A tre anni di distanza torna sulle scene una delle artiste migliori d’Europa, portatrice di sonorità particolarissime che inseriscono il pop in orchestrazioni folk. Ma soprattutto, suoni che quando li senti non puoi fare ameno di identificarli come provenienti dal Nord Europa. Lei si chiama Eivør Paldsottir ed arriva nientemeno che dalle isole Far Øer. Più vicina al sound di islandesi fuori dagli schemi come i Sigur Ros che al pop danese o svedese, quello che è uscito in questi giorni è il suo nuovo album “Larva”.
Anticipato da un Ep che porta il titolo della tractitle “Undo your mind“, canzone che poi si trova anche all’interno dell’album completo, il lavoro, come molti della 27enne faroese è bilignue, ovvero contiene sia brani in faroese (che è una variante del danese: le isole sono politicamente annesse al Regno di Danimarca) che in inglese. E come potete ascoltare sopra, spaziano dal pop ricercato ma cantabile a pezzi altrettanto straordinari, soprattutto nelle musiche (curate da Tróndur Bogason, compositore classico delle Isole), ma magari meno di facile impatto.
Sopra trovatela citata “Undo your mind” e in questo link invece “Dansadu vindur” (la danza del ventre). Qui sopra invece potete ascoltare “Hounds of love”. Artista sicuramente non semplice, forse anche per palati fini, ma una volta assimilati, si può godere davvero appieno della bellezza di questi pezzi. Atmosfere rarefatte, avvogenti, e grande calore. Nonostante venga da una terra freddissima.
Gente nuova che debutta, gente “vecchia” che ritorna. Una stessa matrice, quella di X Factor. Quello che trovate sopra è “My dream“, il pezzo d’esordio di Thomas Ring Pedersen, trentenne danese fresco vincitore dell’edizione locale del talent show. Il brano è da due settimane in testa alla classifica dei singoli e promette bene, come successe due anni fa, nel corso della prima edizione, l’allora quindicenne Martin Hoberg. Andò meno bene, in termini di vendite, a Linda Andrews, la trentasettenne originaria delle Far Øer che vinse la seconda edizione
E curiosamente, arriva dalle stesse isole Far Øer anche Jogvan Hansen. Lui X Factor lo ha vinto nel 2007, ma in Islanda. Ne riparliamo, oltre che per il fatto che il programma dopo 4 anni è ufficialmente ripartito, anche perchè il 32 enne, da tre anni uno dei nomi di spicco della musica della terra dei Geyser, è tornato alla ribalta con il secondo posto alle selezioni islandesi per l’ Eurofestival con il brano “One more day“, un bellissimo pezzo pop. L’anno scorso era arrivato quarto con “I think the world of you“.
Orecchiabile, canticchiabile. Gradevolissima, esstremamente radiofonica. “Into the light” è la track title dell’album di Linda Andrews. Ha 36 anni ed arriva da Torshavn, capitale delle piccole Isole Far Øer, arcipelago semi indipendente dalla Danimarca. E’salita agli onori della cronaca per aver vinto la seconda edizione dello X Factor danese, dopo che l’anno scorso trionfò il quindicenne Martin.
E’arrivato subito, come da regolamento, il primo album, con diverse canzoni che ne esaltano la grande vocalità. In gran parte sono in inglese, come abitudine degli artisti nordeuropei. Qualcuna è in danese, come il primo inedito presentato in gara – da regolamento deve essere nella lingua locale. Si chiama “Det beste til sidst med” ed è scritto da uno dei componti degli Aqua. Vi invitiamo però a sentire anche “Disconnected” e ” Mirror Mirror“. Molto brava davvero e soprattutto pezzi molto europei.
Nuovo appuntamento con la nostra esplorazione della musica in circolazione attualmente in Europa. Sempre al Nord, ci spostiamo in Danimarca, Islanda e nelle piccole Isole Far Øer. Paesi vicini sia geograficamente che a livello musicale. Soprattutto, paesi vivacissimi da questo punto di vista. E molto all’avanguardia. Come al solito, cliccate sui titoli.
Quelli che avete sentito sopra, sono gli Infernal e sono uno dei gruppi dance più in voga attualmente. “Downtown boys” fa già ballare mezza Europa, come due anni fa successe con “From paris to Berlin“. Danimarca, dove musica vuol dire allegria. Ida Corr, di origine africana, fa scatenare tutti con “Ride my tempo” e “Let me think about you“, ma anche quando i suoni sono diversi, si batte sempre il tempo coi piedi.
E’il caso di Simon Mathew, che con il suo simil-jazz ha rappresentato il Paese all’ultimo Eurofestival con “All night long”. Negli anni precedenti, sullo stesso filone avevamo trovato la drag queen Peter Andersen, alias DQ con “Drama queen” (guardate il personaggio, merita), la 20enne di nonni algerini Sidsel Ben Semmane col travolgente “Twist of love” (guardate pure lei, merita tantissimo, per altri motivi) e Jacob Sveistrup con “Talking to you“.
I campionissimi delle classifiche però sono la bionda Sjs Bjerre, da tempo in testa nei singoli con “Malene” e Martin, vincitore dello X Factor danese, che andato fortissimo con “Show the world”, mentre sulla scena internazionale si sono affacciati gli Alphabeat, di cui avevamo già parlato e The Raveonettes, protagonisti della musica rock alternativa con “Candy”.
Sembra incredibile crederlo, ma anche le piccole Far Øer, dominio danese con autonomia, hanno cose straordinarie. Ascoltate per esempio, la soave melodia di Eivor Palsdøttir. Sul suo myspace, trovate “Trees in the wind”, cliccando potete invece ascoltare “Nu brennur tu I maer“. Di lei riparleremo. Piuttosto famosi al Nord sono anche Lena Anderssen (qui “Stones in my pocket”) e Teitur, il cui album “The singer” è andato benissimo. Ascoltate “The girl I don’t know“. Più rock i suoni dei Boys in a band, qui in “Secrets to conceal“.
Energia e calore dalla terra dei geyser, l’Islanda. Sembra strano ma non è così. Non solo Bjork, i cui suoni sono talmente particolari da non essere sempre “commestibili” da tutti (a me per esempio non piacciono). Ci sono anche i Sigur Ros, di cui abbiamo già parlato, il cui album Með suð í eyrum við spilum endalaust (con un bip nelle orecchie noi suoniamo senza sosta) è entrato in classifica anche da noi.
Ma qualcuno di orecchie più raffinate, magari conosce ed apprezza Emiliana Torrini. Nome italiano come il padre ma nata e cresciuta in Islanda. “Me and armini” è l’ultimo lavoro di questa cantautrice dai suoni molto particolari. Dall’album “Fisherman’s woman” ecco “Heartstopper”. Per chi ama le canzoni d’amore c’è Magni con la dolcissima “If I promised you the world“, chi ama la house apprezzerà invece i GusGus. Qui c’è “Need in me“.
Capitolo Eurofestival, infine, anche per l’Islanda(la tv delle Far Øer non è membro Ebu perchè dipende da quella danese). C’è grande varietà. Si va dalla Cindy Lauper islandese Silvia Night (“Congratulations” del 2006) al rock di Erikur Hauksson (“Valentine’s lost” del 2007) al pop di “If I had your love” di Selma del 2005. E nel 2008? La canzone la trovate qui sotto. E’ “This is my life” del duo Euroband. Buon Tunz Tunz. E alla prossima.
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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