Moreno, Coez, Clementino e gli altri: è l’estate dell’hip hop

L’Italia si sa, va a mode. Anche nella musica. Poco importa se non esportiamo un disco nemmeno sotto prezzo a parte pochi big ormai consolidati su cui le case discografiche investono. La nuova moda è quella del rap e dell’hip hop. Attenzione però, niente a che vedere con l’hip hop di qualità che c’è in Europa.  In gran parte di tratta di prodotti di basso livello, soprattutto nei testi.

Da Fabri Fibra, suo fratello Nesli, Marracash, capostipiti padroni del genere (sul primo la nostra opinione è notoria, ma va indubbiamente citato se non altro come  best selling), come Emis KillaClub Dogo e i Gemelli Diversi a nomi completamente sconosciuti, lanciati dai talent show, come Moreno Donadoni, oppure spuntati dal nulla e finiti ai vertici della classifica. Quella Fimi, ufficiale, non quella di ITunes. Qualcuno merita anche, come Coez, il cui album “Non erano fiori” è trainato da “Siamo morti insieme“. Ma anche “Hangover” merita un ascolto. Incide per la Carosello, la stessa etichetta di Nesli.

Oppure come Clementino, lanciato un paio d’anni fa nel mainstream da una collaborazione con Fibra, per la cui etichetta, distribuita da Universal, incide: “O’ Vient” è uno dei pochi testi che parlano di qualcosa di serio. Napoli e i suoi problemi, in modo non banale. Oppure Mondo Marcio, uno che sta nel giro da tempo, si autoproduce le cose e parla di cose sensate. L’ultimo suo lavoro è “Cose dell’altro mondo“.

L’etichetta di Guè Pequeno dei Club Dogo, aveva lanciato Fedez, ma c’è voluto il passaggio alla Sony per proiettarlo direttamente dal niente in testa alla classifica. “Alfonso Signorini (Eroe Nazionale)”, tratto da “Sig. Brainwash, ovvero l’arte di accontentare”. E nei giorni scorsi si è manifestato all’improvviso dal niente, senza altri riscontri discografici Rocco Hunt col suo album “Poeta urbano”: Pane e rap” è auroferenziale. Ovvero, il lato più noioso di questo genere. E il primo posto, ma su I Tunes, dal nulla ha toccato anche il romano Gemitaiz, qui in “Fuori di qua”, anche lui prodotto da Pequenò.

Nomi famosi, anzi, cognomi famosi. PicoRama, già Pico, di cognome fa Ruggeri ed è il figlio di Enrico. Fresco di questi giorni il suo debutto per una piccola etichetta, con l’album “Il secchio e il mare” trainato dal singolo “Cani bionici“, che vede la partecipazione di Dargen D’Amico, un altro piuttosto noto nel panorama rap. PicoRama è fra i pochi che si stagliano dalla media.

Poi ci sono quelli che cantano di quanto è bello il rap. Come Rise Beatbox in “Senti come suona”, primo esperimento di rap e beatbox insieme, senza musica ovviamente. Almeno qui c’è questa originalità. Nomi in giro da tempo ma saliti solo quest’anno, nell’estate dei rapper, in testa alle charts. Come Salmo, che è stato anche primo in classifica (anche lui quella Fimi) con l’album “Midnite”, altro prodotto di Guè Pequeno. “Russel Crowe” è il singolo di lancio, come tanti attacca la Chiesa, la religione con frasi fatte, senza motivazioni, quasi da vilipendio. Un altro gioco vincente, quello dello sparare nel mucchio. Non lo fanno tutti, ma quelli che lo fanno hanno più successo. O come Ensi, della stessa etichetta, già al quarto album: “Oro e argento”, vede la partecipazione di Samuel Umberto Romano dei Subsonica.

Senza dimenticare i giovanissimi, come Neks, quelli che hanno fatto canzoncine autoreferenziali sul mondo dell’hip hop ma hanno talmente azzeccato la melodia da farselo perdonare, come Entics e la sua “Click“, prodotto da Fabri Fibra, tormentone assoluto del 2012 o i Boombdabash, che portano avanti come il citato Clementino la difficile strada dell’hip hop impegnato in dialetto, mescolandolo però con l’inglese.

QUELLI DEI TALENT SHOW – E no, naturalmente non ci siamo dimenticati del fenomeno (immeritato) dell’anno, ovvero Moreno Donadoni, col suo album “Stecca“, pieno di citazioni di vecchi pezzi, roba scontata e pezzi banali. Il vincitore di Amici si giova di una certa orecchiabilità, ma solo di quella: “Che confusione” è la hit dell’anno (e non si capisce il perchè), “Sapore d’estate” vorrebbe fare la parodia delle canzoni estiva, ma è solo la parodia di una canzone.

