Eurofestival 2011, Mika contattato per scrivere il brano della Gran Bretagna

Nonostante i ripetuti fiaschi, il Regno Unito crede ancora nell‘Eurofestival. E visti i recenti risultati di altri paesi fa bene.  La Gran Bretagna non vince dal 1997 (“Love shine a light”, Kathrina & The Waves), nella famosa edizione della “sconfitta pilotata” dei Jalisse e non va sul podio dal 2002 (Jessica Garlick). Negli ultimi anni, se si eccettua il quinto posto di Jade nel 20009 griffato Lloyd Webber, una lunga serie di figuracce. Non ultimo il fondo classifica forse un pò immeritato di quest’anno.

E allora è scattata la ricerca all’artista che possa far tornare in alto il Regno Unito. Il quotidiano “The Sun” (solitamente piuttosto autorevole) riferisce una voce secondo la quale la BBC avrebbe chiesto al cantautore anglo-libanese Michael Hallbrooke Penniman jr, in arte  Mika di rappresentarli nel 2011 in Germania almeno in veste in autore del brano in concorso. Non è impossibile, va detto. Perchè lo stesso Mika nel 2008 aveva manifestato di voler andare all ‘Eurofestival (anche come interprete), ma per il Libano suo paese di origine.

La cosa non andò in porto perchè il paese era ancora sotto squalifica triennale dopo che nel 2005 si ritirò a pochi giorni dal via (dunque fuori tempo massimo) dopo aver manifestato la volontà di non ottemperare al regolamento della Ebu che impone la trasmissione integrale di tutte le canzoni (il Libano infatti non riconosce lo stato di Israele ed aveva informato che avrebbe mandato la pubblicità durante l’esecuzione di Shiri Maimon).

Certo se Mika, uno degli artisti pop più popolari al mondo andasse davvero alla rassegna, il Regno Unito potrebbe davvero tornare a dire la sua. C’è da dire che anche nel 2010 ci hanno provato: all’inizio infatti era stato contattato Elton John, che però per problemi di salute aveva declinato l’invito. Non era invece andata in porto la trattativa con Gary Barlow dei Take That che avrebbe dovuto scrivere il brano che sarebbe poi stato cantato da Duncan James dei Blue. Poi la scelta dei santoni anni’80 Stoke & Waterman e l’insuccesso di Josh Dubovie.

Per ora è solo una voce, che non trova conferma alcuna. Ma The Sun, di solito, è molto bene informato. E se Mika accettasse, magari non solo scrivendo il brano ma anche salendo sul palco a cantarlo, gli ascolti sarebbero assicurati. E probabilmente anche un posto sul podio. E l’Italia? Noi abbiamo Sanremo, dove arriva secondo un principe stonato e vincono gli artisti scartati dalla giuria tecnica. E abbiamo Castrocaro. Dove si consente ad un giurato di votare dopo gli altri, influenzando la classifica. La sera che 125 milioni di europei guardavano in contemporanea Lena vincere, noi guardavamo i bambini della Clerici con Morandi che cantava “Scende la pioggia”. Ma ognuno ha la sua tv. E la sua musica.

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Eurofestival 2010: il bulgaro Miro primo cantante ufficiale. Si ritira l’Ungheria. Elton John scriverà per gli inglesi?

eurovision-2010-osloPrimo concorrente per l’edizione 2010 dell’ Eurofestival, che si svolgerà ad Oslo in Norvegia dal 25 al 29 maggio prossimi: si tratta di Miroslav Kostadinov, in arte Miro, che sarà in gara in rappresentanza del suo paese di origine, la Bulgaria.

Selezione interna per la tv bulgara, che ha scelto il cantautore. Ora sarà l’artista a proporre cinque canzoni in una apposita serata ed il pubblico di casa sceglierà quella da mandare in Norvegia. Dopo il fiasco dell’anno scorso, i bulgari sono in cerca di riscatto. Hanno tutto il tempo per scegliere il pezzo giusto…

ALTRE CINQUE CONFERME, ESCE L’UNGHERIA – Esce l’ Ungheria. Dopo la sofferta stagione passata, con tre brani selezionati prima di arrivare a quello buono, la tv ungherese ha detto che quest’anno non ci sara. per colpa della crisi economica. In compenso, con l’adesione di Serbia, Croazia, Slovenia e Bosnia Erzegovina e proprio oggi dell’Irlanda, sono 31 i paesi che hanno già detto sui. C’è tempo sino a fine anno.

