MTV Europe Music Awards, ecco tutti i candidati

2013_MTV_EMA_LogoConsueto  dominio anglofono nelle nomination per gli MTV European Music Awards, gli Oscar della musica europea assegnati da MTV col voto popolare e che quest’anno si concluderanno con il galà del 10 novembre allo Ziggo Dome di Amsterdam. Per quanto riaguarda i premi assoluti anche i pochi artisti europei parlano tutti inglese (compresi i francesi Daft Punk e i tedeschi Tokio Hotel). C’è tanto mainstream con BastilleIcona Pop, One Direction e Rudimental, fa piacere ritrovare artisti come Arctic Monkeys e Black Sabbath.

Per quanto riguarda i premi regionali  ci sono diversi nomi di cui abbiamo parlato in questo blog e anche diverse eurostars.  Su tutti, il rappresentante italiano 2013 ovvero Marco Mengoni, che torna dopo che nel 2010 era stato incoronato direttamente Best European Act, primo italiano della storia. E’ stato nominato intanto per il premio italiano, dove dovrà scontrarsi con Fedez (sic!), Salmo (sic!), Emma e Max Pezzali.

Lena si conferma nome di punta in Germania: anche lei vincitrice del premio assoluto europeo e candidata a quello mondiale (nel 2011), dovrà vedersela soprattutto con Cro, il rapper crossover che all’esordio ha sbancato le charts con l’album “Raop”. Altri avversari saranno Tim Bendzko, Sportfreunde Stiller e Frida Gold. Sfida eurovisiva in Grecia fra Sakis Rouvas e il cipriota Mihalis Hatziyannis (in coppia con Midenistis). Fra le eurostars “mancate” ci sono gli Auryn, la boyband campione di vendita in Spagna, secondi alla finale spagnola del 2011: sarà duello presumibilmente con l’asso pigliatutto Pablo Alboran, appare più difficile la corsa per Lori Meyers, Fangoria e Anni B Sweet. Sorprende (o forse non più di tanto), l’assenza di Emmelie De Forest, che pure in Danimarca è andata molto bene e che non è nel lotto dei candidati.

Nella altre zone europee, come dicevamo, anche diversi nomi noti a chi ci segue: i finlandesi Elokuu, i francesi Maitre Gims, Shaka Ponk e Tal, il belga Stromae, i norvegesi Madcon, la danese Medina,  la russa Nyusha, la greca Demy, la slovacca Celeste Buckingham e i portoghesi Filipe Pinto e Os Azeitonas. Di enorme spessore le nominations britanniche e svizzere, con cinque giganti fra cui anche un nome noto qui nel blog come Bastian Baker. Fuori dal continente europeo, si segnalano i colombiani Cali Y El Dandee, a lungo primi in Spagna negli ultimi due anni. Infine, anche se non c’entra nulla con l’Europa, tenete d’occhio la neozelandese Lorde: ne sentiremo presto parlare anche da noi. Dopo il salto, nel dettaglio tutte le nominations assolute ed europee.

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Autoesaltazioni, attacchi e liti “mainstream”: la triste deriva dell’hip hop italiano

Tempo fa avevamo parlato qui dell’eplosione del rap italiano nelle classifiche. Artisti hip hop passati dal semi-anonimato al primo posto in classifica sull’onda di quella che purtroppo sembra diventata più una moda che una vera tendenza musicale. E avevamo parlato di quanto, con rare eccezioni, siano mediocri e banali i testi che accompagnano i beat degli artisti hip hop nostrani.

Ora torniamo a parlarne perché dopo l’autoreferenzialità, caratteristica tipica dell’hip hop nostrano, adesso la nuova terribile deriva sembra essere quella dell’autocelebrazione e dell’autoesaltazione. In pochi anni s’è passati dalle innocue “Applausi per Fibra” (che pure è uno che non si sottrae alla banalità, ma almeno su questo fronte specifico  non si distingue più di tanto) e “Click” di Entics, che è più un ringraziamento (peraltro simpatico)  alle fan che altro, a brani pieni di esaltazione personale e di attacchi al resto del mondo del rap.

