“Lontana da me”, il nuovo singolo di Coez

Nel grande marasma del rap italiano, come già detto, ci sono pochissime luci e parecchie ombre. Una delle poche luci è Silvano Albanese in arte Coez, 30 anni, romano nato a Nocera Inferiore. Diversi anni di gavetta nei circuiti alternativi prima di un anno, quello che si sta concludendo, che lo ha visto affacciarsi per la prima volta nel mainstream, grazie all’etichetta Carosello, che ha dato alle stampe l’album “Non erano fiori”.

Il buon successo radiofonico (meritato) del primo singolo “Siamo morti insieme” lo ha fatto conoscere al grande pubblico e adesso esce “Lontana da te“, nuovo estratto dall’album. Genere che divide, il rap crossover, ma almeno sul fronte di Coez la distanza fra le produzioni europee e il modo di fare hip hop italiano è più sottile. Il pezzo si fa ascoltare e propone sicuramente un lato diverso di questo genere, molto soft, con testi pensati e non banali.

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“Show me” (e altri brani), quando la dance crossover viene dalla Slovacchia

Gli appassionati eurovisivi si ricorderanno senz’altro di Sona Simorova, la 26 enne di Bratislava nota col nome di Mista. Arrivò seconda alla finale nazionale per l’Eurovision del suo paese col brano “Vendetta” contenuto nel primo album “Emotions“. Nonostante il mancato biglietto per Oslo, la giovane ha visto accrescere notevolmente la propria fama nel settore della dance crossover e oggi è una delle artiste più apprezzate non solo ad Est. Un ottimo risultato per una cantante che arriva dalla Slovacchia.

Il secondo album, uscito nel 2012 si chiama esattamente come la titletrack, ovvero “Show me”, che però è solo il terzo estratto dal lavoro (qui il video, sopra la versione testo). I primi due, ugualmente interessanti, sono “Cash out”, che contiene anche sonorità tipiche della dance dell’est  e porta la firma dei Morandi, popolare dance group rumeno e “Never hide“. “Cash out”, uscito per l’etichetta tedesca E45, ha avuto ottimo successo non solo in Slovacchia e Repubblica Ceca (dove lei vive), ma anche in Germania, Spagna, Paesi Bassi, Romania e Belgio.

Ma meritano un ascolto anche gli altri due singoli del precedente lavoro, ovvero quello che dava il titolo all’album  in cui si scopre un’anima decisamente pop e cantautorale (per quanto possa sembrare particolare Mista ha una formazione classica ed ha studiato pianoforte al conservatorio: dopo 20 anni, per lei il cambio di direzione è stata una “liberazione”, spiega lei stessa),  cantato in parte in slovacco e “Rock it”, molto più dance e meno pop.

Mr Le Monde & Leila: la dance pop made in Repubblica Ceca

Ecco un bel mix che ci piace. Crossover di generi musicali, ma anche mix di popoli, origini e colori. Mr.Le Monde e Leila sono due protagonisti attuali della musica dance made in Repubblica Ceca. Eppure sono due cittadini del mondo. Perchè lei, Leila El Hassan è nata sì a Praga ma da padre siriano e lui, Derrick Wilson, è statunitense. Un progetto nato sull’onda della passione per la musica di entrambi.

E la ragazza in questione non è niente affatto una delle tante “belle e basta” di questo genere musicale perchè ha studiato e si è laureata fra Praga e la Siria, ha frequentato la scuola civile di aviazione e poi una scuola di canto. E intanto si è esibita anche come ballerina del ventre in eventi organizzati dal ministero degli esteri siriano in occasione delle giornate arabe. Insomma, un’artista a tutto tondo, insieme ad un musicista, rapper e dj di livello che ha girato il mondo.

“Party girl”, che trovate qui e “Blow me away“, che è invece in alto, sono i primi due singoli di questo progetto musicale che piano piano sta conquistando tutta l’Europa dell’Est e promette molto bene. Una dance pop fatta con gusto, che merita decisamente di essere ascoltata. E dato che è lunedì è anche un bel modo per inaugurare la settimana: con un pò di movimento per riprendere tono…

“…della gente che non dorme”, il primo album di Matteo Sperandio & Q-Artet

A volte le favole diventano realtà. E la storia di Matteo Sperandio & Q-Artet un pò alle favole effettivamente somiglia. Di loro avevamo parlato in occasione del loro accesso  alle semifinali di Musicultura 2011, proponendo il loro brano “L’amore originale”, adesso il quartetto ternano torna di nuovo a far parlare di sè. In 12 mesi sono passati dai concerti nella piazza cittadina davanti ad un bar alla vittoria, fresca di questi giorni al prestigioso Premio “De Andrè”, a Roma, presso la piazza intitolata al grande cantautore genovese.

Una vittoria da perfetti outsider, perchè loro non hanno dietro le grandi major e hanno fatto tutto in casa, autoproducendosi l’album “…della gente che non dorme”: nove inediti, fra cui il brano di Musicultura,  “Sette vite”, con cui hanno vinto a Roma e “Per votarmi scrivi si, scritta da Sperandio (autore di testi e musiche), insieme a Giancarlo Ingrassia, che la portò nel 2010, sempre a Musicultura. Più due bonus tracks: la versione groove di una delle tracce e quella in spagnolo di “Dolce semmai“, che in italiano trovate qui.

Matteo Sperandio al pianoforte, violino e voce, Matteo Ceccarelli al violino, Gianluca Pirisi al violoncello, Simone Pirisi al contrabbasso. Niente batteria, chitarra e strumenti elettrici: “Volevamo fondere insieme le nostre esperienze di musicisti di formazione classica, per dare risalto a strumenti non usuali quando si pensa alla musica contemporanea”, racconta il frontman. L’album è il traguardo di una carriera che solo formalmente è partita dodici mesi fa: ” In realtà suoniamo tutti insieme da tempo – racconta Matteo Ceccarelli – e gli altri due componenti della band sono anche cugini di Matteo Sperandio. Abbiamo fatto concerti di musica classica in giro per il mondo e un giorno, mentre provavamo Mozart, ci siamo detti: “perché non proviamo ad arrangiare le canzoni che abbiamo”. E così eccoci qua”.

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“A far l’amore”, Bob Sinclar coverizza Raffaella Carrà

Amici preparatevi, perchè questa sarà la canzone che balleremo quest’estate, senza ombra di dubbio. Dance e ritmo latino insieme, anni 70 e tempi moderni nello stesso tempo. E’l’ultima idea di Monsieur Christophe Le Friant, in arte Bob Sinclar, uno dei padroni assoluti della dance crossover mondiale.  Ed è destinata ad aver un successo mostruoso da noi, perchè si chiama “A far l’amore” e non è altro che un campionamento in chiave dance di un vecchio brano di Raffaella Carrà.

Il motivo è naturalmente “A far l’amore comincia tu”, del 1976, ebbe un successo planetario e fu tradotto anche in tedesco (Liebelei),  inglese (Do it do it again), francese (Puisque tu l’aimes dis-le lui) e spagnolo (En el amor todo es empezar). In Italia fu inserito nell’album “Fiesta Fiesta Fiesta” dello stesso anno. La showgirl bolognese compare nella versione campionata dal dj francese, cosa con ogni probabilità contribuirà al successo del pezzo. Aspettiamo il video, ma il tormentone estivo è comunque già servito.