“La Regina” (e altri brani): il ritorno di Chiarastella

Ad X Factor 2 era passata troppo in fretta. Entrata in corsa e di corsa uscita dopo due settimane, facendo scoprire solo stralci della sua bravura. Ma chi segue un pò i concorsi musicali, se la ricorderà anche a Musicultura. Parliamo di Chiarastella Calconi, in arte solo Chiarastella. Questa cantautrice dal sound molto particolare è tornata da poco sulle scene, partecipando anche ad un concorso, l‘Italian Music Festival, che l’ha vista arrivare seconda.

Ora esce “La Regina” singolo estratto dall’album “Pianeta Venere” che racconta in maniera ironica l’ossessione per la chirurgia estetica. Sonorità indie, senza dubbio, non proprio commercialissime ma molto raffinate e di qualità. Impreziosite dalla sua voce molto particolare. Vi proponiamo all’ascolto anche “Dafne” e “Una ballata di polvere“, il brano portato al citato festival. Davvero molto brava. Applausi

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Musicultura, l’edizione 2010 si terrà dal 19 al 21 giugno. Iscrizioni aperte sino al 31 ottobre.

Logo%20%20Musicultura%20SITOFissate le date per l’edizione 2010 di Musicultura, il festival nazionale della canzone popolare e d’autore che si svolge all’arena Sferisterio di Macerata. L’appuntamento con la ventunesima edizione è per il 19, 20 e 21 giugno: si sceglierà il cantante o il gruppo che seguirà nell’albo d’oro Giovanni Block.

Intanto è prossima la scadenza del bando di concorso, chi è interessato ha tempo fino al prossimo 31 ottobre per iscriversi.Per partecipare al concorso occorre avere compiuto diciotto anni (non c’è nessun tetto di età) e inviare due canzoni di cui si sia oltre che interpreti autori o coautori.

Non esistono sbarramenti rispetto ai generi; qualità, autenticità ed originalità costituiscono i fondamentali criteri di selezione delle proposte. Il regolamento e il modulo d’iscrizione sono disponibili sul sito ufficiale della rassegna. Al vincitore andrà un premio di 20mila euro.

Nel corso delle serate finali del festival saranno inoltre assegnate la Targa della Critica (5.000,00 euro) e i premi per la migliore musica, il miglior testo, la migliore interpretazione, del valore di 2.500,00 euro ciascuno.

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Musicultura 2009, scattano oggi le tre serate di finale

musiculturaMusicultura 2009, via alla tre serate finali. Si parte stasera, al Teatro Sferisterio di Macerata, dalle ore 21, con diretta su Radio Uno. Il festival della canzone popolare e d’autore, che quest’anno celebra il ventennale, ha avuto come al solito il suo prologo mercoledì in piazza a Macerata, con una serata omaggio al grande Piero Ciampi. Da stasera si fa sul serio: gli otto finalisti si giocano il premio di 20mila euro, Ubi Banca Popolare di Ancona.   Va ricordato che è disponibile, al costo di 10 euro -oppure scaricabili legalmente gratis sul sito downlovers–  il cd con i 16 cantanti giunti in finale. Trovate i dettagli qui.

A decretare il vincitore assoluto – e ad assegnare i premi a corredo sarà il comitato tecnico composto dai maggiori cantanti italiani, chiamato a giudicare gli otto motivi, arrivati in finale dopo una lunga selezione che ha visto protagonisti nel voto gli utenti del web, sul sito de La Gazzetta dello Sport e gli ascoltatori di Radio Uno. Tre serate, si diceva: agli otto finalisti si aggiungono tantissimi ospiti.

Nel corso degli anni, Musicultura è stato il trampolino di lancio per tantissimi artisti che poi abbiamo visto nei programmi musicali: alcuni, come Povia, hanno vinto il Festival di Sanremo. Altri li abbiamo visti ad X Factor: è il caso di Elisa Rossi, sul palco di Musicultura come Viola Selise e  di Chiarastella. Questo nel dettaglio il programma delle tre serate.

