Sanremo 2011, ecco i duetti: Carmen Consoli con Battiato, Nathalie con L’Aura

Ormai definito il quadro dei duetti per il prossimo Festival di Sanremo e c’è da dire che si preannuncia una serata interessante. Soltanto due artisti non hanno ancora comunicato la propria scelta: si tratta di Tricarico, che peraltro in passato ha sempre avuto partner che non fornivano grosso apporto alla sua canzone e David Van de Sfroos, per il quale lo scoglio sarà arrivarci, alla serata duetti. E nel caso ci arrivasse, da grande artista qual è, ci aspettiamo un duetto nel segno dei dialetti. Magari nord-sud, sarebbe bellissimo.

Carmen Consoli con Battiato e Madonia è un abbinamento straordinario, ma promette grande spettacolo anche l’accoppiata L’Aura- Nathalie. Per il resto,  largo ai talent show e a qualche ripescaggio per gli esclusi dell’ultima ora. Ma se ci regalano una serata spettacolo, va bene così. Ecco nel dettaglio tutte le abbinate, in rigoroso ordine alfabetico (per l’artista “titolare”).

  • AL BANO – “Amanda è Libera” duetto con Riccardo Scamarcio
  • LUCA BARBAROSSA E RAQUEL DEL ROSARIO – “Fino in fondo” duetto con Davide Mogavero
  • GIUSY FERRERI – “Il mare immenso” duetto con Francesco Sarcina de Le Vibrazioni
  • LA CRUS – “Io confesso” duetto con Nina Zilli
  • LUCA MADONIA CON FRANCO BATTIATO – “L’alieno” duetto con Carmen Consoli
  • MODA’ ED EMMA – “Arriverà”  duetto con Francesco Renga
  • NATHALIE – “Vivo sospesa”  duetto con L’Aura
  • ANNA OXA – “La mia anima d’uomo” duetto con Marta sui Tubi
  • MAX PEZZALI – “Il mio secondo tempo” duetto con Arisa
  • PATTY PRAVO – “Il vento e le rose” duetto con Morgan
  • ANNA TATANGELO – “Bastardo” duetto con Dorina Leka
  • TRICARICO – “Tre colori” duetto non ancora comunicato
  • DAVIDE VAN DE SFROOS – “Yanez” – duetto non ancora comunicato
  • ROBERTO VECCHIONI – “Chiamami ancora amore” duetto con Premiata Forneria Marconi

 

 

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E’uscita la compilation di X Factor 4 (senza tre artisti)

E’uscita anche quest’anno la compilation di  X Factor. Ci è voluto un pò  di tempo m alla fine il disco è uscito dopo che quest’anno  la produzione ha  rinunciato a mettere su I Tunes direttamente le performance live dei cantante. Il disco contiene 11 tracce finemente riarrangiate (e le relative 11 basi musicali) con i brani più intensi e meglio intepretati dai concorrenti della quarta edizione del talent show di Raidue. E’disponibile sul portale I Tunes ed anche sul mercato fisico.

Ancora una volta però si fa una scelta penalizzante, soprattutto dato che il disco esce  a metà  trasmissione, dopo che diversi artisti si sono esibiti: mancano infatti alcuni artisti, alcuni dei quali avrebbero meritato la presenza sul disco viste le qualità canore e che invece non potranno godere di questa visibilità.

Sono assenti infatti Alessandra Falconieri, Sofia  Buconi e Damiano Sardi. Sarebbe bastato poco, uno sforzo in più, per includerli tutti e dare a tutti la possibilità di essere riascoltati.La speranza è che magari esca un secondo disco, con la presenza di questi ragazzi e di chi è entrato ieri. Ad ogni modo, ecco le undici tracce della compilation, quest’anno in una delicata cover verde.

La luce dell’Est – Davide
Quanto t’ho amato – Stefano
Pugni chiusi – Nevruz
Polvere – Kymera
La spada nel cuore – Manuela
A me me piace o’ blues – Ruggero
Piccolo uomo – Nathalie
E’ la pioggia che va – Effetto Doppler
Un’emozione da poco – Dorina
Città vuota – Cassandra
Piazza grande – Borghi Bros

X Factor 4, sesta puntata: fuori Dorina, i peggiori restano dentro. E gli ascolti calano

Un talent show alla deriva. Lo diciamo con tristezza perché siamo amanti di X Factor da sempre. Ma se dopo sei puntate la gente continua a votare il caso umano Stefano perché fa tanta tenerezza e Nevruz perché fa le facce strane e il pagliaccio, mandando al ballottaggio quelli bravi, o semplicemente i cantanti veri, allora vuol dire che il programma è arrivato al capolinea.

Come Amici, peggio di Amici, rischia di sfornare un personaggio lontano dal pianeta musicale. Il giudizio tecnico oggettivo dice che dalla sesta puntata c’era solo un artista che avrebbe dovuto uscire, perché ha cantato veramente male e questo era Stefano. Il resto non conta. Come non conta che Anna Tatangelo, che pure abbiamo criticato, sia rimasta senza artisti. Dorina stavolta non se lo meritava, di uscire, come non meritavano il ballottaggio i Kymera. Una vergogna. Il televoto è una vergogna. E intanto l’ascolto cala ogni puntata.

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA -Hot Stuff (Donna Summer)

E’ il suo mondo, anche se l’ha fatta più rock e meno r’n b. Canta bene, con la giusta grinta. Ma va prima va al ballottaggio perché la gente preferisce i pupazzi e poi va a casa nel più assurdo degli spareggi. Scandaloso. In questa sera tragica in cui un gruppo di teppisti provenienti (come  Dorina) da un paese non aderente all’Ue ha devastato lo stadio di Genova, ci viene un dubbio. Assurdo?  Forse. O forse no. In ogni caso, tristissima e vergognosa la sua uscita. VOTO8

 

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – I’m outta love (Anastacia)

Il solito discorso. Immagazzina i pezzi e li fa propri, di qualunque genere siano, anche il più lontano dal suo genere. E in più ha una faccia che sfonda. A questo punto potrebbe anche vincere, perché comunque è bravo e perché avrebbe uno stuolo di fans pronte a sbavare per lui. VOTO: 8

RUGGERO PASQUARELLI – You’re the first, the last, my everything (Barry White)

Il confronto con Batty White era difficile, lui bypassa il problema intepretando il pezzo con leggerezza. Il risultato però è che il brano perde di intensità. Prova media, ha cantato meglio. VOTO: 6

STEFANO FILIPPONI –  I will survive (Gloria Gaynor)