Quasi scontato dire che Moreno è la risposta Mediaset al fenomeno lanciato da X Factor, quello Ics che si è dimostrato assai molto più poliedrico, ma che con molta meno promozione, ha visto sfumare molto presto il successo iniziale del suo inedito “Autostima di prima mattina” o de I Moderni l’anno prima. Perchè poi l’altra moda è questa, giocare a rincorrersi, a prescindere dalla qualità.

HIP HOP AL FEMMINILE  – Forse perchè sono di meno, le rapper donne si fanno valere. Baby K, prodotta da Tiziano Ferro, non è esattamente un nome nuovissimo, ma almeno porta una ventata di freschezza. “Non cambierò mai” ma anche “Killer“, cantato insieme col suo mentore, sono buone cose. E Sanremosocial di due anni mostrò il cuore di mamma di Missa, che si presentò alle finali incinta di 8 mesi, rischiò di non finire la canzone e suscitò grande tenerezza. “A te che verrai” era una ninna nanna hip hop, dedicata al figlio in grembo, ora nato. Missa (ex Miss Simpatia), per chi non se la ricorda, era l’ex fidanzata di Fibra e dopo la fine della relazione si sfogò con questo brano fuori dai denti.

IRONIA – E infine, lasciati per ultimo perchè ne abbiamo parlato spesso, l’ironia a fiumi di personaggi come Flaminio Maphia, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi o di Piotta, cresciuto molto dai tempi di Supercafone, ma che rappresenta sempre un punto di riferimento per chi fa hip hop parlando di temi sociali senza disdegnare l’ironia. Come nel caso di “Piotta è morto“, dove si prende in giro, ma non troppo. E  non lo fa solo con sè stesso.

RAPPER DA SAN MARINO – Anche la piccola Repubblica di San Marino non è da meno. Recentemente è salito agli onori delle cronache Irol, alias Lorenzo Salvatori, 20 anni. Pure lui come al solito autoreferenziale, qui canta delle “Cose più importanti” e passato dalla grande vetrina di Geometrie Sonore, dove quest’anno è stato ospite un altro rapper del Titano, il 17enne Paco Zafferani, in arte Take One.

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MTV Awards Italia 2013: trionfa Mengoni. Polemica sulla Artist saga

logo-mtv-awardsDue premi per Marco Mengoni agli MTV Italia Awards 2013: il cantante di Ronciglione ha vinto nella categoria Superman e in quella dedicata agli Artist Saga. Spettacolo e bagno di folla a Firenze per la manifestazione organizzata da MTv e che per la prima volta andava in onda in Italia con uno show apposito, ma non sono mancate le polemiche soprattutto sulla gara “Artist saga”, premio a livello internazionale e non solo italiano. Sulla pagina di MTV Italia si sprecano i commenti contro l’emittente che avrebbe lasciato correre presunte situazioni controverse nella votazione on line e più qualche sito ha lanciato la polemica prima della diretta (per esempio questo).

Noi non commentiamo, ci limitiamo a riportare quanto accaduto e le polemiche che stanno montando. Sicuramente, per il vincitore del Festival di Sanremo 2013 e rappresentante italiano all’Eurovision è un ulteriore riconoscimento da parte del pubblico e da amanti dell’ESC non può che farci piacere.  Per il resto, trionfo anche per gli One Direction con due premi. Le nomination complete erano in questo post. Quanto al valore di questo evento come reale termometro della musica italiana,  non sono necessari commenti. Basta confrontare il quadro dei vincitori con quello degli Wind Music Awards (che pure hanno i loro difetti ma sono pur sempre il premio ufficiale italiano).

PREMI MUSICALI

Wonder Woman: Emma

Pepsi Best New Artist: Baby K

Best Fan: Directioners (One Direction)

 Super Man: Marco Mengoni

Best Band: One Direction

Best Energic Video: Will.I.Am feat. Justin Bieber “#thatPOWER”

MTV Rock Icon: Gianna Nannini

Artist Saga: Marco Mengoni

PREMI NON MUSICALI

Best MTV Show: Ginnaste – Vite Parallele

Most Clicked Video: Call Me Maybe Lipdub

LG TwITStar: Emis Killa @RealEmisKilla

Best Movie: The Twilight Saga: Breaking Dawn

InstaVIP: Fedez

Best Tweet: Justin Bieber “ITALY SEE U SOON! I want pasta.”

Best #Hashtag: #italialovesemilia

Sport Hero: Carlotta Ferlito

Stasera alle 21 (in diretta) gli MTV Awards Italia

logo-mtv-awardsCi sarà anche Marco Mengoni, come ospite canoro e non solo come candidato in diverse categorie agli MTW Awards Italia che per la prima volta vengono trasmessi in tv con uno show in diretta. La sede scelta è Firenze, Piazzale Michelangelo e dalle 21 ad accompagnare il pubblico in piazza e quello a casa ci saranno  Virginia Raffaele, Ubaldo Pantani e Omar Fantini, che ovviamente saranno protagonisti anche con le imitazioni.

