Area Sanremo 2013: ecco chi ha partecipato ai corsi: c’è anche Silver di X Factor 3

new_headerChiusa la prima fase di selezione per Area Sanremo, il concorso che consegnerà due biglietti per la sezione giovani del Festival di Sanremo 2013.  La commissione, presieduta da Paolo Giordano e composta da Ron, Omar Pedrini e Dargen D’Amico ha effettuato la prima scrematura ed è stato diramato l’elenco degli ammessi ai corsi di perfezionamento che partiranno dal 4 novembre.  Dopo i corsi di perfezionamento che si sono appena svolti, parola di nuovo alla commissione, cui  spetterà  l’arduo compito di scegliere gli otto migliori artisti, che poi approderanno davanti alla commissione Rai per una audizione che porterà i vincitori sul palco dell’Ariston.

Fra gli ammessi c’è anche Silvio Barbieri, già Silver, ex partecipante e  quarto classificato ad X Factor nella terza edizione, quella vinta da Marco Mengoni. E c’è Andrea Manchiero, in arte Kiero,  giù vincitore di Castrocaro, che due anni fa fu escluso da Sanremosocial  per una vicenda relativa all’età massima per la partecipazione al concorso. Fra gli altri nomi: Eleonora Mazzotti, finalista a Castrocaro 2010, di cui avevamo già riferito nello spazio de “Lo sportello” e che in questi giorni ha un singolo in rotazione radiofonica; Os Argonautas, fra le rivelazioni di Musicultura 2013, il gruppo barese che propone un approccio nuovo al sound lusitano, l’orvietana Verdì (anche di lei abbiamo già parlato), la siciliana NaElia, pure lei emersa da Musicultura (ma edizione 2012, qui il nostro post), i marchigiani 60 Frame da Castrocaro 2013,  e l’unico straniero del gruppo, l’italo-venezuelano Esteban Morales. Da quest’anno Area Sanremo ha un canale youtube dove saranno messi online estratti dai corsi e dove adesso sono visionabili le presentazioni degli ammessi.

Area Sanremo, affidata dal Comune di Sanremo a Sanremo Promotion s.r.l., è dedicato ai giovani dai 16 ai 36 anni che desiderano partecipare al Festival di Sanremo, il solo che garantisce due posti per il Festival (gli altri sei saranno selezionati dalla commissione artistica di Sanremo come l’anno scorso, fra le proposte che arriveranno)

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Area Sanremo 2013: Ron, Omar Pedrini e Dargen D’Amico nella commissione

new_headerFabio Fazio aveva anticipato il regolamento del prossimo Festival di Sanremo su Sorrisi e Canzoni, adesso si mette in moto anche la macchina di Area Sanremo, il concorso che selezionerà due giovani per la manifestazione che come è noto si svolgerà dal 18 al 22 Febbraio prossimi. Confermato al timone Paolo Giordano, giornalista e prima firma de Il Giornale, che ha fatto diverse cose buone negli ultimi due anni (e dunque, perché cambiarlo?). Cambia invece la commissione che con lui selezionerà i brani.

Ne fanno parte Ron, un artista di assoluta eccellenza che ha calcato il palco dell’Ariston più volte, arrivando a vincere nel 1996 con “Vorrei incontrarti fra cent’anni” (in coppia con la non accreditata Tosca), il rocker Omar Pedrini e il “cantautorap” Dargen D’Amico. A loro si aggiungerà un quarto artista nel corso delle finali di dicembre. “Anche quest’anno Area Sanremo conferma di essere un crocevia decisivo per la musica senza barriere stilistiche e generazionali” afferma Giordano.

A loro spetterà  l’arduo compito di scegliere gli otto migliori artisti tra i talenti che si iscriveranno entro il 30 settembre ad Area Sanremo 2013, l’unico concorso che porta i giovani al Festival di Sanremo. Questi otto appunto approderanno davanti alla commissione Rai per una audizione che porterà i vincitori sul palco dell’Ariston a giocarsi quella vittoria che l’anno scorso fu di Antonio Maggio (però non selezionato da Area Sanremo, da dove invece è uscito il vincitore morale Renzo Rubino, protagonista successivamente anche nelle charts e agli Wind Music Awards).

