Eurovision 2012: commenti e retroscena dalla seconda semifinale

“Vorrei fare un applauso a Lys Assia, è per me un onore avere una così grande donna di fronte a me”. Il momento più emozionante della conferenza stampa dei vincitori della seconda semifinale lo regala la macedone Kaliopi, che ha riportato il suo paese nella finale della rassegna cinque anni dopo l’ultima volta (era toccato a Karolina Goceva nel 2007, ancora con un brano nella lingua nazionale, “Mojot svet”). L’esperta cantautrice ha regalato la miglior performance della serata, con un brano “Crno I belo”, il cui gradimento pare crescere ad ogni ascolto. Alla fiera dei ringraziamenti macedoni c’è stato spazio anche per quello al coautore del brano, quel Romeo Grill, che oltreché artistico, è stato a lungo anche marito della cantante.

Non solo Macedonia. La serata ha regalato il ritorno in finale (mancava del 2009) di Kurt Calleja, in rappresentanza di Malta e l’ingresso del lituano Donny Montell, a scapito di due dei brani più belli e quotati, ovvero “Verjamem” della slovena Eva Boto e soprattutto You and me” dell’olandese Joan Franka. Il resto era abbastanza prevedibile, con Zeljko Joksimovic, al timone della corazzata serba, baciato perfino dalla fortuna. L’elenco completo dei qualificati è in questo link.

Il cantautore ha pescato il numero 24 e dunque la sua “Nije ljubav stvar”, che somiglia in alcuni passaggi a “Paradise” dei Coldplay, rafforza le proprie quotazioni in chiave vittoria. Per la quale, comunque, nonostante una performance vocale non brillante, resta comunque in pole la svedese Loreen con “Euphoria: più della canzone colpisce soprattutto la notevolissima resa televisiva della messa in scena, forse la migliore fra quelle viste nelle due semifinali ed in uno show dove comunque anche l’immagine ha un suo peso, sicuramente sarà un aiuto notevole sabato sera.

L’edizione 2012, comunque vada, resterà quella delle grandi voci: dopo l’albanese Rona Nishliu, passa il turno l’ucraino-congolese Gaitana, capace di arricchire un brano poco più che normale come “Be my guest” con i colori profondi della sua voce soul e anche il citato Donny Montell pare avere un’arma in più nella sua versatilità vocale, messa tuttavia al servizio di uno dei brani più inutili e anonimi in concorso.

I due spicchi d’Italia della serata hanno destini diversi. Esce di scena Jacopo Massa con i bielorussi  Litesound: “We are the heroes”, trasformata in corsa da buon rock a normale pezzo pop, ha perso tutta la sua potenza e così il sogno del cantautore vercellese  finisce anzitempo. Continua invece  quello della bosniaca Maya Sar, la cui canzone “Korake ti znam” è arrangiata dal napoletano Adriano Pennino; scenografia minimale e sobria (lei, il pianoforte e basta), interpretazione di stile e classe. Il pezzo non decolla, ma lei è brava e la Bosnia, sempre finalista dal 2004 ad oggi, pare destinata a far bene anche quest’anno.

Oltre al gradimento per le canzoni, cresce anche quello in Italia per la rassegna se si pensa che ieri, senza alcuna diretta sulle tv nazionali (l’unica in italiano era su SM TV San Marino, con gli ottimi Lia Fiorio e Gigi Restivo, visibilì però solo in streaming ed in alcune zone in DTT, non sul satellite), gli hashtag #eurovision e #ESCita sono stati battuti solo da quelli della trasmissione “Piazza Pulita” e battendo “Mistero”. Un buon segnale in vista della finale di domani (ore 21 Rai 2 commento Filippo Solibello e Marco Ardemagni di Caterpillar AM), dove la rassegna dovrà scontrarsi con la concorrenza in casa di Affari Tuoi Speciale Anni’80. Una sfida non semplice da vincere.