Per carità. Che la dance non fosse il suo mondo lo sapevamo, ma l’esibizione questa volta ha messo a nudo tutti i suoi limiti. Stonato, piatto, non trasmette nessun tipo di coinvolgimento. Effetto festa di compleanno dopo qualche bicchiere di troppo.  Capolinea.  E’imbarazzante il fatto che continui ad andare avanti.  VOTO: 3

DAMIANO SARDI – You make me feel (Sylvester)

Ottima performance. Questo è il suo mondo e lo si vede. Forse eccessivamente gestuale, a volte troppo ammiccante, però ha una voce potente e ben usata. C’è qualche dubbio su come se la possa cavare su pezzi melodici, ma intanto per adesso se la cava senza problemi VOTO 7.5

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Mi vendo (Renato Zero)

Stavolta la rivisitazione in chiave rock del pezzo è più che dignitosa. Ma la domanda è: c’è bisogno di un cantante che spunta dalla tazza della toilette? Cosa aggiunge questa buffonata alla musica? Pagliacciate. Un fenomeno da baraccone.  Doveva andare lui al ballottaggio, non Dorina. Andarci con Stefano. Poi magari stavolta restava anche dentro. VOTO: 4

NATHALIE GIANNITRAPANI –  Ray of light (Madonna)

Metabolizza ogni pezzo e lo fa suo senza problemi, anche questo che non è proprio nelle sue corde. Scivola via abbastanza tranquilla, senza particolari punte, ma mostrando ottima versatilità. Si vede il peso di dieci anni  costanti di palcoscenici e di gavetta. VOTO: 7

CASSANDRA RAFFAELE – What a feeling (Irene Cara)

Prova di grande intensità e carattere, su un pezzo che si presta molto a mettere in risalto eventuali doti da artista completa. E lei se la cava molto bene, togliendosi anche lo sfizio di mostrare un fisichino e delle gambe niente male. VOTO 7.5

GRUPPI

KYMERA  – Let’s dance (David Bowie) e Polvere (Enrico Ruggeri)

Sono artisti nel senso più pieno, con uno stile chiaro e definito. Poi è verissimo che  David Bowie è molto nelle loro corde, ma che lo siano indubbiamente bravi, vocalmente ed a livello coreografico è un dato di fatto. Sconcertante. Sconcertante che vadano loro al ballottaggio e non Stefano. (nota a margine: grazie infinite per aver fatto riascoltare un frammento di “Hijo de luna” dei Mecano, grande pezzo nonostante gli anni) VOTO 8

 

 

 

X Factor 4, quinta puntata: esce Manuela Zanier, entra Damiano Sardi

X Factor 4, quinta puntata. Esce Manuela Zanier, dopo la migliore esibizione da quando è ad X Factor, pagando la freddezza mostrata nelle prime quattro puntate. Esce l’artista più forte del gruppo, per carriera e per qualità tecniche, restano dentro personaggi da avanspettacolo (Nevruz) e giovani ragazzi che superano con la musica problemi personali ma che sono a livello di karaoke (Stefano Filipponi). E nell’unica volta in cui ha mostrato i muscoli, va immeritatamente al ballottaggio Cassandra “che era tanto divertente”. E’ così, che volete farci, questa è l’Italia del televoto.

Quella che in un concorso di canzoni fa vincere non  chi canta meglio ma chi fa più colpo, per un verso o per l’altro. Ma del resto, se gli ultimi due Sanremo li hanno vinti Marco Carta e Valerio Scanu e il principe Emanuele Filiberto è arrivato secondo, allora Nevruz e Stefano possono anche vincere X Factor. Entra Damiano Sardi: Mara Maionchi ora ne ha quattro e sarà dura buttarne fuori uno.

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA – Donna (Mia Martini)

Sente molto il pezzo, anche se è lontano dalle sue corde, per la cruda tematica di cui trtta, la violenza sulle donne. Effettivamente è un pezzo che colpisce, che lei interpreta con la giusta grinta ed intensità. La ragazza è brava e si sta mostrando capace anche su brani diversi dal suo stile canoro, cosa che agli inizi non sembrava. Cresce molto, ad ogni puntata. VOTO: 8.5

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – Amore di plastica (Carmen Consoli)

Non c’è niente da fare. Canta tutto quello che gli danno e sempre molto bene. Anche stavolta non conosceva il pezzo (te credo!) eppure l’ha fatto suo. E’ molto pop, forse il più pop nel vero senso del termine, anche se forse ha ragione Ruggeri, sarebbe bello vederlo all’opera con qualche pezzo più impegnativo. E no, non c’è il rischio corista. C’è il rischio TRL. Perché se non ci lavorano su per bene,  con quella faccia, diventa il terzo dei Broken Heart College. Solo che lui sa cantare… VOTO 8

RUGGERO PASQUARELLI – Crazy little thing called love (Queen)

Questo è il suo genere, non c’è dubbio. Diverte e si diverte, soprattutto trasmette leggerezza e spensieratezza, che alla sua età è fondamentale. Non cerca di essere grande per forza, ci mette tutta la sua natura di ragazzo di 17 anni. E riesce a dare il massimo. Non sbaglia nulla, tecnicamente è mostruoso. Vista l’età ha margini di crescita smisurati. VOTO: 9

STEFANO FILIPPONI – Dillo alla luna (Vasco Rossi)

L’abbiamo già detto, è arrivato al suo massimo. Canta bene, indubbiamente, ma non emoziona. Fa sempre molto karaoke, sembra di risentire i Farias. Cambia il brano (er “Veramente” di Mario Venuti) e forse fa peggio. Non ci siamo, questo ragazzo ha limiti evidenti ed ormai li sta dimostrando. La gente lo vota per simpatia, per tenerezza. Peccato. VOTO: 6

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Charlie fa surf (Baustelle)

Il pezzo è stato accuratamente tagliato nelle parti che avrebbero potuto disturbare (e infatti al vostro cronista questo pezzo, cantato per intero, disturba molto) e questo ovviamente fa il gioco di Nevruz. Meno pupazzo e più cantante, stavolta. Anche perché forse ad un ribelle come lui questa canzone calza molto. La stima nei suoi confronti come cantante è sempre bassa, ma stavolta ha cantato meglio. VOTO: 6

NATHALIE GIANNITRAPANI – Cornflake girl (Tori Amos)

E’la sua cantante preferita, su un pezzo di straordinaria bellezza. Tutto molto bello, lei sempre brava e stavolta ovviamente con ancora più grinta. Canzone decisamente nelle sue corde. Solo che questo pezzo, cantato senza poterlo suonare al piano, è una bestemmia vera…. VOTO 9

