Ore 21 (Rai 2), finale dell’Eurovision Song Contest. Tifiamo Nina Zilli

Signori, ci siamo. Stasera alle ore 21 italiane in diretta dalla Baku Crystal Hall in Azerbaigian, va in onda la serata finale del cinquantasettesimo Eurovision Song Contest, noto una volta come Eurofestival. Nel caucaso sarà mezzanotte, da noi e in tutta l’Europa Centrale, come detto le 21. I telespettatori italiani potranno seguire l’evento in diretta su Rai2 (commento Filippo Solibello e Marco Ardemagni di Caterpillar AM Radio2).

Nina Zilli sarà in gara per l’Italia con “L’amore è femmina (Out of love)”, versione internazionale della titletrack del suo ultimo album e sfiderà altri 25 artisti di altrettanti paesi. Venti sono usciti dalle due semifinali, altri cinque (oltre a lei) sono direttamente finalisti: si tratta della celebre Anggun (Francia), del crooner già vincitore del Golden Globe Engelbert Humperdinck, 150 milioni di dischi venduti nel mondo (Regno Unito, stasera aprirà la finale), Roman Lob (Germania) e Pastora Soler (Spagna), rappresentanti dei cinque paesi (il quinto è l’Italia) maggiori contribuenti Ebu, e Sabina Babayeva (Azerbaigian), portabandiera del paese campione in carica ed ospitante

Il nostro blog partner Eurofestival NEWS seguirà in live chat l’evento  a partire dalle 20.55. Basta andare in questo link

Ricordiamo che dall’Italia NON potete votare Nina Zilli, a meno che non possediate una scheda di un operatore degli altri 41 paesi che hanno preso parte a questa edizione (compreso Prima, l’operatore telefonico di San Marino). Allo stesso modo, la giuria italiana (che trovate in questo link) che come le  41 degli altri paesi ha votato ieri seguendo la prova generale, non poteva esprimere sulla performance piacentina. Potete però votare uno degli altri 25 artisti che stasera si esibiranno. Qui sotto l’ordine di apparizione, che corrisponde anche ai codici per votare. Da telefono fisso il numero da contattare per televotare è il 894.242. L’utente dovrà seguire la voce guida e poi digitare il numero di identificazione dell’artista scelto. Vi verrà addebitato 1.01 euro. Mentre via sms il numero da digitare è 47222 cui dovete mandare un messaggio con scritto esclusivamente il codice dell’artista. Il costo è di 1.01 euro per utenze H2G (TRE) e 1 euro per utenze TIM, WIND, VODAFONE,  e POSTE MOBILE

Codice Paese Cantante Canzone Lingua
01 REGNO UNITO Engelbert Humperdinck Love will set you free Inglese
02 UNGHERIA Compact Disco Sound of our hearts Inglese
03 ALBANIA Rona Nishliu Suus Albanese
04 LITUANIA Donny Montell Love is blind Inglese
05 BOSNIA ERZEGOVINA Maya Sar Korake ti znam Bosniaco
06 RUSSIA Buranovskiye Babushki Party for everybody Udmurto, Inglese
07 ISLANDA Greta Salòme & Jonsi Never forget Inglese
08 CIPRO Ivi Adamou La La Love Inglese
09 FRANCIA Anggun Echo (You and I) Francese, Inglese
10 ITALIA Nina Zilli L’amore è femmina Italiano, Inglese
11 ESTONIA Ott Lepland Kuula Estone
12 NORVEGIA Tooji Stay Inglese
13 AZERBAIGIAN Sabina Babayeva When the music dies Inglese
14 ROMANIA Mandinga Zaleilah Inglese
15 DANIMARCA Soluna Samay Should’ve known better Inglese
16 GRECIA Eleftheria Eleftheriou Aphrodisiac Inglese
17 SVEZIA Loreen Euphoria Inglese
18 TURCHIA Can Bonomo Love me back Inglese
19 SPAGNA Pastora Soler Quédate conmigo Spagnolo
20 GERMANIA Roman Lob Standing Still Inglese
21 MALTA Kurt Calleja This is the night Inglese
22 EX REPUBBLICA JUG. DI MACEDONIA Kaliopi Crno I Belo Macedone
23 IRLANDA Jedward Waterline Inglese
24 SERBIA Zeljko Joksimovic Nije ljubav stvar Serbo
25 UCRAINA Gaitana Be my guest Inglese
26 MOLDAVIA Pasha Parfeny Lautar Inglese
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Eurovision 2012: Dove c’è Musica dà i voti alle sei finaliste di diritto