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Eurovision 2012, stasera la seconda semifinale (ore 21 SM TV San Marino)

UPDATE: E’ attivo l’account di Dove c’è musica, che trovate a questo indirizzo. L’obiettivo di stasera è far scalare su twitter gli HashTag #eurovision e #ESCita. Più verranno citati questi due hashtag durante la giornata di oggi 24 Maggio e più possibilità ci saranno di arrivare pian pianino ai primi posti nella speciale classifica di Twitter sugli argomenti più discussi dalla rete italiana. Bsta davvero il minimo impegno per dare ognuno il proprio contributo. Alcuni esempi? Ognuno potrà sfoderare la propria invettiva, ma a volte anche la semplicità di una comunissima affermazione può bastare: “sto seguendo #eurovision o #ESCita..”; “Pc, popcorn e .. #eurovision #ESCita..” e via dicendo. L’iniziativa, organizzata insieme con il nostro blog partner Eurofestival NEWS.  Qui nel dettaglio ulteriori spiegazioni.

Oggi alle ore 21 italiane a Baku seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest. Martedì buon successo di pubblico per la semifinale trasmessa da Rai 5 (64000 spettatori, 0,25% di share, ampiamente nella media della rete) con l’ottima conduzione di Federica Gentile. Le prime dieci qualificate le trovate in questo post, mentre in quest’altro c’è il commento alla serata. In generale, comunque buon successo di pubblico nelle emittenti che hanno irradiato l’evento.

Stasera la semifinale numero 2 non sarà trasmessa dalla Rai. Il nostro consiglio, se volete seguire una diretta in lingua italiana è di sintonizzarvi su SM TV San Marino. L’evento NON è trasmesso sul satellite, ma lo trovate sul canale 73 del DTT nelle zone coperte dal segnale (Emilia Romagna, costa Adriatica di Veneto e Marche) e per tutti in streaming sul loro sito ufficiale. Se invece preferite una diretta in una qualsiasi lingua, c’è quella in streaming sul sito della rassegna, senza commento fuori campo oppure quella delle tv straniere (qui la lista aggiornata di quelle che lo trasmettono)   Stasera NON sarà possibile votare gli artisti: stasera infatti delle sei qualificate di diritto trasmettono (e votano) Germania, Francia e Regno Unito.

Ecco l’ordine di uscita degli artisti questa sera: altri 10 passano alla finale insieme ai dieci della prima sera e insieme a Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Azerbaigian. Due gli spicchi d’Italia: nei bielorussi Litesound c’è il vercellese Jacopo Massa, mentre la canzone della bosniaca Maya Sar è arrangiata da Adriano Pennino.

  1. SERBIA – Zeljko Joksimovic – Nije Lujbav stvar
  2. EX REP.JUGOSLAVA DI MACEDONIA – Kaliopi – Crno I Belo
  3. PAESI BASSI – Joan Franka – You and me
  4. MALTA – Kurt Calleja – This is the night
  5. BIELORUSSIA – Litesound – We are the heroes
  6. PORTOGALLO – Filipa Sousa – Vida mihna
  7. UCRAINA – Gaitana – Be my guest
  8. BULGARIA – Sofi Marinova – Love unlimited
  9. SLOVENIA – Eva Boto – Verjamem
  10. CROAZIA – Nina Badric – Nebo
  11. SVEZIA – Loreen – Euphoria
  12. GEORGIA – Anri Jokhadze – I’m a joker
  13. TURCHIA – Can Bonomo – Love me back
  14. ESTONIA – Ott Lepland – Kuula
  15. SLOVACCHIA – Max Jason Mai – Don’t close your eyes
  16. NORVEGIA – Tooji – Stay
  17. BOSNIA ERZEGOVINA – Maya Sar – Korake ti znam
  18. LITUANIA – Donny Montell – Love is blind

Il nostro sito partner Eurofestival NEWS seguirà anche stavolta la semifinale con una chat live

Eurovision 2012: Dove c’è musica dà i voti alla seconda semifinale

A pochi giorni dall’avvio della manifestazione, vi presentiamo le nostre pagelle relative alle canzoni della seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest, che potrete seguire in diretta giovedì 24 maggio ore 21in streaming  sul sito su SM TV San Marino o in DTT dove raggiunto (commento Lia Fiorio e Gigi Restivo), dato che la Rai non la manderà in onda. In  questo link, la playlist ufficiale con le 18 canzoni.