MANUELA ZANIER – No more I loye yous (Annie Lennox) e Una ragione di più (Ornella Vanoni)

Arrivata a questo punto della trasmissione paga quello che andiamo dicendo dall’inizio: è troppo “meccanica” e professionale per un programma che la confronta con esordienti. Canta che è una bellezza, ma ha lo stesso calore di un ghiacciolo. Esce la migliore, a livello tecnico, non a livello emozionale. Esce dopo la sua migliore esecuzione (non a livello tecnico, ma a livello generale), e ci fa male. Eccezionale al ballottaggio ed a cappella, ma va fuori. Che tristezza. VOTO 8.5

CASSANDRA RAFFAELE – Come ti vorrei (Iva Zanicchi) e Città Vuota (Mina)

Tira fuori la voce per benino, mostrando quelle doti canore che effettivamente si erano intuite nelle prime due uscite ma non del tutto. Una bella esibizione, molto da cantante, molto di forza, meno da personaggio. E la gente la manda al ballottaggio. Se ancora non vi è chiaro che la gente vota il personaggio e non il cantante, ne avete una ulteriore riprova. Bene su Città Vuota, meno bene a cappella, con troppe fioriture. VOTO: 7.5

GRUPPI

KYMERA – Maria (Blondie)

Ruggeri gli fornisce un bell’assist dandogli un pezzo clamoroso degli anni’90 (precisamente è dal 1999) che calza loro a pennello, soprattutto per le altissime tonalità del pezzo che come è noto, sono consone al loro modo di cantare. Precisi, puntuali, rendono gradevole il falsetto, che di solito è sempre un po’ forzato. Crescono a dismisura ad ogni esibizione. In questo momento sono forse quelli che hanno più chances di vincere. VOTO: 9.5

ASPIRANTI

LAVINIA  DESIDERI (Over 25, “Sempre” di Gabriella Ferri)

Un pezzo magico, molto retrò, ma veramente bello, di una artista sublime, cantato in maniera straordinaria da una romana doc. Pittoresca nell’immagine, eccezionale davvero nell’interpretazione e nella vocalità. Peccato non ce l’abbia fatta. VOTO  8.5

CARPE DIEM (Gruppi Vocali, “With you” di Chris Brown)

Il commento è col cuore spezzato perchè i ragazzi, nati a Perugia, sono miei corregionari. Purtroppo l’esibizione non è esattamente perfetta, pagano l’emozione e stonano qua e là. Peccato perché è una band molto alternativa (sentiti cantare qui dalle mie parti), di buon livello, su sonorità molto diverse per la nostra natura musicale. Sono andati male, purtroppo. VOTO 5

DAMIANO SARDI (Uomini Under 24, “If I have got you” di Alicia Keys)

Bravo è bravo e canta un pezzo molto difficile di una artista eccezionale (una delle poche americane che stimo). Per i gusti personali, troppe fioriture, però indubbiamente una esecuzione di grande livello. Entra in gara e se Mara Maionchi ci lavora bene, potrebbe farci divertire. VOTO: 8

ALICE NONNIS (Donne Under 24, “At last” di Etta James)

La diciottenne di Grottammare canta una cosa mica da ridere datata 1961, di una delle voci nere storiche d’America. Molto brava, pulita, senza virtuosismi, gran bella voce. Non entra. VOTO: 8

X Factor quarta puntata: fuori gli Effetto Doppler

X Factor 4, puntata quattro (o cinque, se volete includere il prologo) sui brani arrivati al primo posto in classifica. Anche Enrico Ruggeri resta con un solo cantante, con Elio ormai dominatore assoluto, diviso fra tre ottimi artisti ed un personaggio che va avanti solo con le esibizioni da teatro dall’assurdo. Ma ormai la tendenza del pubblico s’è capita e forse bisognerà arrivare a ridosso della finale per fare venir fuori i veri valori.

Ammesso che ci arrivino, alle ultime batute, quelli bravi, perché il televoto stavolta ha fatto traballare la professionale Manuela Zanier e gli Effetto Doppler nel giorno della migliore esibizione. Crescono Dorina e Davide, irrompe Cassandra, scende Stefano, che forse è arrivato al massimo. E poi c’è Nevruz. Così negativo e così votato.

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA – The best (Tina Turner)

Anna Tatangelo ha ancora soltanto una cantante  e dunque la preserva, dandole qualcosa che finalmente è davvero nelle sue corde. Lei ne approfitta e ci si butta a pesce. La Dorina giusta è questa, magari un po’ imperfetta a livello di controllo vocale (nonostante una grande voce), ma molto grintosa. Su questi pezzi dà dei punti a tutti. Ottimo acuto. VOTO: 9

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – Novembre (Giusy Ferreri)

Conferma decisamente quello che si era detto nelle scorse puntate: è sicuramente quello più pronto per una situazione pop. Canta di tutto, con una facilità ed una leggerezza incredibile. Ha una faccia che buca, supera l’emozione e tiene il palco con buona padronanza. Vola a grandi passi verso la finale. Se non ci sono intoppi lungo il cammino, non gliela toglierà nessuno. VOTO 8.5

RUGGERO PASQUARELLI – Per te (Jovanotti)

Esibizione sostanzialmente non giudicabile, perché l’assurdo arrangiamento stravolge il pezzo e non fa capire se il giovanotto sappia o meno raccogliere un pezzo così maturo. Vorrebbe essere un po’ pop e un po’ swing, non è niente di tutto questo. Un allegro divertissement sul quale lui fa quello che può. Scelta sbagliata del pezzo, arrangiamento negativo. Lui ci fa lo slalom in mezzo, passa bene fra i paletti, non sbaglia niente, ma arriva giù con un tempo medio. VOTO: 6

STEFANO FILIPPONI – Lady Marmalade (Patti La Belle)

Non ci siamo. Cioè: ci siamo, nel senso che il ragazzo sa cantare e anche su un pezzo – finalmente – con un po’ di base ritmica va via senza problemi. E si diverte anche Però insomma. Ammesso che prima emozionasse (avevamo espresso i dubbi in precedenza), stavolta siamo a zero. Karaoke. E nemmeno fatto bene come al solito perché a volte sballa con l’intonazione. VOTO: 6 (di stima)

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Noi ragazzi di oggi (Luis Miguel)

