“Che fine hanno fatto i soldi di “Domani”? Gli Artisti Uniti per l’Abruzzo scrivono a Bondi

Chiarezza sulla fine che hanno fatto i soldi (oltre un milione di euro), raccolti grazie al download di “Domani”, la canzone che oltre 50 artisti italiani hanno inciso pochi giorni dopo il terremoto che ha devastato L’Aquila. Soldi che attraverso il ministero dei Beni Culturali, sarebbero dovuti servire per un progetto nel quale è compresa, fra l’altro anche  la ricostruzione del Conservatorio della città abruzzese.

Gli artisti che hanno preso parte al progetto hanno preso carta e penna ed hanno scritto al ministro Sandro Bondi per avere spiegazioni. Anche alla luce del fatto che ad un anno di distanza nonostante quello che dica il governo e facciano vedere i tg “amici”, la ricostruzione vera del paese è ancora lontanissima. Otterranno spiegazioni? A voi la risposta. Ecco intanto,  il testo della lettera.

Onorevole Ministro Bondi, pochi giorni dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo nel 2009 ci siamo ritrovati in uno studio di registrazione di Milano e tutti insieme, nello stesso giorno, abbiamo realizzato una canzone, “Domani 21/04.2009”.
Abbiamo pubblicato in tempi velocissimi un cd per manifestare la solidarietà del mondo della musica popolare italiana verso le vittime del terremoto e per raccogliere fondi per sostenere la ricostruzione.
Tutti insieme abbiamo deciso di destinare il denaro che avremmo raccolto ad un progetto che avesse anche un valore simbolico, legato in qualche modo al nostro ambito di musicisti e performer: la ricostruzione del Conservatorio “Alfredo Casella” e del Teatro Stabile d’Abruzzo de L’Aquila.
La canzone è diventata un grande successo e il cd è stato il più venduto del 2009 raccogliendo 1.183.377,35 euro. Questi soldi sono stati versati sul conto corrente del ministero dei Beni Culturali con l’impegno preciso di far utilizzare quel denaro per le ricostruzioni, rendendo tracciabile in totale trasparenza il percorso di ogni centesimo. Le alleghiamo il comunicato finale che abbiamo diffuso a proposito.
Questa trasparenza è un dovere che sentiamo nei confronti degli abruzzesi, di coloro che hanno comprato la canzone e di noi artisti che abbiamo aderito all’iniziativa. Abbiamo deciso di devolvere il denaro ad una ente governativo perché crediamo che oggi sia urgente e possibile ristabilire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Le ultime notizie da L’Aquila ci raccontano di una popolazione ancora alle prese con enormi problemi, aggravati dalle difficoltà e dalle lentezze con le quali si sta entrando nella fase di ricostruzione dei centri storici. L’Aquila e l’Abruzzo hanno ancora bisogno di molta attenzione e di impegno.
I riflettori dei media si stanno spegnendo e la questione della ricostruzione pare avviata verso un cammino di politicizzazione che mette a rischio la coesione del Paese intero nei confronti di un dramma che ci riguarda tutti. La nostra iniziativa è stata una goccia nel mare del denaro raccolto per far partire la ricostruzione de L’Aquila ma ci rendiamo conto del suo valore simbolico e per questo Le scriviamo, senza nessuna volontà polemica e senza nessun tono inquisitorio, ma con la decisa intenzione di esigere una risposta chiara da Lei o dai funzionari incaricati di gestire il denaro raccolto nel fondo del ministero per la ricostruzioni dei luoghi della cultura a L’Aquila.
Alle nostre ripetute domande sui tempi e i modi relativi all’utilizzo dei soldi raccolti il Suo Ministero non ha mai risposto in modo chiaro. Le scriviamo direttamente per avere il Suo sostegno per quel che riguarda l’utilizzo del denaro da noi raccolto. I ricavati dalle vendite di “Domani 21/04.2009” sono stati dall’inizio riservati ai lavori di ristrutturazione del Conservatorio e del Teatro Stabile d’Abruzzo: il Suo Ministero ci ha comunicato che ad ora l’unica destinazione è il Conservatorio Alfredo Casella che però ci risulta essere nella zona rossa de L’Aquila e dunque a tutti è chiaro che chissà quando e se cominceranno i lavori di ricostruzione. Vista la situazione ancora drammatica in cui versa la popolazione abruzzese crediamo che sarebbe più sensato individuare insieme una destinazione più prossima e tangibile, che consenta ai cittadini d’Abruzzo di utilizzare subito queste risorse che, seppur poche e di certo inadeguate alle dimensioni delle loro grandi difficoltà, potrebbero almeno contribuire a risolvere qualcosa e soprattutto nell’immediato.
Attendiamo una sua risposta perché attraverso la nostra iniziativa ci sentiamo coinvolti direttamente nel destino di quelle terre colpite dalla tragedia del terremoto e vorremmo insieme a Lei e al Ministero da Lei presieduto contribuire a stimolare il più possibile le politiche di ricostruzione e di trasparenza. Aspettiamo una risposta insieme a tutti i cittadini de L’Aquila e a coloro che hanno sostenuto l’iniziativa “Domani” acquistando il disco. Grazie Signor Ministro.

