Battiti live: stasera da Altamura il quarto appuntamento (diretta canale 10 DTT)

 Battiti-Live-620x350Prima domenica di agosto ed è ancora a tempo di musica. Stasera dalle 21.15, in diretta da Altamura (BA), quarto appuntamento con Battiti Live,  la manifestazione itinerante organizzata da RadioNorba e che quest’anno è giunta alla quindicesima edizione. Un evento live, che alterna freschi successi a canzoni che hanno fatto la storia del pop italiano negli ultimi anni.

Una manifestazione fresca, ben organizzata, senza gara ma con tanta musica(informazioni costanti sulla pagina di Radionorba, dove si possono rivedere le esibizioni) e a bilanciare un parterre italiano che giocoforza risponde al mainstream un pò monotematico con qualche ripescaggio importante, ospiti stranieri di livello e anche diverse esibizioni live. E con gli artisti che hanno due brani a testa. A condurre l’evento come sempre il direttore Alan Palmieri e Roberta De Matthaeis. 

Come sempre, l’evento è in diretta tv non solo su Radionorba Tv (anche in streaming sul sito), ma  anche su una serie di canali italiani accomunati dal fatto di essere ricevibili ciascuno sul canale 10 del DTT. Ecco di seguito l’elenco: Rete 8 Abruzzo, Videocalabria, Napoli Canale 21 in Campania, E’ TV in Emilia, Rete Veneta, Telequattro in Friuli e Veneto, Roma 1 in Lazio, Primo Canale in Liguria, Telelombardia, TV Centro Marche, Videolina in Sardegna, Antenna Sicilia, RTV 38 in Toscana, RTTR in Trentino, Umbria TV, Videogruppo in Piemonte e Telenorba 7 e 8 in Puglia, Basilicata e Molise (l’elenco è  quello ufficiale, ma può subire variazioni).

Il parterre, stasera prevede:  Max Gazzè, Gué Pequeno, Tacabrò (progetto internazionale ma tutto italiano dei siciliani Romano & Sapienza), Chiara, Antonio Maggio, Verdiana Zangaro, Renzo Rubino, Bianca Atzei, Paolo Belli, Alessandro Casillo, l’australiana Emma Louise, che ha rilanciato il suo “My head is a jungle” grazie al remix del tedesco Wankelmut, il giamaicano Jutty Ranx.

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Music Summer Festival, terza serata ad Antonio Maggio

music_summer_festival_tezenis_livePer la serie, niente di nuovo sotto il sole, terza serata del Music Summer Festival andata in archivio come sempre, fra pinguini che cantano tessendo le lodi dello sponsor  (in questa occasione di canzoni sponsorizzate ce n’erano due, anche quella di Arianna, che nel sottotitolo cita una nota marca di automobili, dj che fanno una gara giocando tutti con la stessa squadra e il solito parterre stantìo, dal quale si distaccano  Annalisa (non foss’altro perchè la ragazza ha un bell’album), Neffa, Enrico Ruggeri e Cristiano De Andrè. 

A proposito di queste ultime cose, la gara dei dj è stata “vinta” dai Salento Guys, ovvero Antonio Maniglio, Luca De Blasi e Riccardo De Paduanis, mentre di Arianna Bernardini va detto onestamente che ha saputo rilanciare al meglio la sua immagine, sprigionando anche tutta una inedita (per il grande pubblico che se la ricorda prima con la Disney e poi a Sanremo) carica di sensualità.

Designato anche l’ultimo vincitore dei giovani: è Antonio Maggio, che così approda alla finale che andrà in onda giovedì prossimo (come sapete è tutto già chiuso e finito da un pezzo, si sa già anche chi ha vinto, ma almeno questo da parte di Dove c’é Musica è risparmiato a voi lettori). Dopo Clementino e Greta, il vincitore di Sanremo Giovani va all’ultimo atto, cui prenderanno parte, in qualità di ripescati Bianca Atzei (toh, che casualità, quella che incide per l’etichetta della radio partner, RTL 102.5), Coez e Andrea Nardinocchi.

Ora, ancora non ci hanno detto da chi è composto questo Academy Board che vota insieme ai big per i giovani. Forse perchè è curioso che resti fuori, per dire, Renzo Rubino (ma anche uno come Paolo Simoni, che aveva un bel brano: invece quello di Alessandro Casillo era oggettivamente il più debole dei nove), che ha vinto manifestazioni ben più importanti, dove chi vota ha un nome e un cognome e anche una faccia.

Meglio soprassedere invece sugli inutili intermezzi comici, ieri particolarmente triviali, come quello sul finale, tre minuti di monologo infarcito di sinonimi dell’organo riproduttivo maschile, battute vecchie, scontate e di bassa lega.