A pochi giorni dal via della rassegna, vi proponiamo le nostre valutazioni relative alle canzoni direttamente ammesse alla serata finale dell’Eurovision Song Contest, in programma Sabato 26 maggio alle ore 21 e che Rai 2 trasmetterà in diretta. A questo link trovate le sei canzoni direttamente ammesse in finale.

Engelbert Humperdinck -Love will set you free (Regno Unito): La ballata griffata da un vincitore di Grammy e da uno di Ivor Novello Awards e consegnata al 76enne crooner è una delle cose migliori di questa edizione. Leggera, anche moderna, se vogliamo, interpretata con grande classe da un artista che ha venduto 150 milioni di dischi nel mondo in mezzo secolo di carriera. E che ha accettato di rischiare tutto, mettendosi in gioco. Può vincere? Forse. I birtannici ci sperano. Parrebbe scontato un piazzamento nei 10, forse nei 5. Ma canterà per primo. E questo potrebbe non giocare a suo favore. VOTO 9

Anggun- Echo (You and I) (Francia): Lo charme ed il sex appeal dell’indonesiana di passaporto francese al servizio di una canzone che non le rende giustizia e che si, è orecchiabile e  ottima per le radio e che in tanti già fischiettano, ma che probabilmente lascerà delusi quelli che la ricordano su atmosfere diverse e molto più magiche di quelle che si porta dietro questo elettropop. Non ci sono mezze misure: o fa molto bene, o fa molto male. Un piazzamento sotto il decimo rientra nella seconda ipotesi. VOTO 7.5

Nina Zilli- L’amore è femmina (Out of love) (Italia): Non c’è giudizio qui, soltanto da fare il tifo. Chi scrive apprezza solitamente apprezza di più le esibizioni internazionali per intero nella nostra lingua, ma questa canzone, scritta insieme ad autori svedesi, gira decisamente meglio in inglese e potrebbe essere un ottimo successo sul mercato europeo. La speranza è che Nina Zilli migliori le ultime performance live viste in tv. Forza Nina, siamo con te.

Sabrina Babayeva- When the music dies (Azerbaigian): Canzone made in Svezia prodotta dal colosso statunitense Micheal Walden. Lei è brava il giusto per non rendere noioso un pezzo che diversamente passerebbe piuttosto inosservato. Deve solo arrivare nella prima metà della classifica, per fare bella figura. Ci riuscirà senza alcun problema, poi ci dimenticheremo del pezzo un’ora dopo la fine della rassegna. VOTO 6.5

Pastora Soler – Quédate conmigo (Spagna): Se il paese non fosse alle prese con una crisi economica che impedisce (giustamente) di spendere soldi per un concorso di canzonette, potrebbe anche concorrere per vincere, perchè è un a ballata di straordinaria intensità  cantata magistralmente dalla miglior interprete donna in concorso, disco di platino ininterrottamente dal 1998 ad oggi in Spagna e America Latina. La Spagna ha necessità di tornare nei dieci: può farsi male soltanto da sola (leggi: steccando l’esibizione). VOTO 9.5