Zeljko Joksimovic – Nije Lujbav stvar (Serbia):  L’intro ricorda molto quella di “Paradise” di Coldplay e questo, per un artista del suo calibro, che parla 6 lingue e suona 11 strumenti, non è un punto a favore. Il pezzo, è bello, come quasi  tutti i suoi, ma più pop  e meno etnico e questo potrebbe anche finire per nuocergli. Punta a vincere, ed è da vedere. Più realisticamente, farà bene. VOTO 8.5

Kaliopi – Crno I Belo (Macedonia): Due giganti della musica slava uno dietro l’altro. La cantautrice macedonia sta guadagnando in consensi ad ogni ascolto fra i fan della ex Jugoslavia e potrebbe anche rosicchiare voti a re Zeljko. Ballata pop che poi diventa ballata rock, potrebbe essere la grossa sorpresa di questa edizione. VOTO 8

Joan Franka – You and me (Olanda): La sua ballata folk che strizza l’occhio al country è forse fra le cose più originali in concorso e lei ha un timbro vocale particolarissimo. Basterà per garantire il ritorno degli orange in finale? Forse. Peccato solo per l’abbigliamento da squaw, una pagliacciata che non rende omaggio al suo talento. VOTO 8 (al brano, 2 al vestito)

Kurt Calleja – This is the night (Malta): Sempre uguale, dall’inizio alla fine. Senza un picco, senza un key change. Il tutto su una base roland non proprio originalissima. Ci si muove abbastanza, si canticchia. Ma insomma. Malta è lontana dai fasti migliori. VOTO 7

Litesound- We are the heroes (Bielorussia): E’arrivato Kontopoulos a fare da consulente e sono passati da un buon rock ad un pop normalissimo. L’accesso in finale era già duro, adesso la strada si fa ancora più impervia. C’è l’italiano Jacopo Massa e noi li sosteniamo, ma dovranno lottare parecchio. VOTO 7

Filipa Sousa- Vida minha (Portogallo): E’un pezzo bello ma difficile il giusto, quanto basta per tenere i portoghesi, alle prese con cose ben più grandi, lontani da quella vittoria cui aspirano dall’esordio nel 1964. Fado misto a pop, di composizione croata, lei è molto brava e canta benissimo. Meriterebbe un posto in finale, ci sarà da lottare parecchio. VOTO 8

Gaitana – Be my guest (Ucraina): Benvenuti in Ucraina, fra due settimane ospiteremo gli Europei di calcio, venite a trovarci che starete bene. Sul modello di Francia 2010, ma molto meno tormentone. Nonostante questo, potrebbero anche andare in finale (sarebbe strano non ci riuscissero, visti i precedenti). L’evento non se ne gioverebbe. VOTO 5.5

Sofi Marinova –Love unlimited (Bulgaria): Ti amo in tutte le lingue del mondo, per dirla con Pieraccioni. Il ritornello è interamente composto dalle parole “Ti amo”, “Ti voglio bene” e “Mio caro” in dieci lingue diverse. Il resto è una roba dance anni ’90, che entra da un orecchio ed esce dall’altro. La Bulgaria non ha ancora preso bene le misure alla rassegna. VOTO 5

Eva Boto-Verjamem (Slovenia): Il serbo Vladimir Graijc, autore di Molitva, che regalò la prima storica vittoria ai serbi nel 2007, torna e mette in mano alla sedicenne slovena una ballata dolce e raffinatissima. Anche lei è in ascesa di consensi, soprattutto nel mondo panslavo. Con quattro sorelle nella stessa semifinale, l’approdo a sabato sera sembra scontatissimo. E meritato, peraltro. VOTO 8

Nina Badric- Nebo (Croazia): Dopo quella di atmosfera della Slovenia, la ballata più oscura della cantautrice croata diventa ancora più oscura. E’il pezzo più debole fra quelli delle cinque sorelle slave, ma potrebbe andare a traino in finale. Diversamente, se cioè una delle cinque dovesse uscire, pare questa l’indiziata più probabile.  VOTO 5