ELTON JOHN PER GLI INGLESI? – Mentre arriva la triste notizia che al grandissimo Andrew Lloyd Webber, l’anno scorso autore del brano giunto quinto in quota Regno Unito, è stato diagnosticato un tumore alla prostata, la BBC ha dichiarato di essere in trattativa con Elton John, cui si vorrebbe affidare la composizione del brano 2010. 

Voci danno anche in moto la Francia: in attesa che confermi la sua presenza, pare abbia contattato come autore l’irlandese Johnny Logan, due volte vincitore al concorso, per scrivere il brano (la musica, perchè il pezzo sarà in francese). Si muove anche Cipro: il tam tam dà in corsa Andy Paul, visto presso la sede della tv cipriota.

TELEVOTO “ALL NIGHT LONG” – Dopo l’introduzione delle giurie anche nelle due semifinali, il cui peso sarà del 50%, la Ebu ha confermato un’altra novità: non si voterà più solo alla fine, ma anche durante le esibizioni, a partire dall’inizio del primo concorrente.

Ma a differenza di Sanremo, il televoto non sarà aperto anche nella sera in cui non c’è la diretta o nella semifinale nella quale i cantanti di un determinato paese non cantano: ogni semifinale e la finale avranno un televoto a parte, che durerà soltanto sino ad un quarto d’ora dopo l’esibizione dell’ultimo cantante.

ADESIONI CONFERMATE – Albania, Azerbaigian, Armenia,  Bielorussia, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia,  Germania, Gran Bretagna,  Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele,  Malta, Norvegia, Olanda, Portogallo, Serbia, Slovenia, Slovacchia, Svezia, Svizzera, Turchia,  Ucraina.

“Punching out” e “My man”, i nuovi singoli di Jade Ewen

L’abbiamo sentita all’Eurofestival e ci ha fatto scendere più di una lacrima con “It’s my time”, il brano scritto da Diane Warren ed Andrew Lloyd Webber che si è piazzato al quinto posto, ridando finalmente un pò di dignità alla musica inglese sul palco eurofestivaliero dopo anni di fiaschi.

Ecco ora “Punching out”, il nuovo singolo – che è partito un pò lento, in verità  – di Jade Ewen. Voce potente messa in luce da un arrangiamento molto particolare, un pezzo soft, adatto alle sue corde. Il problema, per questa ventunenne, è che dopo aver cantato un pezzo del Barone Lloyd Webber qualsiasi altra cosa è zero.

Lo stesso dicasi perMy Man”, l’altro singolo, fresco fresco. La sensazione è che su questa ragazza si possa costruire qualcosa di buono. Lasciamo perdere i paragoni col pezzo dell’Eurofestival, qui ci sono due singoli discreti ma non straordinari ,meglio il primo di questo. Aspettiamo di sentire altro.

Daniele Moretti, un’italiano all’Eurofestival: “Vorrei tornarci per il mio paese”

l_a8aceb336a314857b831e8d98983cafbLa musica a volte prende giri strani. Per esempio parte da Dublino, passa a Trieste e torna indietro, per poi fare tappa a Mosca. E tornare di nuovo in Italia. E’la storia di “Et Cetera”, il brano che le irlandesi Sinead Mulvey & Black Daisy hanno presentato in concorso all’Eurofestival. Il motivo porta in calce la firma di un del 23enne Daniele Moretti. E’lui infatti ad aver arrangiato il brano composto dall’irlandese Niall Mooney e dallo svedese Jonas Gladnoff, due vecche volpi dell’Eurofestival.