LE INUTILI DIATRIBE FRA RAPPER – E quel ch’è peggio è che una volta le liti fra rapper (i cosiddetti “dissing”)  erano confinate nei mixtape che giravano fuori dall’ambiente mainstream, adesso invece diventano i singoli di lancio degli album. In questo senso, il testo di “Musica commerciale” di Jake La Furia, per esempio, nel quale c’è un chiaro attacco ai colleghi che avevano accusato lui e i Club Dogo di essersi piegati alle esigenze del mainstream, è emblematico. Autoesaltazioni da “self made rapper” e liti stantie che in fondo a chi ascolta la musica poco dovrebbero interessare  e che magari invece preferirebbe un testo sociale (come molti rapper sanno bene fare) o anche solo una roba più leggera, per divertirsi.

Che poi il testo, nelle parti in cui si difende dalle accuse sia condivisibile (e lo è), c’entra poco. Non si capisce il perché una canzone come questa invece di essere, per esempio, la anonima traccia 7 di un album, ne sia addirittura la titletrack. Soprattutto quando si sconfina in raffinate licenze poetiche come “Fate cagare” e “andate affanculo”. E si passa dall’autodifesa all’autocelebrazione.  Per carità, non è il primo, a mettere in piazza tutto il proprio orgoglio attaccando i colleghi. L’anno scorso l’aveva fatto Marracash, che celebrandosi come il “King del rap” se n’era uscito con “simpatiche espressioni” rivolte ai colleghi come “Questo non è un dissing è un pissing perchè vi piscio”. In mezzo a tre minuti di autolaudi da far impallidire Narciso e a cose come “non c’ho manco un parente ricco”: chiaro il riferimento a Jake La Furia, figlio del pubblicitario milanese Giampietro Vigorelli. Curioso che ora i due collaborino insieme proprio per l’esordio da solista del componente dei Club Dogo.

 Prima ancora, a mettere in piazza (ma su un circuito meno commerciale) la propria rabbia fu Missa, già Miss Simpatia ed ex fidanzata di Fabri Fibra (quella che a Sanremosocial 2011 presentò la gustosa Ninna Nanna Rap per il figlio in grembo e alle audizioni rischiò di svenire mentre cantava all’ottavo mese di gravidanza): “Ciao Fibra” però la metteva sul piano “amoroso”, anche qui scendendo parecchio sul pesante, attaccando l’artista sul piano “fisico”.

“IO SO’ IO” – Poi invece ci sono quelli che arrivati ad un certo punto della loro carriera nata dal nulla, ci tengono a far sapere che loro sono i migliori. “Moreno è la novità, Moreno è la novità”, rappato da Fibra nella sua partecipazione al brano di Moreno, sembrava il fondo del barile “Ascoltarvi è stata una punizione, come trony no paragoni se invento suoni più veloci di Sonic al Nintendo“, rappa Moreno e giù attacchi, come da tendenza attuale) e invece, guardandosi attorno, quasi impallidisce, risultando poco più che un innocuo spot promozionale per il genovese fresco vincitore di Amici. In giro c’è molto di peggio, nei dischi e sul palco.

Ad Orvieto, lo scorso 23 agosto, Fedez era in concerto nell’ambito di Umbria Folk Festival nella stessa sera in cui cantavano anche i Koza Mostra, band greca nota in tutta Europa per la partecipazione all’Eurovision Song Contest e di recente sullo stesso palco dei Gogol Bordello. Fedez avrebbe dovuto cantare prima e i Koza Mostra subito dopo. Ma il milanese, pare, abbia chiesto ed ottenuto di cantare per ultimo. E poi c’è Emis Killa. Che già ne “Il peggiore” si difendeva dagli attacchi autoesaltandosi e che nell’ultimo singolo “Wow” si autocelebra a tal punto da paragonarsi quasi  a Cristo, facendo sfoggio dell’acquisita ricchezza. Il testo è qui, merita una lettura. Della serie: come siamo caduti in basso

Chiusura da Manfredonia per Battiti Live (diretta sul canale 10 DTT)

AI LETTORI: LA RUBRICA DELLE CHARTS E’ SOSPESA PER UNA SETTIMANA, TORNERA’ IL 18 AGOSTO

Battiti-Live-620x350Chiusura alla grande per Battiti Live.  Stasera dalle 21.15, in diretta da Manfredonia (FG) quinto ed ultimo appuntamento con  la manifestazione itinerante organizzata da RadioNorba e che quest’anno è giunta alla quindicesima edizione. Un evento live, che alterna freschi successi a canzoni che hanno fatto la storia del pop italiano negli ultimi anni. Evento longevo, che in televisione rende come in radio e che proprio la tv ha permesso di scoprire ed apprezzare appieno.