C’è stata l’occasione per ascoltare la bella “You will never know” della franco-comoriana Imany. Che è un pezzo di due anni fa ma che l’Italia scopre soltanto adesso. Per carità, pezzo di grande livello, interprete di qualità e spessore, ma già vecchio. Per tutta l’Europa, che è sempre almeno tre passi avanti all’Italia a livello di novità musicali. Ma tant’è, ormai c’abbiamo fatto l’abitudine.

Music Summer Festival, a Greta Manunzi il secondo round

music_summer_festival_tezenis_liveIl secondo appuntamento col Music Summer Festival è scorso via come il primo, ovvero veloce ma mediocre, scontato come un vestito ai saldi. Del resto, essendo stato registrato, non è che si potessero attendere novità. E infatti, non ce ne sono state. Anche nella seconda sera è andato in scena il peggio che possa offrire una manifestazione musicale.

Il festival del product placement con la stucchevole e penosa esibizione del Pinguino Pio (quelli che dicono che tutto questo è bello e altre cose europee sono trash, avranno applaudito. Con moderazione, ovviamente, altrimenti è trash), una gara fra dj tutti della stessa etichetta “selezionati” (si fa per dire) da colui che dell’etichetta è il capo, ovvero Gabry Ponte, clip in stile defilippiano che vorrebbero fare il verso a quelle del concerto Radio Italia live, e la famiglia “del Mulino Bianco”, quella citata da Bianca Atzei e quella agognata da Alessandro Casillo che sogna “una splendida moglie e tre figli” (la componente strappa applausi tutta italiana che non manca mai) ma che per adesso è ancora minorenne e dunque scompare dal video al momento della proclamazione del vincitore perchè è passata mezzanotte.

I divertenti (ma inutili, in un festival musicale) dei comici di Colorado Cafè e la vittoria di Greta Manunzi in una gara di Giovani “non giovani” (sul palco l’hanno detto, che sono già “di esperienza”, ma allora: che bisogno c’era di fare una categoria giovani così?) che presentava proposte migliori (per esempio Coez, o anche la divertente “Ettore” di Paolo Simoni) Ma attenzione che vedrete ancora eliminazioni a sorpresa e vittorie scontate, nelle prossime due puntate. E soprattutto: da chi è composto questo Academy Board che vota insieme ai big? Dopo due sere, ancora non l’hanno detto. Chissà, magari prima della fine…

 In tutto questo c’è persino qualcosa che si salva. Marco Mengoni ad inizio serata, in playback come tutti, ma in questo caso basta la qualità del brano e dell’artista per distringuersi, gli Stadio, sempre su alti livelli, Antonello Venditti, pur in una fase che non è certo la sua migliore ma che nel nulla assoluto si staglia altissimo. E l’unica vera sorpresa. La ventenne tedesco-americana Arlissa e la sua “Sticks and Stones”. Sorpresa perché in Italia non la conosce nessuno e in fondo non è così popolare nemmeno in quel Regno Unito che l’ha vista crescere umanamente e artisticamente. Un lampo nel buio. Ma non illudetevi. Non è che nelle prossime settimane il livello s’alzerà.

Music Summer Festival, ovvero: la fiera dei soliti noti. Prima serata a Clementino

music_summer_festival_tezenis_liveNo, per favore, non chiamatelo “Il nuovo Festivalbar”. Con la storica rassegna che ha chiuso nel 2007, il Music Summer Festival non c’entra niente. Anche se l’ispirazione è chiara e il tentativo (goffo) di imitazione c’è tutto. La rassegna vista ieri sera nella sua prima puntata, oltre a mostrare una netta differenza qualitativa fra gli ospiti internazionali e molte delle proposte italiane (soprattutto i rapper, tranne  Clementino) ha mostrato un quadro desolante. Al Festivalbar, quello vero, c’era un parterre serio e molto più vario.

Un parterre modesto, con i soliti nomi, poco spazio a proposte che non siano quelle di una certa fetta del mainstream (neanche tutto), divisioni delle due categorie a casaccio (due vincitori di Sanremo fra i giovani e semi carneadi come Fedez o gente come Emis Killa e Nesli fra i big (assenti in questa prima sera), Moreno fra i big e Greta Manunzi no, benché primo e seconda dello stesso talent). Ed assisterete, nelle prossime sere (perché tutto si è già concluso e quelle che vedete sono serate registrate) ad eliminazioni assurde e qualificazioni altrettanto incredibili (o forse no). Ieri sera, intanto, ha vinto Clementino. Che ovviamente non era il migliore dei sei. Ma si sa, questo è l’anno dei rapper spuntati come funghi.

