Génération Goldman 2: il disco tributo fa il bis (insieme ai fan)

Ne avevamo parlato tempo fa, in occasione dell’uscita del primo singolo del secondo album e per celebrare il disco di diamante del primo volume, adesso è il caso riparlarne perchè è uscito “Génération Goldman 2″, la seconda parte dell’album tributo a Jean Jacques Goldman, il re del pop francese anni 80 e 90. Lui è una icona musicale transalpina, è   è vivo e vegeto, anche ma non pubblica un lavoro di inediti dal 2001. Così l’anno scorso l’idea è venuta alla MyMajorCompany, l’etichetta finanziata dal crowdfounding, che con l’appoggio del gruppo M6 (e dunque della Universal) ha pubblicato il primo disco di cover.

Tutti artisti nati al tempo del massimo fulgore di Goldman che ricantano i suoi successi. Particolare non secondario: fra i fondatori dell’etichetta c’è il figlio del cantautore. Novità rispetto al primo disco: ci sono sempre Tal, Amel Bent, Emmanuel Moire, Christophe Willem, Zaho, Amaury Vassili, Leslie, Amandine Bourgeois,Merwan Rim, Judith, Corneille, entrano o la troupe di Robin des Bois, il musical di enorme successo in Francia, Soprano, Anggun, Brice Conrad,  Zaho, Damien Sargue, Pauline, Mani, Mickael Miro, Elisa Tovati, Sofia Essaidi, Bastien Lanza. A queste si aggiungono tre ragazze comuni, selezionate attraverso un concorso che si chiama proprio come la canzone che cantano insieme ad Amandine Bourgeois, Tal, Leslie, Sofia Essaïdi ovvero “Ta chance”.

E mentre si sta pensando anche ad uno spettacolo itinerante (sul modello di Stars80, dedicato agli artisti degli anni 80, che riempì le piazze francesi tre anni fa), dopo l’uscita del primo singolo “Quand la musique et bonne” eseguito da Amel Bent e Soprano, è uscito anche “Nos Mains, cantato dall’intero cast. Di seguito la lista dei brani:

Tal – Pas toi
Amandine Bourgeois, Mani et Merwan Rim – Un, Deux, Trois
Christophe Willem – Confidentiel
Collégiale – Nos Mains
Tal, Leslie, Sofia Essaïdi, Amandine Bourgeois, Céline, Angéline, Faustine & Kelly – C’est ta chance
Corneille – Bonne idée
Elisa Tovati et Mickaël Miro – Elle a fait un bébé toute seule
Judith – Sache que je
Leslie et Pauline – La vie par procuration
Emmanuel Moire et Pauline – Juste Après
La troupe des Robins des Bois – Il changeait la vie
Amel Bent et Soprano – Quand la musique est bonne
Zaho – Encore un matin
Amaury Vassili, Anggun & Damien Sargue- Né en 17 à Leidensta
Bastien Lanza& Sofia Essaidi – Si je t’avais pas

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Génération Goldman volume 1 e 2, la Francia ricanta il re del pop anni 80 e 90

Ne abbiamo parlato poco, in questo blog ed è il caso di rimediare. Perchè a fronte dell’enorme successo del primo volume (750mila copie, disco di diamante), sta arrivando il secondo, che promette ancora grande musica. Il fatto è che quando in Francia si parla di Jean Jacques Goldman è un pò come parlare di Battisti da noi, con la differenza che Goldman è vivo e vegeto, anche se non pubblica un lavoro di inediti dal 2001. Così quando la My Major Company, l’etichetta finanziata dagli internauti, fucina di talenti e lanciata dal figlio di Goldman ha proposto (insieme con M6 e NRJ) un lavoro di cover di canzoni proprio del cantautore francese a cura di artisti nati nei due decenni in cui è stato protagonista (Génération Goldman, appunto) è stato un trionfo.

La Francia e l’Europa hanno (ri)scoperto la bellezza e l’attualità di un artista le cui canzoni e i suoi album hanno spesso e volentieri vinto un disco di diamante, mostrando ancora grande attualità (una selezione delle cose migliori dei suoi album è sul suo canale youtube). Adesso come detto è in arrivo (il 26 agosto) il secondo volume “Génération Goldman 2″, con una lista di artisti confermata ed alcune novità. Rispetto al volume uno escono Zaz, Irma, Baptiste Giabiconi, Ivyrise, Marie Mai,  Zaho, Shy’M, Dumè, M Pokora e Florent Mothe ed entrano la troupe di Robin des Bois, il musical di enorme successo in Francia, Soprano, Anggun, Brice Conrad, Damien Sargue, Pauline, Mickael Miro, Elisa Tovati, Sofia Essaidi, Bastien Lanza.