Una manifestazione molto rodata ben organizzata, senza gara ma con tanta musica(informazioni costanti sulla pagina di Radionorba, dove si possono rivedere le esibizioni) e a bilanciare un parterre italiano che giocoforza è soggetto al nostro pessimo mainstream, ma anche con qualche ripescaggio importante, ospiti stranieri di livello e anche diverse esibizioni live. E con gli artisti che hanno due brani a testa.

A condurre l’evento come sempre il direttore Alan Palmieri e Roberta De Matthaeis. Niente fronzoli, solo la musica, con qualche trovata geniale per non fermare mai lo show per chi è in piazza anche quando la tv è costretta a mandare la pubblicità (come i balletti su pezzi dance e pop, le dj session) e qualche bella incursione di personaggi che hanno meno a che fare con la musica (come Mingo), ma  che in essa hanno saputo integrarsi senza per forza dover puntare sull’intermezzo comico.

La tv si diceva. Perchè l’evento va in diretta tv non solo su Radionorba Tv (anche in streaming sul sito), ma  anche su una serie di canali italiani accomunati dal fatto di essere ricevibili ciascuno sul canale 10 del DTT. Ecco di seguito l’elenco: Rete 8 Abruzzo, Videocalabria, Napoli Canale 21 in Campania, E’ TV in Emilia, Rete Veneta, Telequattro in Friuli e Veneto, Roma 1 in Lazio, Primo Canale in Liguria, Telelombardia, TV Centro Marche, Videolina in Sardegna, Antenna Sicilia, RTV 38 in Toscana, RTTR in Trentino, Umbria TV, Videogruppo in Piemonte e Telenorba 7 e 8 in Puglia, Basilicata e Molise.

Sul palco si alternano artisti italiani ed internazionali. Fra questi i Blue, Ola, Alain Clarck, Imany, Emma Louise, Alexia, Jutty Ranx, Alexandra Stan, Marco Mengoni, gli Stadio, Dolcenera, Max Gazzè, Patty Pravo, gli Zero Assoluto, Arisa, Alex Britti, Malika Ayane, i Sud Sound System, Anna Tatangelo, Emma Marrone, i protagonisti di Amici 2013, il vincitore Moreno, Greta e Verdiana, e poi Chiara, Raphael Gualazzi, Antonio Maggio, Nesli, Nathalie, Gue Pequegno, Baby K, Clementino e Fedez

Battiti live: stasera da Altamura il quarto appuntamento (diretta canale 10 DTT)

 Battiti-Live-620x350Prima domenica di agosto ed è ancora a tempo di musica. Stasera dalle 21.15, in diretta da Altamura (BA), quarto appuntamento con Battiti Live,  la manifestazione itinerante organizzata da RadioNorba e che quest’anno è giunta alla quindicesima edizione. Un evento live, che alterna freschi successi a canzoni che hanno fatto la storia del pop italiano negli ultimi anni.

Una manifestazione fresca, ben organizzata, senza gara ma con tanta musica(informazioni costanti sulla pagina di Radionorba, dove si possono rivedere le esibizioni) e a bilanciare un parterre italiano che giocoforza risponde al mainstream un pò monotematico con qualche ripescaggio importante, ospiti stranieri di livello e anche diverse esibizioni live. E con gli artisti che hanno due brani a testa. A condurre l’evento come sempre il direttore Alan Palmieri e Roberta De Matthaeis. 

