Sanremo 2011, prime indiscrezioni sui partecipanti: quasi certa Giusy Ferreri.. Paola Turci fra i direttori di Area Sanremo

Comincia inevitabilmente il tam tam su Sanremo 2011. Dopo aver appreso che il vincitore di X Factor 4 non andrà al Festival ma potrebbe essere dirottato all‘Eurofestival per il clamoroso ritorno dell’Italia in concorso alla rassegna continentale (manca dal 1998 per scelta della Rai), cominciano ad affiorare le indiscrezioni che stanno dietro al “no” ad X factor. Sentite Giorgio Giuffra, amministratore unico di Area Sanremo, ex Sanremo Lab, che seleziona due artisti per la sezione Giovani:

“Il nostro è un diritto di accesso che non dovrebbe avere nessun altro. Lo scorso anno è stata data l’opportunità di partecipazione al vincitore di X-Factor Marco Mengoni, ma non credo che tutto ciò sarà ripetuto. D’altronde Raiuno non è una rete televisiva che per sua natura sia molto aperta ai talent show. È importante sostenere da parte nostra e rispetto al passato quei caratteri di certificazione che per noi significano trasparenza, serietà ed esclusività”.

Fra i direttori di Area Sanremo ci sarà Paola Turci, che affiancherà Elenoire Casalegno e Paolo Limiti nella sezione “Lab”, quella che seleziona i pezzi e gli artisti in lingua italiana, mentre come è noto, nella sezione “Doc”, quella riservata al dialetto la stanza dei bottoni è occupata da Platinette, Giordano Sangiorgi e Davide Van de Sfroos. Il delegato delle selezioni è Paolo Giordano giornalista e scrittore, insieme Dj Ringo e Bruno Sartori, direttore dell’Orchestra sinfonica della città che ospita l’evento.

Le indiscrezioni più corpose sono quelle che riguardano i cantanti. Pare certa la partecipazione di Giusy Ferreri, la cantante siciliana lanciata dalla prima edizione di X Factor, che come lei stessa ha rivalato, l’anno scorso rifiutò all’ultimo la partecipazione in coppia con Ermanno Giovanardi dei La Crus perchè le due voci non si sposavano bene. Quest’anno la sua presenza sembra certa. Dice infatti: “Non è un caso che il mio disco uscirà in coincidenza con il Festival di Sanremo. Mi sto già abituando all’idea. Questa volta se me lo chiedessero ci andrei senza esitazioni”.

Circola con insistenza anche il nome di Marco Carta, vincitore del 2009, che potrebbe scontrarsi con Alessandra Amoroso. Mentre invece non concrderanno il bis Marco Mengoni e Valerio Scanu. Ma la notizia incredibile arriva dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni. Il quale parla nientemeno che di una Domenica In pronta a selezionare (come già avvenne negli anni ’90) alcun cantanti per Sanremo.

Parte della domenica guidata da Lorella Cuccarini, infatti, dovrebbe trasformarsi in un talent, una sorta di Destinazione Sanremo, dal quale usciranno i 10 cantanti da presentare a febbraio sul palco dell’Ariston. 20 giovani artisti si daranno battaglia per tutto l’autunno per conquistare i 10 posti disponibili: a giudicarli non il televoto, ma una giuria di esperti. A rafforzare la struttura del talent anche delle finestre durante La Vita in Diretta per raccontare la preparazione dei concorrenti.

L’esperimento, come detto fu fatto, con risultati disastrosi, per due volte. Un primo concorso di selezione fu realizzato nel 1993, con l’obiettivo di fornire un cantante alla sezione giovani. Vinse Luca Manca,  che invitò con lui al festival gli altri tre finalisti Emanuela Pellegrino, Luca Virago e Gabriele Fersini. Nel 2002 invece proprio “Destinazione Sanremo”, realizzato appositamente, selezionò i giovani per Sanremo 2003: era l’anno di Dolcenera. Con lei andarono al festival Daniela Pedali, Patrizia Laquidara, Manuela Zanier, Elsa Lila, Alina, Gianni Fiorellino, Daniele Stefani, Jacqueline M. Ferry, Maria Pia & SuperZoo, Verdiana, Zurawski.

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Enrico Ruggeri si dà ai duetti: con Ima in “Attimi” e con Elsa Lila in “Volata finale” (in albanese!)

Di Enrico Ruggeri e del suo triplo lavoro dal titolo “All In” avevamo già parlato nel giorno della sua uscita eni negozi di dischi. Ne torniamo a parlare perchè il cantautore milanese si sta inserendo sempre più in un solco europeo, quello dei duetti. Soprattutto in alcuni paesi europei, quello dei duetti è infatti una sorta di must.

Uno riguarda la sua canzone “Volata finale” che dà anche il titolo al terzo dei dischi contenuti nel progetto. Ed è anche il titolo (in italiano), del film del regista albanese Gijergij Xhuvani, del quale tutto il terzo disco è la colonna sonora.

Anche per questo, Ruggeri è stato ospite del “Festival Irtish”, il concorso albanese che seleziona il cantante e la canzone per l‘Eurofestival. Lì ha cantato una versione molto partiolare del suo brano, dal titolo “Fluturimi I Fundit” insieme con Elsa Lila, la cantante albanese nota per aver preso parte due volte a Sanremo e vera diva nel suo paese. La trovate sopra e va apprezzato lo sforzo di Ruggeri di cantare in parte in albanese.