Incredibilmente ha ragione la Tatangelo: “E’ un artista, devo inquadrarti come cantante”. La trasmissione deve creare un cantante e lui  invece mescola tutto insieme in modo da nascondere i limiti evidenti sul piano canoro. Si può essere d’accordo o meno sul giudizio di Elio sulla canzone in questione (siamo d’accordo), ma fare in modo di proposito che la canti quasi in maniera schifata (vedasi faccine), con una flebo che gli scende all’inizio del pezzo è una vera mancanza di rispetto. Sorvoliamo sulla seconda parte dell’arrangiamento finto punk, come ha sottolineato Ruggeri. Non ci siamo. La gente continua a votarlo, è davvero imbarazzante. VOTO 4.5

NATHALIE GIANNITRAPANI – Pazza idea (Patty Pravo)

Un’altra che canta di tutto e sempre bene. Canta quasi in punta di piedi un pezzo che in realtà è molto più spinto, se non altro per il testo. Modula la voce benissimo, lasciando quasi da parte il “graffio” della sua voce. Qualche imprecisione qua e là,  emoziona un po’ meno del solito, però il tocco personale che ha dato al brano è molto gradevole. VOTO: 7.5

MANUELA ZANIER – Bring me to life (Evanescence) e Ironic (Alanis Morrissette)

Che questo pezzo non sia del tutto nelle sue corde è evidente. Però aveva assolutamente necessità di confrontarsi con qualcosa di diverso dal solito. Lei ha mostrato di cavarsela molto bene, da aver professionista qual è. Soprattutto si è sciolta un po’ dalla sua freddezza. Anche se non del tutto. E francamente il ballottaggio sconcerta. Poi vince a mani basse contro gli Effetto Doppler,  (dimostrando che pezzi più pop può cantarli benissimo) ma questo era nella normalità. VOTO: 8

CASSANDRA RAFFAELE – You can’t hurry love (The Supremes)

Diciamo che per adesso questa specie di buffo cartone animato, talmente naif da andare d’accordo con più naïf di  tutti (ovvero Nevruz) conquista soprattutto con la sua scanzonatezza ed il fatto di non prendersi sul serio. E’ brava e lo si percepisce, ma c’era piaciuta di più nella canzone d’ingresso. La sensazione però è che se le danno la canzone giusta è una di quelle che può vincere. Questo pezzo però non era proprio il massimo. VOTO 7

GRUPPI

EFFETTO DOPPLER –  E la pioggia che va (Rokes) e “Don’t stop me now” (Queen)

Belli, freschi, allegri. E confermano la solita  teoria: se non si conosce il pezzo lo si interpreta con la giusta leggerezza. Loro vanno meglio del solito e anche per questo il voto del pubblico è sempre più incomprensibile, visto chi continuano a tenere dentro. Al ballottaggio se la cavano, ma contro Manuela era gara impari. Escono e ci dispiace molto, non lo meritavano. VOTO 7.5

KYMERA – Breathe (Midge Ure)

Il brano calza loro a pennello. E si sente. E poi provateci voi a cantare appoggiati su una pedana a molla e legati ad un cavo che vi tira avanti ed indietro. Nonostante questo, usano il diaframma benissimo, sbagliando quasi niente (e comunque, ripetiamo, non è facile, in quelle condizioni!). Basta solo questo per assegnare loro il voto più alto della sera. Anche se forse non era l’esibizione migliore. VOTO: 9

X Factor 4, terza puntata (quarta compreso il prologo): fuori i Borghi Bros

Chi fermerà Elio, a questo punto? E’ lui il protagonista assoluto di X Factor con quattro cantanti in concorso, visto che nella selezione per inserire un nuovo artista il pubblico ha scelto la sua rappresentante, Cassandra Raffaele. Adesso si candida a vero trionfatore, visto che almeno due suoi cantanti sono sinora i migliori del lotto e che il terzo, pur essendo negativo dal punto di vista vocale, è molto amato dal pubblico.

Escono i Borghi Bros, dopo un ballottaggio nella categoria gruppi con gli Effetto Doppler che era nell’aria.  Restano dentro Nevruz Joku, nonostante confermi di essere anni luce dietro gli altri (ma la gente vota il personaggio, non il cantante) e resta dentro Stefano Filipponi nonostante una interpretazione nella media su un pezzo medio, con l’effetto sorpresa ed emozione già finito. Ecco i nostri giudizi della terza puntata effettiva, quarta assoluta (la prima era il prologo…)

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA – Un’emozione da poco (Anna Oxa)

Finalmente esce fuori la rabbia e la grinta, dopo una settimana tribolata e l’evidenza di una coach che l’avrebbe voluta già fuori per lesa maestà (capirai!). L’avevamo detto all’inizio, lei è una parecchio brava e dotata, se le danno qualcosa di più rock esplode del tutto. Intanto ha mostrato ottima versatilità, che ad X Factor è fondamentale. VOTO: 8.5

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – I feel the earth move (Carol King)

Il discorso è sempre quello e funziona sempre. Se non si conosce il brano lo si interpreta senza modelli o preconcetti. Lui infatti si libera e ci dà dentro per bene: ci mette energia e grinta, è molto credibile, sicuramente uno di quelli che rientra meglio nei parametri del cantante di X Factor. Ma non è per niente tipo da rock. VOTO 7.5

RUGGERO PASQUARELLI – Tu vuò fà l’americano (Renato Carosone)

Canta una cosa a metà fra l’originale e la versione remix di Yolanda Be Cool che sta spopolando in Europa. Fresco, simpatico, diverte e si diverte. Meglio, sicuramente più calzante in queste esibizioni giovanili piuttosto che quando gioca a fare il crooner maturo. Camminare, correre e cantare è durissimo. Lui se la cava, ma se non lo fa a 17 anni… VOTO 9

STEFANO FILIPPONI – Buonanotte fiorellino (Francesco De Gregori)

Zum-pa-pa Zum-pa-pa. Sempre gli stessi pezzi, mai una batteria, mai un pò di ritmo. Il sospetto è che Mara abbia qualche dubbio sul fatto che riesca a farcela, su cose del genere. Finito l’effetto sopresa, l’effetto fenomeno. E’uno normale, da karaoke. Uno che lo vince, il karaoke. Perché canta meglio della media. Ma poi basta così.  Va avanti, ormai il popolo televisivo vota per simpatia. Come su Nevruz. VOTO 6

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Lythium (Nirvana)

Francamente, è irritante. Fa le faccine, gesticola e con queste “doti” compensa l’assoluta mancanza  di talento. E’ stonato, completamente inadatto ad un contesto come questo, buono solo per cose strillate. Troppo personaggio, troppo poco cantante. Comunque era nel suo mondo, stavolta. Le altre volte no. VOTO 5