Ci si aspettava un po’ di novità dalla gara dei dj e invece si scopre che non solo non c’è gente nuova (i Pap’s N Skar cantano da almeno un decennio e DJ Matrix ha già tanta roba all’attivo: peraltro hanno anche perso ed erano migliori di chi ha vinto) ma anche che gli artisti sono casualmente tutti di una stessa etichetta (ben stampata sulle magliette, per dire), quella del mentore della gara Gabry Ponte, quest’anno fra i protagonisti del talent show del quale è presente fra i big uno dei direttori artistici, e sono in gara fra i giovani due cantanti dell’ultima edizione. Per tacere del fatto che si sono viste accoppiate già note come Modà e Bianca Atzei, della stessa etichetta, i primi che lanciano la seconda.

Si salvano in pochi. Pino Daniele, Alex Britti, Antonio Maggio, Renzo Rubino. Oltre agli ospiti Agnes, Ola, Icona Pop: tre svedesi, forse non proprio il meglio del mainstream europeo adesso (peraltro i brani di Ola e delle Icona Pop hanno quasi un anno: da noi sono arrivati da poco, come sempre capita), ma  rispetto alla media di quello che si è sentito da quasi tutti gli altri, sembravano il premio Tenco.

Più che la festa della musica estiva, la sagra del product placement. Il cui culmine è stata l’esibizione di Pino il Pinguino, sulle note della canzone di Elio, quella che dice che telefonare e messaggiare costa memo. Ma chissà, i soliti saranno contenti. Quelli che dicono che l’Eurovision è trash perché il pubblico sventola le bandierine, gli artisti partecipano alle coreografie e si muovono sul palco invece di stare fermi davanti a un microfono. Quelli che parlavano di “imitazioni da poracci” in riferimento al più grande show canoro europeo, dove ci saranno anche le basi ma almeno si canta live. Loro si, saranno contenti, di questo festival con clip defilippiane, rapper tutti uguali, gente trita e ritrita e canzoni in playback. E si è vero. Lo faceva anche il Festivalbar, il playback. Ma almeno era bilanciato con il livello di ciò che veniva proposto.

Da stasera il Music Summer Festival, la brutta copia del Festivalbar

music_summer_festival_tezenis_liveC’è chi l’ha chiamato subito “il nuovo Festivalbar”, ma con la storica rassegna che per 43 anni (dal 1964 al 2007) ha scaldato le estati italiane, davvero non ha nulla a che fare. Il Music Summer Festival Tezenis Live che comincia oggi e che per quattro giovedì di luglio andrà in onda su Canale 5 e in contemporanea radiofonica su Rtl 102.5 (ore 21) è una passerella della musica esclusivamente italiana e con poco o niente di nuovo.

Nomi già visti e sentiti, nessuna gara dei big, pochissimi volti da scoprire. Non resta che sperare negli annunciati ospiti internazionali  (uno sicuro sarà l’inglese Naughty Boy col suo tormentone La La La) con i successi dell’estate, ma se la linea è quella che traspare dal parterre dei big e dei giovani, non c’è da nutrire grosse attesse.

La gara ci sarà per i giovani, ma non si tratta, come nella storica rassegna, di nomi veramente nuovi, bensì di personaggi in gran parte già sentiti, qualcuno anche già vincitore (come Antonio Maggio), in cerca di definitiva consacrazione. Nomi validissimi, che proprio per quello sarebbero stati meglio nella passerella dei big, magari scegliendo per i giovani ragazzi realmente meno noti, che avrebbero potuto godere di una visibilità.

Invece ci saranno appunto, due vincitori di Sanremo Giovani, Antonio Maggio e Alessandro Casillo, uno come Renzo Rubino che Sanremo l’ha già fatto, ha già vinto Musicultura ed è ormai consacrato come artista del mainstream, nomi da tempo in rampa di lancio come Andrea Nardinocchi, Bianca Atzei e Paolo Simoni, oltre a Greta Manunzi, seconda ad Amici e due rapper come Coez e Clementino, forse gli unici veri personaggi da scoprire. Spazio agli altri, nessuno. I cantanti “big”, insieme ad un academy board di professionisti del settore, esprimeranno un voto sui brani delle giovani promesse. Durante ognuna delle quattro puntate verrà decretato un vincitore di tappa e nell’ultima serata sarà annunciato il vincitore finale della prima edizione del Music Summer Festival