Roman Lob -Standing Still (Germania): La canzone migliore dell’edizione 2012 porta la firma del cantautore inglese Jamie Cullum. Un pezzo contemporaneo, pienamente inseribile nel mainstream delle nostre radio. Un pop che si fa ascoltare e cantare, soprattutto, uno di quei brani che ascolteresti all’infinito senza stancarti e che se le incroci nello zapping radiofonico, ti fa fermare su quell’emittente. I tedeschi hanno vinto due anni fa e organizzato l’anno scorso, ma non disdegnerebbero un bis. Ci starebbe anche tutto, ma contro la “plastic” Svezia sarà durissima. VOTO 10

Eurovision 2012/Le canzoni: “L’amore è femmina (Out of love)” di Nina Zilli (Italia)

  • Artista: Nina Zilli
  • Canzone: L’amore è femmina (Out of love) (Nina Zilli, Christian Rabb, Kristoffer Sjokvist, Frida Molander, Charlie Mason)
  • Esibizione: Finale (1o)

L’ITALIA E’ MULTIETNICA E A COLORI

Con ogni probabilità, a meno di sorprese improbabili dell’ultim’ora, la versione internazionale di “L’amore è femmina (Out of love)”, sarà cantata per la prima volta live proprio sul palco di Baku, come facevano alcuni artisti eurovisivi nei primi anni di vita della rassegna. Dovunque è stata ospite infatti, Nina Zilli ha cantato esclusivamente la versione italiana del brano, così come non c’è stata alcuna promozione all’estero prima della rassegna, pricipalmente perchè fino al 5 maggio la cantante è stata impegnata in tour in Italia.

La promozione, semmai, ci sarà dopo, se le cose andranno bene, perchè il progetto della Zilli è di far uscire una versione internazionale dell’album. La mancata presenza agli show europei è un segnale che indirizza chiaramente la partecipazione della tv italiana, ma il pubblico europeo sembra comunque gradire questo brano, che ha rimpiazzato in corsa l’inizialmente scelto “Per sempre”. questo Il video della versione italiana, girato all’Eur a Roma,  lo potete vedere sul nostro blog partner Eurofestival News, a questo link. Nei prossimi giorni, lo stesso video, dovrebbe essere replicato per la versione internazionale.

L’ottima presenza scenica della cantautrice piacentina dovrebbe garantire una ottima performance. Con lei a Baku non ci sarà la sua band, perchè troppo numerosa per le regole del concorso (sono in sei, uno dovrebbe restare fuori) ma ci saranno tre coristi, fra cui Marco Guerzoni, esperto vocalist, già a Sanremo nel 1996 in “Soli al Bar” con Aleandro Baldi e due delle tre “sisters” del programma Chiambretti Night ovvero Christina Laura Bertarello, nata a Kinshasa da padre italiano e madre congolese e Vhelade Bale Mura, nata a Milano da famiglia congolese, nipote di una delle ultime principesse Bantù.

Con Guerzoni di origine martinicana, l’Italia schiera dunque una formazione multietnica e per la prima volta dal 1975 artisti di pelle scura canteranno all’Eurovision sotto il Tricolore: era successo con Wess, che giunse terzo in coppia con Dori Ghezzi con il brano  “Era”. La canzone, come è noto, nella versione originale porta la firma di due svedesi e di uno statunitense, oltrechè della Zilli: è veramente una partecipazione mutietnica. Le schede complete dei tre coristi che accompagneranno Nina Zilli le trovate su Eurofestival News andando qui.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Standing still” di Roman Lob (Germania)

  • Artista: Roman Lob
  • Canzone: “Standing Still” (Steve Robson, Jamie Cullum, Wayne Hector)
  • Esibizione: direttamente in finale

UNA CANZONE DEL 2012

Da un talent show all’altro. Roman Lob, classe 1985, nativo di Dusseldorf, è un prodotto di “Deustchland sucht den Superstar“, la versione tedesca di Pop Idol,  nel quale in mezzo  a tanti problemi è riuscito a farsi notare da Dieter Bohlen, l’ex leader dei Modern Talking, uno dei giudici della rassegna. Ma c’è voluto un secondo talent show, “Unser star fur Baku”, per guadagnarsi il proscenio europeo.

