Un piccolo regalo per voi ci leggete e ci apprezzate. Complice il primo ascolto dei brani che come al solito la Rai ha riservato ad un piccolo gruppo di giornalisti accreditati delle maggiori testate italiane, aspettando la pubblicazione dei testi completi, eccovi un sunto degli argomenti trattati dalle 28 canzoni dei big. C’è di tutto: dall’amore tratteggiato nelle varie sfumature, alla Napoli che cambia, alla denuncia sociale vista da angolazioni particolari, ai “condannati all’inferno”, alle provocazioni sulla Fede quasi da cartellino rosso. Manca la crisi, ma era prevedibile.
Nel frattempo, circolano i nomi dei giurati. Secondo il Corriere della Sera, il presidente della Giuria tecnica dovrebbe essere Nicola Piovani, premio Oscar. Membri Paolo Giordano, giornalista e capostruttura di Area Sanremo, la conduttrice Serena Dandini, la pianista jazz Rita Marcotulli, l’arpista Cecilia Chailly, il giornalista ed enigmista Stefano Bartezzaghi. Ma adesso viaggiamo nei testi delle canzoni. Pronti? Allacciate le cinture che si parte.
Almamegretta
“Mamma non lo sa”: (Della Volpe/Polcare/Tesone): una storia di urbanizzazione declamata con le sonorità colorite e non convenzionali della band napoletana, sperimentazione elettronica e la voce calda di Raiz. Un reggae ambientato nella Pomigliano in cerca di nuova luce dopo l’inquinamento delle fabbriche e il declino della voglia di vivere (“Mangio scatolette, non cucino più“, con un invito a “riprenderci l’umanità”)
“Onda che vai”: (Federico Zampaglione/Domenico Zampaglione) è su suoni sempre ritmati, trip hop con influenze mediterranee, a tratti mediorientali, parla del desiderio di libertà, un inno alla decrescita: “Se po’ fa/ riprendiamoci l’umanità” i versi finali che sognano un altro mondo possibile.
Annalisa
“Scintille” (Dario Galbiati/ Antonio Faini): Canzone d’amore con sfumature jazz, in cui a un certo punto fa la sua comparsa anche una fisarmonica. Molto tradizionale nella melodia. Bello il verso “Volano i satelliti sulle formiche“.
“Non so ballare” (Ermal Meta): Un amore a prima vista in pieno stile “amiciano” narrato, nonostante la bravura dell’autore, con temi e melodie molto tradizionali: “Io non so ballare/ma riesco a sentire/farfalle danzare in me”.
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