Al concorso, affidato dal Comune di Sanremo alla società alla Sanremo Promotion srl possono prendere parti i giovani dai 16 ai 36 anni: è l’unico concorso che garantisce posti per il Festival di Sanremo. Per iscriversi, basta scaricare il bando ufficiale da www.area-sanremo.it e inviare la domanda a Sanremo Promotion srl– Direzione Area Sanremo Villa Zirio – Corso Cavallotti, 51 18038 Sanremo (IM). Ai corsi, che si terranno nella Città dei Fiori dal 17 al 19 ottobre, seguiranno le fasi di selezionedavanti alla Commissione di Valutazione. Poi appunto l’audizione finale per gli otto vincitori.

Sanremo 2014 si svolgerà dal 18 al 22 Febbraio

fabio-fazio-sanremo-2013Prende forma ufficialmente il prossimo Festival di Sanremo.  A svelarlo è Sorrisi e Canzoni che rende note le date della rassegna dei Fiori: si svolgerà dal 18 al 22 Febbraio. Poche variazioni rispetto al solito, anzi finora nessuna: al fianco di Fabio Fazio ci sarà sempre Luciana Littizzetto, mentre non si sa ancora se ci sarà qualcun altro ad affiancarli. Resta invariata anche la formula: ogni artista (da decidere il numero) presenterà come l’anno scorso due canzoni e sarà il pubblico dopo l’ascolto della prima sera, a decidere quale delle due passerà il turno e proseguirà nelle altre sere. Un meccanismo che inevitabilmente favorisce la canzone più immediata, ma in fondo non c’è niente di male, trattandosi di un Festival che dovrebbe lasciare in testa canzoni da canticchiare.

La serata del venerdì, quella nella quale sarà come sempre assegnato anche il titolo dei giovani, sarà invece per i big dedicata alla canzone d’autore italiana, una sorta di omaggio al nostro cantautorato, con i big che reinterpreteranno alla loro maniera (e fuori concorso) alcuni successi che hanno segnato la storia della nostra musica d’autore: l’idea – come ha spiegato anche Fazio – è quella di una ideale fusione fra Sanremo ed il Premio Tenco, che anch’esso si svolge all’Ariston e che anticamente nacque in alternativa alla manifestazione per valorizzare quel sound d’autore meno presente al Festival. Il tutto in una sorta di celebrazione della tv, che proprio ad inizio 2014 festeggerà i 60 anni dalla sua nascita. Ancora da decidere il meccanismo dei giovani, anche se prevedibilmente tornerà la dicotomia Area Sanremo-selezione aperta.

Chissà poi se Sanremo sarà ancora il proscenio della scelta per il rappresentante italiano all’Eurovision Song Contest 2014 in programma il 6, 8 e 10 maggio a Copenaghen. Sulla partecipazione o meno del nostro paese,  va detto, non c’è ancora nessuna notizia ufficiale dal fronte della Rai, eccezion fatta per il sondaggio (puramente indicativo ed ipotetico) aperto dalla fan page Rai dedicata all’evento. Soltanto dopo l’annuncio della Rai, qualora fosse confermata la presenza in concorso, la macchina si metterà in moto e se ne potrà sapere di più circa le modalità di selezione. La deadline è comunque fissata a  fine 2013 e dunque per quel periodo si saprà se saremo ancora nel più grande concorso canoro d’Europa o meno. Per le notizie aggiornate sul concorso europeo, vi rimandiamo come sempre al blog partner Eurofestival NEWS.

ESC 2013, il regolamento che doveva migliorare e quell’Italia ancora lontana

Una cosa è certa. Se le nuove regole imposte dall‘Ebu (classificazione di tutti i brani della serata per formare poi la top ten) erano pensate per rendere più agevole la vittoria o la qualificazione a tutti e per limitare il block vote, non hanno funzionato. Le due semifinali hanno portato ad un parterre di finalisti che non si vedeva dal 1985, senza paesi del mondo slavo. Non solo, sarà una finale con tutte e sei le scandinave e otto ex sovietiche su nove (eliminata solo la Lettonia).

Spiace soprattutto per San Marino, che credeva molto nel progetto “Crisalide” e che forse è rimasto incastrato proprio in questo meccanismo perverso che da canzone preferita dai fan l’ha trasformata, con ogni probabilità nella vittima sacrificale. E proprio nel momento in cui la convenzione con la Rai sta per essere firmata (giusto nei giorni scorsi c’è stato l’incontro fra il governo sammarinese e la presidente Tarantola), una serata come quella di ieri mette tanti cattivi pensieri in testa per il futuro. L’Eurovision per il Titano è una vetrina, come lo è per tante piccole realtà, eppure sembra che non ci sia spazio per chi ha tanta voglia di mettersi in mostra, ha pochi soldi eppure lavora con serietà e professionalità come -e tavolta anche meglio- di chi può contare su fiumi di denaro.

