Dallo sci alla musica: Tina Maze è sempre campionessa

Che fosse bella, oltrechè brava nella sua disciplina, lo si era visto, confermato poi da alcune foto in lingerie che hanno fatto discutere. Adesso si scopre che la slovena Tina Maze,  campionessa del Mondo di Sci Alpino in Super G (e ora fresca vincitrice della coppa del Mondo assoluta, dopo aver vinto quelle di Gigante e Combinata)  è anche brava nella musica. Durante la preparazione per la stagione appena conclusa con le finali di Lenzerheide, ha inciso il suo primo singolo con annesso videoclip.

This way is my decision” è un pezzo pop rock molto gradevole all’ascolto, che fra l’altro porta la firma nel testo, di una vecchia conoscenza del pop europeo, quel Charlie Mason che è anche autore del testo originale inglese  de “L’amore è femmina” di Nina Zilli (la versione in inglese arrivata all’artista piacentina prima che lei la tramutasse in italiano). Per ora nessuna velleità di album per la slovena, ma il prodotto è interessante.  E chissà che per lei, a fine carriera sportiva (ma ancora ha qualche anno davanti), non si apra quella musicale, come è stato per il tennista francese Yannick Noah, oggi affermato musicista.

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Torul, l’elettropop che arriva dalla Slovenia

Novità interessanti dalla Slovenia. Loro sono i Torul, anche se in realtà si dovrebbe maggiormente parlare di “one man” band, visto che l’ensemble, oltre a portare il nome del frontman si basa molto sulle sue produzioni (e anche le note ufficiali sul sito sono scritte da lui stesso). Borut Bernik in arte Torul scrive i testi, produce e suona le tastiere. Con lui ci sono  Jan Jenko  (la voce del gruppo)  e  Borut Dolenec (chitarra e tastiere).

In due anni questa band di Lubiana è riuscita a conquistare il cuore degli sloveni e del mondo adriatico, visto che il video di “Glow“, che trovare sopra ha debuttato su MTV Adria. La canzone è uscita in singolo è anche parte dell’album “In whole”. Un elettropop di grandissimo spessore, diffuso in tutta Europa da una piccola casa discografica tedesca e che rappresenta una bella novità nel panorama musicale continentale. Teniamoli d’0cchio.

Eurovision 2012/Le canzoni: “Verjamem” di Eva Boto (Slovenia)

  • Artista: Eva Boto
  • Canzone: “Verjamem” (Vladimir Graijc-Igor Pirkovic- Vladimir Graijc)
  • Esibizione: Seconda Semifinale (9)

L’ESORDIENTE GRIFFATA

Con i suoi sedici anni, Eva Boto sarà la più giovane artista in concorso nel 2012. Semi esordiente nel panorama discografico (ha all’attivo solo un singolo a metà 2011), si esibisce ormai da qualche anno live, dopo aver vinto più volte il premio come miglior cantante nelle manifestazioni studentesche. E un pò a sorpresa ha vinto le selezioni slovene, che ormai da qualche anno servono soprattutto a lanciare talenti.

La sua ballata è un pezzo intenso ma di non facile presa, tuttavia la presenza di cinque delle sei sorelle slave in questa semifinale potrebbe darle una grossa mano nel passaggio del turno. E non va trascurato un particolare: uno degli autori, il serbo Vladimir Graijc è lo stesso che ha firmato “Molitva”, la canzone con cui la Serbia ha storicamente vinto all’esordio nella manifestazione nel 2007.

Con “Stereo naboj” di Manca Spik si balla in sloveno

Avviso ai lettori: l’appuntamento con le charts è sospeso. Tornerà su queste colonne il 21 agosto

Ecco un’altro di quei brani che meriterebbero molta più attenzione di quella che hanno avuta. E un altro classico esempio di come si possa fare dell’ottima musica anche cantando in lingue lontane da quelle comuni. Manca Spik ha 31 anni ed è una delle artiste più apprezzate del panorama pop sloveno ed è da poco uscita con “Stereo Naboj”, un bel pezzo dance pop tutto da ballare, cantato nella lingua nazionale.

