Calleja, in rappresentanza di Malta e l’ingresso del lituano Donny Montell, a scapito di due dei brani più belli e quotati, ovvero “Verjamem” della slovena Eva Boto e soprattutto You and me” dell’olandese Joan Franka. Il resto era abbastanza prevedibile, con Zeljko Joksimovic, al timone della corazzata serba, baciato perfino dalla fortuna. L’elenco completo dei qualificati è in questo link.

Il cantautore ha pescato il numero 24 e dunque la sua “Nije ljubav stvar”, che somiglia in alcuni passaggi a “Paradise” dei Coldplay, rafforza le proprie quotazioni in chiave vittoria. Per la quale, comunque, nonostante una performance vocale non brillante, resta comunque in pole la svedese Loreen con “Euphoria: più della canzone colpisce soprattutto la notevolissima resa televisiva della messa in scena, forse la migliore fra quelle viste nelle due semifinali ed in uno show dove comunque anche l’immagine ha un suo peso, sicuramente sarà un aiuto notevole sabato sera.

L’edizione 2012, comunque vada, resterà quella delle grandi voci: dopo l’albanese Rona Nishliu, passa il turno l’ucraino-congolese Gaitana, capace di arricchire un brano poco più che normale come “Be my guest” con i colori profondi della sua voce soul e anche il citato Donny Montell pare avere un’arma in più nella sua versatilità vocale, messa tuttavia al servizio di uno dei brani più inutili e anonimi in concorso.

I due spicchi d’Italia della serata hanno destini diversi. Esce di scena Jacopo Massa con i bielorussi  Litesound: “We are the heroes”, trasformata in corsa da buon rock a normale pezzo pop, ha perso tutta la sua potenza e così il sogno del cantautore vercellese  finisce anzitempo. Continua invece  quello della bosniaca Maya Sar, la cui canzone “Korake ti znam” è arrangiata dal napoletano Adriano Pennino; scenografia minimale e sobria (lei, il pianoforte e basta), interpretazione di stile e classe. Il pezzo non decolla, ma lei è brava e la Bosnia, sempre finalista dal 2004 ad oggi, pare destinata a far bene anche quest’anno.

Oltre al gradimento per le canzoni, cresce anche quello in Italia per la rassegna se si pensa che ieri, senza alcuna diretta sulle tv nazionali (l’unica in italiano era su SM TV San Marino, con gli ottimi Lia Fiorio e Gigi Restivo, visibilì però solo in streaming ed in alcune zone in DTT, non sul satellite), gli hashtag #eurovision e #ESCita sono stati battuti solo da quelli della trasmissione “Piazza Pulita” e battendo “Mistero”. Un buon segnale in vista della finale di domani (ore 21 Rai 2 commento Filippo Solibello e Marco Ardemagni di Caterpillar AM), dove la rassegna dovrà scontrarsi con la concorrenza in casa di Affari Tuoi Speciale Anni’80. Una sfida non semplice da vincere.

Eurovision 2012, seconda semifinale: ecco i 10 qualificati

La Baku Crystal Hall è stata il teatro della seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2012, che in Italian non è andata in onda ma che tra le altre emittenti, era possibile seguire anche con commento in italiano su SM TV San Marino. Sorprendenti le qualificazioni di Malta e Lituania, a scapito delle più quotate Olanda e Slovenia, in una serata che ha premiato in generale le “messe in scena”, più dei brani.

“Be  my guest” di Gaitana  passa il turno sopratutto grande alla performance vocale dell’artista di origine congolese, la stessa performance che ha probabilmente aiutato anche Donny Montell e la sua “Love is blind”. Molto bravi, ma questo ormai lo si sapeva, Lia Fiorio e Gigi Restivo, gli affiatati commentatori sammarinesi, meno buono lo streaming di SM TV San Marino, comunque migliore di quello del sito ufficiale eurovision.tv che ha accusato più di qualche problema.