NATHALIE GIANNITRAPANI – Piccolo uomo (Mia Martini)

Rasenta la perfezione. Il pezzo le calza a pennello e lei veleggia controvento che è un piacere. Calibra potenza e dolcezza, senza imitare Mia Martini, facendo suo il brano. Eppure senza snaturarlo. Come Manuela forgiata da 10 anni di carriera, ora come ora è la sola già calata perfettamente nella dimensione pop. VOTO 9.5

MANUELA ZANIER –I’ll never fall in love again (Burt Bacharach)

Un altro pezzo classico, che noia. Con una come lei bisognerebbe spaziare, visto che ha l’esperienza e le potenzialità giuste. L’esibizione è come al solito da manuale: modula bene la voce e canta quasi sottovoce, come si addice a questo brano. Ma sarebbe ora di darle qualcosa di più movimentato e moderno. Qualcosa che sia pop, appunto. VOTO 9

GRUPPI

BORGHI BROS-   Piazza grande (Lucio Dalla) e Pensieri e parole (Lucio Battisti)

Meglio del solito, più a loro agio sul pezzo. Non del tutto convincenti, ma in crescita. Pagano forse qualche ammiccamento di troppo nelle prime due uscite. Magari non avevano grande personalità, ma in giro c’era di peggio. Bene anche su Battisti al ballottaggio. Escono di scena. E due peggiori sono dentro. VOTO 6.5

EFFETTO DOPPLER –  Don’t stop me now (Queen) e It’s my life (Bon Jovi)

Bravi sono bravi, ma non decollano Prova senza sbavature, ma anche senza acuti o miglioramenti rispetto alle uscite precedenti.  Buone armonie, ma poco coinvolgenti. Bene al ballottaggio, dove ricantano il pezzo della prima puntata e dunque vanno via senza problemi. Si salvano. Anche loro non meritavano il ballottaggio, ma finchè il pubblico vota l’effetto tenerezza o il personaggio rischiano anche di uscire. VOTO 6.5

KYMERA – Polvere (Enrico Ruggeri)

In progresso.  Non strafanno sul pezzo di Ruggeri ed anzi l’arrangiamento permette loro  di offrire una interpretazione sobria e misurata, senza fronzoli, senza sovrastrutture. Finalmente convincenti. E uno dei due, se lo ascolti ad occhi chiusi, sembra una donna. Impressionante. VOTO 8

ASPIRANTI

ANDREA (Uomini 16-24, You oughta know di Alanis Morissette)

Belle grinta, ottima voce, notevole presenza scenica. Sicuramente il pezzo scelto gli ha permesso di mettere in mostra le sue qualità. Buca lo schermo. Ma non basta. Eliminato VOTO 7.5

ELIANA TUMMINELLI (Donne 16-24, The way you make me feel di Micheal Jackson)

Ottima grinta, ci mette tutta la rabbia che aveva dentro da quando era stata elminata all’ultimo tuffo dalla Tatangelo. Non basta per garantirle l’accesso. VOTO 7.5

SOLIFONICA (Gruppi vocali, Africa dei Toto)

Intepretazione sublime di un pezzo straordinario, grande armonia fra cinque voci molto diverse. Peccato siano usciti, ha ragione Ruggeri, ci avrebbero fatto parecchio divertire. VOTO  8.5

CASSANDRA RAFFAELE (Over 25, Città vuota di Mina)

Molto bello l’arrangiamento ye-ye e  sincopato del pezzo, lei mostra grande personalità e ottime doti vocali. Sbarazzina al punto giusto, fresca, allegra. Promette molto bene. Vince il televoto, Elio ha quattro artisti, sta dominando X Factor. VOTO 8

X Factor 4, seconda puntata: esce Sofia Buconi

Seconda puntata di X Factor 4, seconda artista di Anna Tatangelo che va fuori, stavolta tocca a Sofia Buconi, che si era salvata la settimana scorsa da un ballottaggio che pareva inevitabile. Due artisti su due fuori. E dentro quella con cui va meno d’accordo.

Su, che forse magari alla Tatangelo il dubbio che qualcosa non va le viene. Direbbe Marzullo: si faccia la domanda e si dia la risposta, quella giusta però. Dai che non è difficile. (In generale, puntata debole, molto più debole della prima).

DONNE UNDER 24

SOFIA BUCONI – Lately (Stevie Wonder) e Quando quando (Pino Daniele)

Le cambiano il pezzo la domenica e considerando il tempo fa un ottimo lavoro. Il brano è ancora una volta rischiosissimo e lontano dal mainstream, ma almeno serve a far capire che ha buone doti vocali, cosa che la volta scorsa non era emerso del tutto. Artista in crescita. Peccato non aver sentito “Unforgivable sinner”, era un gran pezzo. Al ballottaggio su Pino Daniele va via leggera, si sente che il tutto è nelle sue corde. Purtroppo però è tardi. VOTO: 7.5

DORINA LEKA – Secretly (Skunk Anansie) e Peace of my heart (Janice Joplin)

Paga il rapporto turbolento con la Tatangelo. Non deve esserci altra spiegazione al ballottaggio, perché non se lo meritava. Grande grinta, grande voce, ottima presenza scenica. Voleva un pezzo grintoso, la sua coach l’ha accontentata. Ottima scelta il pezoz del ballottaggio. Lei si che è brava, altro che Nevruz. VOTO: 8

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – La luce dell’est (Lucio Battisti)

No, Anna Tatangelo. Le canzoni di Battisti non emozionano, perché non è per quello che sono fatte. Le canzoni di Battisti sono fatte per essere cantate a squarciagola e basta, perché sono talmente senza tempo da essere sempre belle. La canzone è per lui, gli calza a pennello. E attenzione, è vero che le canzoni di Battisti sono semplici, fin troppo. Proprio per questo è semplice caderci dentro. Lui invece è andato liscio. Lineare e senza intoppi. Uno dei migliori. VOTO 9

RUGGERO PASQUARELLI – The great pretender (Freddy Mercury)

Meno bravo della prima volta, ma stavolta aveva un pezzo nuovo e difficile, poco adatto a lui. Però sempre molto bravo, per l’età che ha, onestamente, un fenomeno. A 16 anni ce ne sono pochi di talenti bravi come lui. Considerando che è ancora un talento grezzo, se ascolta Mara, quando esce sarà cresciuto parecchio. VOTO 7.5

STEFANO FILIPPONI – Quanto t’ho amato (Roberto Benigni)