Non è una questione di qualità. Di belle canzoni, di prodotti di buon livello, in finale ce ne sono diversi, anche fra le canzoni che hanno passato il turno  ieri sera. Nè è una questione di sound, perchè il brano di Valentina Monetta non era meno vintage di quanto non fossero quelli di Georgia e Azerbaigian o di quanto non lo fossero martedì sera quelli di Estonia, Irlanda o Russia. Il ridimensionamento della rassegna voluto dall’Ebu non può che dare buoni frutti, ma se la si vuole davvero rendere alla portata di tutti, bisognerebbe mettere in condizione i piccoli paesi di giocare se non alla pari con gli altri, almeno in condizioni di non sentirsi svantaggiati in partenza.

Poi è chiaro che un ruolo importante lo giocano il brano, l’artista e la performance (oltre alla fortuna: l’essere stati lontano dalla semifinale italiana, sicuramente ha influito sulla mancata qualificazione biancoceleste e i risultati che usciranno sabato notte diranno quanto), ma la sensazione che da qualche parte ci sia un corto circuito che non si riesce a riparare è palpabile. Per esempio, senza che la cosa venga presa male dagli amici rumeni: possibile che anche col nuovo regolamento basti solo la massiccia presenza dei connazionali sparsi per l’Europa per far passare un progetto che scarterebbero anche nelle peggiori balere di periferia come quello di Cezar? Sarà interessante,anche in questo caso, capire qual è stato il peso delle giurie. Ieri notte, intanto, Mengoni è stato posizionato al numero 23 (su 26) della finale: almeno la Rai sarà contenta, terrà i telespettatori incollati alla tv per un bel pezzo.

SOLONI E GIUDIZI SOMMARI– Quello che invece è già ben chiaro è che ciò che continua a marcare la distanza fra l’Eurovision e la possibilità che questo prenda definitivamente piede in Italia è lo stantìo provincialismo italocentrico che accompagna fruitori e destinatari della musica a tutti i livelli. Una storia vecchia, che c’era già negli anni 60, quando  ad esempio, durante l’edizione di Napoli 1965 i nostri cronisti scrivevano di come “Poupée de cire, poupée de son” (poi successo mondiale) fosse “la peggior canzone in concorso” stupendosi poi della sua vittoria e facendo notare “l’abisso che c’è fra i motivi in concorso e i brani presentati da Del Monaco” (chiamato a premiare il vincitore ndr)” O come quando nel 1970 si scriveva di ESC paragonandolo a rassegne “ben più valide ed importanti come il nostro festival di Sanremo” o quando nel 1971 un quotidiano scrisse dei brani eurovisivi come “canzonette da quattro soldi, omicidi musicali” e del contesto come “Uno zoo canoro fatto di animali spelacchiati e zoppicanti”

A distanza di anni, sono cambiati i mezzi, non i modi. Si accende uno streaming, si apre un social network e si commenta. Senza nemmeno informarsi. Gli stessi che scrivono di “feticismo per le farfalline” solo perchè le cartoline sono accompagnate da quello che in realtà è il simbolo della rassegna sono gli stessi che elogiavano la farfallina (una sola) di Sanremo. Che non era trash. Ma le canzoni dell’Eurovision si. Tutte. Solo perchè uno invece di stare impalato davanti a un microfono, ci mette un balletto. O una scenografia che non è quella standard. O un abito glitterato.

Gli stessi che esaltano le produzioni fatte in serie che escono da certi programmi e le loro canzoni che non varcano i confini nazionali e poi si permettono di apostrofare come “imitazioni da poracci” artisti che se non avranno tutti il successo discografico, sicuramente hanno tutti avuto una platea di cento milioni di persone. E le cui messe in scena, in molti casi,  sono costate fiori di soldi. Poco importa che magari l’artista sia bravo, che abbia voce o abbia un pezzo radiofonico. E’lontano dai gusti italiani, quindi è trash, a prescindere.

Perchè il metro di paragone è sempre l’Italia. Sei primo in classifica su I Tunes in Italia? Sei il migliore che c’è, altrochè. E se in Europa non sfondi, è l’Europa che non ti capisce, perchè se sei in testa nella “patria della musica” (?!?) hai già una consacrazione assoluta. Dire la propria. Senza informarsi, senza sforzarsi di capire, di sapere e di ascoltare. Come quello che subito dopo la vittoria di “Euphoria”, col brano già in testa alle classifiche di tutto il continente commento: “è più facile che oggi i ragazzi di Roma, Parigi, Berlino o Madrid, abbiano nel loro Ipod i brani di Lady Gaga, o Beyoncè, piuttosto che la canzone di questa sconosciuta svedese“. Chissà se poi gli hanno spiegato che la canzone è arrivata in vetta in 21 paesi, vincendo 12 dischi di platino.