Il cantante di R0nciglione, che come vedremo più sotto, può fare incetta di premi a corredo di una stagione trionfale che l’ha visto vincere il Festival di Sanremo e poi rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2013, dove ha chiuso al settimo posto, come detto sarà anche fra coloro che canteranno: oltre a lui si esibiranno Chiara, Club Dogo, Emma, Fedez, Guè Pequeno, Malika Ayane,  Max Pezzali e Moreno, più Gianna Nannini, che  riceverà il premio speciale MTV Rock Icon 2013 e scanterà  alcune canzoni tratte dal suo ultimo lavoro “Inno“.

Consegneranno i premi ai vincitori di categoria: Pif, Maccio Capatonda, i protagonisti di Calciatori giovani speranze e le protagoniste di Ginnaste vite parallele, Boosta dei Subsonica, Bruno Barbieri, Emis Killa, Francesca Einaudi, Ivo Avido e Herbert Ballerina da Mario, Manuel Pasqual, Marco Belinelli e Marica Pellegrinelli. Di seguito le candidature che riguardano strettamente la musica (sono premiati anche – al di fuori dell’ambito musicale: Best Tweet, Best Film, Best Hashtag, Best Clicked Video, Best Spor hero, Best MTV show, Best Twitstar, Best Instavip).

Wonder Woman

Emma
Ke$ha
Malika Ayane
Rihanna

 Best New Artist
Baby K
Chiara
Clementino
Ensi

Super Man
Emis Killa
Fedez
Justin Bieber
Marco Mengoni

Best Band
Club Dogo
Depeche Mode
Modà
One Direction

Best Energic Video
Muse – Supremacy
P!nk – Try
PSY – Gentleman
Will.I.Am feat. Justin Bieber – #thatPOWER

Best Artist Saga (dalle 20 durante la diretta la sfida finale fra i due rimasti che saranno comunicati)
Alessandra Amoroso
Marco Mengoni
One Direction
Super Junior

Oggi il concertone del Primo Maggio (con la pariodia che ne fa Elio…)

Oggi è il primo maggio e come al solito a Piazza San Giovanni va in scena (diretta su Rai 3 dalle 15) il concertone a cura dei sindacati e con la conduzione di Geppi Cucciari. Un cast importante, come sempre, che vedrà presenti, solo per citare i più famosi, Elio e Le Storie Tese, Max Gazzé, Cristiano De André, I Ministri, Africa Unite e Marta sui Tubi, Motel Connection, Enzo Avitabile e i Bottari, Management Del Dolore Post Operatorio, Marco Notari, Valeria Golino e Riccardo Scamarcio leggeranno testi sul tema del lavoro.

Il tema sarà “Musica per il nuovo mondo. Spazi, radici, frontiere” e vedrà come novità la partecipazione di una speciale orchestra rock, diretta dal compositore e produttore musicale Vittorio Cosma, con tutti i migliori rappresentanti del proscenio musicale italiano: Roberto Angelini (chitarra), Enzo Avitabile (sax), Boosta dei Subsonica (tastiere), Fabrizio Bosso (tromba), Capone Bungt&Bangt (percussioni), Mario Corvini (tromba),Sebastiano De Gennaro (batteria), Stefano Di Battista(sax), Moreno Ferrara Silvio Pozzoli (cori), Gnu Quartet (archi), Chicco Gussoni (chitarra), Albero Tafuri(piano e tastiere), Andrea Mariano dei Negramaro(tastiere e sintetizzatori), Federico Poggipollini (chitarra),Lorenzo Poli (basso), Elio Rivagli (batteria), James Senese (sax) e Maurizio Solieri (chitarra).

Prevista l’esecuzione di brani firmati dagli artisti che hanno fatto la storia della nostra musica, da Lucio Dalla ad Adriano Celentano, da Francesco De Gregori a Lucio Battisti, riletti in chiave rigorosamente rock e interpretati da Niccolò Fabi, Federico Zampaglione, Elio,Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, Appino dei Zen Circus, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Cosmo, Colapesce, Erica Mou, Ensi Giovanni Gulino dei Marta sui tubi. Ospite speciale sarà invece Nicola Piovani, premio Oscar, mentre l’apertura della parte serale spetterà a Giovanni Sollima e ad una orchestra di 100 violoncellisti, che suoneranno l’inno italiano in una speciale partitura per archi.

A proposito di Elio e le storie tese, chissà se suoneranno anche , la loro rivisitazione ironica della manifestazione “Complesso del Primo Maggio” (contenuto ne “L’album biango“), nella quale vengono citati tutti gli stereotipi dell’evento come il complesso emergente costretto a cantare sotto il sole del pomeriggio, la politicizzazione estrema con le invettive contro il capitalismo, i gruppi con musicisti africani e artisti come Goran Bregovic (in un ritratto impietoso della musica balcanica), Linea 77, Davide Van de Sfroos, ma anche Negramaro e Jovanotti, sino ad una citazione di “Donatella”, successo di Rettore.