Loreen-Euphoria (Svezia): E’una canzone tremendamente di plastica, come l’anno scorso quella di Eric Saade, ma ha tutto quello che serve per portare il concorso a Stoccolma: modernità (in senso positivo ma anche in quello negativo), ritmo, il giusto appeal radiofonico, un consenso popolare pressoché plebisicitario. E’la candidata numero uno alla vittoria, se non l’affossano le giurie. Di sicuro, non è la miglior canzone dell’Eurovision 2012. VOTO 8.5

Anri Jokhadze- I’m a Joker (Georgia): L’intro etnico in georgiano l’ha leggermente migliorata, ma resta difficile capire come questa roba abbia potuto vincere una selezione nazionale dove votava anche una giuria. Da Baku dicono che stia guadagnando punti perché canta benissimo. A noi resta solo un enorme punto interrogativo. VOTO 2

Can Bonomo-Love me back (Turchia): Il trionfo della world music, nel senso più ampio del termine. Una bella mescolanza di suoni, con prevalenza di quelli etnici della sua terra e uno bravo, che sa cantare. Gioca quasi in casa e questo lo aiuterà, deve riportare il paese in finale: l’operazione non pare difficile. VOTO 8

Ott Lepland-Kuula (Estonia): Ballata di classe, in lingua estone. Lui è bravo e ha vinto con merito la selezione, ma il brano  rischia di dover fare a gomitate per passare il turno in una semifinale con molte canzoni simili ed una sola che spicca. VOTO 7.5

Max Jason Mai-Don’t close your eyes (Slovacchia): Il rock, salvo che nel 2006, ha sempre avuto vita difficile all’Eurovision, ma lui meriterebbe la finale se non altro per il coraggio di avere proposto un brano che non si piega alle logiche commerciali. E’un prodotto per puristi del genere. La Slovacchia non ha mai fatto risultato, ma è sempre lì, pur fra mille problemi. Andrebbe premiata. VOTO 8

Tooji-Stay (Norvegia): Wannabe Eric Saade, ma con un pezzo migliore. Mette parecchia allegria e ci si muove, il che dopo una serata con molte ballate è un pregio. Canzone di plastica anche questa, ma sufficientemente commerciale, moderna (sempre in entrambe le accezioni) e radiofonica per fare bene, con in più il sicuro appeal del cantante sulle giovanissime. VOTO 8.5

Maya Sar-Korake ti znam (Bosnia Erzegovina): Produzione di qualità e spessore arrangiata dall’italiano Adriano Pennino. Molto cantautorale, sicuramente lontana dai canoni del pop tradizionale. Regala una bella atmosfera, quasi rarefatta. Canta quasi in fondo, è sicuramente un bene per lei. VOTO 8.5

 Donny Montell- Love is blind (Lituania): Due canzoni in una, nessuna delle due decente. Scivola via come l’acqua, senza lasciare grosse tracce. Non fosse per la prima parte di esibizione ad occhi bendati, quasi non si noterebbe. Anonimo. VOTO 5

Eurovision 2012/Le canzoni: “Love is blind” di Danny Montell (Lituania)

  • Artista: Donny Montell
  • Canzone: Love is blind (Brandon Stone)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (18)

L’AMORE E’ CIECO, LA LITUANIA E’SORDA

La Lituania in sede di sorteggio ha pescato il jolly, ovvero il diritto a scegliersi la posizione in cui esibirsi e naturalmente, ha scelto il numero 18, ovvero l’ultimo prima delle votazioni. Basterà a Donatas Montvydas, in arte Donny Montell per garantirsi la qualificazione? Probabilmente (e auspicabilmente) no, visto che la sua canzone con tanto di esibzione bendata all’inizio, parrebbe non avere niente per attirare le giurie. Ma come al solito, non si può mai dire.