Marco Mengoni canterà “L’essenziale” all’Eurovision Song Contest 2013

Illazioni finite. E’ stato come al solito Eurofestival NEWS a lanciare leggero  in anticipo la notizia sulla canzone che rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest: è “L’essenziale”, brano con cui Marco Mengoni ha anche vinto il Festival di Sanremo. Nei giorni scorsi erano circolate voci incontrollate, circa un altro brano, lanciate da vari siti, eurovisivi e non, ma alla fine si è rivelato veritiero il tweet lanciato qualche giorno da Eurofestival News, sul fatto che sarebbe stata una delle due canzoni di Sanremo.

Per Marco Mengoni, già leader assoluto delle classifiche in Italia, c’è dunque l’occasione di promuovere all’estero il primo singolo dell’album “#PRONTOACORRERE“, che proprio stasera sarà presentato alla Feltrinelli di Roma davanti ad uno stuolo di fans.  E se anche la canzone di San Marino, “Crisalide” di Valentina Monetta dovesse centrare la finale, torneremo ad avere due brani in italiano in una finale eurovisiva. Approfondimenti su Eurofestival News.

Charts: le numero 1 in Europa (24/2/2012): l’effetto Sanremo spinge Mengoni

E’arrivato il ciclone Sanremo anche nella charts complessiva della Fimi: Marco Mengoni primo con “L’essenziale”, terzi i Modà con “Se si potesse non morire” (battuti da Asaf Avidan), gli Elii e “La canzone mononota” sesti, Malika Ayane con “E se poi” ottava, Antonio Maggio con “Mi servirebbe sapere” decimo, fra i singoli. Fra gli album, nei primi 10 Modà in testa, Chiara seconda e Annalisa nona. Solo tredicesimo Gualazzi, mentre come è noto, l’album di Mengoni esce a Marzo.

SINGOLI

  • AUSTRIA: Go for gold- Andreas Gabalier
  • BELGIO: Trift shop- Macklemore & Ryan Lewis ft Wanz(Fiandre) /Scream & Shout – Will. I. Am ft Britney(Vallonia)
  • BULGARIA:  Casabalanca- Low Deep T
  • CROAZIA: Naslovna Strana- Neki to vole vruce (nazionali) /Troublemaker- Olly Murs ft Flo Rida(internazionali)
  • DANIMARCA: One way or another – One Direction
  • FINLANDIA:   Trift shop- Macklemore & Ryan Lewis ft Wanz
  • FRANCIA: Trift shop- Macklemore & Ryan Lewis ft Wanz
  • GERMANIA:Scream & Shout – Will. I. Am ft Britney Spears
  • GRAN BRETAGNA: I could be the one- Avicii vs Nicky Romero
  • GRECIA: Diamonds-Rihanna
  • IRLANDA:One way or another – One Direction
  • ISLANDA: Eg a lif – Eythor Ingi Gunnlaugsson
  • ITALIA:  L’essenziale di Marco Mengoni
  • LUSSEMBURGO: Scream & Shout – Will. I. Am ft Britney Spears
  • NORVEGIA:  Trift shop- Macklemore & Ryan Lewis ft Wanz
  • OLANDA: One way or another – One Direction
  • POLONIA: W strone slonca- Ewelina Lisowska
  • PORTOGALLO: Ho hey – The Lumineers
  • REPUBBLICA CECA: Everything at once- Lenka
  • ROMANIA: Laugh till you cry – Faydee ft Lazy J
  • RUSSIA: Diamonds – Rihanna
  • SLOVACCHIA: One day/Reckoning song – Asaf Avidan
  • SLOVENIA: Peron 9 -Papir (nazionali) /Trift shop- Macklemore & Ryan Lewis ft Wanz(internazionali)
  • SPAGNA:  El Beso-Pablo Alboran
  • SVEZIA: Uncover- Zara Larsson
  • SVIZZERA:  Trift shop- Macklemore & Ryan Lewis ft Wanz
  • UNGHERIA: Locked out of heaven- Bruno Mars
 