Il parterre big comprende: Biagio Antonacci, Zucchero, Mario Biondi, Alex Britti, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Emis Killa, Emma, Fedez, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Modà, Moreno, Gianna Nannini, Neffa, Negrita, Nek, Nesli, Gué Pequeno, Max Pezzali, Pooh, Eros Ramazzotti ft. Nicole Scherzinger, Francesco Renga, Antonello Venditti.  Dunque ad Ovest niente di nuovo, niente di quello che si veda, per esempio, su MTV (per esempio nella sezione New Generation). Perchè poi Fedez, Nesli ed Emis Killa siano nei big e Coez, Antonio Maggio, Renzo Rubino e Clementino (ma per avendo vinto lo stesso premio, anche Casillo) no e perchè Moreno si e Greta no, questo è tutto da capire. Spazio anche per la musica dance, con il contest per giovani deejay presieduto da Gabry Ponte, e per la comicità con i protagonisti di Colorado.

Un gran pastrocchio, costruito senza un vero criterio e senza la volontà  di proporre qualcosa di realmente nuovo. Come dimostra il parterre, è soltanto un tentativo di arginare il boom di ascolti fatto dalla Rai recentemente, è una sorta di risposta agli Wind Music Awards, che hanno fatto registrare sulla Rai oltre cinque milioni di ascoltatori. L’evento, condotto da Alessia Marcuzzi e Simone Annichiarico, è stato registrato dal 27 al 3o giugno a Piazza del Popolo a Roma.  Per quelli che amano la musica come questo blog è comunque meglio di niente. Ma certamente, chi ha nella testa le feste di piazza e di popolo del Festivalbar vero, non può che ritenere questa una brutta copia. O forse, più che brutta, costruita male.

Il sito ufficiale del Festivalbar “vero”, che è sempre online nonostante la chiusura del programma da parte di Mediaset nel 2008, non a caso ha preso duramente posizione in merito: “Come molti di voi avranno avuto modo di vedere, alcuni siti di news specializzati in tv e spettacolo stanno diffondendo la notizia di un ritorno imminentissimo (addirittura nei prossimi giorni, a luglio) del Festivalbar su Mediaset. Tutto ciò non corrisponde a verità, è la classica “bufala” che purtroppo – invece di sgonfiarsi come accade nella maggioranza di questi casi – si sta diffondendo, creando false speranze e aspettative. Dunque, in breve, il Festivalbar non ricomincia a luglio su Mediaset. Siamo dispiaciuti per questa bufala: il ritorno del Festivalbar è una cosa a cui teniamo molto, ma è anche una faccenda davvero delicata e ostacolata proprio da chi, nel tempo, ha cercato di proporre delle imitazioni spesso grottesche”.

PS: A proposito. Dato che è un programma registrato, qualche simpaticone qua in rete si diverte ad annunciare vincitori e vinti. No, questo blog non ve li dice. Perchè almeno è giusto che ci rimanga il gusto di scoprirli sera per sera.

In Italia è solo talent-musica: Amici primi in classifica. E Casillo…

Mentre in tutta Europa passano le canzoni dell‘Eurovision Song Contest, l’evento musicale dell’anno, da noi la musica è diversa. Non solo i brani della rassegna fanno fatica a passare nelle radio (ad oggi solo quello di Nina Zilli, in italiano e una sola volta Loreen, su Radio 105), ma le classifiche sono invase dagli artisti di “Amici” e “Io canto“.

In vetta alle classifiche italiane, a pochi giorni dalla sua uscita, troviamo infatti la compilation di Amici, che la prossima settimana celebra la finale. Il cd prodotto dalla Fascino, società di Maria De Filippi, contiene 30 brani tra successi, inediti e le cover più belle in un doppio album che mette insieme per la prima volta i Big ovvero Alessandra Amoroso, Pierdavide Carone, Marco Carta, Emma, Valerio Scanu, Annalisa, Virginio e Antonino e i Nuovi Talenti ovvero Carlo, Claudia, Francesca, Gerardo, Marco, Ottavio, Stefano e Valeria

Proprio in questi giorni è inoltre uscito “Mai” (lo trovate sopra) il nuovo singolo di Alessandro Casillo, il vincitore della sezione Giovani dell’ultimo Festival di Sanremo. Il testo, scritto da Andrea Bonomo con la collaborazione di Matteo ed Emiliano Bassi (che hanno firmato la musica del brano), racconta l’impeto dei giovani amori e l’insicurezza che imprigiona le parole ‘mai’ dichiarate. E immediatamente salito ai primi posti in classifica.