Confermati Tal, Amel Bent, Emmanuel Moire, Christophe Willem, Zaho, Amaury Vassili, Amandine Bourgeois, Judith, Corneille. Con altre canzoni del cantautore francese. Il primo singolo del volume 2 è “Quand la musique est bonne” eseguito da Amel Bent e Soprano che Goldman incise nell’album “Minoritaire” del 1982. A questo link invece trovate un estratto di “Pas toi” a cura di Tal.

Sotto, trovate l’intero volume 1 su Spotify ma per chi non disponesse del nuovo media o preferisse youtube, ecco la possibilità di rivedere alcuni singoli: per esempio “Je te donne”, che Goldman incise con Micheal Jones e che qui è eseguito da Leslie e dagli inglesi Ivyrise (lanciati dalla sezione britannica di My Major Company). Ma poi ecco anche gli altri singoli usciti: “Envole moi” (Tal e M Pokora), “Famille” (l’intero cast), “Là bas” (Marie Mai e Baptiste Giabiconi) e “Comme toi” (Amel Bent). Ma anche altre tracce: “Je marche seul” (Christophe Willem) o la celebre “Il suffira d’un signe” (Merwan Rim, Baptiste Giabiconi, Amauri Vassili e Dumè) e “On ira” (Judith e Florenth Mothe). La playlist completa è qui.

Eurovision Song Contest 2013: le ultime news e le pagelle ai 39 brani in gara

Eccolo, finalmente, il quadro delle 39 canzoni in concorso al prossimo Eurovision Song Contest, dal 14 al 18 maggio prossimi in Svezia. La Rai ha ufficializzato i commentatori che saranno di nuovo Federica Gentile di Radio 2 per la prima semifinale, l’unica trasmessa da noi, su Rai 5 e di nuovo il duo di Caterpillar Radio 2 Filippo Solibello-Marco Ardemagni per la finale su Rai 2 (approfondimenti su Eurofestival News). Confermato di nuovo anche il team di Sm Tv San Marino che trasmetterà tutte e due le semifinali e la Finale col commento di Lia Fiorio e Gigi Restivo di Radio San Marino.

L’Ebu ha poi deciso insieme a SVT, la tv svedese organizzatrice l’ordine di esibizione, sulla base del parziale sorteggio delle due metà di semifinale eftettuato in precedenza. La Svezia, finalista era stata sorteggiata ad esibirsi sedicesima, per le altre big, sorteggio il 17 maggio.  Qui sotto, le nostre pagelle ai 39 brani, divise per semifinali ed in ordine di apparizione.

PRIMA SEMIFINALE (trasmettono e votano anche Italia, Regno Unito e Svezia)

1. AUSTRIA: Natàlia Kelly- Shine: Un genuino pezzo pop, magari non originale ma assolutamente gradevole, degna apertura della manifestazione. Dopo la negativa esperienza dell’anno scorso, l’Austria può sperare nella qualificazione. Lei è brava e ha talento. VOTO 7

2. ESTONIA: Birgit – Et uus saks alguse: Un bel tuffo negli anni 90, ai Sanremo della Pausini, di Antonella Arancio, Raffaella Cavalli e di tantissime ballate al femminile più o meno tutte uguali. Originalità sottozero. Però il pezzo è bello e si fa ascoltare, se fa un bel live chissà. VOTO 7.5

3.  SLOVENIA: Hannah- Straight into love: Dal lento si passa alla dance scatenata. Il pezzo è sottovalutato, ma nel suo genere è interessante e lei da brava vocalist sfodera un notevole performance, per questo genere di brani.  Difficile passi il turno, ma lo meriterebbe VOTO 7.5

4. CROAZIA: Klapa S Mora – Mizerija: I sei tenori garantiscono ottima prova vocale ma per adesso difettano nella messa in scena. Gradevole, ma probabilmente non è ancora il tempo giusto per la Klapa. VOTO 7

5. DANIMARCA: Emmelie De Forest- Only teardrops: Il pop annaffiato del folk della giovane danese parte nel novero dei favoriti. Ha tutto per fare bene: molto eurovisivo, molto ben cantato. Forse anche un pò scontato, ma tant’è. VOTO 7.5