Bravo è bravo, indubbiamente. Soprattutto, ed è questo che più colpisce, ha una voce limpida e cristallina. La gente apprezza e applaude, ma forse lo fa calcolando anche il suo problema di espressione. Però rilancio il problema: qui si cerca una popstar. Qual è la distanza fra uno che canta  bene e uno che canta bene e ha anche le caratteristiche da popstar? Ma voi ce lo vedete nel marasma di un festival, in mezzo a cantanti “scafati”?  Traduzione. Che canti bene è chiaro, se abbia talento no. Lo votano per il canto o per la sua storia (soprattutto dopo che l’esibizone è stata opportunamente fatta precedere da video stappalacrime) ? VOTO 6.5

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Pugni chiusi (Ribelli)

Al di là del rischio di portare un pezzo molto bello ma di oltre quarant’anni fa (vinse il Festivalbar nel 1968), francamente non si capisce cosa trovi la gente in questo ragazzo. Tanto personaggio, tanto caso umano, ma lontano secoli luce dall’essere un cantante. Non sembrava né Demetrio Stratos (la voce della band) né Renato Zero (per gli abiti). Ha cantato male, era stonato. E la gente lo manda alla terza puntata. Vabbè che uno è disoccupato, ma ci sono tanti lavori, non è che devi per forza fare il cantante.  VOTO: 4

NATHALIE GIANNITRAPANI – Time in running out (The Muse)

Grinta e stile, conferma quanto di buono ha fatto vedere la prima sera. Anche lei ha dieci anni di esperienza alle spalle e si sente. Forse l’immagine “cattiva” è un po’ forzata rispetto a lei, ma questo non intacca la sua prestazione davvero eccellente, la migliore della sera. VOTO 9.5

MANUELA ZANIER – La spada nel cuore (Little Tony)

Non c’è storia. Per adesso, non c’è storia. Due spanne sopra gli altri, talmente superiore che persino le si perdona anche quell’essere forse un filo algida (perché lo è). Va detto che forse non emoziona ancora al massimo, ma per ora la sua bravura colpisce tanto da superare ogni cosa. Però se non si scioglie un po’, se non si mette in gioco, fra due puntate il voto scende. Ma per adesso… VOTO: 9

GRUPPI

BORGHI BROS- Pretty Woman (Roy Orbison nella versione di Van Halen)

Non è esattamente la canzone giusta per mettersi in mostra, soprattutto viste le loro caratteristiche, ma la interpretano con il giusto tono, senza prendersi sul serio. Non sono fenomeni, sono cantanti normali, sicuramente più boyband che altro.Ma sanno mettersi in gioco. VOTO 7

EFFETTO DOPPLER –  Ti vorrei sollevare (Elisa ft Giuliano Sangiorgi)

Il confronto con due voci forti e bellissime è molto difficile. Loro tengono botta, la canzone si presta e la sentono molto, forse anche perché c’è di mezzo un artista della loro terra. Non strafanno. E tanto basta per uscire indenni da questa sfida veramente difficile. VOTO: 8

KYMERA – Shock the monkey (Peter Gabriel)

Decisamente meglio dell’altra volta anche perchè questa canzone, del primo Peter Gabriel, è sicuramente più adatta a loro, per costruzione, tonalità e teatralità. Hanno belle voci, indubbiamente. Resta più di un dubbio sulla loro vesrstilità, elemento che ad X Factor è fondamentale. VOTO: 6.5

X Factor 4, prima puntata: fuori Alessandra Falconieri

Prima puntata di X Factor e prima vittima illustre. Esce Alessandra Falconieri, forse la voce migliore dopo quella di Emanuela Zanier, la più talentuosa fra coloro che hanno meno esperienza. Dentro Nevruz Joku, Kymera e Borghi Bros, nonostante interpretazioni poco convincenti. La categoria gruppi parte maluccio, ma è probabilmente quella che andando avanti sfornerà le cose più interessanti. Uomini under 24 sul velluto (diciamo che gli esami cominciano la prossima settimana), donne Under 24 penalizzate da assegnazioni imbarazzanti. Elio va come un treno coi suoi over. Ma ha la squadra con il maggior bagaglio di esperienza. Vedremo andando avanti…

DONNE UNDER 24

SOFIA BUCONI – Paparazzi (Lady Gaga)

Le fanno cantare una anticanzone di una anticantante, ma lei sa cantare e così il pezzo sembra quasi una cosa normale.  Nonostante questo, non sembra completamente a suo agio ( e te credo!) e in un paio di casi paga anche l’emozione. In un programma dove si cantano cose serie e non roba di plastica confezionata solo per far cassetta. scelte del genere sono sempre un rischio. Ma che diamine di canzone le hanno dato? Come si fa? VOTO: 6.5

DORINA LEKA – Heavy Cross (Gossip)

Il suo rapporto con la coach Tatangelo già scricchiola prima di partire. Pessimo segno. Soprattutto perché stavolta ha ragione la sua coach: la versatilità, ad X Factor, è fondamentale. Lei è brava, canta bene, ha una bella faccia. E il pezzo dei Gossip l’ha aiutata a metterci grinta. Ma la vera prova arriverà quando le daranno pezzi melodici. Due edizioni fa, nel tombino c’è finita dentro Ambramarie. Come andò a finire lo sappiamo. VOTO 7.5

ALESSANDRA FALCONIERI – Grazie dei fior (Nilla Pizzi) e “The scientist” dei Coldplay.

Lei se l’è cavata bene.  Ha stile, leggerezza, leggiadria, l’interprete perfetta per una certa canzone d’autore. Non ha caso ha vinto il festival principe del cantautorato italiano, Musicultura.  E poi ha una faccia che buca lo schermo. Siamo pur sempre in televisione e conta molto. Paga una scelta assurda,  quella di assegnarle un pezzo così datato e va al ballottaggio. Per quello che abbiamo sentito, era la migliore di tutti dopo Manuela Zanier. Mah. Ringrazi la Tatangelo per il pezzo che le ha dato. Con un altro brano, forse, sarebbe ancora dentro. VOTO: 8.5 ( 2 alla scelta del pezzo)

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – I don’t wanna miss a thing (Aerosmith)

Esordio tranquillo su un pezzo tranquillo. E’ bravo, ha una bella faccia, sa cantare anche meglio di come ha fatto (benissimo). Però ha dalla sua l’età e quindi grandi margini di miglioramento. Ottima l’idea di farlo cominciare, vista appunto la giovane età, su un pezzo che non crea grossi problemi. Ha grosso talento, l’abbiamo visto ai casting. Teniamolo d’occhio VOTO 8