Sanremo 2012: Francesco Renga, Alessandro Casillo e Marco Guazzone dominano nelle radio, male Emma

Il riscontro più importante di un successo o di un fiasco, al Festival di Sanremo, oltre a quello dei negozi (o fose anche più di quello dei negozi, attualmente) è quello delle radio.  Ebbene, la certificazione effettuata da Earone, una delle maggiori società di rilevazioni delle radio, in collaborazione con Audiradio, segnala che il vincitore assoluto di questa speciale classifica è “La tua bellezza” di Francesco Renga, primo sia per numero di passaggi (i dati si riferiscono al periodo dal 14 al 22 febbraio), che nella graduatoria combinata numero passaggi-fascia oraria, che trasforma il quoziente in punteggi. Male, anzi, malissimo “Non è l’inferno” di Emma, appena terza per numero di passaggi e solo quarta per graduatoria assoluta. Questi i dati ufficiali della categoria Artisti.

CLASSIFICA PER PASSAGGI

1. Francesco Renga 2. Dolcenera 3. Emma 4. Noemi 5. Nina Zilli 6. Arisa 7. Gigi D’Alessio-Loredana Bertè 8. Samuele Bersani 9.Pierdavide Carone 10. Matia Bazar 11. Irene Fornaciari 12. Chiara Civello 13. Marlene Kuntz 13. Eugenio Finardi

CLASSIFICA PER PUNTEGGIO (combinata passaggi/fascia oraria)

1. Francesco Renga 2. Dolcenera 3. Noemi 3. Emma 5. Nina Zilli 6. Arisa 7. Gigi D’Alessio-Loredana Bertè 8. Samuele Bersani 9.Pierdavide Carone 10. Chiara Civello 11. Matia Bazar 12. Irene Fornaciari 13. Marlene Kuntz 14. Eugenio Finardi

Per quanto riguarda i giovani, exploit iniziale per “Carlo” di Celeste Gaia, poi purtroppo è arrivato Alessandro Casillo a dominare la classifica combinata. Tre brani quasi a pari merito subito dietro , ma molto staccati dal primo, mentre nella graduatoria per numero di passaggi è prima “Guasto” di Marco Guazzone. Sta andando piuttosto male, rispetto alle attese Erica Mou. Ecco le due classifiche

CLASSIFICA PER PASSAGGI

1. Marco Guazzone 2. Alessandro Casillo 3. Celeste Gaia 4. Erica Mou 5. Iohosemprevoglia 6. Bidiel 7.Giulia Anania 8. Giordana Angi

CLASSIFICA PER PUNTEGGIO (combinata passaggi/fascia oraria)

1. Alessandro Casillo 2. Erica Mou 3. Marco Guazzone 4. Celeste Gaia 5. Iohosemprevoglia 6. Giordana Angi 7. Giulia Anania 8. Bidiel

Per quanto riguarda la classifica generale (calcolata sulle 35 principali radio italiane), nella prima settimana (dati calcolati al 19 febbraio), la nuova entrata sanremese più alta è quella di Emma, ma tutti sono sotto la posizione 40. Ecco nel dettaglio come hanno esordito nelle charts airplay i brani sanremesi.

42. Emma 44. Francesco  Renga  50.Dolcenera 51. Nina Zilli 61. Noemi 68.Gigi D’Alessio-Loredana Bertè  70. Arisa 98. Matia Bazar 99. Irene Fornaciari. Tutti gli altri, compresi i giovani, dopo la posizione numero 100.

Sanremo 2012, la classifica è rosa: cinque donne ai primi 5 posti nelle charts. Bocciato Casillo

Se i riscontri dei download dopo la seconda sera, ovvero dopo che erano passati almeno una volta sul palco tutti e 22 gli artisti in concorso, avevano premiato Noemi (qui il nostro post), la classifica di vendita dei singoli dell’immediato post Sanremo (questa che vi proponiamo si riferisce ai dati esattamente 24 ore dopo il Festival), è tutta al femminile: rispettati i primi tre posti della classifica degli Artisti, ci sono due donne anche al quarto e al quinto ovvero Nina Zilli e Dolcenera. Pessimo inizio invece per Gigi D’Alessio (che però ha in classifica anche il remix con Fargetta) e per Samuele Bersani. Fra i giovani Alessandro Casillo scavalca Celeste Gaia ed è il più venduto, ma è appena al numero 25 (evidentemente le fan televotano ma poi non spendono per scaricare legalmente!).

Fra gli album, compilation a parte, Arisa si piazza davanti a tutti lasciandosi dietro Emma (7.) e Nina Zilli (8.). Gli altri tutti fuori dai 10, con Renga (14.) e D’Alessio (19.) unici nella top 20. Posizioni risibili per i giovani, ma Celeste Gaia si prende la soddisfazione di battere gli altri, soprattutto Alessandro Casillo (appena al numero 75), piazzandosi alla posizione numero 67. Il repackaging dell’album di Erica Mou è partito piuttosto male: i tre citati sono gli unici giovani in classifica, con Giordana Angi il cui album uscirà solo a maggio.