6. RUSSIA: Dina Garipova- What if: La più seria concorrente al podio per Mengoni è lei, grande voce al servizio di una ballata pop interessantissima, molto orecchiabile e radiofonica. Attenzione ai russi, giocano per vincere. O almeno così sembra. E stavolta lo fanno seriamente. VOTO 9

7. UCRAINA: Zlata Ognevich-Gravity: Il revamping ha dato potenza al brano, ma forse non lo ha aiutato a crescere. Complessivamente l’operazione funziona, in più agli ucraini, nella semifinale coi fratelli russi e bielorussi (nonostante il nuovo metodo di valutazione dei giurati), i voti per la finale non dovrebbero mancare. VOTO 7

8. OLANDA:  Anouk – Birds: Forse è il pezzo più bello e di classe della rassegna fra quelli stranieri, impreziosito dall’esperienza di un’artista forgiata anche da tanti live di successo. Dopo un decennio, l’ingresso in finale parrebbe soltanto una formalità. L’Olanda ha scommesso su Anouk, non vince dal 1975. Hai visto mai. VOTO 9

9. MONTENEGRO: Who see ft Nina Zizic- Igranka: Il vero problema della canzone è che è in montenegrino. Perchè altrimenti sarebbe la scommessa più bella ed originale della rassegna. L’Hip hop è un genere complesso, la lingua originale stavolta non è un valore aggiunto. Sarà durissima, che peccato. VOTO 7

10. LITUANIA: Andrius Pojavis – Something: Complessivamente fa un buon lavoro, ma il pezzo scorre via abbastanza anonimo, senza picchi. La vicinanza dell’Estonia difficilmente le basterà e il pezzo non ha le caratteristiche per solleticare le giurie. VOTO 6

11. BIELORUSSIA: Alyona Lanskaya- Solayoh: Avete presente i balli di gruppo sulla spiaggia o i riempipista di Genio e Pierrots (“Pinguino, Pinguino, Saltino”)? Ecco, appunto. In più tutta l’operazione, con il cambio di canzone dopo che la gente ha votato. Per carità. VOTO 4

12. MOLDAVIA: Aliona Moon O mie: Molto meglio questa versione in rumeno rispetto all’originale inglese. Una bella power ballad, molto ben cantata, grande atmosfera, si stacca dalla media dei pezzi del genere. Attenzione anche ai moldavi, che quest’anno fanno sul serio. Magari per la vittoria no, ma in top 5 è possibile. VOTO 9

13. IRLANDA: Ryan Dolan- Only love survives: Una dance pop come ce ne sono milioni di altre. E nemmeno fra le più belle. No, l’anno prossimo decisamente non si va a Dublino. VOTO 5

14. CIPRO: Despina Olympiou- An me thimasai: C’è che lei è forse la più brava in gara e promette un grande live, anche vista l’esperienza. Ma il pezzo è una ballata normalissima, anche discretamente noiosa. Può bastare lo stesso per la finale?. Forse. VOTO 6.5

15. BELGIO: Roberto Bellarosa- Love kills: La versione primaria era una roba inascoltabile, il revamping l’ha leggermente migliorata. Il suo live nella finale nazionale è stato tragico, se non studia finisce a fondo plotone. VOTO 5.5

16. SERBIA: Moje 3- Ljubav je svuda: Operazione coscialunga e merce in  mostra  per la Serbia, tipicamente al servizio di un pezzo scarso. Parecchio scarso. Però attenzione, hanno Croazia, Montenegro e Slovenia nella stessa semifinale. L’occhio vuole la sua parte e rivederle in finale non dispiacerebbe. Risentirle, invece si VOTO 5

SECONDA SEMIFINALE (trasmettono e votano anche Francia, Spagna e Svezia)

1. LETTONIA: PeR- Here we go:  Il pezzo apre la seconda serata ma scivola via così rapidamente come entra. La corsa per la finale sembra davvero in salita, lì da sola, senza amici. VOTO 5

2. SAN MARINO: Valentina Monetta- Crisalide: Si, sembra di ascoltare un pezzo di Sanremo degli anni 90. Ma non è un male.  Valentina Monetta finalmente in tutto il suo splendore, su una melodia che ne esalta le doti vocali e sta facendo proseliti in rete. Bel cambio di ritmo. Canzone funzionale alla rassegna, forse non fuori, ma chi se ne importa. Il voto? No, siamo di parte. FORZA SAN MARINO.