Qui sopra trovate invece un altro dei gioielli del suo trittico. Si chiama “Attimi” ed è un deutto bilingue. Lui canta in italiano, mentre la cantante canadese Ima in francese. Anche se in alcuni tratti la sentiamo anche esibirsi nella nostra lingua. Il brano è uscito anche in singolo, ed è una vera delizia. Bravo Ruggeri, non tradisce mai.

Suoni d’Europa: Israele ed Albania

Altro capitolo della nostra rubrica dedicata a cantanti e canzoni dei paesi europei. La zona occidentale del Continente si chiude con due paesi di confine, l’Albania e Israele, quest’ultimo ormi europeo di adozione anche se geograficamente in Asia. Poi si aprirà il grande filone dell’est. La copertina, ora. Cliccate sempre sui titoli.

Non potevamo non cominciare con la principessa del pop israeliano, la straordinaria Noa. la cantante israelo-yemenita ha da poco inciso un nuovo disco, “Genes and jeans” e quella in alto è la canzone che dà il titolo all’album. Noa partecipò anche a Sanremo nel 2006, insieme a Carlo Fava e Solis String Quartet con “Un discorso in generale” (pelle d’oca vera…) , vincendo il premio della Critica. Molti però la ricordano per la sua versione di “La vita è bella“, dal film premio Oscar di Benigni.

Grandi voci, grandi anime. Come quella di Yael Naim, la franco-israeliana la cui dolcissima e freschissima “New soul” è stata il tromentone dello scorso autunno. Chi ama invece il pop e il rock può godere di Dana International, prima (e unica) transessuale a vincere l’Eurofestival (nel 1998, con “Diva”): qui c’è il nuovo “Love boy“. Transessuale è pure la sua rivale Aderet (qui c’è “Say no more“).

Suoni popo mescolati a suoni etnici. E’il caso di Ishtar, che canta in francese ed in arabo (qui c’è “C’est la vie“) oppure dell’ottima Shira Ilan & Shabat Baboke Music Band che troviamo in “Atz lo ratz” o ancora della bella Din Din Aviv, che da poco ha dato alle stampe un nuovo album dal quale vi propongo la dolce “My secrets”. Chi prefrisce il rock, invece, apprezzerà Dana Berger (“Chamimut Cholefet“).

Il rock ci consente di aprire il capitolo Eurofestival, perchè nel 2007 Israele portò i Teapacks: 7 dischi di platino in patria, canzoni impegnate e tanta energia. La trilingue “Push the button” parlava di guerra e dell’arsenale nucleare dell’Iran. Hanno rischiato la squalifica (qui c’è il testo e la traduzione), ma alla fine sono rimasti, strappando applausi (notare il bersaglio dietro la schiena del cantante Amos Oz). Ma vi invito a sentire dal loro myspace anche i tanti cambi di ritmo in “Croque madame“.

Quest’anno c’era il più tranquillo Bo’Az Mauda, direttamente da Pop Idol, con “The fire in your eyes“, nel 2006, Eddie Butler con “Toghether we are one“, nel 2005 la bella Shiry Maimon (“Hasheket shenishar“, che il Libano, allora in gra, si rifiutò di tramettere perchè non riconosce lo stato israeliano, venendo squalificato per tre anni).

La musica albanese non trova grandissimi sbocchi al di fuori dell’Eurofestival, ma qualcosa di diverso si trova, in positivo ed in negativo. Alcuni per esempio ricorderanno Elsa Lila, passata due volte a Sanremo, entrambe le volte con canzoni inascoltabili, vale a dire “Valeria” e “Il senso della vita”.

Migliori senz’altro i ritmi della albanese di origine montenegrina Gyiste Vulaj (qui c’è “Ndoshta dhe gaboj“) e ancora di più quelli di Arta Bajrami, che mescola pop a rhytm and blues e ad hip hop ed ha collaborato anche col rapper americano 50 Cent: il nuovo si chiama Ahnsje Millimeter. Inglese ed albanese invece per Gentjana Ismaili: qui c’è un estratto di “Choose“.

All’Eurofestival, l’Albania ha quasi sempre ben figurato. Nel 2004 andò benissimo “The image of you” della allora 17enne Anjeza Shanini, r’n’ b in salsa pop votatissimo dalla rete. Bellissima anche “Tomorrow I go” di Ledina Celo del 2005 (ma la versione in lingua natìa è meglio), meno belle “ZJarr e Ftothe” di Luiz Ejlli del 2006 e “Hear my plea” di Aida & Frederik Ndoci del 2007.

Ma siccome abbiamo cominciato con la pelle d’oca di Noa, chiudiamo con altrettanta emozione. Quest’anno a Belgrado, in pieno caos Kosovo, l’Albania era il paese “nemico”. Eppure la 16enne Olta Boka, oltre ad aver colpito tutti con la sua leggiadra bellezza, ha regalato emozioni e strappato applausi a scena aperta (e la finale) con “Zemren e lame peng”. Qui trovate la versione proposta sul palco (con sottotitoli in inglese), con una diversa base ritmica. Ma a me piace di più – e ve la propongo sotto – la versione “studio”, con la quale ha vinto le selezioni albanesi. Da commuoversi.