Dove ha battuto in finale la giovane di origine italiana Ornella de Santis. Lo stesso show ha selezionato la canzone “Standing still“, una composizione inglese firmata fra gli altri da Jamie Cullum. Un brano pop moderno, pienamente inserito nel mainstream attuale, che anche le nostre radio apprezzerebbero. La Germania si è imposta due anni fa, ma deve mantenere alti gli standard: ha le carte in regola per riuscirci.

Eurovision 2012/Le canzoni: “When the music dies” di Sabina Babayeva (Azerbaigian)

  • Artista: Sabrina Babayeva
  • Canzone: “When the music dies” (Anders Bagge, Sandra Bjurman, Stefan Orn, Johan Kronlund)
  • Esibizione: direttamente in finale

  ANCORA SHOPPING IN SVEZIA

Per l’edizione casalinga, l’Azerbaigian ha scelto di affidarsi ad una delle voci più popolari in patria, l’attrice e cantante Sabrina Babayeva, selezionata attraverso la consueta finale nazionale. Il brano invece è stato selezionato successivamente e ancora una volta la tv nazionale si è affidata ad autori svedesi, fra i quali c’è Anders Bagge, già autore di “Drip drop” di Safura del 2010.

When the music dies” è una ballata di atmosfera ben interpretata da un’artista che vanta diversi concorsi vinti in giro per i paesi dell’ex europeo ed una solida esperienza live nel musical. Nessuna velleità di vittoria, ovviamente, per il paese che ospita la rassegna, ma è chiaro che un buon piazzamento sarebbe la classica ciliegina sulla torta che completerebbe il grande lavoro organizzativo.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Quédate conmigo” di Pastora Soler (Spagna)

  • Artista: Pastora Soler (all’anagrafe: Pilar Sanchez Luque)
  • Canzone: Quèdate conmigo (Thomas G:Son, Erik Bernholm, Antonio Sanchez Ohlsson)
  • Esibizione: Direttamente in finale

LA REGINA DELLA COPLA NELLA CASA DEL POP

Agli appassionati del pop, il nome di Pastora Soler suonerà totalmente ignoto, eppure la Spagna, che non ha intenzione di vittoria ma deve riscattare diversi pessimi piazzamenti, ha calato uno degli assi della propria musica nel mondo.Pastora Soler è una delle maggiori esponenti del flamenco pop, portando questo genere di crossover in testa alle classifiche.  Oltre a questo, è una delle massime esponenti mondiali della copla, un genere nato in Andalusia che prende il nome dall’omonimo componimento popolare in rima.

Disco d’oro e poi di platino praticamente senza interruzioni dal 1999 ad oggi, ha accompagnato l’uscita dei suoi lavori con tour internazionali in Europa ed in Egitto ed in tutti i paesi del mondo latino ed oggi è presenza fissa sugli schermi di TeleSur, la potentissima televisione privata pansudamericana con base in Venezuela. Più volte nominata ai Latin Grammy come miglior artista della copla, di recente un suo lavoro  è stato premiato come miglior album spagnolo dell’anno.

Dotata di grande voce e capacità interpretativa, porta sul palco eurovisivo una bellissima ballata pop, una composizione in parte svedese firmata fra gli altri dall’esperto Thomas G:Son,  che ne esalta la propria vocalità. L’ultimo lavoro, “Una muyer como yo” ha debuttato al terzo posto della classifica spagnola e il suo brano in rete ha già riscosso notevoli consensi.

Eurovision 2012/ Le canzoni: “Echo (You and I)” di Anggun (Francia)

  • Artista: Anggun (nome completo: Anggun Cipta Sami)
  • Canzone: “Echo (You and I)” (Anggun- William Roussot- Jean Pierre Pilot)
  • Esibizione: Direttamente in finale

LA SVOLTA SEXY DEI FRANCESI

Anche la Francia gioca per vincere: del resto il primo posto le sfugge dal 1977. Dopo il pessimo risultato di Amaury Vassili dell’anno scorso, quest’anno France 3 ha chiamato nientemeno che Anggun. 38 anni, nata in Indonesia ma da un decennio francese a tutti gli effetti, è uno dei nomi più famosi del pop internazionale. Dal 1997 ad oggi ha superato largamente i 10milioni di copie vendute nel mondo, condite da numerosi riconoscimenti internazionali, un disco di diamante, sedici di platino, due d’oro (dei quali uno in Italia),arrivando a toccare anche i 2 milioni e mezzo di copie vendute con un solo album (“Luminescence”, del 2005).