3. E.R.J. MACEDONIA – Esma & Lozano- Pred da ze razdeni: Al vostro cronista non piaceva nemmeno “Imperija”, ma almeno era originale. Questo brano difetta anche in questo. Aridatece Kaliopi. VOTO 5

4. AZERBAIGIAN: Farid Mammadov- Hold me: La festa del liceo, in pieni anni 90, quando il dj mette un lento e uno ci prova con la più bella della classe. Uno di quei pezzi che dimentichi dopo 6 secondi. Le giurie l’affosseranno, ma la produzione è la stessa che ha venduto bene il prodotto negli ultimi anni. Basterà? VOTO 6

5. FINLANDIA – Krista Siegfrids- Marry me: Ma davvero nella finale finlandese non c’era un pezzo migliore? Brano, esibizione, lei vestita da sposa sexy. Tutto fuori luogo. No, quella parola non il vostro cronista non la usa, perchè è stata troppo abusata a sproposito parlando di Esc. Però poi vedi e senti una roba del genere e ti sale la bile. VOTO 5

6- MALTA- Gianluca- Tomorrow: Dopo anni di produzioni indecenti, Malta propone una canzoncina senza troppe pretese ma fresca, radiofonica ed orecchiabile. Una ventata d’allegria, chissà che non ce la faccia. VOTO 8

7. BULGARIA: Elitsa Todorova & Stoyan Yankoulov- Samo Shampioni: Anche  qui l’operazione cambio in corsa dopo voto del pubblico, non dà proprio una bella immagine. Il pezzo è sotto la media delle cose che i due hanno mostrato di saper fare. Brano del 2007 compreso. VOTO 5.5

8. ISLANDA: Eithor Ingi- Eg a lif: Ha resistito alla tentazione di non tradurre in inglese la sua ballata e questo sicuramente gli fa onore, anche se probabilmente gli farà perdere un pò di posizioni, nel marasma delle tante buone ballate (come questa). VOTO 7

9. GRECIA: Koza Mostra ft Agathonas – Alchohol is free:  Il rebetiko della ensemble greca potrebbe essere la sorpresa della rassegna. Non per vincere, of course, non c’è neanche il denaro per organizzare. Ma il pezzo potrebbe essere spinto molto in alto dalla giurie. Merita. VOTO 8

10. ISRAELE: Moran Mazor- Rak Bishvilo: Difficile e intimista, come alcune delle proposte israeliane alla rassegna. Si inserisce fra i possibili outsider per una piazza a ridosso delle prime. Però è difficile da mandare giù tutto d’un sorso. E anche con due o tre. VOTo 6.5

11. ARMENIA: Dorians-Lonely planet: Bisognerebbe capire il perchè quando un big della musica scrive per l’Eurovision, usa quasi sempre la mano sinistra, proponendo fondi di cassetto o comunque non il meglio delle sue cose. Toni Iommi dei Black Sabbath, autore del pezzo, non è da meno. VOTO 5.

12. UNGHERIA: ByeAlex- Kedvesém (Zoohacker rmx): Il primo remix in concorso nella storia eurovisiva ha un sapore delicato e lounge. Forse troppo, per un pezzo cantato in lingua originale e in svedese. Monotono nella costruzione, ma non da buttare. VOTO 6

13. NORVEGIA: Magaret Berger- I feed you my love: Nella costruzione somiglia molto al brano vincitore l’anno scorso ma è uno dei pochi pezzi della rassegna fuori dal coro e soprattutto inserito nello spirito musicale del tempo. Parte fra i favoriti, può andare in fuga e giocare per vincere, come sperano a Oslo. Ma anche no. E allora potrebbe accadere di tutto, compreso che faccia flop.  ma sarebbe incredibile. VOTO 8.5

14. ALBANIA: Adrian Lulgjuraj & Blejdar Sejko- Identitet: Rock genuino, fatto bene, fatto da uno che fa rock da 25 anni, il primo in Albania e da un giovane talento. I veri outsider sono loro. Battere il quinto posto dell’anno scorso sarà difficile, ma saranno clienti ostici per tutti. Non sottovalutateli. VOTO: 8.5

15. GEORGIA: Nodi & Sophie- Waterfall: La ballata classica firmata dal compositore campione in carica si tiene in piedi grazie all’interpretazione di precisione giapponese dei due “figli dei talent” nazionali. Ma è una roba sentita almeno un milione di volte. VOTO 6.5

16. SVIZZERA: Takasa- You and me: Qui si giudica la canzone, non il gruppo, la sua storia e le sue storie. E il pezzo è proprio bello. Del sano schlager, di quelli che entrano in testa in 10 secondi netti e non ne escono più. Roba che la canticchi e batti il tempo col piede. Meritano la finale, non foss’altro perchè fra tante ballate ci fanno divertire. VOTO 8.5

