Eurofestival stars: “Making your mind up” dei Bucks Fizz (Gran Bretagna, 1981)

Quella che potete ascoltare sopra è una delle cose più belle in assoluto passate sul palco dell’Eurofestival negli ultimi trent’anni. “Making your mind up” vinse la manifestazione sul palco di Edimburgo, in Scozia, nel 1981 ed è poi diventata una sorta di inno festivaliero in tutto in Regno Unito tanto che il programma di selezione della canzone festivaliera oggi si chiama proprio “Making your mind up”.

Il gruppo Bucks Fizz porta il nome di cocktail e la canzone, accompagnata da un balletto era abbastanza innovativa per l’epoca. Sino a tutti gli anni’80 i Bucks Fizz hanno continuato a dominare le scene, per poi sciogliersi e tornare insieme di recente, con nuovi prodotti musicali. Notare nell’esibizione in alto le magliette di ciniglia colorata.

NUOVE PRODUZIONI– E’uscito da poco “The lost masters- The final cut“, secondo doppio album che raccoglie produzioni inedite, remix estesi e brani riarrangiati. Qui trovate “New beginning“, uscita nel primo due doppi album, qui c’è invece “Land of make believe”, che nell’album trovate in versione remix.

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Una canzone per l’estate: “Sottopelle” degli Africa Unite

Fanno musica da quasi trent’anni eppure sono ancora un gruppo di nicchia. Gli Africa Unite, nati nel 1981 a Torino, celebrano volutamente nel nome una delle più canzoni di Bob Marley. E come lui fanno dell’ottimo reggae, ma cantando sempre in italiano.

Sottopelle” compreso in “BiogrAfrica Unite“, il cofanetto con due cd ed un dvd con tutti i video ufficiali della band, uscito quest’anno ma era già nell’album “Controlli” del 2006. La riedizione dei loro successi ha rilanciato la canzone, passata anche sul palco del programma di Rai Due Scalo 76

Il gruppo è anche da sempre impegnato nel sociale, al fianco di Amnesty International, Comunità di Sant’Egidio e Nessuno Tocchi Caino, oltrechè nella lotta contro la pena di morte. E allora via con un pò di sano reggae.

 

“Gato negro, dragon rojo”, gli spagnoli Amaral fanno di nuovo centro

Quattro album, due milioni di copie vendute. L’ultimo lavoro, “Gato negro, dragon rojo” è entrato in classifica direttamente al primo posto ed ha vinto il disco di platino dopo soli 7 giorni dalla sua uscita in Spagna. Un totale di 25 – leggasi 25 – singoli estratti dagli album.

Gli Amaral, duo di Saragozza, sono probabilmente la più bella realtà pop rock del Mediterraneo. Soprattutto nell’ultimo periodo hanno avuto un’esplosione discografica eppure non li si puà definire emergenti, visto che sono sulla breccia dal 1997.

Certo chi si aspetta il tipico sound latino resta deluso. Il loro è un pop rock molto più internazionale. Ma senza cedere agli americanismi e con testi bellissimi. E che siano bravi lo testimoniano nel corso degli anni le collaborazioni con Simple MindsAnnie Lennox, Queen, Paul Rodgers, Sugarbabes, Razorlight e Zucchero. Di recente hanno partecipato anche al concerto per i 90 anni di Nelson Mandela.

Per inciso, Amaral è il cognome, di Eva, la cantante dalla meavigliosa voce. “Gato negro, dragon rojo” è un doppio album (due dischi, uno per “animale”…) con 19 canzoni, una più bella dell’altra. E il primo singolo, “Kamikaze” è andato subito alla grande, trascinando tutto il lavoro. Ma meritano un ascolto anche “Es solo una cancion“, Doce palabras e Biarritz. Il disco da noi si può acquistare online. In basso, la hit Kamikaze. SE conoscete lo spagnolo, invece, i testi stanno qui.