La Spik è molto popolare in Slovenia e nel mondo slavo, dove è stata lanciata grazie alla partecipazione ad alcuni importanti festival nazionali, raccogliendo ottimo consenso. In poco tempo è diventata una delle esponenti di spicco del dance pop dell’est europeo (qui c’è “Marinero”, presentato alla Pjesma Mediterana 2006). Recentemente ha proposto “Zensko srce”, versione in sloveno di “Canta por mim” di Catarina Pereira, seconda alle selezioni portoghesi per l’Eurofestival 2010,

Eurovision Song Contest 2011- I protagonisti/14: Nina (Serbia), Daria (Croazia), Maja Keuc (Slovenia)

Nuovo appuntamento con la presentazione dei partecipanti all’edizione 2011 dell’ Eurovision Song Contest, in programma il 10, 12 e 14 maggio prossimi a Dusseldorf, in Germania. Evento che seguiremo in diretta anche grazie al nostro blog partner, Eurofestival News. Tocca a Serbia, Croazia e Slovenia.

Serbia- Nina “Caroban” (lingua: serbo)

Danica Radojcic, in arte Nina, esordiente,  22 anni, ha vinto la mini selezione della Serbia con questo deliziosissimo pezzo vintage scritto da Kristina Kovac. Del brano esiste anche una versione inglese, con video diverso (lo trovate qui), ma lei sul palco tedesco si esibirà nella sua lingua, come tradizione dei serbi. Meglio in serbo, sicuramente, in inglese perde il suo fascino.

La Serbia gareggia con questa denominazione dal 2007 dopo aver partecipato come Serbia Montenegro  nel 2005 ed essersi ritirata nel 2006 a seguito della separazione in corso dei paesi. Proprio nel 2007, al debutto, vinse grazie alla ballata “Molitva” di Marija Serifovic.  Successivamente ha collezionato un sesto posto, una mancata qualificazione per la finale e il tredicesimo posto dell’anno scorso.

Croazia – Daria Kinzer “Celebrate” (lingua: inglese)

Per la prima volta dal 2004 la Croazia torna ad esibirsi in inglese dopo tanti anni di canzoni in lingua croata. In realtà Daria Kinzer, la cantante tedesca che ha vinto la selezione croata, aveva ricevuto l’originale di questo brano proprio in croato. “Lahor“, questo il titolo della versione originale, è attualmente nella top 10 croata, maggior successo di questa ragazza che sin qui non aveva grossi riscontri. Nella finale nazionale si esibì già in inglese, ma la canzone aveva un testo ed un titolo diverso, ovvero “Break a leg”. E’la seconda canzone del concorso che si intitola “Celebrate“: la prima era dell’italiano Piero Esteriore, in gara per la Svizzera nel 2004.

Pessimi risultati per la Croazia nel corso delle sue partecipazioni (sempre presente dal 1993 ad oggi), nonostante diverse ottime proposte. Il miglior risultato sono due quarti posti: quello del 1996 con Maja Blegdan eSveta Ljubav” e quello del 1999 con “Marija Magdalena” di Doris Dragovic. Negli ultimi due anni non è mai andata oltre il decimo posto, mancando due qualificazioni alla finale e centrandone una solo grazie al ripescaggio della giuria.

Slovenia – Maja Keuc “No one” (lingua: inglese)

La Slovenia ha incoronato un pezzo difficilissimo, la ballata pop “No one” di Maja Keuc, la 19enne seconda classificata a a Slovenija Ima Talent che aveva staccato il biglietto per Dusseldorf  nella selezione nazionale con la versione in lingua originale “Vanilja“, Sinora i risultati di vendita le stanno dando ragione: la versione originale ha appena raggiunto il primo posto dell’airplay nazionale sloveno. Il pezzo cresce riascoltandolo, può essere una grossa sopresa.

Gli sloveni lo sperano perchè il decennio è stato uno sfacelo e anzi, da quando esistono le semifinali, ovvero nel 2004 soltanto Alenka Gotar nel 2007 è riuscita a passarle, col crossover pop lirico “Cvet z juga“. Il miglior risultato del paese sono due settimi posti. In ordine di tempo, quello di Darja Svajger nel 1995 con “Prilushni mi” e quello del 2001 con Nusa Derenda e il brano “Energy”.