17. ROMANIA: Cezar- It’s my life: E’ anche uno simpatico, Cezar. E l’idea di mettere quella sua voce da controtenore al servizio del pop non sarebbe nemmeno male. Ma il pezzo no, è proprio inascoltabile. Imbarazzante. Una roba che nemmeno nelle peggiori discoteche. VOTO 3

CANZONI GIA’ FINALISTE

16. SVEZIA: Robin Stjernberg- You: Se non si fosse capito bene, la Svezia padrona di casa non corre per vincere, ovviamente.  E’un pezzo carino, che si ascolta piacevolmente. Ma tremendamente di plastica. Dopo Loreen, almeno tre passi indietro. Entrerà nei 10, senza disturbare troppo.VOTO 7

Da definire. FRANCIA: Amandine Bourgeois- L’enfer et moi: La entry è di qualità, senza dubbio. Ma non è abbastanza convincente per dare una sferzata in positivo ai pessimi risultati della Francia. Un pò pop, un pò vintage, un pò world music. Un pò tutto, niente completo. La disfatta dovrebbe essere evitata, ma per la top  10 serve altro. VOTO 7

Da definire. GERMANIA: Cascada- Glorious: Sono partiti lanciati, schizzati nella top 10 europea prima degli altri. Il progetto eurodance è di spessore, come molte delle loro produzioni e sembra scontato che lottino per la vittoria. Il pubblico è dalla loro parte e forse anche una fetta di giurati, dovranno conquistarsi le giurie più difficili (come la nostra) e questa è la vera incognita. Se non arrivano almeno terzi è un fiasco colossale. VOTO 9

Da definire. ITALIA: Marco Mengoni- L’essenziale: Che sia fra i pezzi migliori non c’è nemmeno bisogno di dirlo. Il problema è capire un brano molto italiano come questo potrà trovare il giusto riscontro in Europa. Non è scontato, anche vista la nostra difficoltà ad esportare certi prodotti. Tuttavia lotta per il podio e ha buone chances di centrarlo. Molto dipenderà anche dal live (di venerdì sera in prova, quando votano le giurie). FORZA MARCO!

Da definire. REGNO UNITO: Bonnie Tyler- Believe in me: Il pezzo rimette le lancette indietro agli anni 90, però è bello e radiofonico e il pubblico sin qui sembra apprezzare. Il vero problema è se Bonnie Tyler sarà in grado di fare un live all’altezza della sua fama. Se ci riuscirà, apprezzeranno anche le giurie e la clamorosa scommessa del Regno Unito potrebbe anche passare all’incasso. Altrimenti, il destino sarà  segnato.  VOTO 8.5

Da definire. SPAGNA: El Sueño de Morfeo- Contigo hasta el final: Fossimo in un festival pop normale, lotterebbero per vincere. Ma all’Eurovision non sempre i pezzi di pop genuino (ancorchè con influenze celtiche) funzionano come dovrebbero. La bella figura è assicurata, un risultato degnissimo anche. La top 10, forse, se la dovranno conquistare. Noi siamo di parte, lo sapete. Per noi hanno già vinto. VOTO 9

Eurovision Song Contest 2013: ecco il quadro completo dei partecipanti (con i video)

Completato il quadro dei partecipanti al prossimo Eurovision Song Contest: dal 14 al 18 maggio saranno 39 i cantanti che si sfideranno per altrettanti paesi. Due le canzoni in italiano (non succedeva dal 2008): “L’essenziale” di Marco Mengoni per l’Italia e “Crisalide” di Valentina Monetta per San Marino. Diversi big in concorso: Anouk per i Paesi Bassi, Bonnie Tyler per il Regno Unito, i Cascada per la Germania e El sueño de Morfeo per la Spagna, senza tralasciare Esma Redzepova, una delle maggiori esponenti mondiali della musica gitana, in coppia con Lozano per la Macedonia. Come da regolamento, Heilsarmee, ovvero L’esercito della Salvezza, l’organizzazione religiosa in gara con alcuni suoi elementi per la Svizzera, oltre alle divise ha dovuto cambiare anche il nome: sono iscritti come Takasa, una parola che in swahili vuol dire “purificare”, ma è anche l’acronimo di The Artist Known As Salvation Army (ovvero: l’artista noto come esercito della salvezza). Ecco l’elenco completo dei cantanti e delle canzoni in gara, con relativi video.