RUGGERO PASQUARELLI – A me me piace ‘o blues (Pino Daniele)

Va sul velluto, perché Mara le assegna il suo cavallo di battaglia. Lui ovviamente lo interpreta da par suo, senza patire la minima emozione nonostante i 16 anni. La sensazione è che andrà lontano anche fuori dal talent show. Grosso fenomeno, ma anche lui lo aspettiamo con pezzi più lontani dalle sue corde. VOTO: 8.5

STEFANO FILIPPONI – Notturno (Mia Martini)

Bravo. Indubbiamente. Quando canta emoziona, soprattutto considerando il problema di espressione che evidenzia nel parlare. Questo poi era un pezzo difficile e poco noto (anzi, quasi nulla) al grande pubblico, di atmosfera ma ancora più difficile da far passare. Resta soltanto un dubbio, legittimamente evidenziato da Ruggeri: quanto reggerà al tritacarne? Non quello del talent show, quello che verrà dopo, comunque vada. Perché nonostante quello che dicano, questa è una scelta televisiva. VOTO: 8.5

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Se telefonando (Mina)

L’allegro saltimbanco turco-slavo di Caserta è sicuramente un personaggio, ma onestamente, messo a paragone con chi ha uno studio alle spalle ed una vocalità importante, perde il confronto. Qua cerchiamo un cantante, non un comico, faccia meno le vocine e canti più seriamente. L’aspetto non c’entra niente. Va detto che non ha distrutto il pezzo di Mina ed ha mantenuto una certa misura, è già qualcosa. Pensate che se vincesse (e se la Rai mantiene le prEmesse) potrebbe rappresentarci in Europa, all’Eurofestival. Vorreste davvero che la musica italiana da esportiizone  sia rappresentata da lui? VOTO 5.

NATHALIE GIANNITRAPANI – America (Gianna Nannini) e Ti Sento (Matia Bazar)

Ha cantato per prima un pezzo difficilissimo, perché quando si ha per le mani una cosa della Nannini si rischia sempre di scivolare nell’imitazione. Lei ci mette la giusta grinta, voce potente, mestiere ed esperienza. Si sente che è forgiata da 10 anni di lavoro. Il ballottaggio è inspiegabile. Bene sui Matia Bazar. Si salva al televoto finale, ma francamente è tutto assurdo, vista anche l’avversaria con cui s’è dovuta scontrare. Un’altra che non meritava quella sorte. Tutt’altro. VOTO 8.5

MANUELA ZANIER – Una ragione di più (Iva Zanicchi)

Dei nostri dubbi su un regolamento che consente la partecipazione ad un talent show ad artisti già di professione in cerca di rilancio abbiamo già detto. Ma dato che qui diamo giudizi obiettivi, va detto che confrontata agli altri, è come vedere l’Inter che gioca in serie C. Nettamente la migliore, con una voce importante, padronanza del palco. Dieci anni di carriera si vedono tutti. Il rischio, come ha sottolineato bene Ruggeri, è che sconfini nella freddezza e sarebbe un male. VOTO: 9

GRUPPI

BORGHI BROS- Eppure soffia (Pierangelo Bertoli)

La canzone di Bertoli in un irritante arrangiamento ye-ye.  Irritante non nel senso che loro cantano male, nel senso che il pezzo non calza loro per niente. Abbiamo sentito le loro cose già incise, sono bravi. Però non tutti i pezzi possono andare bene sempre a tutti. Loro si sono messi in gioco con grande impegno, accettando la sfida di Ruggeri. Hanno capito lo spirito del talent. Ma complessivamente, l’esibizione è andata così così. VOTO: 6

EFFETTO DOPPLER –  It’s my life (Bon Jovi)

L’arrangiamento sgonfia parecchio un pezzo da chitarre distorte, ma consente di mettere in risalto la loro vocalità. Scelta buona perché è la prima puntata, loro sono bravi, nel senso che cantano bene, ci mettono faccia tosta, leggerezza e anche loro interpretano bene la sfida di cantare un brano distante dalla loro natura musicale. Ma la prossima volta che un arrangiamento distrugge un pezzo così…VOTO 7

KYMERA – Frozen (Madonna)

Giudizio controcorrente. L’esibizione non ha dato la stessa emozione che invece i provini avevano dato. L’alchimia vocale che li unisce non si è sentita più di tanto, forse anche per colpa di un arrangiamento non straordinario. Saranno anche bravi, ma per adesso non l’hanno dimostrato al massimo. Forse c’è solo da lavorarci su. E forse un ballottaggio sarebbe stato utile per scuoterli. VOTO 5.

X Factor 4, oggi si parte (su Rai Due).Ecco il quadro completo dei partecipanti. Il vincitore all’Eurofestival?

Ore 21.15, parte X Factor 4. E la Rai ancora una volta si dimostra lungimirante nella scelta del giorno di messa in onda. Il Martedì: praticamente SEMPRE contro la Champions League su Sky, stasera, che è la prima puntata, contro Italia-Far Oer trasmessa sull’ammiraglia Rai. Complimenti a chi fa i palinsesti! (l’ultima partita della Nazionale contro la piccola isola, con gli azzurri già qualificati fece 7 milioni, dunque…)

A parte questo, si parte con grandi novità. Confermato Francesco Facchinetti al timone, ma cambiati tre giudici su quattro. Mara Maionchi avrà infatti come partner di lavoro Elio (al secolo Stefano Belisari, di Elio e le storie tese), Enrico Ruggeri e Anna Tatangelo. Si preannuncia un’edizione scoppiettante, visto che in una recente intervista Elio ha già preso le distanze dalla Tatangelo e Ruggeri, più garbatamente, ha fatto lo stesso. I concorrenti saranno 12, divisi in 4 categorie: per uniformarsi alla versione inglese, infatti, la categoria Under 25 è stata sdoppiata in Uomini e Donne.

Ma la grande novità, annunciata ieri, è che il direttore di RaiDue Massimo Liofredi ha aperto una clamorosa per il ritorno dell’Italia all’Eurofestival. Come spiegato in questo post, Liofredi ha infatti detto che il vincitore di X Factor potrebbe partecipare proprio alla rassegna continentale. Come potrete leggere, sarà uno X Factor internazionale, con 4 artisti con origini straniere…

CATEGORIA UNDER DONNE UNDER 25 (caposquadra Anna Tatangelo)

Il vocal coach è Adriano Pennino, musicista, collaboratore di Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio, più volte direttore d’orchestra a Sanremo

SOFIA BUCONI – Bolognese, 20 anni, una sua canzone, “Dove sei stato”, scritta da Roberto Freak Antoni degli Skiantos, era in lizza a Sanremo Nuova Generazione, senza però riuscire a qualificarsi. Ed era uno dei brani in concorso alla selezione italiana per l’Ogae Song Contest (il concorso virtuale organizzato dai fanclub dell’Eurofestival).

