Le classifiche di vendita in Europa (23/9/2012)

La settimana disocgrafica regala due notizie. La prima riguarda Loreen, la cui “Euphoria” balza al comando, mesi dopo l’Eurovision, anche in Polonia, paese che non ha partecipato nè trasmesso l’evento 2012. La seconda riguarda la novità del momento, ovvero The XX. La indie pop band britannica è la vera padrona della settimana, conquistando la vetta degli album in gran parte del Continente col suo secondo album “Coexist“. Ne riparleremo. Sotto, i numeri uno, sopra “Mamacita Buena”, del greco Claydee, nominato per gli MTV Eurovision Awards nel suo paese.

SINGOLI

  • AUSTRIA:  One Day -Reckoning song – Asaf Avidan Wankelmut rmx
  • BELGIO:  One Day /Reckoning song – Asaf Avidan Wankelmut rmx (Fiandre) /One Day -Reckoning song – Asaf Avidan Wankelmut  rmx (Vallonia)
  • BULGARIA:  Lemonade- Alexandra Stan
  • CROAZIA: Sara, Lana – Ignor (nazionali) /Blow me (One last kiss) – Pink (internazionali)
  • DANIMARCA:  Gangnam style – Psy
  • FINLANDIA: Gagnam style -Psy
  • FRANCIA: Call me maybe – Carly Rae Jepsen
  • GERMANIA: One Day/Reckoning song (Wankelmut Remix) -Asaf Avidan & The Mojos
  • GRAN BRETAGNA:   Hall of fame – Script ft Will I. Am
  • GRECIA: Mamacita Buena-Claydee
  • IRLANDA:  Hall of fame – Script ft Will I. Am
  • ISLANDA:  Madness – Muse
  • ITALIA: Il Pulcino Pio – Pulcino Pio
  • LUSSEMBURGO: One Day/ Reckoning song – Asaf Avidan & The Mojos (Wankelmut rmx)
  • NORVEGIA:Hall of fame – Script ft Will I. Am
  • OLANDA: One Day/ Reckoning song – Asaf Avidan & The Mojos (Wankelmut rmx)
  • POLONIA: Euphoria -Loreen
  • PORTOGALLO:Anda con migo ver os avioes – Oz azeitonas
  • REPUBBLICA CECA: Hey now – Peter Bic Project
  • ROMANIA: Minim Doi- Alex Velea
  • RUSSIA: Vospominanie – Nyusha
  • SLOVACCHIA: Call me maybe – Carly Rae Jepsen
  • SLOVENIA: Te cakam – In & Out (nazionali) /Lost in your love – Redlight (internazionale)
  • SPAGNA:  Te voy a esperar – Juan Magan y Belinda
  • SVEZIA: Hungry hearts – Nause
  • SVIZZERA: One day/Reckoning song – Asaf Avidan Wankelmut rmx
  • UNGHERIA: Whistle- Flo Rida
 
ALBUM:
  • AUSTRIA:  Tempest – Bob Dylan
  • BELGIO: Coexist – The XX (Fiandre) /Je descends du siège -Marc Lavoine (Vallonia)
  • DANIMARCA: Tempest – Bob Dylan
  • FINLANDIA: Kadonneen Louhikäärmeen Arvoitus- Heivisaurus
  • FRANCIA: Je descends du siège -Marc Lavoine
  • GERMANIA: Dead silence- Billy Talent
  • GRAN BRETAGNA: Coexist – The XX
  • GRECIA: Few against many – Firewind
  • IRLANDA:Battle Born- The Killers
  • ISLANDA: Dýrð í dauðaþögn – Asgeir Trausti
  • ITALIA: Tutto da capo- Gemelli Diversi
  • NORVEGIA: Tempest – Bob Dylan
  • OLANDA: Eye Of The Hurricane- Ilse De Lange
  • POLONIA: Slums attack – CNO2
  • PORTOGALLO: Coexist – The XX
  • REPUBBLICA CECA: Tak me tu mas – Jaroslav Nohavica
  • SPAGNA: Papitwo -Miguel Bosè
  • SVEZIA: Tempest- Bob Dylan
  • SVIZZERA: Floru- Florian Ast
  • UNGHERIA:Hosszú az a nap- Ivan Szenes
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Le classifiche di vendita in Europa (16/9/2012)

La classifica della settimana conferma il primato del dj tedesco Wankelmut nel suo personalissimo remix di “Reckoning song” di Asaf Avidan mentre fra gli album spunta il nuovo lavoro di Bob DylanTempest“. Sbarca anche in Europa ai primi posti delle charts dopo aver dominato dovunque “Gagnam Style”, il rapper tormentone del sudcoreano Psy con annesso balletto. Occhio, è in arrivo l’ennessimo – immeritato – fenomeno.

