Ne avevamo parlato tempo fa, in occasione dell’uscita del primo singolo del secondo album e per celebrare il disco di diamante del primo volume, adesso è il caso riparlarne perchè è uscito “Génération Goldman 2″, la seconda parte dell’album tributo a Jean Jacques Goldman, il re del pop francese anni 80 e 90. Lui è una icona musicale transalpina, è è vivo e vegeto, anche ma non pubblica un lavoro di inediti dal 2001. Così l’anno scorso l’idea è venuta alla MyMajorCompany, l’etichetta finanziata dal crowdfounding, che con l’appoggio del gruppo M6 (e dunque della Universal) ha pubblicato il primo disco di cover.
Tutti artisti nati al tempo del massimo fulgore di Goldman che ricantano i suoi successi. Particolare non secondario: fra i fondatori dell’etichetta c’è il figlio del cantautore. Novità rispetto al primo disco: ci sono sempre Tal, Amel Bent, Emmanuel Moire, Christophe Willem, Zaho, Amaury Vassili, Leslie, Amandine Bourgeois,Merwan Rim, Judith, Corneille, entrano o la troupe di Robin des Bois, il musical di enorme successo in Francia, Soprano, Anggun, Brice Conrad, Zaho, Damien Sargue, Pauline, Mani, Mickael Miro, Elisa Tovati, Sofia Essaidi, Bastien Lanza. A queste si aggiungono tre ragazze comuni, selezionate attraverso un concorso che si chiama proprio come la canzone che cantano insieme ad Amandine Bourgeois, Tal, Leslie, Sofia Essaïdi ovvero “Ta chance”.
E mentre si sta pensando anche ad uno spettacolo itinerante (sul modello di Stars80, dedicato agli artisti degli anni 80, che riempì le piazze francesi tre anni fa), dopo l’uscita del primo singolo “Quand la musique et bonne” eseguito da Amel Bent e Soprano, è uscito anche “Nos Mains“, cantato dall’intero cast. Di seguito la lista dei brani:
Tal – Pas toi
Amandine Bourgeois, Mani et Merwan Rim – Un, Deux, Trois
Christophe Willem – Confidentiel
Collégiale – Nos Mains
Tal, Leslie, Sofia Essaïdi, Amandine Bourgeois, Céline, Angéline, Faustine & Kelly – C’est ta chance
Corneille – Bonne idée
Elisa Tovati et Mickaël Miro – Elle a fait un bébé toute seule
Judith – Sache que je
Leslie et Pauline – La vie par procuration
Emmanuel Moire et Pauline – Juste Après
La troupe des Robins des Bois – Il changeait la vie
Amel Bent et Soprano – Quand la musique est bonne
Zaho – Encore un matin
Amaury Vassili, Anggun & Damien Sargue- Né en 17 à Leidensta
Bastien Lanza& Sofia Essaidi – Si je t’avais pas
Ne abbiamo parlato poco, in questo blog ed è il caso di rimediare. Perchè a fronte dell’enorme successo del primo volume (750mila copie, disco di diamante), sta arrivando il secondo, che promette ancora grande musica. Il fatto è che quando in Francia si parla di Jean Jacques Goldman è un pò come parlare di Battisti da noi, con la differenza che Goldman è vivo e vegeto, anche se non pubblica un lavoro di inediti dal 2001. Così quando la My Major Company, l’etichetta finanziata dagli internauti, fucina di talenti e lanciata dal figlio di Goldman ha proposto (insieme con M6 e NRJ) un lavoro di cover di canzoni proprio del cantautore francese a cura di artisti nati nei due decenni in cui è stato protagonista (Génération Goldman, appunto) è stato un trionfo.