 Ecco i paesi qualificati alla finale di sabato 26 maggio. Tra parentesi l’0rdine di uscita nella finale. Particolarmente fortunato Zeljko Joksmovic, uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, che ha pescato il 24 e dunque canterà per terzultimo, vicino alla votazioni, subito prima di Gaitana, un’altra che potrebbe scalare (meritatamente) posizioni rispetto alla vigilia

  • LITUANIA – Love is blind – Donny Montell (4)
  • BOSNIA ERZEGOVINA – Korake ti znam – Maya Sar (5)
  • SERBIA – Nije ljubav stvar – Zeljiko Jokismovic (24)
  • SVEZIA – Euphoria -Loreen (17)
  • MACEDONIA – Crno i belo – Kaliopi (22)
  • NORVEGIA – Stay – Tooji (12)
  • ESTONIA – Kuula – Ott Lepland (11)
  • MALTA – This is the night – Kurt Calleja (21)
  • UCRAINA – Be my guest – Gaitana (25)
  • TURCHIA – Love me back – Can Bonomo (18)

Eurovision 2012, stasera la seconda semifinale (ore 21 SM TV San Marino)

UPDATE: E’ attivo l’account di Dove c’è musica, che trovate a questo indirizzo. L’obiettivo di stasera è far scalare su twitter gli HashTag #eurovision e #ESCita. Più verranno citati questi due hashtag durante la giornata di oggi 24 Maggio e più possibilità ci saranno di arrivare pian pianino ai primi posti nella speciale classifica di Twitter sugli argomenti più discussi dalla rete italiana. Bsta davvero il minimo impegno per dare ognuno il proprio contributo. Alcuni esempi? Ognuno potrà sfoderare la propria invettiva, ma a volte anche la semplicità di una comunissima affermazione può bastare: “sto seguendo #eurovision o #ESCita..”; “Pc, popcorn e .. #eurovision #ESCita..” e via dicendo. L’iniziativa, organizzata insieme con il nostro blog partner Eurofestival NEWS.  Qui nel dettaglio ulteriori spiegazioni.

Oggi alle ore 21 italiane a Baku seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest. Martedì buon successo di pubblico per la semifinale trasmessa da Rai 5 (64000 spettatori, 0,25% di share, ampiamente nella media della rete) con l’ottima conduzione di Federica Gentile. Le prime dieci qualificate le trovate in questo post, mentre in quest’altro c’è il commento alla serata. In generale, comunque buon successo di pubblico nelle emittenti che hanno irradiato l’evento.

Stasera la semifinale numero 2 non sarà trasmessa dalla Rai. Il nostro consiglio, se volete seguire una diretta in lingua italiana è di sintonizzarvi su SM TV San Marino. L’evento NON è trasmesso sul satellite, ma lo trovate sul canale 73 del DTT nelle zone coperte dal segnale (Emilia Romagna, costa Adriatica di Veneto e Marche) e per tutti in streaming sul loro sito ufficiale. Se invece preferite una diretta in una qualsiasi lingua, c’è quella in streaming sul sito della rassegna, senza commento fuori campo oppure quella delle tv straniere (qui la lista aggiornata di quelle che lo trasmettono)   Stasera NON sarà possibile votare gli artisti: stasera infatti delle sei qualificate di diritto trasmettono (e votano) Germania, Francia e Regno Unito.

Ecco l’ordine di uscita degli artisti questa sera: altri 10 passano alla finale insieme ai dieci della prima sera e insieme a Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Azerbaigian. Due gli spicchi d’Italia: nei bielorussi Litesound c’è il vercellese Jacopo Massa, mentre la canzone della bosniaca Maya Sar è arrangiata da Adriano Pennino.

  1. SERBIA – Zeljko Joksimovic – Nije Lujbav stvar
  2. EX REP.JUGOSLAVA DI MACEDONIA – Kaliopi – Crno I Belo
  3. PAESI BASSI – Joan Franka – You and me
  4. MALTA – Kurt Calleja – This is the night
  5. BIELORUSSIA – Litesound – We are the heroes
  6. PORTOGALLO – Filipa Sousa – Vida mihna
  7. UCRAINA – Gaitana – Be my guest
  8. BULGARIA – Sofi Marinova – Love unlimited
  9. SLOVENIA – Eva Boto – Verjamem
  10. CROAZIA – Nina Badric – Nebo
  11. SVEZIA – Loreen – Euphoria
  12. GEORGIA – Anri Jokhadze – I’m a joker
  13. TURCHIA – Can Bonomo – Love me back
  14. ESTONIA – Ott Lepland – Kuula
  15. SLOVACCHIA – Max Jason Mai – Don’t close your eyes
  16. NORVEGIA – Tooji – Stay
  17. BOSNIA ERZEGOVINA – Maya Sar – Korake ti znam
  18. LITUANIA – Donny Montell – Love is blind

Il nostro sito partner Eurofestival NEWS seguirà anche stavolta la semifinale con una chat live