Targhe Tenco 2012 per Aftherhours, Zibba, Avibitale,Baccini e Colapesce

Sono state assegnate le Targhe Tenco 2012, il riconoscimento che ogni anno premia le migliori produzioni uscite nell’anno solare. A votare per il premio è  stata come sempre una giuria composta  da più di 200 giornalisti (di gran lunga la più ampia e rappresentativa in Italia in campo musicale), il cui voto avviene in due fasi.

Con la prima vengono selezionati i 5 finalisti (o più, in caso di ex aequo). Con la seconda, appena svoltasi, viene proclamato il vincitore di ogni sezione. Quest’anno l’evento si è risolto con un ex aequo nella categoria “Album dell’anno”.

I vincitori saranno invitati ad esibirsi e ricevere le Targhe nel corso di una serata al Teatro Coccia di Novara, sabato 8 dicembre, in collaborazione con il Comune di Novara.Ecco nel dettaglio i vincitori.

ALBUM DELL’ANNO

Vittoria ex aequo per: “Padania” degli Afterhours e “Come il suono dei passi sulla neve” di Zibba & Almalibre.  Seguono nell’ordine, press’a poco tutti a ruota, “D’amore e di marea” dei Fabularasa, “Io tra di noi” di Dente, “Rebetiko Gymnastas” di Vinicio Capossela, “Il mondo nuovo” del Teatro degli Orrori e “Odio i vivi” di Edda

OPERA PRIMA

Vince Colapesce con “Un meraviglioso declino”, di poco davanti a Giovanni Block (“Un posto ideale”) e a Roberta Barabino (“Magot”). Seguono Giacomo Lariccia (“Colpo di sole”), Elsa Martin (“vERsO”) e Dellera (“Colonna sonora originale”).

ALBUM IN DIALETTO

Il napoletano Enzo Avitabile con “Black tarantella” ha avuto la meglio su Mario Incudine con “Italia talìa”. Più distaccati Raiz & Radicanto con “Casa”, i Lou Dalfin con “Cavalier Faidit” e i Lautari con “C’era cu c’era”.

INTERPRETI DI CANZONI NON PROPRIE

Netta vittoria di Francesco Baccini con “Baccini canta Tenco”, davanti a il “Canzoniere illustrato” di Daniele Sepe. Quindi “I Luf cantano Guccini”, “Di fame di denaro di passioni” della DauniaOrchestra di Umberto Sangiovanni, e il “Folkrock” di Massimo Priviero con Michele Gazich.

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Targhe Tenco 2012: ecco tutte le candidature

Il Club Tenco ha reso note le candidature per le annuali Targhe, che premiano, fra gli album usciti nell’anno solari, quelle che sono ritenute le migliori produzioni della canzone d’autore italiana, secondo il giudizio di 200 giornalisti (di gran lunga la più ampia e rappresentativa in Italia in campo musicale), il cui voto avviene in due fasi. Con la prima, appena svoltasi, vengono selezionati i 5 finalisti (o più, in caso di ex aequo, come accade quest’anno in due sezioni). Con la seconda, che si terrà nei prossimi giorni, verrà proclamato il vincitore di ogni sezione.

I  candidati per la Targa “Album dell’anno” riservata a cantautori (qui elencati in ordine alfabetico per artista, così come nelle altre sezioni) sono:
Afterhours, “Padania”
Vinicio Capossela, “Rebetiko Gymnastas”
Dente, “Io tra di noi”
Edda, “Odio i vivi”
Fabularasa, “D’amore e di marea”
Il Teatro degli Orrori, “Il mondo nuovo”
Zibba, “Come il suono dei passi sulla neve”

La Targa per l’album in dialetto, sempre riservata a cantautori, vede come finalisti:
Enzo Avitabile, “Black tarantella”
Mario Incudine, “Italia talìa”
Lautari, “C’era cu c’era”
Lou Dalfin, “Cavalier Faidit”
Raiz & Radicanto, “Casa”

La sezione “Opera prima” (di cantautore) vede in lizza:
Roberta Barabino, “Magot”
Giovanni Block, “Un posto ideale”
Colapesce, “Un meraviglioso declino”
Dellera, “Colonna sonora originale”
Giacomo Lariccia, “Colpo di sole”
Elsa Martin, “vERsO”