La sua ballata è finita nel fuoco delle polemiche già prima delle finale: il compositore norvegese Rolf Lovland (già vincitore dlel’Eurovision con i Secret Garden) lo ha infatti accusato di aver plagiato la sua “Song from a secret garden” del 1995. Le similitudini ci sono, ma la tv lituana è di parere opposto ed ha lasciato il brano in concorso e ora la canzone rappresenterà il paese a Baku. Per lui cinque singoli all’attivo, ancora nessun album.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Korake ti znam” di Maya Sar (Bosnia Erzegovina)

  • Artista: Maya Sar
  • Canzone: Korake ti znam  (Maya Sahirodzic- Mahir Sairhodzicem- Adriano Pennino)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (17)

UN PEZZO DI ITALIA CANTA IN BOSNIA

La Bosnia ha selezionato internamente la propria artista, la cantautrice Maya Sar, l’anno prima corista di Dino Merlin, poi lei ha annunciato la canzone, un brano che ha dentro un pò d’Italia. Si tratta infatti  di un brano scritto cinque anni fa e mai pubblicato dalla stessa Maya e dal marito Mahir, del quale  arrangiatore è l’italiano Adriano Pennino, compositore ed arrangiatore, otto volte direttore d’orchestra a Sanremo, già collaboratore di Anna Tatangelo (per la quale ha scritto “Essere una donna”, del Sanremo 2006), Gigi D’Alessio, Gino Paoli, Franco Califano e Niccolò Fabi. Pennino è anche produttore del brano, registrato in Italia con la Roma Sinfonietta Orchestra.

Una ballata della quale la stessa artista ha diffuso la versione in italiano I passi che fai”con testo della stessa artista  bosniaca. Ha all’attivo un singolo d’esordio, “Nespredno”, di buon successo e ha appena finito di registrare nello studio di famiglia, insieme col marito Mahir Sarihodzicem il suo primo album, che uscirà subito dopo la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Stay” di Tooji (Norvegia)

  • Artista: Tooji
  • Canzone: Stay (Tooji Kehsktar, Peter Böstrom, Figge Böstrom)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (16)

RITMO PER TUTTE LE STAGIONI

La proposta norvegese, che ha vinto il Melodi Grand Prix, il concorso nazionale, pare destinata ad andare lontano ed a soddisfare l’intero arco del pubblico giovanile: quelli che amano il ritmo e le canzoni da ballare e quelli che amano i cantanti dalla bella faccia. Tooji del resto è uno abituato alle tv, non essendo un cantante di professione ma un volto noto di MTV Norway dove conduce tuttora due programmi di successo.

Arrivato in Svezia insieme alla mamma dal natìo Iran come rifugiato politico, a 16 anni intraprende una carriera di modello e parallelamente anche quella di conduttore tv, con qualche incursione nella musica (ha all’attivo un singolo). Oltre a questo,  Tooji ha anche completato gli studi, diplomandosi in pedagogia e lavorando all’istruzione dei bambini presso alcuni centri di accoglienza. Fra gli autori della sua canzone c’è anche il produttore di quella “Popular” che l’anno scorso portò lo svedese Eric Saade sul podio.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Don’t close your eyes” di Max Jason Mai (Slovacchia)

  • Artista: Max Jason Mai
  • Canzone: Don’t close your eyes (Miroslav Smajda)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (15)

ROCK SOTTO MENTITE SPOGLIE

La scelta slovacca è stata più che tormentata. Prima l’annuncio di Miro Smajda, poi il passo indietro della tv, per il mancato accordo con l’artista. Seguono due mesi di silenzio e poi l’annuncio ancora di…Miro Smajda. Ma sotto mentite spoglie. Il cantautore di Kosice, uno dei nomi emergenti del rock della ex Cecoslovacchia, si presenterà sul palco europeo infatti con lo pseudonimo di Max Jason Mai ed un brano di cui è autore di parole e musica.