SINGOLI

  • AUSTRIA:  One Day (Reckoning song) – Asaf Avidan Wankelmut rmx
  • BELGIO:  One Day (Reckoning song) – Asaf Avidan Wankelmut rmx (Fiandre) /One Day (Reckoning song) – Asaf Avidan Wankelmut  rmx (Vallonia)
  • BULGARIA:  Whistle- Flo Rida
  • CROAZIA: Severina – Italiana (nazionali) /Guardian- Alanis Morissette (internazionali)
  • DANIMARCA:  Gangnam style – Psy
  • FINLANDIA: This is love – Will I. Am ft Eva Simons
  • FRANCIA: Call me maybe – Carly Rae Jepsen
  • GERMANIA: One Day (Reckoning song-Wankelmut Remix) -Asaf Avidan & The Mojos
  • GRAN BRETAGNA: Let me love you (until you lean to love) – Ne Yo
  • GRECIA: Poses Xiliades Kalokairia- Demy
  • IRLANDA:  Hall of fame – Script ft Will I. Am
  • ISLANDA:  Leyndarmal – Asgir Trausti
  • ITALIA: Il Pulcino Pio – Pulcino Pio
  • LUSSEMBURGO: One Day/ Reckoning song – Asaf Avidan & The Mojos (Wankelmut rmx)
  • NORVEGIA: I cry – Flo Rida
  • OLANDA: One Day/ Reckoning song – Asaf Avidan & The Mojos (Wankelmut rmx)
  • POLONIA: Nie zatrzymasz mnie- Jula
  • PORTOGALLO:Anda con migo ver os avioes – Oz azeitonas
  • REPUBBLICA CECA: Endless summer – Oceana
  • ROMANIA: Vara Nu dorm – Connect R
  • RUSSIA: Vospominanie – Nyusha
  • SLOVACCHIA: Call me maybe – Carly Rae Jepsen
  • SLOVENIA: Dan priloznosti – Katja Koren & Dosa/Heatway – Wiley (internazionale)
  • SPAGNA:  Te voy a esperar – Juan Magan y Belinda
  • SVEZIA: Vart jag an gar – Stiftelsen
  • SVIZZERA: One day/Reckoning song – Asaf Avidan Wankelmut rmx
  • UNGHERIA: Whistle- Flo Rida
 
ALBUM:
  • AUSTRIA: Privateering- Mark Knopfler
  • BELGIO: Coexist – The XX (Fiandre) /Lapogee – Sexion d’assault (Vallonia)
  • DANIMARCA: Where do you go to disappear? -Tina Dickow
  • FINLANDIA: Kerrko Koskinen Kollektiivi- Kerrko Koskinen Kollektiivi
  • FRANCIA:Tetra – C2C
  • GERMANIA: Privateering- Mark Knopfler
  • GRAN BRETAGNA: Come of age – Vaccines
  • GRECIA: Few against many – Firewind
  • IRLANDA:#3 – Script
  • ISLANDA: Dýrð í dauðaþögn – Asgeir Trausti
  • ITALIA: Nesliving vol. 3- Nesli
  • NORVEGIA: Tempest – Bob Dylan
  • OLANDA: Tempest – Bob Dylan
  • POLONIA: Cieplo Zimlo – Happysad
  • PORTOGALLO: En acustico – Pablo Alboran
  • REPUBBLICA CECA: Tak me tu mas – Jaroslav Nohavica
  • SPAGNA: Papitwo -Miguel Bosè
  • SVEZIA: Tempest- Bob Dylan
  • SVIZZERA: Floru- Florian Ast
  • UNGHERIA: Belehalok- Majka, Curtis, Blr

Eurofestival 2010, dopo la prima semifinale. Italia, il convitato di pietra

Dopo la prima semifinale dell’ Eurofestival, la sensazione che resta dentro è quella di una grande festa dove ognuno porta la sua musica e dove ogni anno ci invitano ma alla quale noi non andiamo mai preferendo ritrovarci la sera da soli al bar a bere una birra. “Share the moment“, condividi il momento, è lo slogan che campeggia per le vie di Oslo. Noi italiani facciamo gli snob e non ce ne frega niente. Ci sta bene la nostra cultura e basta. Molto europeo.