Fra gli interpreti di canzoni non proprie sono arrivati in finale:
Francesco Baccini, “Baccini canta Tenco”
DauniaOrchestra, “Di fame di denaro di passioni”
I Luf: “I Luf cantano Guccini”
Massimo Priviero – Michele Gazich, “Folkrock”
Daniele Sepe, “Canzoniere illustrato”

Va sottolineata la presenza di artisti che avevamo segnalato come la bravissima Elsa Martin, con il suo album che propone diverse canzoni in dialetto friulano, che dovrà scontrarsi col napoletano Giovanni Block, già vincitore di Musicultura ma anche col siciliano Colapesce. Fra gli album in dialetto, presente una produzione in lingua occitana, quella dei Lou Dalfin, mentre nella categoria album dell’anno il rock del Teatro degli Orrori sfida Vinicio Capossela, gli Afterhours e Dente.

Ore 15.05, via al Concerto del Primo Maggio con Nina Zilli, Afterhours e tanti big

Una tradizione che si rinnova, quella del concerto del Primo Maggio organizzato dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, quest’anno intitolato “La musica del desiderio, la speranza, la passione e il futuro”. Tutto in diretta su Rai Tre, dalle 15.05 a mezzanotte, quando ci sarà l’anteprima dedicata ai cantanti, con l’interruzione per il Tg 3 (si ferma anche il concerto). Anfitrioni a Piazza San Giovanni a Roma saranno Francesco Pannofino e Virginia Raffaele. Tanti ospiti, fra i quali anche la prossima rappresentante italiana all’Eurovision Song Contest, Nina Zilli e chissà che il palcoscenico non sia l’occasione per promuovere l’evento di fronte a tantissimi giovani.

Tra i momenti più importanti sarà la presenza di Mauro Pagani della Pfm che parteciperà nella veste di arrangiatore, musicista e direttore sia della Resident Band con la quale si esibirà che dell’ Orchestra Roma Sinfonietta, con un omaggio a dieci brani della storia del rock che rappresenterà il momento culminante del progetto “La Musica del Desiderio”. Ad essere rivisitate saranno hits che hanno fatto la storia del rock. Ad acocmpagnare i dieci brani sinfonici interpretati dall’Orchestra,  dieci performance visive realizzate dai registi partecipanti all’evento. Saranno omaggiati nel dettaglio:

  • Jimi Hendrix, Purple Haze (video di I Broz)
  • Pink Floyd, Shine On You Crazy Diamond (video di Stefano Sollima)
  • David Bowie, Heroes (video di Aureliano Amadei)
  • Led Zeppelin, Kashmir (video di Riccardo Grandi)
  • Who, Won’t Get Fooled Again (video di Pier Belloni)
  • Radiohead, Karma Police (video di Alex Infascelli)
  • Beatles, Strawberry Fields Forever (video di Giacomo Martelli)
  • Beatles, Hey Jude (video di Luca Lucini in collaborazione con Cristina Seresini e Carlotta Cristiani)
  • Rolling Stone, Jumpin’ Jack Flash (video di Piccio Raffanini)
  • Bob Dylan, Like a Rolling Stone (video di Riccardo Milani)

Per quanto riaguarda il cast, sono confermati oltre a Nina Zilli: Noemi,  Afterhours, Almamegretta, A toys orchestra, Alessandro Mannarino, Caparezza, Dente, Nobraino, Marina Rei, Sud Sound System, Teatro degli Orrori, Bud Spencer Blues Explosion, Carmen Consoli, Irene Grandi, Simone Cristicchi, Roy Paci & Aretuska, Eugenio Finardi,Samuel Umberto Romano dei Subsonica e i Beautiful (formati da Gianni Maroccolo ex CCCP, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e dal produttore scozzese Howie B), lo scozzese di origini lucchesi Paolo Nutini, e gli statunitensi Young The Giants, band rock emergente che proporrà il loro album eponimo appena uscito. E inoltre Stefano Di Battista, che alle ore 20, con il suo sassofono, eseguirà l’inno d’Italia. Inno che sarà suonato  alle ore 16, da un artista ancora da definire, in un’altra versione.

Ci sarà poi un omaggio speciale al film d’animazione del 1968 Yellow Submarine, così come verrà ricordato Lucio Dalla il quale l’anno scorso insieme a Francesco De Gregori fu headliner del Concertone. E poi spazio alla comicità con Francesco Pannofino che duetterà con altri artisti, fra cui i suoi colleghi della serie Boris e Virginia Raffaele che proporrà alcune delle sue più riuscite imitazioni.