Nato a Roma nel 1985 da mamma romana e padre triestino e residente nella città giuliana, figlio d’arte (il padre è musicista), ha cominciato a suonare sin da bambino, partendo con lo studio del pianoforte classico fino a praticare altri strumenti. Oggi è il leader dei Klame, rock band che si ispira ai Linkin’ Park e proprio da poco ha dato alle stampe il primo album “Instead of rules” (è in corso di lavorazione il secondo). In un contesto come questo, molto lontano dal pop, è nato quello che in Irlanda è già un successo di vendite e che presto potrebbe arrivare anche in Italia.

L’incontro con l’Irlanda e con l’Eurofestival comincia nel 2008 e non poteva essere più casuale…

“Infatti è così – esordisce Daniele – tutto merito di una mia vicina di casa, che è andata in Irlanda. Conosceva Niall Mooney, l’autore della canzone, che stava cercando un cantante italiano, che fosse bravo anche come autore. Avevano scritto un motivo in inglese, ma volevano che fosse tradotto e cantato in italiano, per partecipare alle selezioni per San Marino. Ma i tempi erano troppo stretti, c’era da lavorarci su. Così per l’Eurofestival 2008, non se n’è fatto niente ed io ho comunque continuato a lavorare sul brano che mi avevano spedito”.

Che però era diverso da quello che abbiamo sentito in gara all’Eurofestival

“Esatto. Si chiamava “Countdown to summer” ed aveva un sound molto anni’80. Non mi piaceva, così ho chiesto il permesso di rielaborarlo. Ho lasciato la batteria originale, ho risuonato il basso ed altri strumenti con i musicisti del mio gruppo ed ho rifatto la linea vocale. E’venuto fuori il brano “Fuori dalla realtà”, cantato da me in italiano (dato che questo blog non permette l’upload di mp3 almeno gratis, lo streaming lo trovate in anteprima in questo link) . Ho rimandato loro il brano e poi non ne ho saputo più nulla, sino al febbraio scorso, quando mi hanno chiamato dicendomi che l’avevano ritradotto in inglese come “Et Cetera” e che il brano aveva passato le selezioni irlandesi, qualificandosi per Mosca…”.

A quel punto per lei si è aperta una porta nuova…

“Prima di questo incontro non sapevo nemmeno cosa fosse l’Eurofestivalinstead-of-rules, poi ho cominciato ad innamorarmene. Finchè non ci sei dentro non ti rendi conto di cosa sia. Grande organizzazione, tutto studiato al minuto, hai orari precisi per provare, sai sempre a chi devi rivolgerti. Ti vengono a prendere con il pullmann e soprattutto è una grande festa della musica, senza cose inutili di contorno, senza frivolezze”.

Poi è arrivato il momento della manifestazione. Quella ufficiale, dentro l’Olimpiskij di Mosca e quella di contorno, nei momenti comunitari all’Euroclub.

La cosa più bella è proprio questo scambio di culture, puoi confrontarti con artisti di tanti paesi. Quando hanno visto me, per esempio, hanno letto “Italy” sul mio cartellino e mi hanno guardato con una faccia strana, come a dire “Cosa ci fai tu quei dall’Italia?”, così ho raccontato loro la mia storia. All’Euroclub poi, è un grande momento di socializzazione. Certo è un peccato che l’Italia non partecipi”.

E la mancata qualificazione per la finale dell’Irlanda?

“Mi ha fatto arrabbiare tantissimo, per fortuna ero l’unico italiano e nessuno nella Green Room capiva quello che stavo dicendo al momento dei risultati….pensavo proprio che saremmo arrivati davanti ai croati (ripescati dalla giuria ndr) ma evidentemente i blocchi politici fra paesi servono ancora…”

Ma lei che idea si è fatta dell’assenza del nostro paese?

I Klame. Al centro Daniele Moretti

I Klame. Al centro Daniele Moretti

“Francamente è assurda. Ne parlavamo con gli irlandesi e l’idea che abbiamo è che l’Italia viva una sorta di complesso di superiorità, consideri Sanremo troppo più importante ed ha paura di fare brutta figura, di confrontarsi con gli altri paesi. E allora ha deciso di concentrare le risorse su quella manifestazione. Eppure questa è una vetrina internazionale. Quest’anno c’erano Noa, Patricia Kaas, Lloyd Webber, da italiano francamente mi sono sentito deluso che il mio paese non fosse presente”.