E così in quelle “39 tradizioni musicali, 39 culture” annunciate dalla conduttrice mancava l’Italia, per la tredicesima volta consecutiva. E dire che adesso la possibilità di trasmetterlo, il Festival ci sarebbe. Visto che la Rai ha anche un canale in più (Rai4) e che con le nuove tecnologie c’è possibilità di differenziare, per esempio, il segnale analogico da quello del digitale terrestre. Per non parlare degli ampi spazi per l’inserimento della pubblicità

Il senso “europeo” della rassegna lo davano pienamente rumeni e portoghesi. I primi hanno fatto precedere la sigla iniziale da un megaspot nel quale si invitavano i connazionali sparsi in Europa a votare per Paula Seling & Ovi (in gara domani). I portoghesi, invece, al momento dell’esibizione di Filipa Azevedo, hanno fatto passare una scritta nella quale si indicava ai lusitani sparsi in Europa il numero da chiamare (nelle varie tv nazionali!) per votare la 18enne.

POVERA ITALIA – L’Italia, i fans italiani, restano costretti a smanettare sul satellite o sul digitale terrestre per cercare un segnale degno per poter seguire l’evento. Per il resto, siamo aggrappati alle piccole cose. Come il tizio in seconda fila  che in diretta ha detto “Ciao Mamma“, mentre la conduttrice intervistava un fan arrivato dal Sudafrica. Magra consolazione, solita figura da italiani.

L’ITALIA IN TRASFERTA – Così a noi italiani non resta che tifare per chi ci rappresenta sotto altra bandiera. Già eliminata Thea Garrett, lanciata due anni fa da Gigi D’Alessio durante un suo concerto, risentiremo invece il violino rock del grande Olen Cesari, albanese ormai italiano di adozione, che accompagna la connazionale Juliana Pasha. Olen Cesari è un virtuoso del violino lanciato nel 1993 dalla trasmissione “Partita doppia”, che ha vinto guadagnandosi il soprannome de “Il nuovo Paganini”. Oggi a 35 anni collabora con artisti come Max Gazzè, Alex Britti, Sergio Cammariere, Enrico Giaretta, Bob Dylan, Franco Califano, Anna Oxa. E nel 2007 ha scritto la partitura d’archi di “Ti regalerò una rosa”, con cui Simone Cristicchi ha vinto Sanremo.

E domani scende in campo la Georgia, completamente “griffata” Italia. E’italiano l’autore della musica di “Shine”, Christian Leuzzi (sebbene ci dicono non sia presente ad Oslo), è italiana la ballerina sul palco con Sopho, la genovese Francesca Lavecchia. Ed è italiano perfino il vestito della cantante, firmato Dolce & Gabbana. Ad Oslo ci sono “ben” due inviati di radio locali italiane. Stupore fra le delegazioni.

In fondo, basterebbe fare come la Francia quest’anno. Ha un pezzo il cui piazzamento negli ultimi cinque posti è praticamente sicuro. Ma ha fatto questa scelta consapevole. Non avendo trovato l’accordo all’ultimo minuto con il big (Christophe Willem), pur di esserci lo stesso ha mandato un brano nato e pensato in vista degli incombenti mondiali di calcio e dell’estate. Una scelta puramente ed unicamente promozionale per lanciare il tormentone e l’artista.

LA COPPA DEL NONNO – Intanto noi ci “consoliamo” con gli Wind Music Awards. Che andranno in onda in tre serate registrate ad inizio Giugno (sulle reti Mediaset però) ma che si svolgeranno il 29 maggio. La sera della finale dell’Eurofestival.  Organizzare un evento del genere in contemporanea, quando non si prende parte all’Eurofestival, è come organizzare una sfida amichevole  amichevole  la sera della finale di Champions League.