La Francia e l’Europa hanno (ri)scoperto la bellezza e l’attualità di un artista le cui canzoni e i suoi album hanno spesso e volentieri vinto un disco di diamante, mostrando ancora grande attualità (una selezione delle cose migliori dei suoi album è sul suo canale youtube). Adesso come detto è in arrivo (il 26 agosto) il secondo volume “Génération Goldman 2″, con una lista di artisti confermata ed alcune novità. Rispetto al volume uno escono Zaz, Irma, Baptiste Giabiconi, Ivyrise, Marie Mai, Zaho, Shy’M, Dumè, M Pokora e Florent Mothe ed entrano la troupe di Robin des Bois, il musical di enorme successo in Francia, Soprano, Anggun, Brice Conrad, Damien Sargue, Pauline, Mickael Miro, Elisa Tovati, Sofia Essaidi, Bastien Lanza.
Confermati Tal, Amel Bent, Emmanuel Moire, Christophe Willem, Zaho, Amaury Vassili, Amandine Bourgeois, Judith, Corneille. Con altre canzoni del cantautore francese. Il primo singolo del volume 2 è “Quand la musique est bonne” eseguito da Amel Bent e Soprano che Goldman incise nell’album “Minoritaire” del 1982. A questo link invece trovate un estratto di “Pas toi” a cura di Tal.
Sotto, trovate l’intero volume 1 su Spotify ma per chi non disponesse del nuovo media o preferisse youtube, ecco la possibilità di rivedere alcuni singoli: per esempio “Je te donne”, che Goldman incise con Micheal Jones e che qui è eseguito da Leslie e dagli inglesi Ivyrise (lanciati dalla sezione britannica di My Major Company). Ma poi ecco anche gli altri singoli usciti: “Envole moi” (Tal e M Pokora), “Famille” (l’intero cast), “Là bas” (Marie Mai e Baptiste Giabiconi) e “Comme toi” (Amel Bent). Ma anche altre tracce: “Je marche seul” (Christophe Willem) o la celebre “Il suffira d’un signe” (Merwan Rim, Baptiste Giabiconi, Amauri Vassili e Dumè) e “On ira” (Judith e Florenth Mothe). La playlist completa è qui.
Diamo un pò di spazio ad una delle tante iniziative benefiche che spuntano dal pianeta musica e ancora una volta, come già successo con l’annuale iniziativa de Les Enfoirés, lo spunto arriva dalla Francia, con un altro progetto ormai tradizionale. Si tratta de “La voix de l’enfant”, un supergruppo di artisti solisti che si mettono insieme per l’occasione per raccogliere fondi a sostegno dell’omonima associazione che si batte da anni per la difesa dei diritti dei bambini nel mondo.
Dal 24 sattembre sarà acquistabile su Itunes “Je reprends ma route”, che coinvolge 40 big della musica francese presente e passata, fra i quali anche quattro ex partecipanti eurovisivi: Hugues Aufray (Lussemburgo 1964, “De que le printemps revient”), Marie Myriam (ultima vincitrice in quota Francia, 1977, “L’oiseau et l’enfant“), Gérard Lenorman (Francia 1988, “Chanteur de Charme“) e Anggun (Francia 2012, “Echo (You and I)“).
I 40 partecipanti che si sono uniti per la trentennale associazione che ha fra i suoi testimonial anche l’attrice Carole Bouquet, sono: Yannick Noah, Lorie, Matt Pokora, Mélissa Nkonda, Hugues Aufray, Joyce Jonathan, Nicolas Peyrac, Sheryfa Luna, Grégoire, Jenifer, Merwan Rim, Gérard Lenorman, Emmanuel Moire, Dominique Magloire, Mani, Priscilla, Mickael Miro, Rose, Philippe Lavil, Marie Myriam, Mikelangelo Loconte, Melissa Mars, Faudel, Anggun,Stanisla, Julie Zenatti, Colonel Reyel, Annie Cordy, Yves Duteil, Pauline Delpech, Pierre Souchon, Judith, Quentin Mosimann, Lââm, Michael Jones, Cylia, Ycare, Collectif Métissé.