Eurofestival 2010, la Spagna incorona Daniel Diges. Roka Zlindre & Kalamari per la Slovenia

Eurofestival 2010, ieri sera la Spagna ha celebrato la sua finale di selezione. “Destino Oslo” il titolo del programma condotto dal volto più bello della TVE, vale a dire Anne “mitraglietta” Igartiburu (nota a margine: 40 anni, sexy, solare, veramente magnetica…) A vincere è stato il brano “Algo pequenito“, interpretato dall’attore e cantante Daniel Diges. Grande sconfitta, ancora una volta, Coral Segovia, acclamata dal pubblico in studio.

Ma Diges, con il suo valzer, ha conquistato tutti: i cinque giurati ed anche il pubblico da casa, che lo ha messo in testa nella decisione decisiva.  In gara c’erano i 10 brani più votati nella preselezione via web, stravinta da “En una vida” di Coral Segovia, alla fine seconda davanti a “Amor magico” di Lorena. E siccome tutto il mondo è paese, fischi al termine dell’esibizione di John Cobra, rapper votato incredibilmente sul web (è giunto secondo alla preselezione: ma le votazioni erano trasparenti) , ma sgradito a grande pubblico  e giurati, che ha reagito alle critiche mandando platealmente a quel paese tutti.

Il rapper è arrivato secondo nella preselezione grazie ai voti dei fan di Popstar Queen e di Telecinco, dopo la squalifica della conduttrice. Peraltro, i fischi erano giustificati da un pezzo nel quale si incita a picchiare le donne. Tanto da far prendere duramente posizione anche alla conduttirice che ha definito la sua esecuzione “vergognosa”. John Cobra – due anni di progione in passato – ha chiuso buon ultimo (e francamente non si capisce perchè non l’abbiano squalificato prima).

Diges sarà dunque il 29 maggio ad Oslo – come è noto la Spagna è direttamente in finale – e per lui, che è anche cantautore sarà una bella prova. In Spagna è conosciuto per aver preso parte ad “High School Musical” e a “Mamma mia“. Noi faremo assolutamente il tifo per lui perchè siamo un pò ispanocentrici. Sicuramente è un buon pezzo (giudizio oggettivo), che faccia bene ad Oslo invece è da vedere.

La Slovenia invece, ha concluso le proprie selezioni eleggendo per il palco di Oslo l’accoppiata formata da Roka Zlindre & Kalamari che si sono imposti con il pezzo “Nardonozabavni rock” (Folk Rock), che appunto mescola il rock ad i suoni tipici dei balcanici. Una buona proposta, per un paese che nelle ultime stagione è viaggiato un pò a fasi alterne, senza mai convincere appieno. Sotto, il resoconto aggiornato.

ALBANIA – Juliana Pasha – “Nuk Mundem pa ty

ARMENIA – Eva Rivas – “Apricot stone”

BELGIO- Tom Dice

BOSNIA ERZEGOVINA – Vukasin Brajic – Munja I Grom

BULGARIA – Miro

CIPRO – Jon Lilygreen & The Islanders – “Life looks better in spring

DANIMARCA – Chanée & N’Evergreen – “In a moment like this

FINLANDIA- Kuunkuiskaajat – Työlki ellää

GEORGIA – Sofia Nizharadze

ISLANDA – Hera Bjork – “Je ne sais quoi”

ISRAELE – Harel Skaat

MACEDONIA – Gjoko Taneski –Jas ja imam silata

MALTA – Thea Garrett – My dream

NORVEGIA – Didrik Solli Tangen – “My life is yours

OLANDA – Sieneke– “Ik ben verliefd Shalalie

POLONIA – Marcin Mrozinski – “Legenda”

SPAGNA – Daniel Diges – Algo pequenito

SLOVENIA – Roka Zlindre & Kalamari – Nardonozabavni rock

SVIZZERA – Micheael Von der Heide – “Il pleut de l’or

TURCHIA – MaNga

UCRAINA -Vasyl Lazarevich

Eurofestival, le canzoni in anteprima: “Love simphony” dei Quartissimo (Slovenia) e “Shine” dei De Toppers (Olanda)

Continua la rassegna dei  brani che prenderanno parte all’edizione 2009 dell’Eurofestival.  Ecco, se avessimo dei soldi da spendere, li spenderemmo sulla Slovenia. La selezione slovena è stata stravinta da “Love simphony” dei  Quartissimo, un quartetto d’archi che mescola il pop ai suoni di musica classica.