SORTEGGIO DELLA FINALE – E’stato sorteggiato l’ordine di esibizione dei cantanti qualificati per la finale, che vanno ad aggiungersi ai cinque ammessi di diritto. Dunque questo finora l’ordine: 2 SPAGNA, 3 NORVEGIA, 4 MOLDAVIA, 6 BOSNIA, 7 BELGIO, 8, SERBIA, 9 BIELORUSSIA, 11 GRECIA, 12 REGNO UNITO, 15 ALBANIA, 16 ISLANDA; 18 FRANCIA, 20 RUSSIA, 22 GERMANIA, 23 PORTOGALLO

Le classifiche di vendita in Europa (17/5/2009)

Poche variazioni nella classifica di vendita della settimana in Europa. La maggiore riguarda il ritorno in vetta in Francia di Mylene Farmer, una delle regine della musica francese e francofona in generale. Il suo nuovo singolo “C’est dans l’air” è subito un successo.

Resistono Bob Dylan, Depeche Mode e U2, mentre a casa nostra Alessandra Amoroso ritorna in vetta fra gli album ed Eros Ramazzotti conquista la classifica di downloads. Pochi pezzi eurofestivalieri in testa, ma le rilevazioni sono sempre una settimana indietro. In alto, Mylene Farmer, sotto tutti  i numeri uno.

AUSTRIA:
Singoli: Poker face-Lady Gaga
Album: Together through life- Bob Dylan
BELGIO:
Singoli: Dum te tek.- Hadise
Album: Wise Girl-Natalia
DANIMARCA:
Download: Open Wide- Tina Dichow
Album: Unico-Sanne Salomonsen
FINLANDIA:
Singoli: Jos Maa Olisin-Cheek
Album: Anna Puu- Anna Puu
FRANCIA:
Singoli: C’est dans l’air- Myléne Farmer
Album: L’embeillie-Calogero
GERMANIA:
Singoli: Poker face-Lady Gaga
Album: Sound of the universe – Depeche Mode
GRAN BRETAGNA:
Singoli: Number 1- Tinchy Strider ft N-Dubz
Album: Together through life- Bob Dylan
IRLANDA:
Singoli: Number 1- Tinchy Strider ft N-Dubz
Album: Listen.-Christie Moore
ITALIA:
Download: Parla con me- Eros Ramazzotti
Album: Stupida- Alessandra Amoroso
NORVEGIA:
Singoli: Paperboys- Lonesome Traveler
Album: De aller beste – Eriksen
OLANDA:
Singoli: Hallelujah-Lisa
Album: NW8-Guus Meeuwuis
PORTOGALLO:
Airplay: Lucky – Jason Mraz & Colby Caillat
Album: Hoje-Amalia Hoje
REPUBBLICA CECA:
Singoli: The boy does nothing – Alesha Dixon
Album: Sounds of the universe – Depeche Mode
SPAGNA:
Singoli: Just dance-Lady Gaga
Album: No line on the horizon – U2
SVEZIA:
Singoli: Svennebanan-Promoe
Album: Together through life- Bob Dylan
SVIZZERA:
Singoli: Ayo technology – Milow
Album: Sounds of the universe – Depeche Mode

Le classifiche di vendita in Europa (10/5/2009)

Comincia a farsi sentire il clima Eurofestival anche nella classifica dei dischi della settimana, perchè in giro per l’Europa, i singoli in gara sono tutti ben messi. Il migliore è “Dum te tek“, della turca Hadise, che è anche una stella della tv belga e dunque conquista la testa in quel paese.

Scatta l’offensiva di Bob Dylan, in testa già in più parti con il suo nuovo lavoro, regge ancora l’album dei Depeche Mode. E fra qualche rientro illustre (come i Madcon), si segnala la prima volta in testa alla classifica per i trentini The Bastard sons of Dioniso. In alto Dum te tek,  sotto, i numeri uno.