CLASSIFICA SINGOLI – ARTISTI
1. Emma 2. Arisa 3. Noemi 4. Nina Zilli 5. Dolcenera, 6. Renga 8. Carone, 11.Gigi DìAlessio, 17. Bersani 20. Civello 26. Fornaciari, 35. Arisa (diversa versione) 42. Matia Bazar 46. Finardi (dall’album) 65. Finardi (singolo), 125. Marlene Kuntz.

CLASSIFICA SINGOLI-GIOVANI
25. Casillo (dall’album), 32. Guazzone, 33. Celeste Gaia (singolo), 50. Casillo (singolo), 64. Erica Mou (singolo) 121. Erica Mou (dall’album), 188. Celeste Gaia (dall’album). Non classificati nei 200 gli altri

CLASSIFICA SINGOLI OSPITI E DUETTI
7. “Ti penso e cambia il mondo” di Celentano, 10. il duetto Emma/Amoroso, 14. il remix di Fargetta sul brano di D’Alessio/ Bertè , 16. “Because the night” di Patti Smith 29. “La cumbia di Chi cambia” di Celentano, 138. “Limitless” di Marco Sabiu, 158. “Bombastic” di Shaggy

CLASSIFICA ALBUM – ARTISTI/COMPILATION
1. Supersanremo 2012 (Sony) 4. Arisa 5. Sanremo 2012 (Universal), 7. Emma (repackaging) 8. Nina Zilli 14. Renga 19. D’Alessio 22. Bersani 23. Dolcenera (repackaging) 29. Carone 38. Civello 45. Marlene Kuntz, 99. Fornaciari

CLASSIFICA ALBUM – GIOVANI
67. Celeste Gaia 74. Casillo 75. Erica Mou (repackaging) non classificati nei 200 gli altri. L’album di Giordana Angi non è ancora uscito.

CLASSIFICA ALBUM “OSPITI”
6. Celentano 34. Noa 35. One Direction 41. Cranberries 48. Marco Sabiu 72. Patti Smith 167. Sarah Jane Morris 185. Sergio Dalma 188. Al Jarreau

Sanremo 2012: ecco le classifiche ufficiali

Come l’anno scorso, la Rai ha reso note le classifiche ufficiali del Festival di Sanremo 2012 Un messaggio di trasparenza che indubbiamente non può che fare bene alla rassegna e che speriamo venga sempre confermato. Come si può notare, ne esce fortemente penalizzato Samuele Bersani, il cui brano è piaciuto poco  e pochissimo sia alla giuria demoscopica, sia al pubblico televotante. E come prevedibile, la scarsa popolarità dei Marlene Kuntz nel mondo del pop li ha piazzati in fondo alla classifica. Se l’è cavata invece sopratutto grazie al sound retrò del brano nella seconda sera Chiara Civello, poi penalizzata anche lei al televoto dalla scarsa popolarità. Gigi D’Alessio, forte al televoto, ha trovato un alleato incredibile nell’orchestra, riuscendo così a piazzarsi prima terzo e poi quarto dopo la golden share. A sottolineare l’inutilità di far pesare sulla classifica finale il televoto, basti vedere ad esempio, il 50% (su 4 partecipanti!) preso da Alessandro Casillo, che invece nella vera classifica che conta, quella delle radio, è all’ultimo posto. Fra i giovani, Celeste Gaia ha pagato decisamente la forza del televoto in ambito regionale degli Io ho sempre voglia. Golden share della sala stampa tutta per Noemi (50 voti su 117).

Seconda serata

Classifica demoscopica: 1) Nina Zilli 2254 (media voto 7,51) 2) Arisa 2127 (7,09) 3) Emma 2126 (7,09) 4) Noemi 2099 (7,00) 5) Francesco Renga 1926 (6,42) 6) Chiara Civello 1894 (6,31) 7) Dolcenera 1859 (6,20) 8) Eugenio Finardi 1752 (5,84) 9) Matia Bazar 1725 (5,75) 10) Samuele Bersani 1665 (5,55) 11) Gigi d’Alessio e Loredana Bertè 1591 (5,30) 12) Irene Fornaciari 1571 (5,24) 13) Pierdavide Carone e Lucio Dalla 1540 (5,13) 14) Marlene Kuntz 1298 (4,33)

Giovani: Casillo 89,15% batte Angi 10,85%; Io ho sempre voglia 68,90% batte. Celeste Gaia 31,10%; Erica Mou 63,82% batte .Bidiel 36,18%; Guazzone 62,20% batte Anania 37,80%