Una lista eterogenea come si vede, che comprende anche francesi “adottivi” (le ciatate Marie Myriam e Aggun, ma anche Melissa Nkonda, che è del Mali, ma anche l’italianissimo Mikelangelo Loconte da Cerignola lanciato da “Mozart, l’Opera Rock”) o per metà (Quentin Mosimann che è per metà svizzero, Sheryfa Luna, di origine algerina, Yannick Noah, che è per metà haitiano e alcuni dei componenti del Collectif Metissè).
Ma attenzione, il progetto è interattivo. Da quest’anno infatti, l’iniziativa è sostenuta da My Major Company, l’etichetta discografica interamente finanziata dagli internauti, che in Francia sta sfornando talenti (ce ne sono nei 40 anche alcuni da lei lanciati come Grégoire, Joyce Jonathan e Judith). La canzone infatti sarà inclusa in una compilation che uscirà a novembre e saranno gli stessi navigatori a decidere quali canzoni gli artisti canteranno.
Lo potranno fare, come nello stile dell’etichetta discografica, contibuendo in maniera fattiva al progetto, ovvero finanziandolo. Non col semplice acquisto del brano ma in più modi:
Finanziando parte della realizzazione della compilation: in cambio ci sarà un ritorno economico (rimborso) al netto delle tasse e di quello che verrà versato (la gran parte del ricavato delle vendite) all’associazione (investimento: da 10 euro: più venderà il disco, più sarà alto tutto)
Finanziamento senza ritorno: riceverete il singolo a casa (sempre a partire da 10 euro)
Possibilità di suggerire le canzoni della compilation più il nome scritto nella copertina fra i contributori (da 50 euro)
Il poster esclusivo più le opzioni 2 e 3 (da 80 euro)
Un pannello autografato d auno dei 40 big a scelta (da 200 euro)
Il disco d’oro, più le opzioni 2, 3 e 4 (da 300 euro)
Più tutta una serie di situazioni intermedie fino a 1000 euro che trovate in questo link. Per aderire invece potete andare a scegliere nel dettaglio qui.
“Euphoria” di Loreen, brano vincitore dell’Eurovision Song Contest 2012 per la Svezia si aggiudica la terza edizione di “Vota il tormentone pop 2012”, il mega sondaggio di Dove c’è musica che voleva scegliere il brano pop europeo (cioè di artisti europei) più bello dell’estate. Un vittoria probabilmente pronosticabile, quella di Loreen, ma in realtà maturata nettamente solo nella seconda parte del sondaggio, quando ha spiccato il volo e non è stata più ripresa. Podio interamente eurovisivo con due brani ciprioti (sebbene uno in quota Grecia). Grandi sconfitti dell’anno la Gran Bretagna e i brani francesi, tutti rimasti al palo. Prima degli italiani Celeste Gaia, con “Carlo”, nona. Ecco le percentuali (arrotondate, il totale può essere maggiore di 100).
ZALEILAH – Mandinga (Romania) e ENDLESS SUMMER- Oceana (Germania) 7%
seguono:
ME PONES TIERNO – Rasel ft Carlos Baute (Spagna) e MAMA LOVER – Serebro (Russia) 5.7%
CARLO – Celeste Gaia (Italia) 5.1%
L’ESTATE SI BALLA – I Moderni (Italia) 4,7%
I LOVE LADY GAGA – 77 Bombay Street (Svizzera) e MAMMA – Power Francers (Italia) 3.2%
SEMPLICE – Lavinia Desideri (Italia) 2,9%
SUMMER OF LOVE – Cascada (Germania) 2,1%
DONDE ESTABAS? – Amaia Montero (Spagna) 1,3%
TAKE THE NIGHT – Nelly Petkova (Bulgaria) 0, 6%
zero voti per:
CRAZY SWING – Deladap (Austria), DANZA PAUSA- Panetoz (Svezia), ECHO (You and I)- Anggun (Francia), HOW WE DO (PARTY) – Rita Ora (Gran Bretagna), I ASAJ -Tuna (Albania), LUCKY – Bastian Baker (Svizzera), MA RITOURNELLE -David Parienti (Francia), MY NAME IS STAIN – Shaka Ponk (Francia), SUR LE FIL – Jenifer (Francia).