DORINA LEKA – 24 anni,residente a Trieste ma di origine albanese. Fa la webdesigner di mestiere ma ha da sempre la passione per la musica. Sa infatti suonare il pianoforte avendolo studiato al conservatorio per ben 8 anni. E’ influenzata artisticamente da centinaia di cantanti e musicisti, dai Velvet Underground (ha chiamato la sua arpa Velvet in loro onore), ai Led Zeppelin, da Alice Cooper a Mozart, da Morricone a Ben Harper, da Eddie Vedder a Chris Cornell, da Nina Simone ai Black Sabbath, da Patti Smith a Demetrio Stratos.

ALESSANDRA FALCONIERI – Romana, 24 anni, ma di padre argentino e mamma svizzera.  Qui la scheda completa. Finalista a Musicultura 2010 con il brano “La rosa caduta alle 5” scritto da Bungaro. E’la quarta artista che esce da Musicultura dopo Elisa Rossi (Viola Selise), Chiarastella e Sofia (Francesca Xefteris, in gara alla rassegna maceratese con il gruppo dei Greenwich). A Musicultura ha poi partecipato DOPO X Factor anche Serena Abrami. Per quello che abbiamo sentito sinora, ci sembra la migliore.

UOMINI UNDER 25 (caposquadra Mara Maionchi)

La vocal coach non ha bisogno di presentazioni. Rossana Casale è forse la jazz woman più famosa in Italia. Già direttrice dell’accademia di Operazione Trionfo e terza a Sanremo nel 1993 con Grazia Di Michele. E una carriera lunga così e costellata di successi. Garanzia assoluta.

RUGGERO PASQUARELLI – Sedici anni, di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara. E’ il leader è cantante dei 65013, band che fa cover di grandi successi e porta il Cap della cittadina abruzzese. Molto versatile, ma soprattutto grandi doti da potenziale crooner, canta diversi stili. Qui un video insieme alla sua band.

DAVIDE MOGAVERO – 17 anni di Salice Salentino (LE), vincitore di numerosi concorsi a livello locale, studia canto e chitarra, ha studiato tecnica vocale con Michele Fischetti, già coach della prima edizione di X Factor.

STEFANO FILIPPONI – Di Montefano (MC), 22 anni, studia canto lirico. Incredibilmente, si tratta di un ragazzo balbuziente. Nonostante questo, quando canta, il suo problema di espressione linguistica, scompare.

OVER 25 (capitano: Elio)

Il vocal coach sarà Adriano Tafuri, pianista e compositore, fra l’altro collaboratore dello stesso Elio e di Pacifico, Fabrizio De André, Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Fiorella Mannoia, Jovanotti

MANUELA ZANIER – Di lei abbiamo già parlato. Latinese, 33 anni. Ha partecipato al Festival di Sanremo (si, a Sanremo!) nel 2003, sezione Nuove proposte, da oltre 10 anni sulla scena. Protagonista anche nel musical campione di incassi “Tosca, amore disperato”. Qui il nostro lungo reportage su di lei, sapete come la pensiamo su un regolamento che consente a chi dopo tanta carriera di poter essere ammesso a questo tipo di programmi.  Gli artisti, invece,  fanno bene a sfruttare l’occasione.

NATHALIE GIANNITRAPANI – Romana di origine belga, 31 anni. Qui la nostra scheda. Numerosi premi vinti in carriera.  Nessun disco all’attivo ma una lunghissima carriera live, da oltre 10 anni. Ha aperto i concerti di Max Gazzè e Andrea Mirò, la sua musica si ispira in gran parte ad artisti anglosassoni, come Tori Amos, P.J. Harvey, Fiona Apple, Radiohead, Jeff Buckley,ma anche ad italiani come De André, De Gregori e agli chansonniers francofoni, come Serge Reggiani.

NEVRUZ JOKU– Casertano di origine turco-slava, 27 anni. Il provino è sopra, va visto, è un soggetto curioso. Un album all’attivo, dal titolo “Le ossa” (insieme ad un altro musicista, dando vita al duo eponimo). Dal suo profilo Myspace si apprende che suona la chitarra da 10 anni e la batteria da 5, oltre ad aver cantato sin da bambino cominciando a scrivere testi dall’età di 12 anni. Cosa ancora più interessante è che secondo sempre le sue dichiarazioni sul social network Nevruz Joku è ‘autodidatta in tutto’. A noi non è piaciuto per niente. Ci ricorda Giops, e non è un complimento.

GRUPPI (caposquadra Enrico Ruggeri)

Il vocal coach è Fabrizio Palermo, bassista dello stesso Ruggeri.

EFFETTO DOPPLER – Vocal band  formata da Alessandro Spedicati (19 anni, Lecce), Gabriele Papadia (26 anni, Nardò) ed Enrico Bergamo (26 anni, Lequile). Tre cantanti con esperienze diverse tra loro. Alessandro l’anima Pop, Gabriele quella Rock ed Enrico quella Leggera. Anche loro mescolano vari generi, dunque.

BORGHI BROS – I Borghi Bros, due fratelli che arrivano da Como e sono un duo emergente con parecchie cose all’attivo. E diversi singoli stile boyband raccolti in un Ep (qui la scheda completa). Stile molto pop, melodie cantabili, arrangiamento leggero, belle voci, bella presenza.  Destinati probabilmente ad un pubblico prevalentemente femminile.

KYMERA – I Chimera Vengono da Aosta e si chiamano Davide Dugros (1979) e Simone Giglio (1983). Le due diverse tonalità di voce permette loro di eseguire brani che coprono un’estensione vocale vastissima che, in genere, solo un uomo e una donna insieme riescono a coprire.  Le canzoni che stanno sul loro myspace promettono bene. Davide Dugros è curatore delle melodie e degli arrangiamenti vocali mentre Simone Giglio è l’autore dei testi e delle melodie, che sono attraversati anche da sonorità etniche. Sono un duo dichiaratamente omosessuale, coppia nella vita come nella musica. Lo diciamo solo perchè l’hanno sottolineato loro, questa variabile è ovviamente assolutamente non importante.