Ora però state lavorando ad un progetto importante proprio in Italia…

“La nostra idea è di far uscire “Et Cetera” in Italia. Abbiamo preso contatti con la filiale italiana della Sony, che ha i diritti del pezzo, per provare a farlo uscire in lingua italiana, cantato da me col titolo “Fuori dalla realtà”, oppure di fare girare quella irlandese. O magari fare un duetto, chissà. Nel frattempo continuo a collaborare con Niall, per l’album di Sinead Mulvey. E poi ovviamente, guardo al prossimo Eurofestival. Mi piacerebbe tornarci,ma con l’Italia….”

Eurofestival 2009: vince la Norvegia con Alexander Rybak e “Fairytale”

La rivincita dei paesi occidentali. Alexander Rybak, 23 anni, con il brano “Fairytale” riposrta l’Eurofestival in Norvegia, 14 anni dopo i Secret Garden. Un trionfo annunciato e chiaro sin dalle prime votazioni: per lui 387 voti, record della manifestazione, con 41 votazioni su 41 delle quali 17 come migliore.

Secondo posto per l’islandese Yohanna con il brano “Is it true?” (218 punti), spinta proprio dal voto norvegese. Terzi a sorpresa Aysel e Arash, dell’Azerbaigian, con “Always” (207): azeri sul podio al secondo tentativo. Quarta la turca Hadise (“Dum te tek”, 173), quinta l’inglese Jade (“My time”, 173). Bene la Francia, con Patricia Kaas che chiude ottava, malissimo la Germania (ventesima) e soprattutto la Spagna.

Soraya, infatti, ha sprecato il jolly di poter cantare a ridosso del televoto, con una esecuzione non al massimo della sua “La noche es para mi” ed ha chiuso penultima, salvata “solo” dai 12 punti di Andorra. Male la Svezia, in fondo al gruppo, nel mucchio Israele ed il deliziosissimo brano portoghese, partito a razzo e poi spentosi nel finale.

ORIUNDI D’ORONorvegia vincente con un giovane nato in Bielorussia e trasferitosi ad Oslo all’età di 4 anni. Anche nel 1995 c’era una straniera: Fionnula Sherry dei Secret Garden è irlandese. E come Rybak suona il violino. Ai primi 4 posti, altrettanti paesi con almeno un intereprete straniero: Yohanna è nata in Danimarca, Arash in Iran e Hadise in Belgio.

TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI – Ai francesi resta il rammarico che se Patricia Kaas avesse cantato alla fine e non per terza, probabilmente se la sarebbe giocata per il podio. Esibizione da pelle d’oca quella della Kaas: sola sul palco, con un unico faro ad illuminarla nel buio, pathos e magnetismo nell’interepretazione, come si conviene ad una che ha venduto canestri di dischi nel mondo. 

Noa e Mira Awad non vanno benissimo, a centro pezzo qualcosa non ha funzionato, ma il carisma di Noa è intatto e sale un brivido. Come quando si vede Andrew Lloyd Webber al pianoforte accompagnare Jade. E qualcuno dice ancora che l’Eurofestival è solo la fiera del trash.

Effetti speciali: i tedeschi si giocano la pornostar Dita Von Teese, ma non basta e comunque lei vince il derby a luci rosse con Svetlana Loboda, che perde anche quello con la connazionale in gara per la Russia. Dita Von Teese sul palco: da uno come Alex C. che nei suoi pezzi ha lodato “il più bel sedere del mondo” e l’essere “così porno”, non ci si poteva attendere altro.

Brinck batte Waldo’s People nel derby dei brani per le radio, mentre la Svezia è arrivata due volte diciottesima e una ventunesima nelle ultime tre edizioni: sarà il caso di rivedere qualcosa.  Roberto Meloni, sardo di Ardara, ha annunciato i voti della Lettonia dopo averla rappresentata per due anni, mentre nello stesso ruolo per la Germania c’era l’ex leader dei Modern Talking e gli ex partecipanti Sirusho e Laka per Armenia e Bosnia.