PAESI GIA’ FINALISTI, finale 18  maggio ore 21

PRIMA SEMIFINALE (trasmettono e votano anche Italia, Regno Unito e Svezia), martedì 14 maggio ore 21

SECONDA SEMIFINALE (trasmettono e votano anche Francia, Spagna e Germania), giovedì 16 maggio ore 21

Eurovision: l’Italia sceglierà da Sanremo. E San Marino…

ESC2013_butterfly_background_sloganCome al solito, il nostro blog partner Eurofestival NEWS è sempre in prima linea per quanto concerne le notizie sul frontw eurovisivo. Questa settimana è stata rovente per quanto riguarda il mondo italofono, ma non solo. Anzitutto, si è palesata la Rai, che ha confermato l’anticipazione data dallo stesso sito eurovisivo che la scelta del rappresentante italiano per l’Eurovision Song Contest 2013 avverrà fra i cantanti che prenderanno parte al Festival di Sanremo (quest’anno sono tutti e 22 eleggibili). A scegliere l’artista sarà una commissione interna e l’annuncio sarà fatto in diretta durante la finale del Festival, in 16 febbraio. La canzone sarà invece selezionata successivamente, potrebbe anche non essere una delle due sanremesi.

Salta invece la prevista diretta via satellite del 30 gennaio per San Marino. Sm tv annuncerà in quella data l’artista o gli artisti che la rappresenteranno a Malmo, unitamente al titolo del brano e a quello dell’autore, in una conferenza stampa che sarà trasmessa esclusivamente in diretta web sul sito www.smtvsanmarino.sm. Per scoprire il motivo e il relativo videoclip si dovrà attendere invece una nuova presentazione, sulla cui data c’è ancora incertezza: forse si terrà alla fine del mese di febbraio o forse addirittura arriverà a ridosso della deadline. In quel caso, si svolgerà un evento in diretta televisiva via satellite.

FRANCIA: AMANDINE BOURGEOIS CON “L’ENFER ET MOI” – Di nuovo “operazione rilancio” per la Francia e per l’artista selezionato. Si tratta della 34 enne Amandine Bourgeois, che ha vinto, nel 2008, la sesta edizione di Nouvelle Star, versione francese di American Idol, guadagnando popolarità dopo anni di gavetta fra complessi pop-rock e funk-soul ed esperienze nel musical. La vittoria le ha permesso di firmare un contratto discografico con la Sony che ha dato alle stampe l’album di debutto “20m²” nel 2009, più di 130 mila copie vendute in Europa e disco d’oro in Francia. La partecipazione all’Eurovision sarà l’occasione per rilanciare una carriera offuscata dai risultati non entusiasmanti del secondo album “Sans amour, mon amour” uscito lo scorso anno.

Firme importanti per il brano “L’enfer et moi”: Boris Bergman, paroliere inglese per Dalida, France Gall, Juliette Gréco e Mireille Mathieu, tra gli altri, e firma di “Un train qui part” di Marie e “Une chanson c’est une lettr”e di Sophie, brani presentati dal principato di Monaco negli Eurovision del 1973 e 1975, e David Salkin, musicista per tanti volti della scena contemporanea francese come Anggun, Hélène Ségara, Christophe Willem, Julie Zenatti, Zazie e il compianto Grégory Lemarchal.

ARMENIA ROCK E CIPRO….- Ha scelto anche l’Armenia, affidandosi a Gor Sujyan, il cantante e frontman dei Dorians, la principale rockband del paese. I Dorians come gruppo erano stati scelti l’anno scorso prima che la tv si ritirasse, fuori tempo massimo, per non prendere parte (adducendo motivi di sicurezza) alla rassegna che si svolgeva nella terra “nemica” dell’Azerbaigian. Approfondimenti qui.

CIpro ha invece chiuso (forse) la lunga telenovela relativa all’artista che lo rappresenterà. Il forse è d’obbligo perchè visto come sono andate sin qui le cose, non si sa mai. La scelta è caduta su Despyna Olympiou, nome grosso della musica ellenofona, lunga carriera alle spalle, che porterà una canzone scritta per lei per la musica da Andreas Georgalis, autore di “Mono Yia Mas” di Constantinos Christophorou (Cipro 1996) e per le parole di Zinon Zintillis, paroliere di “Genesis”, che lo stesso Hatziyannis portò all’Eurovision nel 1998. A lei si è arrivata dopo che era saltata la precedente designazione di Valando Tryfonos,  per motivi di sponsor. La vicenda completa è in questo post.