STASERACordepazze (Palermo) “Sono morto da cinque minuti; Naif (Quart- AO) “Io sono il mare”; Jacopo Ratini (Roma) “Studiare, lavoro, pensione e poi muoio”; Paola Angeli (Bologna) “Il corpo di venere”. Ospiti: Vinicio Capossela, Beatrice Antolini, i percussionisti giapponesi Gocoo, la poetessa Joumana Haddad e Banco del Mutuo Soccorso.

DOMANICarmine Torchia (Sersale – CZ) “Quest’amore”; Manupuma & The Bulletz (Milano) “Charleston”; Paolo Simoni (Comacchio-FE) “Fiori su sassi”; Giovanni Block (Napoli) “L’aquilone”. Ospiti: Irene Grandi, Lello Voce, Paola Turci, Simone Cristicchi e La Leggenda New Trolls, Donovan.

DOMENICA – Finale con i due più votati di oggi e i due più votati di domani. Ospiti: Matthew Lee, Cristiano De André, Sergio Zavoli, Alice, PFM-Premiata Forneria Marconi. Sarà assegnato il premio al vincitorie assoluto ed inoltre la Targa della Critica ed i premi Siae, Imaie e Unimarche.

COMITATO DI GARANZIA – Il comitato sdi garanzia che ha giudicato i brani è composto da: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Dacia Maraini, Alda Merini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi e Antonello Venditti

 

 

X Factor: escono la nuova compilation e gli inediti di Aram Quartet e Noemi. Semifinalisti benefici.

Anche  X Factor si dà da fare e fra prima e seconda edizione, abbiamo un bel pò di cose da raccontarvi sulle nuove proposte. Anzitutto, è uscito “Il pericolo di essere liberi”, il primo album di inediti degli Aram Quartet, il gruppo pugliese che ha vinto nella prima edizione.

“Il pericolo è il mio mestiere”, singolo di lancio (che trovate sopra), che sarà presentato domenica nel corso della finale del programma, è di buon impatto radiofonico, aspettiamo di sentire le tracce di tutto il  lavoro per un giudizio più completo.

Intanto, sottolineiamo come per la prima volta, ci sia un solista, in questo caso,  Antonio Maggio, con gli altri a fare il coro. Il medley, che potete trovare sul loro myspace lascia comunque pensare ad un lavoro di buona qualità, dove anche gli altri si alternano nel canto.

NOEMI IN USCITA IL 24 APRILE– Il 24 aprile esce invece “Noemi“, primo album della omonima cantante, quinta classificata in questa edizione. Sei brani per il classico Ep d’esordio, con quattro inediti e due cover (Albachiara di Vasco Rossi e Il cielo in una stanza di Gino Paoli). Riascoltiamo l’inedito presentato ad X Factor, dal titolo “Briciole”.

X FACTOR 2, LA SECONDA COMPILATION – Dopo l’anteprima, di cui avevamo già parlato, ecco anche la seconda compilation di X Factor 2. Ci sono anche Laura Binda e Chiarastella. Praticamente tutti i cantanti in gara fra le due compilation. Meno i Sinacria Symphony. Perchè? Ecco comunque la tracklist completa.

 1- Ancora ancora ancora (Mina) – Matteo Becucci
2- Drops of Jupiter (Train) – Yuri Magliolo
3- Contessa (Decibel) – The bastard sons of Dioniso
4- La costruzione di un amore (Ivano Fossati) – Noemi
5- Because the night (Patti Smith) – Ambramarie Facchetti
6- Impressioni di settembre (PFM) – Enrico Nordio
7- Tutto quello che un uomo (Sergio Cammariere) – Daniele Magro
8- Quando nasce un amore (Anna Oxa) – Farias
9- Via con me (Paolo Conte) – Andrea Gioacchini
10- True Colors (Cindy Lauper) – Chiarastella
11- Grace (Jeff Buckley) -Laura Binda

SEMIFINALISTI ANCORA PER L’ABRUZZO – Segnaliamo anche l’uscita del singolo “You’ve got a friend”. Si tratta di un brano degli anni’70 di Carole King: la cover è cantata dai quattro semifinalisti di X Factor Daniele Magro, The Bastard sons of Dioniso, Yuri Magliolo e Matteo Becucci.

