Di Erika Pisano, in arte ErikaBlu avevamo parlato l’anno scorso, in occasione della pubblicazione dell’album “La belle saison”, album d’esordio con tutti suoi brani ricantati in francese, che per l’occasione veniva lanciato attraverso una meravigliosa sua versione di “Ma che freddo fa” brano di Nada e I Rokes del Sanremo 1969. Che in francese, su testo da lei scritto diventava “Mais qu’est ce qu’il fait froid”.
Ora da quello stesso album, nelle due versioni italiana e francese esce il singolo “Un’estate che non c’è”, usato anche come colonna sonora degli spot antipirateria.In francese il brano diventa “La chaleur d’une étè” e la speranza è che il brano riscuota successo in Francia come ne ha avuta la cover di Nada. C’è da dire che questa ragazza romana è bravissima e scorrendo le tracce del suo lavoro che ci sono in rete non c’è niente davvero che non si ascolti con piacere. Per esempio, qui c’è la titletrack, in italiano e poi quella in francese. Nonchè in versione unplugged. Ed ecco, poi, sempre unplugged “Madame Vermeer” e “Un peu fatiguée”. Su myspace c’è invece “Encore un peu“. Applausi.
Ai lettori: l’appuntamento con le classifiche è sospeso:
tornerà su questo blog il 21 agosto
Il secondo posto di Raphael Gualazzi all’Eurovision Song Contest con “Madness of love” e il successo internazionale del suo album “Reality and fantasy”, anche grazie a pezzi straordinari come “A three seconds breath” hanno riportato alla ribalta il panorama degli artisti italiani che cantano abitualmente in lingue diverse dalla nostra. Gualazzi, come anche la bolognese di origine eritrea Senit, che all’Eurovision per San Marino ha portato “Stand by“, una produzione tutta italiana, ma cantata in inglese, riscuotendo successo di critica e pubblico al di là dell’eliminazione in semifinale, sono ottimi esempi di musica “da esportazione”. E pur difendendo quella dell’italiano come scelta primaria, va detto che attualmente l’uso di altre lingue può servire da grimaldello per rilanciare il nostro sound in Europa. Una opzione che stanno provando a sfruttare in tanti, con alterni successi.
QUELLI CHE IL FRANCESE- Di Emiliana Alberini, in arte In-Grid,avevamo parlato un pò di tempo fa, annunciando il nuovo album “Passion”. Lanciata dal tormentone del 2002 “Tu es foutu”, la giovane di Guastalla è oggi famosissima all’estero. Sopra trovate “Vive le swing”, un sound retrò, ma lei rende meglio nella dance pop, come si sente da “Les fous“, anche questo estratto dall’ultimo album. Un’altra delle artiste che cantano in francese è Laura Locatori, in arte Juliette Jolie. Lanciata da “A present tu peut t’en aller”, sua versione francese di “I only wanna be with you” di Dusty Springfield, la giovane viareggina canta e compone nella lingua di sua nonna. E fa dell’ottimo bubblegum pop. Da poco è uscito l’ultimo brano (in italiano) “C’est la rumba”.
Sicuramente più raffinata la scrittura di un’altra italiana doc passata al francese dopo gli esordi in italiano: Erika Pisano, in arte Erika Blu. La trentenne romana è in uscita con “La belle saison“, album di suoi successi ricantati in francese, anticipato da “Mais que’st qu’il fais froid”, cover di “Ma che freddo fa”, portata a Sanremo nelle due versioni di Nada e dei Rokes nell’anno 1969. E poi c’è Christine Herin, in arte Naif,già quarta a Musicultura 2009. Lei è avvantaggiata, perchè essendo aostana di Quart il francese è lingua madre come l’italiano, ma ciò non le impedisce di fare ottime cose. Fra l’altro è fra i pochissimi giovani che esportano all’estero. In Francia, Belgio, Lussemburgo e Canada è uscito “Faites du bruit”, versione internazionale dell’album “E’tempo di raccolto”, che contiene anche la tracktitle.
Lei si chiama ErikaBlu, ha 33 anni ed è di Roma, anche se da diverso tempo vive a Parigi. E ci regala la seconda perla di giornata. “Mais c’est ce qu’il fait froid” è il suo singolo, che accompagna l’album di prossima uscita “La Belle saison”, che conterrà tutte sue composizioni, in gran parte cantate in francese.
Tutte sue composizioni, meno una. Questa. Che altro non è che una delicata cover in francese della mitica “Ma che freddo fa” con cui una sedicenne Nada Malanima da Gabbro (LI) debuttava al Festival di Sanremo 1969 in doppia esecuzione con i Rokes portandosi a casa un successo discografico. La traduzione, fra l’altro è parecchio rispondente all’originale.
“La belle saison”, prodotto da Demetrio Sartorio, lo stesso che ha lanciato Le Vibrazioni è il suo primo album in francese e da solista ma in realtà ErikaBlu ha già una notevole esperienza. Intanto ha partecipato all’allora Festival di Recanati, oggi Musicultura (2005 col brano “Ancora un pò“) e prima ancora in vari altri progetti (è sua la voce femminile di “Ti penso sempre” di Brusco). Lei è bravissima, comunque. Ne riparleremo appena esce l’album.
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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