In Italia. come nel mondo, è nota soprattutto per il singolo “Snow on the Sahara”, titletrack dell’album uscito nel 1997, ma gli appassionati italiani la ricorderanno anche per il duetto con Piero Pelù ne “L’amore immaginato” del 2002. All’Eurovision propone un pezzo elettropop, una sorta di svolta della sua carriera e la su partecipazione è stata accompagnata da un massiccio tour promozionale che l’ha vista ospite in 15 paesi (ad Aprile sarà anche in Italia a London Live 2.0).

E in tutte le esibizioni, la caratteristica marcata, ripresa anche nel video è la fortissima carica di sensualità, esplicita senza essere volgare, che fino ad ora ha lasciato il segno. Nel frattempo, il brano, che il 2 aprile sarà in tutti i negozi e gli store digitali del mondo, è già diventato il pezzo francofono più suonato dalle radio del mondo nel mese di febbraio e ne è appena uscita una versione anglo-franco-magiara in duetto con il cantante ungherese Viktor Varga.

Eurovision 2012/ Le canzoni: “Love will set you free” di Engelbert Humperdinck (Regno Unito)

Cominciamo da oggi il nostro viaggio nelle canzoni del prossimo Eurovision Song Contest, che si svolgerà il 22, 24 e 26 maggio a Baku in Azerbaigian. 

UNA LEGGENDA ALL’EUROVISION

  • Artista: Engelbert Humperdinck (vero nome: Arnold Gorge Dorsey)
  • Canzone: Love will set  you free (Martin Terefe- Sasha Skarbek)
  • Esibizione: Direttamente in finale

Il Regno Unito gioca per vincere, anche se il sorteggio non è stato amico, riservando alla terra d’Albione il numero 1 della serata finale. E così alle 21 circa di sabato 26 maggio, toccherà alla leggenda della musica Engelbert Humperdinck aprire l’atto conclusivo della rassegna. Quando La BBC lo ha designato, col chiaro intento di cancellare la figuraccia dei Blue dell’anno passato, il pubblico più giovane ha storto il naso, perchè questo signore di 75 anni ha avuto la sua maggior popolarità fra gli anni 60 e ’70.

Ma gli appassionati di musica a tutto tondo avranno ben chiaro il personaggio, uno dei best selling artist del mondo con 150milioni di copie vendute in 45 anni di carriera che gli hanno fruttato un Golden Globe, una nomination ai Grammy e il suo nome scritto nella Walk of Fame di Hollywood. Ancora oggi apprezzatissimo nei live  sold out  in tutto il mondo, ha legato il suo nome al cosiddetto “easy listening”, canzoni con melodie semplici ed orecchiabili e testi poco impegnativi, prevalentemente d’amore. Ascoltando “Love will set you free” colpisce la semplicità del brano ma anche la limpidezza della voce dell’artista, nonostante l’età avanzata

Un gigante della musica mondiale, con una fama pari a quella di Frank Sinatra o Tony Bennett, che ha alle spalle un team di lavoro eccelso capitanato da James Morrison, produttore dell’album in uscita e della sua ballata, che porta la firma di Martin Terefe, vincitore di un Grammy Award nel 2010 e Sasha Skarbek, vincitore di un Ivor Novello Award, il massimo riconoscimento mondiale per i compositori. Il Regno Unito si gioca tutto: vuole riportare l’evento a Londra. E le strutture olimpiche sarebbero anche belle e pronte.