Il singolo è in vendita su I-Tunes o sul sito ufficiale del programma: il ricavato andrà interamente alla Protezione Civile a sostegno degli aiuti per i terremotati dell’Abruzzo.

X Factor 2, ottava puntata, fuori Chiarastella. i nostri giudizi

482f6df31efec_normalX factor 2, ottava puntata. Più passa il tempo e più ci stiamo facendo l’idea che non vincerà il migliore. Il pubblico che vota è lo stesso che a Sanremo vota quelli più simpatici o più “scenici” e non quelli più bravi, che manda a casa Tricarico e Nicky Nicolai e tiene dentro Fausto Leali e Al Bano dunque c’è poco da stupirsi di alcuni verdetti. Esce Chiarastella, ma non è questo il punto.

Chiarastella, nonostante fosse lì solo da sette giorni era una delle più preparate, avendo una carriera alle spalle ma contro Daniele Magro era molto difficile passare il turno.Noi avremmo votato Chiarastella ed il perché lo spieghiamo nei giudizi più sotto. Ma non è nemmeno questo il punto. La questione è: perché continuano a stare dentro i Farias, gli unici che hanno dimostrato di non avere l’ X Factor? Solo perché si stanno impegnando? O solo per la loro storia umana?. Anche questo è un fattore che conta (Marco Carta insegna), ma qui si giudicano i cantanti e non le vite.

E i Bastard sons of Dioniso? L’effetto “bastard” è finito da un pezzo, sarebbe ora di cominciare a cantare. O Yuri. E’un altro (molto) bravo ma non sempre emoziona. Esce una di talento e probabilmente non sarà l’ultima. Sotto, i nostri giudizi. Nota non secondaria: tutti i cantanti hanno collaborato agli arrangiamenti o all’elaborazione dei testi. Questo vuol dire essere musicisti. Altro che gli “Amici” di Maria.

OVER 25

MATTEO BECUCCI – “Una giornata uggiosa” di Lucio Battisti
Confermiamo il giudizio delle ultime settimane: è uno dei pochi dentro “X Factor” che canta di tutto in modo eccezionale, in italiano ed in inglese. Nel corso della trasmissione lo hanno messo a confronto con vari generi e vari stili, non ha mai sbagliato un colpo. Anche con uno degli ultimi Battisti, sempre difficile da cantare, se la cava benissimo. Emoziona meno del solito, ma il brano è quello che è. Soprattutto ha il coraggio di metterci in gioco e un caposquadra che glielo fa fare.

CHIARASTELLA – “True colors” di Cindy Lauper e “Wuthering heights” di Kate Bush
Canzone di grande atmosfera di una delle più grandi interpreti del pop anni’80. Le calza a pennello e lei ha dei colori nella voce straordinaria. Arriva su dei toni altissimi, canta anche in falsetto in maniera superba ed è molto naturale, eppure probabilmente è “troppo” sofisticata per il pubblico che preferisce Bastard o Farias. Paga anche lei il fatto di essere poco personaggio televisivo, una eccessiva “normalità” (nonostante il trucco terribile): tutto questo è molto brutto, fa molto “Amici”. Dove il concetto di “migliore” è molto relativo. Al ballottaggio bissa la performance della settimana scorsa sul brano di Kate Bush. Acappella canta Bjork in maniera magistrale e l’islandese è una delle artiste meno cantabili del panorama mondiale. Ma una volta al ballottaggio con Daniele, purtroppo, la strada era già segnata.