Jovanotti, Pagani, Sangiorgi, Afterhours, Baglioni, Battiato, Baustelle, Bersani, Bluvertigo, Carboni, Caparezza, Albano, Caselli, Casino Royale, Consoli, Cremonini, Dolcenera, Elio e le storie tese, Elisa, Fabi, Fabri Fibra, Ferreri, Ferro, Finardi, Frankie hi- energy, Giorgia, Grignani, di-ax, Ligabue, Malika, Mango, Maroccolo, Marracash, Morgan, Morandi, Nannini, Negramaro, Negrita, Nek, Agliardi, Pacifico, Palma, Pausini, Paci, Pelú, Pezzali, Ranieri, Renga, Ron, Ruggeri, Ruggiero, Sud sound system, Tricarico, Vecchioni, Venditti, Venuti, Zucchero.

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“1000mila domande” per l’esordio dei torinesi Dramalove

Si chiamano Dramalove e sono una nuova realtà nel panorama giovanile. A guardarli in faccia, nel senso del loro layout, somigliano un pò ai Dari ma per fortuna musicalmente sono molto meglio. “1000mila Domande” è il loro singolo d’esordio che accompagna “Condannati a sognare”, l’ep che ne segna il debutto sulla scena italiana. Si ispirano a Muse e Bluvertigo, anche se questi giovani torinesi mettono molto della loro natura  nella musica che scrivono.

Sopra trovate “Stelle“, il secondo singolo che sta girando anche su youtube, con ottimo successo. Ascoltando le tracce del loro lavoro comunque si capisce che hanno stoffa. Mescolano rock più glam al pop in una fusione che risulta molto cantabile e molto gradevole. Sul loro myspace potete ascoltare le otto tracce, che spaziano molto agilmente dalle chitarre distorte ai ritornelli da canticchiare. Un bel  lavoro d’esordio.

Oltre alle due tracce indicate, spiccano “Qualcosa cambierà” e “Salvami“. Una proposta interessante, rivolta al pubblico dei giovanissimi che si distacca positivamente dalla media delle cose di questo genere, soprattutto da quelle italiane. Quanto all’aspetto, ormai sembra essere tornata una moda quella di truccarsi il volto: lo facevano (accostamento azzardato!) Peter Gabriel e Alberto Camerini negli anni’80. Oggi li chiamano Emo.  Per fortuna, la differenza la fa sempre la musica.

Ecco il video di “Domani”, 56 artisti uniti per l’Abruzzo: è in vendita da domani

Ne avevamo parlato, ecco finalmente il video di “Domani“, il brano scritto e composto da Mauro Pagani e registrato a Milano in un solo giorno a sostegno dell’Abruzzo. Il brano è in radio dalle 3.30 di ieri (ad un mese esatto dalla scossa) e da domani in vendita a 5 euro in formato digitale (e dal 15 in quello tradizionale, allo stesso prezzo). Il ricavato va interamente al progetto “Salviamo la cultura in Abruzzo“, per ricostruire fra le altre cose anche il Conservatorio ed il Teatro Stabile de L’Aquila.

Vi hanno partecipato 56 artisti della musica italiana. Li elenchiamo uno per uno in ordine alfabetico. I big ci sono quasi tutti. Quelli che mancano si notano evidentemente leggendo la lista.  Afterhours, Niccolò Agliardi, Albano, Alioscia, Malika Ayane, Claudio Baglioni, Franco Battiato, Baustelle, Samuele Bersani, Bluvertigo, Caparezza, Luca Carboni, Caterina Caselli, Carmen Consoli, Cesare Cremonini, Vittorio Cosma, Dolcenera, Elio e le Storie Tese, Elisa, Niccolò Fabi, Fabri Fibra, Giusy Ferreri, Tiziano Ferro, Eugenio Finardi, Frankie Hi Energy, Giorgia, Gianluca Grignani, J.Ax, Jovanotti, Ligabue, Mango, Gianni Maroccolo, Marracash, Gianni Morandi, Morgan, Gianna Nannini, negramaro, Negrita, Nek, Roy Paci, Pacifico, Mauro Pagani, Giuliano Palma, Laura Pausini, Piero Pelù, Max Pezzali, Massimo Ranieri, Francesco Renga, Ron, Enrico Ruggeri, Antonella Ruggiero, Sud Sound System, Tricarico, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Mario Venuti, Zucchero.