Enrico Ruggeri dà le sue canzoni ai “testimoni” (e le ricanta con loro)

L’album non è andato come la media di quelli di Enrico Ruggeri (è stato lui stesso a dirlo) ed è un peccato perchè avrebbe meritato migliori sorte.  “La parola ai testimoni“, nuovo lavoro del cantautore milanese è bel fatto e si regge su una idea interessante, quella di affidare a 15 artisti della scena indie altrettante sue canzoni, peraltro scelte dagli stessi interpreti. E cantarle con loro. Il disco paga, forse, l’assenza una canzone nuova, però permette di riascoltare alcuni bei pezzi.

Come “Tenax“, uno dei pezzi più belli degli anni 80, che Ruggeri scrisse per Diana Est e che qui ricanta con i Serpenti. Oppure come “Quello che le donne non dicono”, scritto per Fiorella Mannoia e ricantato con L’Aura e pezzi meno noti, come “Pernod”, del primo Ruggeri, quello dei Decibel, rifatto con Dente. E c’è spazio per tutti. Dalla compagna Andrea Mirò, ad altri nomi noti come Boosta dei Subsonica o ai Marta sui Tubi. Passando per Rezophonic, Africa Unite, Linea 77, Vanilla Sky, Bugo, sino ad arrivare a Fluo, The Bank Robber, The Fire e Diego Mancino. Un bel disco davvero.

“Mondo tempesta”, i Perturbazione “interattivi”: un video con quattro finali diversi…

Sono sulle scene dal 1988, anche se il loro primo album risale solo a 10 anni dopo. I Perturbazione sono una delle band pop rock più interessanti del panorama italiano, anche se la loro presenza non sempre costante nel mainstream non ha dato loro la giusta visibilità. Da qualche giorno però sta girando il video di “Mondo tempesta“, il singolo che accompagna “Del nostro tempo rubato“, ottavo album del gruppo di Rivoli.

Il pezzo è un ottimo pop, molto gradevole, ma la cosa più interessante è che il video ha quattro finali diversi. La canzone infatti finisce ma la storia narrata dal video si interrompe e rimanda a quattro diverse conclusioni della storia che vi proponiamo qui di seguito (“La solitudine“, “Con te ci stavo bene“, “Che ci hanno messo in testa?“e “Loro ti detestano“). Sempre dal loro ultimo album molto interessante anche “Buongiorno buonafortuna“, in cui canta anche Dente.

L’interattività e il rapporto col pubblico sono fra i punti importanti della band torinese, che sul loro sito-blog dialoga con i fan, fornisce diverso materiale da ascoltare e scaricare, come le canzoni scritte per “Enlarge your english” un progetto educativo per il miglioramento della lingua inglese di una casa editrice torinese. E il loro blog è fra l’altro tradotto  in sei lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, cinese e giapponese. Il disco può anche essere ascoltato in streaming a questo link.

Taghe Tenco 2009, oggi si assegnano i vincitori. Tutte le nominations

clubtenco_200Si è messa in moto la macchina del Premio Tenco, la rassegna che ogni anno vuole premiare le migliori produzioni cantautorali nell’arco dei dodici mesi. La commissione di giornalisti ha varanto le nomination per le Targhe Tenco nelle varie categorie: cinque candidati ciascuna, tranne che per la sezione Opera Prima dove c’è un ex aequo.

Il Club Tenco, oltre a premiare nel mese di Novembre (tre serate di spettacolo dal 12 al 14), al Teatro Ariston di Sanremo, i vincitori scelti dalla giuria di 160 giornalisti (oggi ultimo giorno di votazioni), assegnerà a discrezione anche premi alla carriera.

Fa piacere trovare fra gli aspiranti al titolo gente come Morgan, Dente,  Ginevra Di Marco e Vittorio De Scalzi, ma anche giovani come Alessandro Mannarino, cantastorie romano già sentito all’edizione 2009 di Musicultura. Ecco i “nominati”, in rigoroso ordine alfabetico.

Album dell’anno (di cantautore non esordiente):

  • Vinicio Capossela “Da solo”,
  • Dente “L’amore non è bello”,
  • Ivano Fossati “Musica moderna”,
  • Max Manfredi “Luna persa”,
  • Bobo Rondelli “Per amor del cielo”.