[SEMIFINALI – Pubblicate le classifiche: hanno vinto Islanda e Norvegia, davanti a Turchia ed Azerbaigian. Riprescate dalle gurie Finlandia e Croazia. Diremmo nessuna sopresa

L’ANNO PROSSIMO – Si va tutti ad Oslo: appuntamento dal 18 al 22 maggio del 2010. Sopra, il brano vincente. , qui sotto, la classifica

1. Norvegia, Alexander Rybak (Fairytale) 387 punti
2. Islanda, Yohanna (Is it true?) 218
3. Azerbaigian, Aysel ft Arash (Always) 207
4. Turchia, Hadise (Dum te tek) 177
5. Gran Bretagna, Jade (It’s my time) 173
6. Estonia, Urban Symphony (Randajad) 129
7. Grecia, Sakis Rouvas (This is our night) 120
8. Francia, Patricia Kaas (Et s’il fallait le faire) 107
9. Bosnia, Regina (Bistra voda) 106
10. Armenia, Inga & Anush (Jan Jan) 92
11. Russia, Anastasya Prihodko (Mamo) 91
12. Ucraina, Svetlana Loboda (Be my Valentine) 76
13. Danimarca, Brinck (Believe again) 74
14. Moldavia, Nelly Ciobanu (Hora din Moldova) 69
15. Portogallo, Flor de Lis (Todas as ruas do amor) 57
16. Israele, Noa & Mira Awad (There must be another way) 53
17. Albania, Kejsi Tola (Carry me in your dreams) 48
18. Croazia, Igor Cukrov ft Andrea (Lijepa Tena) 45
19. Romania, Elena (The Balkan girls) 40
20. Germania, Alex Swings Oscar Sings (Miss Kiss Kiss Bang) 35
21. Svezia, Malena Ernman (La Voix) 33
22. Malta, Chiara (What if we) 31
23. Lituania, Sasha Son (Love) 23
23. Spagna, Soraya (La noche es para mi) 23
25. Finlandia, Waldo’s people (Lose control) 22

Stasera si assegna l’Eurofestival 2009: lotta a tre Norvegia, Gran Bretagna e Spagna?

Eurovision_Song_Contest_2009_logoStasera alle 21, orario italiano (le 23 di Mosca) va in onda la finale dell’Eurofestival 2009. Si assegna il titolo, colui che succederà a Dima Bilan (che stasera aprirà la manifestazione come ospite) e ovviamente si saprà la sede dell’anno prossimo (dal 19 al 23 maggio 2010).

IL MECCANISMO – Canteranno 25 paesi, vale a dire i 20 qualificati con le due semifinali più le “big four” ammesse di diritto alla finale (Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania), più la Russia padrona di casa anch’essa ammessa di diritto. DOPO la fine delle 25 esibizioni, si vota: lo faranno col televoto tutti e 42 i paesi partecipanti ma stavolta il loro peso sarà del 50%

L’altro 50% sarà quello delle singole giurie specializzate, composta ognuna da 5 membri del mondo della discografia e dintorni, dislocate nelle sedi tv di ciascuno dei 42 paesi. La somma dei voti darà per ciascun paese la classica classifica da 12 punti alla canzone preferita sino ad 1 punto per la decima. I voti saranno annunciati in 42 brevi collegamenti dalle sedi.

LA SERATA – Si vota solo a fine esibizioni dunque è ovviamente importante l’ordine di esecuzione dei brani. La Spagna, unica fra le 5 finaliste di diritto, ha avuto la possibilità di scegliersi la posizione, per le altre c’è stato il sorteggio. Patricia Kaas, La regina francese, che ha la canzone di maggior classe, ma anche la meno “facile” all’ascolto canterà per terza, dunque al momento del voto sarà già scivolata via.

Ma in fondo è un male minore: non è venuta per vincere ma per promuovere l’album e sicuramente cantando per terza c’è più gente a sentirla. Peccato anche per Noa e Mira Awad, che hanno pescato il numero 2: meriterebbero un posto nei 10, chissà.