NOEMI – “La costruzione di un amore” di Ivano Fossati
Canzone difficilissima, come quasi tutte quelle che Fossati ha scritto per sé e non per gli altri. Per Noemi era una prova vera, per dimostrare di saper emozionare anche su brani a tinte forti ma molto soft. Missione compiuta, la sua voce graffiata si adagia benissimo sulla melodia. Regala emozioni, è una dei pochi a riuscirci in questa puntata. E’nettamente quella che ha fatto più progressi e se vi andate a rileggere i nostri primi giudizi su di lei ve ne accorgete. Nota a margine, che non c’entra con X Factor come “programma musicale” ma c’entra col programma come “prodotto televisivo”: oggi passano modelli secondo i quali per essere sensuali bisogna essere “abbondanti” o “debordanti”, nel modo di essere e di fare e nel fisico. Lei è una ragazza semplice e completamente “piatta”, ma è veramente sexy.

ENRICO NORDIO – “One upon a long ago” di Paul Mc Cartney
Il solito concetto: quando non conosci una canzone non ti fai condizionare e la fai meglio di come canteresti un brano stranoto. Enrico non si sottrae a questa legge e Morgan fa ancora centro. Interpretazione al solito molto bella, su un brano veramente difficile, ma più di tecnica che di “pancia”. Anche lui infatti emoziona meno del solito, ma c’è da dire che su questi brani meno popolari (brano degli anni’80, ma non esattamente commerciale, nello stile del “Barone” inglese) non è semplice. E’un po’ come andare a Sanremo con un brano intimista e cantautorale, ma anche questa era una sfida.

16-24 ANNI

DANIELE MAGRO – “Another one bites the dust” dei Queen e “Crazy” degli Gnars Barkley
Ieri sera meritava il salvataggio solo perchè canta meglio dei Farias. In un certo senso ha ragione Morgan: adesso che abbiamo sentito che è bravo e quello che sa fare, sarebbe ora di metterlo a confronto con un brano leggero. Se si continua a dargli pezzi che valorizzano solo la sua tecnica si travisa il senso del gioco. Lui è un cantante soul, ma lì dentro deve mostrare di saper cantare anche le “canzonette”. Ma hanno paura che esca, perché probabilmente non è capace di farlo. E quindi vanno sul sicuro. Inoltre ha cantato sei canzoni straniere e una sola in italiano. Non è giusto. L’esibizione di ieri era forse la migliore da quando è dentro al programma, su un pezzo rock dei Queen rinnovato nell’arrangiamento. Solito brano al ballottaggio, bene acappella, ma lo sapevamo già.

YURI MAGLIOLO – “Wherever you will go” dei The Calling
Spieghiamo meglio quanto detto sopra, altrimenti sembriamo dei folli. Questo ragazzo probabilmente è l’unico che uscito da “X Factor” avrà una vita musicale autonoma, senza bisogno di autori: suona (almeno) tre strumenti (batteria, chitarra, pianoforte), compone, arrangia e adesso ha debuttato come paroliere scrivendo un pezzo della canzone in italiano. Proprio perché è il migliore ed il più completo, da lui ci si aspetta tanto ed invece a volte sembra svolgere il suo compito e basta, senza andare oltre, senza colpire al cuore. Anche il fatto che questa sia stata la prima volta in italiano è sintomatico: l’inglese aiuta molto a superare gli ostacoli. Se riesce a trovare una sua chiave anche nella nostra lingua, diremmo che ha la vittoria in tasca. Ma sarà fondamentale questo passo.