AUSTRIA:
Singoli: Poker face-Lady Gaga
Album: Together through life- Bob Dylan
BELGIO:
Singoli: Dum te tek.- Hadise
Album: Wise Girl-Natalia
DANIMARCA:
Download: Open Wide- Tina Dichow
Album: Together through life- Bob Dylan
FINLANDIA:
Singoli: Nyt huudetaan – Ihanaa, leijonat, ihanaa- Antero Mertaranta
Album: Anna Puu- Anna Puu
FRANCIA:
Singoli: Km Meme pas fatigue – Magic System ft Khaled
Album: Reel-Kery James
GERMANIA:
Singoli: Poker face-Lady Gaga
Album: Sound of the universe – Depeche Mode
GRAN BRETAGNA:
Singoli: Number 1- Tinchy Strider ft N-Dubz
Album: Together through life- Bob Dylan
IRLANDA:
Singoli: Number 1- Tinchy Strider ft N-Dubz
Album: Listen.-Christie Moore
ITALIA:
Download: L’amor carnale – The Bastard Sons of Dioniso
Album: Sounds of the universe – Depeche Mode
NORVEGIA:
Singoli: Paperboys- Lonesome Traveler
Album: Vare demoner – Kaizer Orchestra
OLANDA:
Singoli: Beggin-Madcon
Album: 19-Adele
PORTOGALLO:
Airplay: Lucky – Jason Mraz & Colby Caillat
Album: Xuots e Pontapes- Xutos e Pontapes
REPUBBLICA CECA:
Singoli: The boy does nothing – Alesha Dixon
Album: Sounds of the universe – Depeche Mode
SPAGNA:
Singoli: Colgando en tus manos – Carlos Baute ft Marta Sanchez
Album: No line on the horizon – U2
SVEZIA:
Singoli: Losing you – Dead by April
Album: Together through life- Bob Dylan
SVIZZERA:
Singoli: Ayo technology – Milow
Album: Sounds of the universe – Depeche Mode

Francis Cabrel, “Des roses et des orties”: musica con la testa (tranne due canzoni)

Ritornare in testa alla classifica a 55 anni, dopo 30 di carriera e 18 milioni di dischi venduti e prendersi anche lo sfizio di far pensare la gente e di piacere ai giovani. Due parole per Francis Cabrel è il caso di spenderle. Un pò di tempo fa è uscito in Francia “Des roses et des orties“, quindicesimo album di  questa icona della musica francese.

Pensi alla tipica “chanson” francese, struggente ed un pò retrò ed invece no. Questo cantautore nato sotto l’influenza di Bob Dylan tira fuori un lavoro estremamente moderno. Melodico certo, ma pienamente inserito nei tempi attuali, sia nelle musiche – a volte un pop leggero, molto più spesso una mescolanza di suoni – che soprattutto.

Politica, sociale, attualità, religione. C’è di tutto. Le rose e le ortiche, appunto, come il titolo dell’album. Così capita che si possa gridare alla speranza con la canzone che dò il titolo all’album (cliccate qui) oppure che si rifletta su come la società multietnica non riesca ancora a far presa come si dovrebbe (“Des hommes pareils“, che trovate in coda a questo post, qui invece c’è il testo).

Oppure che si ascoltino storie sublimi, come in “Le cygne blanc“, “Mademoiselle l’aventure“, “L’hombre au tableau”, dedicata a Magritte. O ancora attacchi ironici alla sua stessa categoria, quella dei cantutori impegnati “che si credono salvatori del mondo” (“Des gens formidables“). Tutte canzoni con la testa. Meno un paio.

Che poi -musicalmente parlando – sono le migliori di tutte. Il primo riferimento è a “Les cardinaux en costumes“, attacco ingiusto a quella che Cabrel definisce “casta privilegiata che si eleva sopra i credenti”. Il testo sta qui. Attacco ingiusto perchè l’immobilità descritta dal cantautore non corrisponde a realtà. La Chiesa – parlo da credente e praticante – si muove e sta vicina alle situazioni difficili nel mondo e nella vita di tutti i giorni.

Proprio di recente in una intervista al quotidiano “Le Figaro”, Cabrel ha spiegato come l’accusa si estenda anche alle istituzioni in generale, ma che “è l’idea del cardinale che l’ha ispirata”. Eppure il testo lascia trasparire questa accezione negativa similare a quella di chi scrive di cose osservandole dall’esterno e forse anche di sfuggita. Basterebbe uno sguardo più attento. Per uno come Cabrel,  che oltretutto non è assolutamente anticlericale o ateo, è una caduta di stile.

Se invece il testo va preso solo come un invito ed uno stimolo a fare di più, allora la chiave di lettura che ne esce è diversa. Si tratta, in ogni caso, di un brutto neo in un lavoro complessivamente di grande qualità. Si parla delle religioni anche in “Chène liege”, dove fa capolino lo sconforto e anche qui traspare il solito senso di “costruzione di una Fede a proprio uso e consumo”: il concetto di “disegno” divino è totalmente estraneo.