ALBO D’ORO
2010: “Fight for this love”, Cheryl Cole (Gran Bretagna), 2. Never Forget you- The Noisettes (Gran Bretagna), 3. “Satellite”, Lena (Germania),
2011: “Popular”, Eric Saade (Svezia), 2. “In love for a while”, Anna Rossinelli (Svizzera), 3. “Ding Dong”, Dana International (Israele), “Yanez”, Davide Van de Sfroos (Italia) e “Lipstick”, Jedward (Irlanda)
Ancora poco meno di venti giorni e poi conosceremo il vincitore la terza edizione di “Vota il tormentone pop”, il sondaggio popolare che vuole eleggere l’inno pop dell’estate 2012. Come di consueto, abbiamo selezionato i principali motivi pop di artisti europei di questo periodo (o in qualche caso singoli usciti prima del 2012 ma facenti parte di un album uscito nel 2012), allargando anche a quelli che mescolano il pop con la dance, escludendo invece i motivi dance più classici (per questo, ad esempio non c’è l’italiano “Tacatà”).
Successo di partecipanti e grande lotta per le prime posizioni nella terza edizione di “Vota il tormentone pop”, il sondaggio popolare che vuole eleggere l’inno pop dell’estate 2012. Come di consueto, abbiamo selezionato i principali motivi pop di artisti europei di questo periodo (o in qualche caso singoli usciti prima del 2012 ma facenti parte di un album uscito nel 2012), allargando anche a quelli che mescolano il pop con la dance, escludendo invece i motivi dance più classici (per questo, ad esempio non c’è l’italiano “Tacatà”). Le votazioni sono aperte fino al 31 agosto
E’ ancora in corso, con una bella battaglia per le prime posizioni la terza edizione di “Vota il tormentone pop”, il sondaggio popolare che vuole eleggere l’inno pop dell’estate 2012. Come di consueto, abbiamo selezionato i principali motivi pop di artisti europei di questo periodo (o in qualche caso singoli usciti prima del 2012 ma facenti parte di un album uscito nel 2012), allargando anche a quelli che mescolano il pop con la dance, escludendo invece i motivi dance più classici (per questo, ad esempio non c’è l’italiano “Tacatà”).
Ritorna anche quest’anno, a partire da oggi l’appuntamento con “Vota il tormentone pop”, il sondaggio popolare che servirà a decidere l’inno pop dell’estate 2012. Come di consueto, abbiamo selezionato i principali motivi pop di artisti europei di questo periodo (o in qualche caso singoli usciti prima del 2012 ma facenti parte di un album uscito nel 2012), allargando anche a quelli che mescolano il pop con la dance, escludendo invece i motivi dance più classici (per questo, ad esempio non c’è l’italiano “Tacatà”).
ALBO D’ORO:
2010: “Fight for this love”- Cheryl Cole (Gran Bretagna), 2. “Satellite”, Lena (Germania), 3. “Never forget you”, The Noisettes (Gran Bretagna)
2011: “Popular” – Eric Saade (Svezia), 2. “In love for a while”, Anna Rossinelli (Svizzera), 3. “Ding Dong”, Dana International (Israele)
Preparate i bagagli, si va in Svezia. La Swedbank Arena a Stoccolma, una struttura da 60mila posti, sarà pronta il prossimo dicembre e forse gli svedesi, che l’avevano pensata per il loro festival di selezione, in cuor loro, avevano già in testa anche il trionfo europeo. Vince “Euphoria” di Loreen, un successo scontato alla vigilia, ma nettissimo, materializzatosi già a due paesi dalla fine delle votazioni. Forse non è la canzone migliore, sicuramente è quella meglio costruita per vincere, pensando anche al mercato e alle radio. Complessivamente, è un successo meritato, tredici anni dopo, per uno dei pochi paesi in questo momento in grado di organizzare la rassegna e farlo senza sprechi e sicuramente in maniera funzionale e pratica.