GRUPPI VOCALI

FARIAS -.”I’m not in love” dei  10CC
Operazione “c’è posta per te”. Video delle figlie che entrano nel loft e dei genitori che stanno in Argentina giusto prima dell’esibizione. Non abbiamo niente contro questi ragazzi, l’abbiamo detto più volte: sono bravissimi. Semplicemente, non hanno l’ “X Factor”. Tra l’esser bravi cantanti e avere una marcia in più c’è uno scatto di differenza. Loro hanno belle voci, sono bravi cantanti, ottimi strumentisti e meritano anche un avvio nel mondo discografico. Ma non emozionano per niente. L’esibizione di ieri era come al solito perfetta, ma è come sentire un piano bar. Senza strumenti sono penalizzati, siamo convinti renderebbero meglio. Il giochino di Morgan sui presunti cori li spinge al televoto.

THE BASTARD SONS OF DIONISO- “Ma che colpa abbiamo noi” dei Rokes
Nonostante l’arrangiamento moderno questa purtroppo resta una canzone fuori tempo. Ma qui si giudica l’esibizione e questa è stata come al solito interessante e ricca di energia. Loro sono bravi a dare una loro caratterizzazione a pezzi lontanissimi dalla loro vita, ma restiamo convinti che anche per capire quanto siano bravi vocalmente, meriterebbero anzitutto pezzi più contemporanei e magari anche più soft. E’un po’ come per Daniele Magro, solo pezzi che calzano a pennello al loro stile canoro: così non si migliora e non si cresce. Sono grintosi e moderni, sono i più “attuali” discograficamente ed andranno in finale. Ma non sapremo mai quanta bravura c’è sotto la grinta. Anche loro li vorremmo risentire con gli strumenti.

X factor 2, settima puntata, esce Andrea. I nostri giudizi

482f6df31efec_normal3X factor 2, settima puntata esce Andrea. Verrebbe da dire era ora. Stavolta il verdetto dei giudici, che fa seguito a quello del pubblico che lo aveva mandato in ballottaggio con Noemi. Impossibile mandare a casa quella ragazza dalla voce potente, soprattutto se messo a paragone col monotematico e stonatissimo amante di Bob Marley, così amante da esibirsi tre volte nella stessa puntata con brani del geniaccio giamaicano.

Nuova sfida fra tre esordienti, entra Chiarastella, se l’è decisamente meritato. Ne parliamo sotto. Nota a margine: per la prima volta gli autori di X Factor fanno ammenda per una eliminazione. Ambramarie, uscita la scorsa settimana canta con James Morrison il brano che solitamente lui esegue con Nelly Furtado. Non era mai successo prima, è probabilmente la consacrazione musicale della ragazza lombarda. Sotto, i nostri giudizi sulle esecuzioni.

OVER 25
MATTEO BECUCCI – “Broken wings” dei Mr Mister

E’magico, non c’è niente da dire. Viene da chiedersi dove fosse stato fino adesso visto che lo scopriamo soltanto a 38 anni. Diremmo che è la voce migliore di X factor, anche più di quella di Daniele perché la sua è molto più larga e modulabile. E’il nostro preferito, perché sinora ha cantato quasi sempre benissimo ogni cosa regalando grandi emozioni. Semplice, leggero, senza sbavature, completo anche come artista.

ANDREA – “I shot the sheriff” di Bob Marley e “Get up stand up” di Bob Marley
Versione funky. Lui storce la bocca, vuole cantare il reggae e solo quello. Andasse a farlo da un’altra parte. Qui si canta quello che ti danno. Possibilmente anche bene, ma lui non vuole capirlo. Esecuzione discreta, senza stonature stavolta. Sopperisce con la teatralità a doti canore modestissime, quasi nulle. Canta finalmente quello che gli pare al ballottaggio e poi Bob Marley pure acappella. Non se ne puo più. Per fortuna, non lo risentiremo, il programma ne guadagna senz’altro.

NOEMI – “Il Paradiso” di Patty Pravo e “I heard it into a grapewine” di Marvin Gaye.
Primo brano nella versione dei Lombroso, band con la quale collabora Morgan. Questa ragazza è brava davvero, pure col rock. Dicevamo agli inizi che non aveva ancora espresso il suo meglio, non ci aveva fatto capire la sua personalità. Adesso sta venendo fuori piano piano. Molta energia, molta grinta. Nelle ultime puntate è quella che è cresciuta maggiormente e dunque buttarla fuori sarebbe stato un delitto. Molto bene anche al ballottaggio sul brano di Marvin Gaye, Zucchero a cappella davvero sublime.