Lo stile è quello della violinista di Singapore Vanessa Mae, se avete presente. E’un pò lo stesso effetto sensazione di due anni fa quando portarono la soprano Alenka Gotar. Loro fanno solo musica strumentale, ma siccome questo non è possibile all’Eurofestival, nel brano ci sono un paio di strofe cantate da Martina Majerle. Ecco, noi qualche euro  su un posto nei dieci in finale ce lo butteremmo.

Che i De Toppers rappresentassero l’Olanda lo sapevamo già. Mancava la canzone, scelta con un galà l’altro giorno. Sarà “Shine“, un buon pop, ma che non sembra di grande effetto. Il gruppo però rappresenta una garanzia in Olanda, anche se di solito si esibisce in sole cover.

Di recente è cambiato un componente: è uscito Gerhard Joling ed è entrato Jeroen Van der Boom, che si unisce agli altri due componenti, vale a dire Renè Froger e Gordon.

Suoni d’Europa: Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina

Il nostro viaggio nel panorama musicale europeo prosegue, spostandosi nella ex Jugoslavia. Alla scoperta di bellissime contaminazioni e tante novità. Sotto, la copertina. Per il resto, al solito, cliccate sui titoli.

Quella che vedete sopra si chiama Rebeka Dremelj ed è stata miss Slovenia nel 2001, prima di darsi (purtroppo per le nostre orecchie) alla canzone. “Hevay weather” è la versione inglese del brano che ha portato all’Eurofestival in rappresentanza del suo paese quest’anno. Quella originale sta qui ma ne esite anche una in spagnolo, ed una in croato. In ogni caso motivetto carino ma sul fatto che lei non sappia cantare non ci sono dubbi.

Cose migliori negli anni passati. Di Alenka Gotar, protagonista nel 2007 abbiamo già parlato, nel 2006 invece si è presentato Anzej Dezan con “Mr Nobody”, tra i pochi a scegliere la lingua inglese. Gradevole anche “Stop” di Omar Naber del 2005.

Fuori dal panorama festivaliero, proprio di recente abbiamo dedicato un post a parte alla migliore del lotto, vale a dire la cantautrice e pianista Neisha, ma vale la pena di segnalare anche Nina Osenar e i suoni pop-rock della sua “Moments like this” e quelli decisamente più rock di Alya (qui c’è “Zvezda vecera“). Cose buone anche dalle band: qui potete ascoltare i Select con “U La la (que sera sera)” mentre se amate la dance ed i personaggi curiosi, allora non potete perdervi Salome, prorompente transessuale ed il suo disco d’esordio “Igra grame“.

Molto più legata al folk la Croazia, che tende a privilegiare artisti che cantano nella ligua locale. Ma quello che passano sulla scena internazionale è straordinario. Ascoltate per esempio il tango scratchato dei Kraljevi Ulice ft 75 Cent, una street band che quest’anno era sul palco dell’Eurofestival: “Romanca” mette un sacco di allegria. Nel 2006 si ballava una sorta di saltarello balcanico con Severina e la sua “Moja Stikla” (Tacchi alti). Qui c’è invece il nuovo “Gas gas“. Suoni più rock nel 2007 con Dragonfly ft Dado Topic e “Vjerujem u ljubav” e più pop nel 2005 per la ballata “Vukovi umiro sani” di Boris Novkovic ft Lado Members.

Fuori dall’Eurofestival, la Croazia sa anche essere molto rock come testimoniano Ivana Banfic con la sua “I bio je red” o Antonja Sola con “Nebu pod oblak“; oppure anche di qualità come la musica dei Prijavo Kazaliste (qui c’è “Moj bjeli labude“) o di Arsen Dedic, di cui in questi giorni è uscito il nuovo singolo, intitolato “Pedra”.

Grande protagonista sul palco dell’Eurofestival anche la Bosnia Erzegovina. Quest’anno c’era la sofisticatissima “Pokusaj” di Laka, della quale esiste anche una versione in inglese. Molto bella la ballata del 2007 di Marija SesticRijeka bez imena” (in serbo e croato) che in inglese diventa “Never wake me up”. Nel 2006 gli Hari Mata Hari cantavano “Lejla” mentre nel 2005 il trio femminile Femminem, creato per l’occasione cantava “Call me”.