Album in dialetto (di cantautore):

  • Enzo Avitabile “Napoletana”,
  • Luca De Nuzzo “Jomene jomene”,
  • Vittorio De Scalzi “Mandilli”,
  • Radicanto “Il mondo alla rovescia”,
  • Loris Vescovo “Borderline”.

Opera prima (di cantautore):

  • Franco Boggero “Lo so che non c’entra niente”,
  • Roberta Carrieri “Dico a tutti così”,
  • Elisir “Pere e cioccolato”,
  • Gina Trio “Segreto”,
  • Humus “Popular greggio”,
  • Alessandro Mannarino “Al bar della rabbia”.

Interprete di canzoni non proprie:

  • Gerardo Balestrieri “Un turco napoletano a Venezia”,
  • Franco Battiato “Fleurs 2”,
  • Luca Carboni “Musiche ribelli”,
  • Ginevra Di Marco “Donna Ginevra”,
  • Morgan “Italian Songbook vol.1”.

Il 4 e 5 luglio a Terni torna “Ephebia Rock Festival” (ma in forma ridotta)

ephebia_festival_2009Per far si che avesse maggior risalto, la notizia nei giorni scorsi l’avevamo passata agli amici di Popon, il giornale musicale di Paola De Simone, adesso è tempo di riprenderla anche noi, con gli ultimi – e ormai probabilmente definitivi – aggiornamenti.

Ephebia Rock Festival 2009” si farà. La manifestazione che da undici anni riunisce a Terni il meglio del rock alternativo italiano era stata a forte rischio – ed è tuttora a rischio la prosecuzione negli anni a venire. Ma intanto l’edizione 2009 ci sar. Anche se in forma ridotta.

Il taglio senza preavviso di alcuni fondi da parte della uscente amministrazione comunale ha costretto gli organizzatori della omonima associazione ad annullare una delle tre date, quella del 3 luglio e cancellare i concerti  dei Calibro 35 e dei Gerson. Le serate restano dunque due e si spostano dal parco dei Giardini Pubblici “La Passeggiata” all’Anfiteatro Fausto.

Una riduzione dei costi sensibile, che mette a rischio anche l’organizzazione della “Cittadella della Musica“, tradizionale punto di ritrovo giovanile. Il programma prevede dunque per il 4 luglio i ternani Fake Platic Sundays, i vincitori del contest fra band attualmente in corso, Dente e Paolo Bevegnù e per il 5 luglio Sweetsick, Betty Ford Center, L’Invasione degli Omini Verdi, Zen Circus e i Meganoidi. Ingresso gratuito.

Motore del salvataggio le 1400 firme raccolte dall’associazione e presentate sul tavolo della ammistrazione comunale, da pochi giorni fresca di rientro. Che ora avrà di nuovo la patata bollente fra le mani. Il sindaco – da candidato – aveva promesso di impegnarsi per salvare la manifestazione. Vedremo che succederà ora.

“L’amore non è bello”, il terzo album di dente

TERREMOTO IN ABRUZZO: IL NUMERO VERDE DELLA PROTEZIONE CIVILE E’ 48580 PER DONARE 1 EURO VIA SMS e 2 EURO DA RETE FISSA

Prima di tutto, ringrazio l’amico Maxxeo, che ogni tanto, sul suo blog, mette delle piccole perle musicali. Perchè quando un cantante circola sui canali alternativi, rischia sempre di finire nel dimenticatoio, se non sforna un successo.

Giuseppe Peveri, in arte Dente, è uno dei nomi migliori della musica indipendente italiana e merita di essere riscoperto. E’ appena uscito il terzo album, si chiama “L’amore non è bello”, accompagnato da “Vieni a vivere”, il singolo, che trovate sopra.

Prodotto interessante, come gran parte della sua musica, melodie accattivanti. Ascoltate, per esempio, la breve ma intensa “Voce piccolina“. Sempre dal suo lavoro ecco la dolce “A me piace lei”. 

Invece in “Buon appettito”, si ascolta anche Vasco Brondi, voce del pluripremiato gruppo Le luci della centrale elettica. Molto suggestiva anche “Parlando di lei e di te”. Solo per farvi ascoltare qualche brano. Tutto molto bello davvero.