ENRICO NORDIO – “La cura” di Franco Battiato
Ormai non ci sono più parole per definirlo. Con Matteo Becucci è il migliore perché riesce sempre a dare atmosfera ad ogni brano. Dopo “Impressioni di settembre” aveva un’altra prova difficile, l’ha superata davvero alla grande. Un talento davvero.

16-24 ANNI
DANIELE MAGRO – “Black & Gold”di Sam Sparrow

Gli danno sempre gli stessi brani, inteso come lo stesso genere musicale. Non è giusto. Bravo è bravo, l’abbiamo detto. Tecnicamente è il migliore ed anche quello che ha più margini di crescita. Ma così continuano a non metterlo in gioco. Dargli una volta una canzonetta per vedere quello che sa fare no? Della serie: ti piace vincere facile…

YURI MALGIOLO – “Viva la vida” dei Coldplay
E’il più moderno e contemporaneo di quelli che sono dentro al programma, anche un po’ per formazione musicale.e un brano come quello che ha eseguito forse lo avrebbe potuto cantare solo lui. Vorremmo vederlo confrontarsi prima di tutto su un brano italiano e poi su un pezzo più impegnativo: su brani “leggeri” – anche se di spessore – come questo si trova benissimo.

GRUPPI VOCALI
FARIAS – “Diamante” di Zucchero

Molto corale, arricchita perché le quattro voci prendessero il posto dell’interpretazione solista originale. Hanno cantato molto bene perché questo genere di esecuzioni nelle quali le voci si sovrappongono anche in passato li ha valorizzati, facendo guadagnare loro punti rispetto alla media delle loro esibizioni. Però restiamo del nostro parere: sono più da piano bar di alto livello,  il cosiddetto X Factor non ce l’hanno.

THE BASTARD SONS OF DIONISO- “Shiny happy people” dei R.E.M.
Qui siamo all’opposto rispetto a Noemi. Loro sono quelli che sono migliorati di meno. Anzi, non sono migliorati per niente. E nemmeno peggiorati. Sono sempre gli stessi. Cantano bene, non si danno delle arie, sono sinceri, leggeri, umili, tengono bene la scena. Soprattutto non si prendono sul serio. Si impegnano tantissimo, ma probabilmente hanno raggiunto il loro limite. Possono anche restare dentro sino alla fine e in fondo non demeritano perché nonostante quanto detto sopra riescono a farsi piacere: questo è una dote rara.

ASPIRANTI

JOHN FROG – “Paradise City” dei Guns ‘n Roses
Bravi, non c’è che dire, ma la sensazione – della quale non avremo riscontro – è che fossero poco portati per cantare brani diversi dalla loro estrazione. Fanno un genere molto energetico e lo fanno con stile, senza “imitare” nessuno, anche se poi l’ispirarsi a qualcuno viene naturale. Hanno vent’anni e il tempo davanti per rifarsi.

CHIARASTELLA – “Wuthering heights” di Kate Bush
L’abbiamo già sentita a Musicultura nel 2005. E a Musicultura ci vanno quelli bravi. Cantava probabilmente il pezzo più difficile (e più bello) degli ultimi trent’anni nel mondo del pop. Arrivare lassù dove arrivava Kate Bush senza stonare e senza fare fatica è sintomo di talento. Punto.

GIULIA BOSCOLO – Mix fra “Rispetto” e “Fever” di Joe T. Vannelli
Si vabbè. Lodevole il tentativo di far passare in un programma del genere le vocalist della musica dance, ma oggettivamente è una carta complicata da giocarsi per una che deve entrare nel tempio del pop. Molto glamour, molto fashion.  Ma nulla di più.