Attivo dal 2006, il pubblico lo ha conosciuto  nel 2009 grazie al talent show Cesko Slovenska Superstar, la versione locale di Pop Idol, nella quale si è classificato al secondo posto. L’album di esordio, registrato con il gruppo dei Rosemaid sotto etichetta Sony, ha avuto un ottimo successo in patria e nella Repubblica Ceca. Slovacchia alla disperata ricerca di una qualificazione per la finale. Sarà durissima, anche se un pò di sano rock non fa mai male.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Kuula” di Ott Lepland (Estonia)

  • Artista: Ott Lepland
  • Canzone: Kuula (Ott Lepland, Aapo Lives)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (14)

EESTI POWER CERCANDO IL COLPACCIO

L’ultima volta che l’Estonia ha portato in concorso un pezzo nella lingua nazionale, nel 2009, centrò il sesto posto con “Randajad” delle Urban Symphony: era il 2009 e quello è il miglior risultato estone da quando sono state introdotte le semifinali (2004), passate peraltro solo una volta, appunto tre anni fa. Tutto il meglio l’Estonia l’ha dato agli inizi di secolo con una vittoria, un terzo e un quarto posto. Poi sono mancati i riscontri di classifica ma non le ottime canzoni.

Ora tocca di nuovo ad un brano in estone, la ballata scritta e cantata da Ott Lepland, che ha vinto la selezione nazionale all’apice di un periodo di popolarità fra il pubblico più giovane grazie alla partecipazione al talent show ovvero Eesti Otsib Supestaari, la versione estone di Pop Idol, di cui è stato vincitore. Pianista, compositore, ma anche cantante di musical (ha preso parte ad High School Musical). Premiato come artista dell’anno nel 2010 e 2011 e sempre l’anno scorso come artista di maggior successo nel primo anno di attività, artista preferito dal pubblico della rete e Hit dell’anno con una sua canzone.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Love me back” di Can Bonomo (Turchia)

  • Artista: Can Bonomo
  • Canzone: Love me back (Can Bonomo, Can Saban)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (13)

TRE MINUTI DI WORLD MUSIC

Mettiamo subito le cose in chiaro. Il cognome di Can Bonomo, tradirebbe origini italiane. Non è così. Il cognome è latino, per la precisione spagnolo. L’artista turco, infatti è di religione ebraica, per la precisione appartiene agli ebrei sefarditi, ovvero i discendenti di quegli ebrei che hanno vissuto a  lungo nella penisola iberica prima dell’espulsione nel periodo dell’inquisizione.

Sin da piccolo appassionato di musica, è da adolescente che la sua carriera si sviluppa e mentre studia televisione e spettacolo all’università di Istanbul, si cimenta con programmi radiofonici sulle principali emittenti private turche guadagnandosi una ottima popolarità fra i giovani turchi e le attenzioni della filiale nazionale del network televisivo internazionale MTV, che gli offre la conduzione di alcuni programmi. Il primo album è del 2011, con influenze che mescolano vari generi musicali. Esattamente come la sua canzone per Baku, scelta interna della tv turca.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Be my guest” di Gaitana (Ucraina)

  • Artista: Gaitana
  • Canzone: Be my guest (Gaitana Lourdes Essami)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (7)

BENVENUTI IN UCRAINA PER GLI EUROPEI DI CALCIO

La Polonia ha scelto di non partecipare, l’Ucraina, sua partner nell’organizzazione degli Europei di calcio il prossimo giugno ha scelto invece di essere presente alla’Eurovision come fece la Francia nel 2010 in vista dei Mondiali. Ovvero con un pezzo senza nessunissima altra pretesa se non quella di fare da apripista alla rassegna  del football. A fare da anfitrione è la prima cantante di colore a rappresentare un paese dell’ex Urss, ovvero Gaitana Lourdes Essami, figlia di un’ucraina e di un congolese, che ha vissuto la sua adolescenza fra Kiev e Brazzaville, capitale dello stato africano. 

Gaitana è riconosciuta come la pioniera della musica  rhtym and blues nel panorama ex sovietico grazie alle sue doti vocali che nel corso degli anni l’hanno portata a vincere due volte gli ukrainian music awards (Miglior cantante femminile e miglior album, nel 2008) ed il premio internazionale Showbiz awards come miglior artista europea. Cinque album all’attivo, con canzoni quasi tutte composte da lei stessa. Ha vinto il concorso di selezione nazionale.