ALBUM:
  • AUSTRIA: Jung,brutal, gussausshend 2 – Kollegah & Farid Bang
  • BELGIO: Push the sky away – Nick Cave & The Bad Seeds (Fiandre) /Black city parade- Indochine(Vallonia)
  • DANIMARCA:Dansk Melodi Gran Prix 2013- Interpreti Vari
  • FINLANDIA: Han Tanssi Kanssa Enkeleiden -Suvi Terasniska
  • FRANCIA: Génération Goldman- Interpreti Vari
  • GERMANIA: Jung,brutal, gussausshend 2 – Kollegah & Farid Bang
  • GRAN BRETAGNA: Les Miserables-Colonna Sonora Originale
  • IRLANDA: Our version of events- Emeli Sandè
  • ISLANDA: Dird i Draudagn-Asgier Trausti
  • ITALIA:  Gioia-Modà
  • NORVEGIAHver Gang vi Motes Sesang 2- Interpreti Vari
  • OLANDA:Push the sky away – Nick Cave & The Bad Seeds
  • POLONIA: Marek Sierocki Przedstawia: I love ballads 2012-Rozny Wyconawcy
  • PORTOGALLO:Essencial-Tony Carreira
  • REPUBBLICA CECA: Izerat- Krystof
  • SPAGNA:  Tanto-Pablo Alboran
  • SVEZIA:Infruset- Mando Diao
  • SVIZZERA:Jung,brutal, gussausshend 2 – Kollegah & Farid Bang
  • UNGHERIA : Lokomotiv GT – Koncertfilm LGT Fesztival

Airplay Sanremo 2013: Marco Mengoni svetta su tutti. E su Spotify…

In attesa di prendersi il disco d’oro (traguardo già centrato) e mentre si avvia a quello di platino, sempre per quanto riguarda i downl0ad, il vincitore del Festival di Sanremo 2013 Marco Mengoni si prende anche la vetta della classifica dell’airplay radiofonico, relativamente alle radio censite da Earone, la società di rilevamento dei passaggi radiofonici. Per quanto riguarda il dato collettivo, cioè di tutte le radio, bisognerà attendere ancora una settimana.Non solo: il brano di Marco Mengoni risulta essere in testa fra i brani sanremesi (e al nono posto complessivo, primo italiano) anche per quanto riguarda gli ascolti su Spotify, il portale di ascolto e condivisione gratuito che in Italia  è stato lanciato solo in versione beta (ma che comunque ha molti fruitori italiani). Un portale, quello svedese, che sta acquisendo sempre più peso: nel resto del mondo è la vera concorrenza ad I Tunes.

CLASSIFICA AIRPLAY EARONE

  1. Marco Mengoni-L’essenziale 
  2. Modà- Se si potesse non morire
  3. Chiara – Il futuro che sarà
  4. Malika Ayane – E se poi
  5. Elio e le storie tese- La Canzone Mononota
  6. Max Gazzè- Sotto casa
  7. Annalisa- Scintille
  8. Simona Molinari e Peter Cincotti- La Felicità
  9. Raphael Gualazzi – Sai Ci basta un sogno
  10. Daniele Silvestri- A bocca chiusa
  11. Simone Cristicchi – La prima volta (che sono morto)
  12. Marta sui Tubi-Vorrei
  13. Simone Cristicchi-Mi Manchi
  14. Almamegretta- Mamma non lo sa
  15. Maria Nazionale – E’colpa mia
  16. Modà- Come l’acqua dentro il mare
  17. Marta sui Tubi-Dispari
  18. Raphael Gualazzi-Senza ritegno
  19. Elio e le storie tese- Dannati forever
  20. Malika Ayane- Niente
  21. Almamegretta- Onda che vai
  22. Simona Molinari e Peter Cincotti- Dr.Jekyll e Mr Hide
  23. Annalisa-Non so ballare
  24. Maria Nazionale- Quando non parlo

Non classificati gli altri quattro brani

CLASSIFICA AIRPLAY EARONE- GIOVANI

  1. Antonio Maggio- Mi servirebbe sapere
  2. Il Cile – Le parole non servono più
  3. Andrea Nardinocchi- Storia impossibile
  4. Renzo Rubino- Il postino
  5. Ilaria Porceddu – In equilibrio
  6. Blastema – Dietro l’intima ragione
  7. Paolo Simoni – Le parole
  8. Irene Ghiotto – Baciami?