Se vi piace l’hip hop, sappiate che si può fare anche in lingue strane come il bosniaco. Ascoltate “Firma ilegal” degli Ekipa. E mentre non è possibile dimenticare il grandissimo Goran Bregovic, maestro di tutto il folk balcanico (abbiamo scelto un brano per tutti “Karmen with a happy end“) meritano una citazione anche gli Indexi (qui c’è “Balada”). Chiusura in bellezza. Per la cantante e per i suoni: musica folk e da ballo, in salsa pop. Chissà perchè a Seka Aleksic è venuta in mente di dedicare una canzone all’Asprina. La trovate qui sotto.

Ecco Neisha, musica d’autore dalla Slovenia

L’album è dell’anno scorso ma merita assolutamente di essere proposto. Neisha ha 27 anni e ha studiato piano nella miglior scuola di musica dello Slovenia, il suo paese. Ed è diventata una straordinaria intereprete e cantuatrice. “Nor je ta svet” (The world is crazy) è il suo secondo album.

Canzoni in sloveno ed inglese ma mai come in questo caso quel che più conta sono la musica e l’interepretazione. Fra il pop, il folk e il rythm and blues, questa ragazza, della quale al di fuori dei confini sloveni e di pochi altri paesi si sa quasi niente, è davvero uno dei migliori prodotti della musica europea in fatto di qualità.

Quella in alto è “The arrows of cupid“, una delle tracce del suo album, davvero intensa e coinvolgente. Ma vi invito ad ascoltare anche altri brani, sempre delle stessa intensità come “King of pain” (sta però nell’album precedente), “Obcutek”, il sapore country di “Ogedj pod nogami“. Altri stralci li trovate in alcuni video tratti da un suo concerto in Catalogna. (video in sequenza: uno, due tre, la qualità è un pò così ma si sente bene)

Un album di grandissimo livello, un talento notevole della musica europea eppure quasi sconosciuto ed è un vero peccato che non possiate sentire la migliore di tutte, “Midnight” della quale non c’è il video e che in questi giorni non è più nemmeno sul suo myspace, dove invece trovate altri video e le versioni inglesi di molte sue canzoni in sloveno.

Anche il primo lavoro, cui avevamo accennato e che portava il suo nome, non era da meno. Ecco “Planet za zadet“, “Malo tu malo tam“e la bellissima “Le kaj se skriva”. Alle volte si stenta a capire quale meccanismo guidi la selezione degli artisti da far conoscere. Neisha è bravissima eppure si fa fatica a trovarla anche in rete. Speriamo che qualcuno si accorga di lei.

Eurofestival Stars: “Cvet z juga” di Alenka Gotar (Slovenia 2007)

Ci sono cose che rendono sublime anche una manifestazione votata al pop quale è l’Eurofestival. “Cvet z juga“(“Flowers from the south”) di Alenka Gotar, che rappresentò la Slovenia nel 2007, è una di queste, per tanti motivi.

Prima di tutto perchè la Gotar è un soprano, famosissimo in patria per aver partecipato a tutte le maggiori rappresentazioni liriche, che si è prestato ad un festival pop. Secondo perchè la canzone è straordinaria, visto che unisce la grande voce lirica ad una base tipica del pop-dance.

Il pubblico ha apprezzato, perchè per la prima volta nella sua storia la Slovenia ha centrato l’ingresso in finale, chiudendo al quindicesimo posto. Vi invito a chiudere gli occhi e ad ascoltare il brano. Successivamente a riascoltarlo guardando il video, che poi è l’esibizione a Belgrado. Assolutamente suggestiva, con i suoi giochi di luce. (se volete, qui c’è il testo tradotto in inglese)

NUOVE PRODUZIONI. La Gotar ci ha preso gusto e continua ad alternare le cose liriche al pop. Dopo la canzone festivaliera, si è esibita in altre canzoni, precisamente “Zenszka iz solti (“Woman made of salt”), “Odidi (Leave)” e “Nek te volij kao ja (Nobody loves you like I Do)”, canzone con la quale ha partecipato al Festival di Spalato e che potete ascoltare cliccando sul titolo.