Vanno sul podio le vecchiette russe Buranovskye Babuskhi, vere e proprie protagoniste della rassegna e il serbo Zelijko Joksimovic, venuto per vincere e che invece ha fatto peggio della sua precedente apparizione, per cui ascrivibile anche lui alla lunga lista degli sconfitti. Sorprende sino ad un certo punto il quarto posto dei padroni di casa, forse superiore alle loro attese.Tuttavia Sabina Babayeva ha cantato benissimo e la sua ballata, ancorchè non originalissima, ha un sound molto internazionale ed è prodotta da Micheal Walden, già autore e produttore di Whiteny Houston e Aretha Franklin: potrebbe essere una sorpresa nelle classifiche di vendita delle prossime settimane.
Nina Zilli, autrice di una delle performance migliori della serata, chiude all’ottavo posto, appena sopra i cento punti: il risultato è comunque dolce, sopratutto per chi in queste ore ha “temuto” per una vittoria azzurra che avrebbe comportato l’organizzazione della rassegna. Il retrogusto però è amaro, per una votazione che non ha regalato nemmeno un 12 alla cantante piacentina, con il 10 maltese come miglior risultato e tanti 7, compreso quello sorprendente di San Marino, la cui giuria (il televoto non c’era, nel Titano), ha voltato la faccia alla Zilli, preferendo – come l’Italia- la grande voce di Rona Nishliu, il cui quinto posto rilancia le quotazioni albanesi.
La lista degli sconfitti, si diceva. Detto di re Zeljko, di nuovo padrone dei Balcani ma non abbastanza forte per ammaliare l’Europa, si odono i tonfi sordi di Francia e Regno Unito. Engelbert Humperdinck frana in penultima posizione e gli inglesi adesso stanno pensando a dove stia l’errore: “Love will set you free” è un gran bel brano e il vecchio leone l’ha eseguito benissimo eppure alla fine il conto è magro, peggiore di quello dei Blue dell’anno scorso. E dire che pure loro, un pensiero a vincere l’avevano fatto. Quanto ad Anggun, che il suo elettropop “Echo (You and I)” fosse poco convincente era parso chiaro da subito: l’interpretazione non proprio da manuale ha fatto il resto, lasciando la bella indonesiana in posizione 22, anche qui peggiorando quella di Amaury Vassili del 2011. Più prevedibile, invece, il 23.posto di Soluna Samay, il cui brano – per dirla con Bersani – era “solo una copia di mille riassunti”.
Alla voce “sconfitti” ci sono anche i Jedward, forse eccessivamente sopravvalutati nella corsa alla vittoria, ma sicuramente accreditati almeno di un posto nei 10: ed invece sono appena diciannovesimi, al fianco dell’Islanda. Un piazzamento, quello di Greta & Jonsi, francamente incomprensibile, visto che la loro “Never forget” era uno dei pezzi migliori e più attuali della rassegna. Meritava di più dell’ultimo posto “Stay” di Tooji, mentre per la prima volta resta fuori dai dieci la Grecia (che perde di un punto il derby con Cipro). Ma del resto da quelle parti hanno altro a cui pensare.
Chiudono a testa alta Germania e Spagna, la prima confermandosi su ottimi livelli, pur se “Standing still”, per modernità, qualità e radiofonia avrebbe meritato un posto sul podio, la seconda tornando finalmente su livelli degni della propria tradizione musicale, con una Pastora Soler che, se il paese fosse stato in condizioni migliori, forse avrebbe anche potuto giocarsela per un posto nei cinque. Esce a testa alta San Marino, con Valentina Monetta che nella classifica delle semifinali, resa nota subito dopo l’evento, ha chiuso quindicesima (vittorie scontate per Russia e Svezia, con la Norvegia entrata di un soffio nella seconda al barrage con la Bulgaria, qui i dati completi) e alla fine sorride anche la Rai, almeno per ora, sperando di farlo anche al momento in cui arriveranno i dati d’ascolto.