CLASSIFICA TOP 100 SPOTIFY  (fra parentesi la posizione complessiva)

  1. Marco Mengoni  – L’essenziale (9)
  2. Elio e le storie tese – La canzone mononota (14)
  3. Max Gazzè – Sotto casa (28)
  4. Chiara – Il futuro che sarà (33)
  5. Daniele Silvestri – A bocca chiusa (50)
  6. Max Gazzè – I tuoi maledettissimi impegni (55)
  7. Chiara – L’esperienza dell’amore (57)
  8. Marco Mengoni – Bellissimo (62)
  9. Raphael Gualazzi – Sai (ci basta un sogno) (81)
  10. Antonio Maggio- Mi servirebbe sapere (94)

Sanremo 2013: Mengoni schizza in vetta, ma Antonio Maggio…

Marco Mengoni schizza subito in testa alle classifiche dei download nell’immediato della conclusione del Festival di Sanremo. Nonostante il suo album esca solo il 18 marzo, il singolo vincitore della rassegna è partito subito staccando tra gli altri. Fra i giovani, exploit di Antonio Maggio, quarto davanti a Malika Ayane: per un esordiente non c’era così bella classifica dai tempi di Arisa. Questo il riscontro immediato dei singoli a poco dalla fine della rassegna. Aalcuni brani sono presenti due volte, dal singolo e dall’album: è riportata la posizione più alta. Allo stesso modo, per i big, non sono conteggiati reingressi in classifica di precedenti produzioni, comprese le prime versioni dei repackaging.

SINGOLI

BIG

1 -L’essenziale-Marco Mengoni
2- Se si potesse non morire- Modà
3- La canzone mononota- Elio e le storie tese
5- E se poi- Malika Ayane
7- Sotto casa- Max Gazzè
9- Scintille- Annalisa
10- La felicità- Simona Molinari ft Peter Cincotti
13 Il futuro che sarà- Chiara
14- Sai (ci basta un sogno)- Raphael Gualazzi
15- A bocca chiusa- Daniele Silvestri
16- La prima volta (che sono morto)- Simone Cristicchi
17- Bellissimo-Marco Mengoni
20- Come l’acqua dentro il mare- Modà
25- Niente- Malika Ayane
37- E’ colpa mia- Maria Nazionale
41- Non so ballare- Annalisa
43- Mi manchi- Simone Cristicchi
45- Dannati forever- Elio e le storie tese
60- Vorrei- Marta sui Tubi
73- Senza ritegno- Raphael Gualazzi
94- I tuoi maledettissimi impegni- Max Gazzè
122- Onda che vai- Almamegretta
157- Quando non parlo- Maria Nazionale
Le altre sono fuori dai primi 200
 
GIOVANI
4-Mi servirebbe sapere- Antonio Maggio
27- Il postino (amami uomo)- Renzo Rubino
32- In equilibrio-Ilaria Porceddu
119- Le parole non servono più- Il Cile
163- Dietro l’intima ragione- Blastema
Gli altri fuori dai 200
 
 
OSPITI
14- One Day/Reckoning Song- Asaf Avidan & The Mojos (Wnakelmut Remix)
19- What I Might do- Ben Pearce
26- Reckoning song – Asaf Avidan & The Mojos
35- Quizas Quizas Quizas- Andrea Bocelli
50- You are my sister- Anthony and The Johnsons
104- Skinny love- Birdy
178- Chez Keith e Anita- Carla Bruni
 
DALLA SERATA STORICA
71- Ciao amore ciao- Luigi Tenco (eseguita a Sanremo da Mengoni)
92- Cosa hai messo nel caffè- Malika Ayane
 
ALBUM (non ancora usciti quelli di Elio e le storie Tese, Marco Mengoni e Almamegretta)
 
BIG
1- Gioia- Modà
2- Un posto nel mondo-Chiara
3- Che nemmeno Mennea (EP)- Daniele Silvestri
4- Happy Misstake- Raphael Gualazzi
7- Sotto casa- Max Gazzè
9- Non so ballare- Annalisa
12- Dr. Jekyll e Mr.Hyde- Simona Molinari
14- Cinque La Luna e le spine- Marta sui Tubi
15- Album di famiglia- Simone Cristicchi
16- Ricreazione (Sanremo Edition)- Malika Ayane
39-Libera- Maria Nazionale
 
GIOVANI
11- Mi piacerebbe sapere- Antonio Maggio
20- In equilibrio- Ilaria Porceddu
26- Il momento perfetto- Andrea Nardinocchi
27- Poppins- Renzo Rubino
47- Siamo morti a vent’anni- Il Cile
 
OSPITI
5- Different pulses- Asaf Avidan
6- Passione- Andrea Boccelli
7-Cut the world- Anthony and The Johnsons
21- The Reckoning- Asaf Avidan (album del 2008!)
28- Birdy (Deluxe version)- Birdy
37- I am a bird now- Andy and The Johnsons
62- Carioca- Stefano Bollani
89- Live in London- Birdy
94- The crying light- Anthony and The Johnsons
98- The best of Andrea Bocelli- Andrea Bocelli
170- Irene Grandi & Stefano Bollani- Irene Grandi & Stefano Bollani
 
DALLA SERATA STORICA
45- Canzoni d’amore- Luigi Tenco
 
 

Sanremo 2013, ecco la classifica completa

Sanremo 2013

UPDATE: A fondo post le classifiche complete da scaricare.