La spagnola Soraya, a suo tempo, scelse il numero 25, cioè l’ultimo. Sarà lei, col suo brano che sta già facendo bene in Europa, la grande outsider per la vittoria, che contenderà ai due favoriti, vale a dire Alexander Rybak (numero 20), il preferito dal pubblico e dai bookmakers, pronto a riportare ad Oslo il trofeo 14 anni dopo i Secret Garden e Jade Ewen. L’inglese canta (per terzultima) un brano di Andrew Lloyd Webber che potrebbe stregare le giurie. Il Regno Unito non vince dal 1997, la Spagna dal 1969.

CASO SPAGNA – Giovedì sera la Tve ha mandato in differita alle 22.15 spagnole la seconda semifinale a causa del protrarsi di  un match di tennis. La trasmissione di Tve 2 era però disponibile in streaming, ma ovviamente i telespettatori non hanno potuto votare, rimpiazzati dalla giuria di riserva spagnola. Sembra però che la Eurovisione non procederà a punire la Spagna.

Piuttosto invece, Soraya si è appellata a portoghesi e andorrani, delusi dopo che la Spagna aveva chiesto lo spostamento della semifinale di voto, privandoli così di possibili voti “amici” (vedremo poi se questo avrà penalizzato o no Susanna Georgi, eliminata), chiedendo di non “vendicarsi” su di lei non votandola.

GLI ALTRI – Sakis Rouvas, il peso massimo della Grecia, ha pescato l’8, che non è il massimo della vita, ma ha un ottimo seguito e potrebbe comunque inserirsi nella lotta, come anche la turca Hadise (18), ma la vera sorpresa potrebbe essere l’Ucraina, che canterà con 21, giusto prima del rush finale. E’andata malisimo a Malena Ernman, il soprano svedese, che canterà con il 4. Troppo presto. I Flor de Lis vorrebbero regalare il primo successo della storia al Portogallo in 44 partecipazioni: canteranno per seti, è più probabile che vincano il premio della critica. Occhio alla Romania col 22, potrebbe fare bene visti i tanti connazionali in giro per l’Europa

L’elenco delle tv dove seguire l’Eurofestival è in questo link. Manca dalla lista RTBF, la tv del belgio francese, ma si vede anche lì. Se andate su Eurosong Italia trovate i link ad alcuni streaming, ma c’è sempre anche quello ufficiale della manifestazione. Se però avete voglia di una gita fuori porta, andate a Livorno, dove l’Ogae, l’organizzazione dei fans italiani, organizza una visione pubblica. Qui i dettagli. Sotto, l’elenco dei finalisti, in ordine di uscita.

1- Lituania: Sasha Son/Love
2- Israele: Noa & Mira Awad/Eyinach (There must be another way)
3- Francia: Patricia Kaas/Et s’il fallait le faire
4- Svezia: Malena Ernman/La voix
5- Croazia: Igor Cukrov ft Andrea Susnjara/ Lijepa Tena
6- Portogallo: Flor de Lis/Todas as ruas de amor
7- Islanda: Yohanna/Is it true?
8- Grecia: Sakis Rouvas/This is our night
9- Armenia: Inga &Anush/Jan Jan
10- Russia: Anastasya Prihodko/Mamo
11- Azerbaigian: Aysel ft Arash/Always
12- Bosnia Erzegovina: Regina/Bistra voda
13- Moldavia: Nelly Ciobanu/Hora din Moldova
14- Malta: Chiara/What if we
15- Estonia: Urban Symphony/Randajad
16- Danimarca: Brinck/Belive again
17- Germania: Alex Swings Oscar Sings/Miss Kiss Kiss Bang
18- Turchia: Hadise/Dum te tek
19- Albania: Kejsi Tola/Carry me in your dreams
20- Norvegia: Alexander Rybak/Fairytale
21- Ucraina: Svetlana Loboda/Be my Valentine(anti crisisi girl)
22- Romania: Elena/The Balkan Girls
23- Gran Bretagna: Jade/My time
24- Finlandia: Waldo’s People/Lose control
25- Spagna: Soraya/La noche es para mi

Eurofestival 2009, domani si parte: dopo “Believe”, “Believe again”?