Bravissima Federica Gentile nel commento della prima semifinale, bravissimi Filippo Solibello e Marco Ardemagni in quello della finale: misurati, non invasivi, ma con la giusta dose di ironia e di tifo che serve per un evento come questo. La prova che per fare uno spettacolo gradevole basta poco. Nel caso della coppia di Caterpillar Am, chiamata in corsa al posto della rinunciataria Gialappa’s Band, addirittura bastano anche pochi giorni. A volte le partite si vincono anche con gli elementi che entrano in campo dalla panchina…
“Euphoria”, Loreen (Svezia) 372
“Party for everybody”, Buranovskyie Babushki (Russia) 259
“Nije ljubav stvar”, Zeljko Joksimovic (Serbia) 214
“When the music dies”, Sabina Babayeva (Azerbaigian) 149
“Suus”, Rona Nishliu (Albania) 146
“Kuula”, Ott Lepland (Estonia) 120
“Love me back”, Can Bonomo (Turchia) 116
“Standing still”, Roman Lob (Germania) 110
“L’amore è femmina (Out of love)”, Nina Zilli (Italia) 101
Signori, ci siamo. Stasera alle ore 21 italiane in diretta dalla Baku Crystal Hall in Azerbaigian, va in onda la serata finale del cinquantasettesimo Eurovision Song Contest, noto una volta come Eurofestival. Nel caucaso sarà mezzanotte, da noi e in tutta l’Europa Centrale, come detto le 21. I telespettatori italiani potranno seguire l’evento in diretta su Rai2 (commento Filippo Solibello e Marco Ardemagni di Caterpillar AM Radio2).
Nina Zilli sarà in gara per l’Italia con “L’amore è femmina (Out of love)”, versione internazionale della titletrack del suo ultimo album e sfiderà altri 25 artisti di altrettanti paesi. Venti sono usciti dalle due semifinali, altri cinque (oltre a lei) sono direttamente finalisti: si tratta della celebre Anggun (Francia), del crooner già vincitore del Golden Globe Engelbert Humperdinck, 150 milioni di dischi venduti nel mondo (Regno Unito, stasera aprirà la finale), Roman Lob (Germania) e Pastora Soler (Spagna), rappresentanti dei cinque paesi (il quinto è l’Italia) maggiori contribuenti Ebu, e Sabina Babayeva (Azerbaigian), portabandiera del paese campione in carica ed ospitante
Il nostro blog partner Eurofestival NEWS seguirà in live chat l’evento a partire dalle 20.55. Basta andare in questo link
Ricordiamo che dall’Italia NON potete votare Nina Zilli, a meno che non possediate una scheda di un operatore degli altri 41 paesi che hanno preso parte a questa edizione (compreso Prima, l’operatore telefonico di San Marino). Allo stesso modo, la giuria italiana (che trovate in questo link) che come le 41 degli altri paesi ha votato ieri seguendo la prova generale, non poteva esprimere sulla performance piacentina. Potete però votare uno degli altri 25 artisti che stasera si esibiranno. Qui sotto l’ordine di apparizione, che corrisponde anche ai codici per votare. Da telefono fisso il numero da contattare per televotare è il 894.242. L’utente dovrà seguire la voce guida e poi digitare il numero di identificazione dell’artista scelto. Vi verrà addebitato 1.01 euro. Mentre via sms il numero da digitare è 47222 cui dovete mandare un messaggio con scritto esclusivamente il codice dell’artista. Il costo è di 1.01 euro per utenze H2G (TRE) e 1 euro per utenze TIM, WIND, VODAFONE, e POSTE MOBILE
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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