In attesa dei dati scorporati dei televoti e dei voti delle varie giurie, è stata diramata ufficialmente la classifica completa del Festival di Sanremo 2013. Risalita a sorpresa Malika Ayane, clamoroso penultimo posto per Simona Molinari e Peter Cincotti: in entrambi i casi determinante il voto della giuria di qualità. Ecco nel dettaglio la classifica completa (50% giuria di qualità, 25% televoto di sabato, 25% televoto di giovedì).

1. Marco Mengoni – L’essenziale
2. Elio e le storie tese – La canzone mononota
3. Modà – Se si potesse non morire
4. Malika Ayane – E se poi
5. Raphael Gualazzi – Sai (Ci basta un sogno)
6. Daniele Silvestri – A bocca chiusa
7. Max Gazzè – Sotto casa
8. Chiara – Il futuro che sarà
9. Annalisa – Scintille
10. Maria Nazionale – E’ colpa mia
11. Simone Cristicchi – La prima volta (che sono morto)
12. Marta sui Tubi – Vorrei
13. Simona Molinari & Peter Cincotti – La felicità
14. Almamegretta – Mamma non lo sa

CLASSIFICA GIURIA DI QUALITA’

1. Elio e le storie Tese 2. Malika Ayane 3. Raphael Gualazzi 4. Daniele Silvestri 5. Max Gazzè 6. Marco Mengoni 7. Modà 8. Chiara  e  Marta Sui tubi 10. Maria Nazionale 11.  Simone Cristicchi 12. Annalisa 13. Molinari/Cincotti + Almamegretta

CLASSIFICA TELEVOTO UNITO GIOVEDI’ + SABATO

1. Marco Mengoni 2. Modà 3. Annalisa 4. Chiara 5. Raphael Gualazzi 6. Elio e le Storie Tese 7. Maria Nazionale 8. Daniele Silvestri 9. Simone Cristicchi 10. Molinari/Cincotti 11. Malika Ayane  12. Max Gazzè 13. Marta sui Tubi 14. Almamegretta

LE CLASSIFICHE

 

 

“L’essenziale” di Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo 2013

Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo 2013 con “L’essenziale”. Sul podio con lui Elio e le storie tese con “La canzone mononota” (secondi classificati) e i Modà con “Se si potesse non morire” (terzi). E per il 24enne cantante di Ronciglione un doppio successo: A tarda sera la conferma della notizia che vi avevamo anticipato nel pomeriggio, ovvero il fatto che sarà sempre lui a rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest in programma il 14, 16 e 18 maggio a Malmo, in Svezia. Mengoni segue dunque Raphael Gualazzi e Nina Zilli: la canzone sarà scelta poi in seguito, si deciderà se sarà una delle due sanremesi (“Bellissimo” oltre a quella vincitrice) o una terza dell’album in lavorazione ed in uscita a Marzo.

Per Mengoni è un rilancio dopo una partenza sprint, con la vittoria ad X Factor terza edizione, il terzo posto al discusso Sanremo 2010, la vittoria come Best European Act agli MTV Awards  e poi un ultimo album “Solo 2.0”, disco d’oro ma inferiore quanto a vendite rispetto ai precedenti. E’il primo artista uscito dal talent show allora di Rai 2 e ora di Sky a vincere la manifestazione, il quarto artista lanciato dai talent show a vincere Sanremo nelle ultime cinque edizioni, confermando dunque una precisa tendenza per la rassegna.  Elio e le storie Tese sono di nuovo secondi, come nella loro prima volta sanremese, i Modà di nuovo battuti, come due anni fa, stavolta ancora più sonoramente. Mengoni è anche in assoluto il primo artista viterbese (è di Ronciglione) a vincere Sanremo ma anche ad andare all’Eurovision.