Tutto pronto per l’edizione numero 54 dell’Eurofestival che si svolgerà da domani a sabato a Mosca. Sarà una edizione particolarmente ricca. Non sfarzosa, anche se i russi hanno fatto le cose in grande, ma sicuramente di livello importante per quanto concerne i partecipanti, gli autori e le canzoni. 42 paesi in gara, per altrettante canzoni.

Manca l’Italia. Non sarà facile scegliere il sostituto di Dima Bilan, il 26enne prodotto da Timbaland, che l’anno scorso era entrato a Belgrado già con la vittoria in tasca. La sua “Believeha fatto il giro del mondo (Italia compresa), è stata incisa in cinque lingue ed ha avuto un buon successo radiofonico. Quest’anno le attenzioni sembrano concentrarsi su un altro figlio dell’Urss, quell’ Alexander Rybak (in alto il video) nato in Bielorussia ma in campo sotto la bandiera della Norvegia.

I bookmakers lo danno in vantaggio su Grecia e Turchia. Il tam tam della rete però sembra gradire i gorgheggi di Malena Ernman (Svezia), il rock degli svizzeri e della girl band irlandese e la Spagna finalmente competititiva con quella Soraya che in patria è già una stella. Ma chissà che alla fine non possa bagnare il naso a tutti Niels Brinck, titolare della canzone più radiofonica di tutte, quella “Believe again” (sopra) che se non altro per il titolo, è la naturale continuazione del brano di Bilan dell’anno scorso.

GLI AUTORI FAMOSI – Anche perché “Believe again” porta la firma di Ronan Keating. L’ex leader dei Boyzone è oggi uno dei protagonisti più apprezzati del panorama pop europeo ed è solo l’ultima firma di lusso in calce a brani eurofestivalieri. Quest’anno però l’accoppiata più forte è quella della Gran Bretagna, con Andrew Lloyd Webber, il re del musical (“Jesus Christ Superstar” e “Chorus” i più noti) che ha musicato i versi di Diane Warren (ha lavorato con Cher, Celine Dion, Toni Braxton, Faith Hill, Aerosmith, sei nomination per i Golden Globe). E dietro le quinte c’è Linda Perry, ex 4 Non Blondes, già produttrice di Pink. il brano (in alto) è “My time” di Jade Ewen

L’Azerbaigian l’anno scorso spese 800mila dollari per l’ottavo posto del debutto. Quest’anno punta altissimo affidandosi ai tormentoni dell’iraniano Arash, che ha all’attivo due singoli di successo radiofonico (“Suddenly” e “Pure love”) in tutto il Nord ed Est europa. Lui che è uno specialista dei duetti sarà sul palco con la bella Aysel. L’italiano Daniele Moretti è invece fra gli autori di “Et Cetera”, il brano delle irlandesi Sinead Mulvey & Black Daisy: è l’unico pezzo di Italia in questa edizione.

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Eurofestival 2009, le canzoni in anteprima: “Lost control” dei Waldo’s People (Finlandia) e “My time” di Jade (Gran Bretagna)

Sarà il gruppo “Waldo’s people” a rappresentare un’altra delle corazzate dell’Eurofestival sul palco di Mosca, vale a dire la Finlandia. “Lost control” è un brano dance: dunque dopo tre stagioni all’insegna del metal e dell’hard rock, si cambia decisamente genere. Per loro è stato un trionfo alle selezioni finnisce.

Il brano si inserisce appieno nel solco della musica giovane e ultimamente il target di età di chi vota s’è abbassato parecchio. Chi scrive non è un amante del tunz tunz e dunque non è che straveda per il brano, ma se conosciamo un pò la storia recente dell’Eurofestival, la canzone si candida seriamente per la vittoria finale. Quanto alla band, primeggia al nord nel settore. Il loro pezzo forte è il remix di “U drive me crazy” dei Nirvana.