Terza serata- Ripescaggio Artisti
1) Carone/Dalla 49,39%, 2) D’alessio/Bertè 30,82%, 3) Irene Fornaciari 12,06%, 4) Marlene Kuntz 7,73%

Quarta serata

Classifica orchestra: 1) Arisa 18 2) D’Alessio/Bertè 15 3) Noemi 14 4) Emma 12 5) Samuele Bersani 9 6) Francesco Renga 8 6) Eugenio Finardi 8 6) Matia Bazar 8 9) Dolcenera 7 9) Nina Zilli 7 11) Chiara Civello 6 12) Carone/Dalla 5

Classifica televoto: 1) Emma 22,49% 2) Carone/Dalla 22,04% 3) D’Alessio/Bertè 13,45% 4) Arisa 9,02% 5) Francesco Renga 6,72% 6) Nina Zilli 5,11% 7) Noemi 4,92% 8) Dolcenera 3,88% 9) Eugenio Finardi 3,76% 10) Chiara Civello 3,30% 11) Samuele Bersani 3,03% 12) Matia Bazar 2,28%

Classifica combinata (media posizione)*
1) Arisa 2,5 2) Emma 2,5 3) D’Alessio/Bertè 2,5 4) Noemi 5 5) Francesco Renga 5,5 6) Carone/Dalla 7 7) Nina Zilli 7,5 8) Eugenio Finardi 7,5 9) Samuele Bersani 8 10) Dolcenera 8,5 11) Matia Bazar 9 12) Chiara Civello 10,5

* le posizioni medie sono così ricavate: Posizione Orchestra+ Posizione  Televoto/2

Giovani

Classifica orchestra: 1) Casillo 20 2) Io Ho sempre voglia 18 3) Mou 17 3) Guazzone 17

Classifica televoto: 1) Casillo 51,50% 2) Io ho sempre voglia 19,24% 3) Erica Mou 15,00% 4) Guazzone 14,26%

Golden Share Radio: 1) Erica Mou 15 2) Marco Guazzone 10 3) Io ho sempre voglia 4 4) Alessandro Casillo 2

Golden Share Facebook: 1) Alessandro Casillo 3722 2) Io ho sempre voglia 2484 3) Erica Mou 1780 4) Marco Guazzone 1323

Classifica combinata: (posizione media)*
1) Alessandro Casillo 1 (+1) 2) Io ho sempre voglia 2 3) Erica Mou 3 (+1) 4) Marco Guazzone 3,5

* le posizioni medie sono così ricavate: Posizione Orchestra+ Posizione  Televoto/2

CLASSIFICA FINALE DOPO LE GOLDEN SHARE
1) Alessandro Casillo 2) Erica Mou 3) Io ho sempre voglia 4) Marco Guazzone

Finale

Classifica orchestra: 1) Arisa 38 2) Noemi 33 3) D’Alessio/Bertè 31 4) Emma 26 5) Samuele Bersani 25 6) Dolcenera 17 6) Nina Zilli 17 8) Eugenio Finardi 15 9) Carone/Dalla 14 10) Francesco Renga 13

Classifica televoto: 1) Emma 29,65% 2) Carone/Dalla 15,74% 3) D’Alessio/Bertè 12,09% 4) Arisa 11,59% 5) Francesco Renga 8,50% 6) Dolcenera 5,59% 7) Noemi 5,42% 8) Nina Zilli 4,98% 9) Eugenio Finardi 3,26% 10) Samuele Bersani 3,18%

Classifica combinata (posizione media)*: 1) Arisa 2,5 2) Emma 2,5 3) D’Alessio/Bertè 3 4) Noemi 4,5 (+3) 5) Carone/Dalla 5,5 6) Dolcenera 6 7) Nina Zilli 7 8) Francesco Renga 7,5 9) Samuele Bersani 7,5 10) Eugenio Finardi 8,5

* le posizioni medie sono così ricavate: Posizione Orchestra+ Posizione  Televoto/2

Golden share stampa:

1) Noemi 50 2) Arisa 9 2) Carone/Dalla 9 4) Emma 7 5) D’Alessio/Bertè 5 6) Eugenio Finardi 3 7) Dolcenera 2 7) Nina Zilli 2 9) Francesco Renga 0 10) Samuele Bersani 0

CLASSIFICA UFFICIALE PRIMA DELL’ULTIMO TELEVOTO (le posizioni dalla 4 alla 10 sono definitive):
1) Noemi 2) Arisa* 3) Emma* 4) D’Alessio/Bertè 5) Carone/Dalla 6) Dolcenera 7) Nina Zilli 8) Francesco Renga* 9) Samuele Bersani* 10) Eugenio Finardi

* da regolamento, essendo pari merito, sono così classificati in base alla graduatoria della demoscopica della seconda sera, che ha preso il posto della prima, il cui voto è stato annullato.