Vanno poi ricordato coloro che hanno suonato:  Mauro Pagani (Violino), Saturnino (Basso), Francky dei Negrita(Basso), Emanuele Spedicato dei Negramaro, Riccardo Onori e Cesare Mac Petricich dei Negrita (Chitarre), Eros Cristiani e Andrea Mariano dei Negramaro (Pianoforte e tastiere),Vittorio Cosma (organo hammond),Joe Damiani e Danilo Tasco dei Negramaro (Batteria e percussioni), Roy Paci (Tromba). Produttori esescutivi del progetto Jovanotti e Giuliano Sangiorgi

“Italian Songbook n.1”, Morgan ricanta la nobiltà italiana

Stavolta le cover le canta lui. E le cante bene. “Italian Songobook n.1” è il nuovo album da solista di Morgan, già frontman dei Bluvertigo. In coincidenza con il rush finale di X Factor è uscito questo lavoro in cui lui ricanta, magistralmente vecchi successi della nostra musica. In alto, per esempio, c’è “Il Mio mondo“, del grandissimo Umberto Bindi, primo singolo.

Molto d’atmosfera anche l’interpretazione di un superclassico come “Il cielo in una stanza di Gino Paoli, ma su “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore” di Sergio Endrigo, poi ricantata da Demis Roussos, siamo su livelli eccelsi  visto che rende appieno tutta quell’aura di malinconia che fa da filo conduttore all’album.

Scorrendo le tracce qua e là segnaliamo anche “Resta con me” di Domenico Modugno. Un fulgido esempio di come si possa far tornare attuali grandissimi successi italiani senza per forza volerli modernizzare, salvaguardandone lo stile originale. Come in “Back home someday” che la coppia Bardotti-Endrigo scrisse nel 1968 per il film “Le colt cantarono a morte e fu tempo di massacro‘”.

Tredici tracce, cinque italiane (l’ultima è “Qualcuno tornerà” di Piero Ciampi) e le sue cinque versioni in inglese, il già citato brano in inglese di Endrigo più due “invenzioni per orchestra d’archi”. Geniale, solo lui avrebbe potuto pensare un album così.

Aram Quartet: il 18 luglio esce “ChiARAMente”

Atteso, annunciato, osannato. Adesso arriva. Il titolo (molto “morganesco”) è “ChiARAMente” ed è il primo album degli Aram Quartet, il quartetto leccese trionfatore di X-Factor. Sarà nei negozi (e scaricabile su I-tunes) dal prossimo 18 luglio.

Dieci tracce, nove cover più l’inedito “Chi”, scritto da Morgan, il leader dei Bluvertigo che però poi è stato escluso dal progetto e Gaudì. Nel disco però, c’è molto del cantante milanese visto che le cover sono tutte quelle scelte da lui per gli Aram nel corso della trasmissione.

Si comincia con Pinball Wizards degli Who, a seguire la versione rinnovata di Se bruciasse la città di Massimo Ranieri, poi Walk on the wild side di Lou Reed, Bohemian Rhapsody dei Queen, Un’emozione da poco di Anna Oxa, The Logical Song dei Supetramp, Per Elisa di Alice e Franco Battiato (già campione di vendite fra i singoli), Under Pressure dei Queen, There is something I should know dei Duran Duran e poi l’inedito.

Il problema è sempre lo stesso: troppe poche canzoni in italiano e nessun brano in lingue diverse dall’inglese ma egualmente musicali (e negli anni di canzoni belle in francese o spagnolo, per esempio, ce ne sono state tante). Speriamo nell’album di inediti, che uscirà ad ottobre. Sotto, l’inedito “Chi” e il video ufficiale di “Per Elisa” (una versione rinnovata e rallentata rispetto a quella ascoltata ad X Factor)

X-Factor invade la classifica italiana e la rivitalizza

L’invasione di X -Factor rivitalizza la musica italiana. Ed in fonfo non è un male, visto che rispetto a programmi come “Amici”, per esempio, propone artisti già avviati nel panorama musicale che hanno bisogno di essere lanciati.

Così è bello dopo tanto tempo vedere brani italiani in testa alla classifica. Quella dei downloads è un trionfo: Giusy Ferreri è seconda, con “Non ti scordar mai di me”, scritta da Tiziano Ferro (ma se la gioca testa a testa con “A te”, di Jovanotti, ma anche settima con la cover di “Remedios” della mitica Gabriella Ferri.

Gli Aram Quartet, trionfatori della manifestazione, sono quinti con l’inedito “Chi”, surreale brano firmato da Morgan e Gaudi e sesti con la cover di “Per Elisa” di Alice. Ilaria Porceddu, invece è al nono posto con la sua versione di “Oceano”, canzone che Lisa portò a Sanremo nel 1997, chiudendo seconda dietro Annalisa Minetti.

Gli album sono appena usciti, compreso quello promozionale degli Aram Quartet. In compenso l’album registrato durante MTV Storytellers dei redivivi Bluvertigo, sfruttando l’effetto Morgan, è tredicesimo