All’undicesima puntata, esce da X Factor 4 Stefano Filipponi. Il cantante più controverso e criticato non sarà in semifinale, dove si canteranno gli inediti. Esce dopo una puntata disastrosa per lui, nella quale conferma tutti i limiti di emozione di cui avevamo parlato e per cui eravamo stati attaccati. Esce soltanto al tilt e per un pelo non s’è rischiato che fosse nuovamente premiato il personaggio e non chi canta meglio.
Colpa del vergognoso atteggiamento di Anna Tatangelo, che invece di esprimere un giudizio ha lasciato decidere al pubblico e solo per questo ha eliminato Stefano (che ci voleva a dire: lo preferisco, anche se non era vero? Aveva paura? Non è che abbia migliorato le cose!). Un giudice che ha paura di giudicare, non si capisca cosa stia lì a fare. Per il resto, la manche unplugged è servita a mettere a nudo gli artisti (ottima mossa, così si vede chi è bravo e chi no!) e il risultato, Nathalie a parte, dice che c’è da lavorare per tutti.
Inqualificabile che a giudizio ancora da emettere sia stato concesso a “ospiti” di emettere una opinione potenzialmente influenzabile non tanto il voto dei giudici quanto un possibile tilt. E francamente è incredibile come un artista del calibro di Morgan regga il gioco “giustificando” le stecche del cantante addossandosi la colpa quasi come se ci fosse “un timore per la sua uscita”. Quanto al tilt, Stefano è stato sempre votato, anche quando ha cantato chiaramente male, come due settimane fa. Mai finito nemmeno al ballottaggio. E’uscito proprio nella puntata a ridosso di quella degli inediti. Curioso… O forse no….
PRIMA MANCHE
KYMERA – She (Elvis Costello)
Pezzo celeberrimo di Aznavour coverizzato in più versioni, compresa questa di Elvis Costello. Non semplice, molto raffinato. Loro vanno lineari, come sempre. VOTO 8
DAVIDE MOGAVERO – In the name of love (U2)
Il pezzo è per lui, decisamente. E mostra ormai una ottima padronanza del palco e delle telecamere. Sicuramente uno della sua età è più agio su queste cose rock o su un pop rock. Sereno, grintoso, senza intoppi, nonostante un evidente abbassamento di voce. VOTO 8.
NATHALIE GIANNITRAPANI – Under the bridge (Red Hot Chili Peppers)
Ci mette come al solito, cuore, grinta e mestiere, tirando fuori la solita grande voce. Ma il pezzo è lontano dalle sue corde e un pò ne soffre. Comunque ci da dentro e se la cava. VOTO 7
STEFANO FILIPPONI – A mano a mano (Riccardo Cocciante)
Quando il pezzo è lineare va tranquillamente, sugli acuti resta appeso perché parte bene e finisce male. Riesce a non stonare del tutto, ma si è sentito che faticava. Gli dice a Ventura: “Sei stato più intenso di Cocciante”. No comment VOTO 5
NEVRUZ JOKU – Pigro (Ivan Graziani)
Grazie ad Elio per aver portato sul palco di X Factor un pezzo di un artista fra i più anticonformisti della nostra musica, troppo in fretta dimenticato. Schema consolidato. Compensa la voce con una ottima performance a livello scenico. Continuiamo a non stimarlo come artista, ma oggettivamente, è una esecuzione più che buona. Conferma quello che è noto: quando non fa la macchietta è meglio. VOTO 7
SECONDA MANCHE – UNPLUGGED
DAVIDE MOGAVERO – Sally (Vasco Rossi)
La prima esibizione debole da quando è dentro X Factor. Parte male, paga l’emozione del primo live al fianco di un grande artista. Cresce alla distanza e ci mette l’anima, alla fine ne ricava comunque un esito positivo. Ma la gioventù s’è vista tutta. Ha una voce acerba, ma questo lo si sapeva già, del resto ha 17 anni VOTO: 7 (meno)
STEFANO FILIPPONI – Non arrossire (Giorgio Gaber)
Un disastro. Stecche continue, stonature chiarissime che voce e piano vengono a galla senza pietà. Perché senza appoggi si capisce chi ha voce. Veramente male, come mai in questa edizione. Ballottaggio. Finalmente. Qua non c’è da stare a dire se emozioni o no. Ha cantato male, lo meritava. Un risultato diverso sarebbe stato scandaloso. VOTO 2
NEVRUZ JOKU – Home (Depeche Mode)
Caos organizzato, ma è evidente che con Morgan si trovi a meraviglia, sono due anime inquiete e in movimento. Anche nel suo caso l’esibizione unplugged mette a nudo una chiara carenza vocale, ma con la grinta maschera bene. VOTO 6.5
NATHALIE GIANNITRAPANI – Blue (Joni Mitchell)
Un pezzo difficilissimo di una cantante sofisticata. A livello vocale vince nettamente su tutti. Magari a pelle fa meno presa di Sally, però l’esperienza di chi ha anni di live alle spalle aiuta a rendere emozionale anche un brano così complesso. VOTO: 9
BALLOTTAGGIO
KYMERA – Adagio (Lara Fabian su musica di Albinoni)
STEFANO FILIPPONI – Quanto t’ho amato (Roberto Benigni)
Non c’è partita. Non c’è nemmeno da stare a giudicare. Stefano non canta male sul primo pezzo perché quello è il suo cavallo di battaglia. Ma poi stecca a cappella. Vocalmente e tecnicamente i Kymera lo stracciano. E non per tutto quello che abbiamo detto in queste settimane di lui, per un fatto oggettivo.
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