E poi la Gran Bretagna, o Regno Unito che dir si voglia. La canzone già c’era, “My Time” scritta come è noto da Andrew Lloyd Webber. A cantarla sarà Jade Ewen, meglio nota solo come Jade. E’la giovane colored ad aver vinto il concorso britannico e c’è grande attesa per vedere cosa faranno i sudditi della Regina dopo la collezione di figuracce degli ultimi anni.

Ex componente delle Trinity Stone, Jade è all’esordio da solista. Il brano è bellissimo, ma non potrebbe essere diversamente, vista la firma illustre che porta in calce per quanto riguarda la musica. Grande atmosfera, non deve conquistarsi la finale ed è un vantaggio, ma poi dovrà scontrarsi con l’onda dance. Lei è bellissima ed ha una grande voce.

Eurofestival 2009, c’è un italiano alle selezioni polacche: è il savonese Marco Bocchino (e canta in italiano!)

E’un peccato non poter votare. Perchè altrimenti sarebbe da farlo in massa per spedirlo sul palco dell‘Eurofestival. Marco Bocchino, cantante italiano nato a Savona, molto famoso in Polonia, partecipa alle selezioni della Polonia per la rassegna continentale.

Lo fa in coppia con una cantante polacca, Ola Swezd, con la canzone “All my life”, che ha una strofa in italiano. Un buon pop, frutto del lavoro del cantautore, che è tra i pochi a cantare all’estero in italiano. Qui trovate “Nel tuo cassetto”, qui invece il brano “Su quel giornale” e qui “Ma chi sei“. Speriamo ce la faccia, sarebbe uno spicchio d’Italia in Europa.

GRAN BRETAGNA – Andrew Lloyd Webber il famoso autore di commedie musicali, ha scritto “My time“, la canzone che satà cantata da chi vincerà lòa selezione inglese. Tempo impiegato per comporre il brano? Due ore….

FRANCIA – Dopo qualche tentennamento Patricia Kaas ha deciso: sarà in gara per la Francia. E’la seconda stella di prima grandezza in lizza quest’anno dopo Noa. E l’Italia sta a guardare…

LETTONIA – E’ripartita la selezione, in ritardo perchè i baltici hanno deciso all’ultimo minuto di partecipare. Sono stati rincontattati tutti i partecipanti dell’anno scorso. Quindi anche il sardo Roberto Meloni ed i suoi Pirates of the sea. Vedremo…

“The Priests” cantano l’Ave Maria: per cominciare in modo soft il 2009

Ne avevamo parlato a ridosso dell’uscita dell’album, torniamo a parlarne nel primo giorno del 2009 per vari motivi. Prima di tutto perchè per riprenderci dalla bolgia di fine anno ci vuole un pò di musica soft. Poi perchè è musica sacra e da cattolico ho scelto “The Priests” che cantano “Ave Maria” anche per cominciare il nuovo anno affidandoci alla Madre Celeste.

Infine, la scelta è doverosa anche perchè i tre parroci irlandesi, già notissimi in 32 paesi, hanno letteralmente sbaragliato il campo. L’album, che si chiama come loro, cioè “The priests” è ai vertici in tutta Europa e come è noto ha fini benefici, perchè il ricavato va per aiutare le piccole parrocchie irlandesi a diffondere meglio il Vangelo.

C’è soprattutto un grande ritorno di fiamma per la spiritualità, visto che in precedenza aveva sbancato i negozi l’album di canti gregoriani dei Monaci Cistercensi di Stift  Heiligenkreutz, “Songs from the Paradise“. Il lavoro di Padre Martin O’Hagan, Pared Eugene O’Hagan e Padre David Delargy, due tenori ed un baritono, contiene brani della tradizione religiosa cattolica più un brano, il “Pie Jesu” scritto da Andrew Lloyd Webber, musicista e compositore britannico di grande livello.

Soprattutto però, è un album, bellissimo, cantato meravigliosamente che contribuisce a far conoscere la grandezza e la grande modernità anche di questo tipo di musica, che essendo in questo caso  unita ad un messaggio cristiano, diventa ovviamente un mezzo di apostolato e di diffusione della Fede. Per tutti, credenti e non credenti, è una sublime esecuzione che vi regalo. Buon Anno a tutti.