Rispetto alla serata di giovedì, la sorpresa è stata la discesa dal podio di Annalisa, terza al televoto e la risalita di Elio e le Storie Tese, ottavi al primo giro e arrivati all’atto finale insieme a Marco Mengoni e ai Modà, sin dall’inizio i più acclamati.  E’stato un festival moderno, bello e contemporaneo, che ha confermato la bontà delle scelte di Fazio e Mauro Pagani,una fotografia  piuttosto realistica del panorama della musica attuale, che ha contribuito a far conoscere al grande pubblico e anche al pubblico attempato di Rai 1 e più ingessato dell’Ariston gruppi sulla cresta dell’onda con successo da anni come Marta sui Tubi e Almamegretta, a riscoprire realtà come Maria Nazionale, forse la miglior interprete dell’edizione, oltre a confermare in positivo nomi lanciati dalla televisione come il vincitore, ma anche come  Annalisa e Chiara  e in negativo altri nomi lanciati o rilanciati dalle radio e da qualche tv come i Modà fra i big (al cui ampio consenso popolare fa da contraltare una incredibile limitatezza nei testi e una assonanza fra le melodie), o Il Cile e Andrea Nardinocchi fra i Giovani, entrati come certi duellanti per il titolo e invece sbattuti fuori dalla porta. 

Grandi protagonisti della serata, oltre all’abbigliamento decisamente minimal di Simona Molinari (inversamente proporzionale però al suo talento), sono stati proprio Elio e le storie Tese, che per l’ultima serata si sono presentati sul palco truccati in versione oversize e che dopo aver incantato ancora una volta il pubblico con “La canzone monota” sono passati all’incasso vincendo sia il premio per il miglior arrangiamento (consegnato al maestro Peppe Vessicchio) che quello della Critica “Mia Martini”, che la band ha dedicato a Feiez, ovvero Paolo Panigada, che era con loro nel primo Sanremo, quello del 1996 e che è scomparso nel 1998.

Ci resteranno tante belle canzoni: “E se poi” di Malika Ayane (vera sconfitta del Festival: era lì per rilanciarsi dopo un album andato male) avrebbe meritato di più, come “Sotto casa” di Max Gazzè (a giudizio del cronista forse il pezzo migliore insieme al vincitore)  ma ancora di più avrebbe meritato qualcuna che è uscita al primo giro, come “Dispari” dei Marta sui Tubi (comunque validissimi con “Vorrei”) e Non so ballare”, che forse avrebbe dato qualche occasione in più ad una Annalisa finalmente sdoganata dal clichè amiciano. Ci resterà l’idea che si può fare un ottimo festival anche con gli artisti usciti dai talent show, se si scelgono buone canzoni. Soprattutto, ci resterà il fatto- incontestabile – che si può fare il festival mettendo al centro la musica come hanno fatto Fabio Fazio e Mauro Pagani, cui forse si può imputare l’unica pecca delle “primarie” fra due canzoni dello stesso artista, che ha tolto di scena troppo presto alcuni brani gradevoli che avrebbero meritato in qualche modo di essere riproposti. E ci resterà l’idea che si può fare un ottimo festival anche con tanti cantautori, senza i nomi altisonanti e anche senza andare per forza a ripescare nel passato più o meno recente della nostra musica.

Grandi ascolti, ospiti di spessore a costi contenuti, una conduzione forse a un pò rustica e a tratti impacciata ma nel complesso divertente, non ingessata: capace di passare  senza scomporsi dal serio al faceto, che non si è fatta problemi nel ridere davanti agli Elii in versione extralarge della finale o di quelli in versione “nanetti” della serata storica. Un Festival al passo coi tempi, che ha perso soltanto una grande occasione: quella di dare una miglior vetrina europea al proprio vincitore, che per un caso è stato anche nominato rappresentante italiano all’Eurovision: dieci secondi in tutto per l’annuncio, all’una di notte, senza uno spot di lancio (e si che era anche stato fatto), senza spiegare cosa sia la manifestazione.

Solo perchè, come ha detto il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone in conferenza stampa, “non è una produzione di Rai 1“, bensì di Rai 2, che da quest’anno sovrintende all’organizzazione della messa in onda della rassegna europea. Anche “The Voice”, il talent show che parte a Marzo, a dirla tutta, è una produzione di Rai 2, ma gli spot passavano ogni secondo. Ecco, forse allora è il caso di ripensare proprio questo: l’abbinamento della scelta eurovisiva con Sanremo, tanto più se il pezzo dovesse di nuovo cambiare. Se il trattamento riservato alla rassegna canora più importante d’Europa è questo, forse conviene trovare una strada più in discesa su Rai 2.