PRIMA SEMIFINALE – martedì 14 maggio ore 21, diretta Sm Tv San Marino (commento Lia Fiorio e Gigi Restivo) Trasmettono e votano anche Francia, Spagna e Svezia
TUTTE LE CANZONI IN QUESTA PLAYLIST
1. LETTONIA: PeR- Here we go: Apertura soft per la semifinale, con un brano di buon successo nelle charts e nelle radio nazionali, ma non di facilissima presa.
2. SAN MARINO: Valentina Monetta- Crisalide: La seconda scommessa di Valentina Monetta è questa delicata ballata con finale dance, che riporta indietro il tempo ai Sanremo degli anni 90. Molto funzionale e ben cantata, il pubblico finora apprezza. Lei da sola, sul palco, senza coristi: è questa la vera sfida.
3. E.R.J. MACEDONIA – Esma & Lozano- Pred da ze razdeni: Cambio in corsa della canzone dopo le proteste greche per evitare incidenti diplomatici a causa del testo e del video. Con un’artista del calibro di Esma, appare una occasione mancata.
4. AZERBAIGIAN: Farid Mammadov- Hold me: La festa del liceo, in pieni anni 90, quando il dj mette un lento e uno ci prova con la più bella della classe. Uno di quei pezzi che dimentichi dopo 6 secondi. Il pezzo sembra più debole degli altri azeri, ma la produzione è la stessa che ha venduto bene il prodotto negli ultimi anni.
5. FINLANDIA – Krista Siegfrids- Marry me: Molta scenografia e tanto ritmo per il pop in stile Katy Perry dell’artista finnica di lingua svedese lanciata da The Voice che ha vinto un pò a sorpresa la selezione nazionale.
6- MALTA- Gianluca- Tomorrow: Dal coro della chiesa al palco dell’Eurovision, aria fresca nel pop orecchiabile di questo ragazzo che alterna la professione medica alla musica, ascolta Jovanotti e tifa Inter.
7. BULGARIA: Elitsa Todorova & Stoyan Yankoulov- Samo Shampioni: I due tornano dopo l’esperienza del 2007 chiusa con il quinto posto. Brano cambiato in corsa, dopo che il vincitore al televoto ha avuto problemi di copyright. Almeno questo dichiarano ufficialmente.
8. ISLANDA: Eythor Ingi- Eg a lif: Ha resistito alla tentazione di non tradurre in inglese la sua ballata e questo sicuramente gli fa onore. Rischia molto, ma se fa un buon live, l’attore e cantante potrebbe essere una delle sorprese.
9. GRECIA: Koza Mostra ft Agathonas – Alchohol is free: Il rebetiko misto allo ska della ensemble greca potrebbe essere la sorpresa della rassegna. Premiati come migliori esordienti agli Oscar della musica ellenica, un altro tuffo nella tradizione.
10. ISRAELE: Moran Mazor- Rak Bishvilo: Difficile e intimista, come alcune delle proposte israeliane alla rassegna. La giovane uscita da un talent show tutto al femminile si inserisce fra i possibili outsider per una piazza a ridosso delle prime. Però il brano è difficile da mandare giù tutto d’un sorso.
11. ARMENIA: Dorians-Lonely planet: Un tuffo negli States anni 70 con la griffe prestigiosa di Toni Iommi dei Black Sabbath. Ben cantata, ma non semplice da digerire.
12. UNGHERIA: ByeAlex- Kedvesém (Zoohacker rmx): Il primo remix in concorso nella storia eurovisiva ha un sapore delicato e lounge. Pareri contrastanti sin qui, ma sicuramente il pezzo del cantautore magiaro, che è cantato in lingua nazionale, ha una sua atmosfera.
13. NORVEGIA: Magaret Berger- I feed you my love: Dalla vittoria a Pop Idol, alla direzione del terzo canale della radio nazionale, al palco Eurovisivo. Col peso dei pronostici che la mettono fra le favorite. E un pezzo molto inserito nello spirito dei tempi.
14. ALBANIA: Adrian Lulgjuraj & Blejdar Sejko- Identitet: Rock genuino, fatto bene, fatto da uno che fa rock da 25 anni, il primo in Albania e da un giovane talento. I veri outsider sono loro. Battere il quinto posto dell’anno scorso sarà difficile, ma saranno clienti ostici per tutti. Non sottovalutateli
15. GEORGIA: Nodi & Sophie- Waterfall: La ballata classica firmata dal compositore campione in carica si tiene in piedi grazie all’interpretazione di precisione giapponese dei due “figli dei talent” nazionali. Non originale, ma è il tipo di canzone che funziona sempre, all’Eurovision.
16. SVIZZERA: Takasa- You and me: Erano Heilsarmee, ovvero l’Esercito della Salvezza. L’Ebu li ha spogliati di nome e divise, perchè lo impone il regolamento e ora si chiamano Takasa, The Artist Known As Salvation Army. Il loro pop rock è un pò come un inno della loro associazione umanitaria di matrice cristiano evangelica.
17. ROMANIA: Cezar- It’s my life: Operatic pop per il controtenore che si è diplomato a Milano e ha vissuto a Lodi (ed è anche cittadino italiano). Il brano sta dividendo molto il pubblico, lui sarà uno dei personaggi della rassegna. E intanto si è preso gli auguri di Bocelli, con cui duetterà a giugno a Bucarest.
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