Finalissima:
Emma 49,63% Arisa 35,53% Noemi 14,84%

Emma con “Non è l’inferno” vince il Festival di Sanremo 2012. Nina Zilli all’Eurovision Song Contest

Non è l’inferno” di Emma vince l’edizione 2012 del Festival di Sanremo. Un’altra vittoria annunciata, dunque dopo quella di Alessandro Casillo fra i giovani, per una canzone con testo zeppo di retorica scritto da Kekko Silvestre dei Modà. La giovane reduce dal talent Show Amici ha preceduto in classifica “La notte” di Arisa e “Sono solo parole” di Noemi. Un trionfo assoluto soprattutto per Mediaset, che dopo una settimana senza controprogrammazione si prende il primo posto nelle due categorie.

Una donna solista vince il Festival di Sanremo dopo 9 anni. L’ultima a centrare l’impresa era stata Alexia con “Da grande” nel 2003, mentre in assoluto, l’ultima donna a vincere il Festival era stata Lola Ponce, in coppia con Giò di Tonno nel 2008 e “Colpo di fulmine”. L’ultima volta che tre donne soliste. sono salite sui tre gradini del podio è stato nel 1999, quando dietro Anna Oxa con “Storia” si piazzarono “Non ti dimentico” di Antonella Ruggiero e “Così è la vita” di Mariella Nava. Due anni  dopo, coppia femminile ai primi due posti (Elisa e Giorgia con i Matia Bazar della cantante Silvia Mezzanotte terzi).

Il podio femminile è stato determinato dalla golden share della sala stampa, che votando la quarta classificata Noemi l’ha portata in testa e ha buttato giù dal podio Gigi D’Alessio e Loredana Bertè. La classifica dunque ha visto poi classificati al quarto posto “Respirare” di Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, al quinto “Nanì” di Pierdavide Carone e Lucio Dalla e al sesto “Ci vediamo a casa” di Dolcenera. Gli altri quattro piazzamenti (i finalisti erano Nina Zilli, Samuele Bersani, Eugenio Finardi, Francesco Renga) saranno resi noti in queste ore dalla Rai, insieme a tutte le classifiche, come l’anno scorso.

Ieri sera è stato assegnato anche il premio della Critica “Mia Martini”, assegnato a Samuele Bersani  e dal premio radio Tv vinto da Arisa.  E’ poi salito sul palco anche il giovane Marco Guazzone, insignito del premio assomusica. Sul fronte dell‘Eurovision Song Contest, alla fine le riunioni con le case discografiche hanno portato alla scelta di Nina Zilli. Sarà la 32enne piacentina a rappresentare l’Italia il 26 maggio a Baku, ma con ogni probabilità il brano sarà diverso da quello del Festival di Sanremo, la delicata “Per sempre.

Una scelta di classe, che potrebbe essere completata anche con un’altra sorpresa, alla quale la Rai sta ancora lavorando (avrà tempo fino a metà marzo per annunciare la canzone). Il nome di Nina Zilli è spuntato dopo che una dopo l’altra sono cadute tutte le candidature e dopo che la casa discografica della Zilli (Universal) è tornata in corsa. Ad annunciare la designazione sono stati il duo azero Ell & Nikki, vincitori l’anno scorso dell’edizione di Dusseldorf.

Finisce l’era Mazzi, con l’ormai ex direttore artistico della rassegna che – guardacaso – andrà a a lavorare per la Fascino di Maria De Filippi come consulente per il Serale di Amici, dove terrà i rapporti con le case discografiche, la speranza è che si torni ad un festival dove venga premiata finalmente la qualità e non chi è più popolare al televoto. Alessandro Casillo, ieri autore al momento della premiazione, dell’ennesima performance scarsa, ha un futuro tutto da scrivere e i precedenti dei vincitori con canzoni mediocri sono una conferma (nel 2010 vinse Tony Maiello: qualcuno se lo ricorda? Nina Zilli arrivò terza e ora…)

Quanto a Emma, la popolarità è indiscussa, ma conferma la telecrazia protagonista degli ultimi festival e soprattutto la dipendenza della rassegna, almeno in questa gestione dai talent show della concorrenza: dal 2009 ad oggi, tre volte su quattro hanno vinto ex reduci di Amici: nel 2009 Marco Carta, nel 2010 Valerio Scanu, quest’anno Emma. Con tre pezzi modesti. Chissà magari cambiando direzione artistica, tornerà ad alzarsi il livello delle proposte vincitrici.