Come sempre, l’evento è in diretta tv non solo su Radionorba Tv (anche in streaming sul sito), ma  anche su una serie di canali italiani accomunati dal fatto di essere ricevibili ciascuno sul canale 10 del DTT. Ecco di seguito l’elenco: Rete 8 Abruzzo, Videocalabria, Napoli Canale 21 in Campania, E’ TV in Emilia, Rete Veneta, Telequattro in Friuli e Veneto, Roma 1 in Lazio, Primo Canale in Liguria, Telelombardia, TV Centro Marche, Videolina in Sardegna, Antenna Sicilia, RTV 38 in Toscana, RTTR in Trentino, Umbria TV, Videogruppo in Piemonte e Telenorba 7 e 8 in Puglia, Basilicata e Molise (l’elenco è  quello ufficiale, ma può subire variazioni).

Il parterre, stasera prevede:  Max Gazzè, Gué Pequeno, Tacabrò (progetto internazionale ma tutto italiano dei siciliani Romano & Sapienza), Chiara, Antonio Maggio, Verdiana Zangaro, Renzo Rubino, Bianca Atzei, Paolo Belli, Alessandro Casillo, l’australiana Emma Louise, che ha rilanciato il suo “My head is a jungle” grazie al remix del tedesco Wankelmut, il giamaicano Jutty Ranx.

Anche Fedez all’Umbria Folk Festival grandi firme

uffSiamo stati fra i primi a parlare di Umbria Folk Festival, la rassegna musicale in programma dal 20 al 24 agosto ad Orvieto che propone suoni e musiche da tutto il mondo. Un evento quest’anno più che mai internazionale, vista la presenza dei Koza Mostra, rappresentanti greci all’Eurovision Song Contest 2013 e della franco-comoriana Imany, oltre ai Nomadi che festeggiano 50 anni di carriera.

Il programma che vi avevamo anticipato (cliccate sul link sopra) è stato confermato nei giorni scorsi e in più ci sarà un altro nome, quello di Fedez. Il rapper milanese, che ha toccato i vertici delle charts con l’album “Sig. Brainwash, l’arte di accontentare”, aprirà il concerto dei Koza Mostra proprio il 23 agosto nell’ambito de seminario/conferenza Dal Folk al Rap del pomeriggio stesso a cura di Antonello Lamanna.

Tutto confermato, si diceva, con l’apertura del 20 con i Nomadi, ormai da tempo col nuovo cantante Danilo Campani, il 21 con Ginevra Di Marco, il 22 con Vinicio Capossela, il 23 con i Koza Mostra e il 24 con Imany e l’orchestra giovanile di musica popolare diretta da Ambrogio Sparagna. Il contest per band emergenti organizzato dal MEI andrà in scena prima del concerto di Ginevra Di Marco il 21: le band finaliste sono Apulia 3 Project, Jfk e la sua Bella Bionda, Joe Petrosino, Macola & Vibronda, Ri-Briganti. 

I concerti dei big sono anticipati dalle esibizioni dei gruppi La Tresca (20 agosto), Bartender e Koralira (entrambi il 22 agosto) e Petramante (il 23 agosto), mentre tutte le sere, a partire dalle ore 24, presso la Taverna Folk spazio alla jam session, con palco “libero” a disposizione delle band che hanno voglia di fare musica.Torna anche per questa edizione il Folktrekking (21 agosto ore 19) a cura di Ambrogio Sparagna, ovvero una passeggiata attorno alla rupe di Orvieto con musica itinerante dell’Orchestra Giovanile di Musica Popolare diretta da Sparagna e soste animate in alcuni siti archeologici.

E poi come tradizione, Umbria Folk è anche grande gastronomia: Cena della Trebbiatura, Cena Folk e tante altre degustazioni, di cui potete trovare notizia consultando il sito ufficiale della manifestazione e sul sito del Cramst dove si può anche prenotare. E’ bene ricordare che tranne la serata del 21, le altre sono a pagamento ed i costi sono disponibili anch’essi sul sito della manifestazione.

Battiti Live, stasera il terzo appuntamento (diretta sul canale 10 DTT)

Battiti-Live-620x350Stasera terzo dei cinque appuntamenti con Battiti Live, la manifestazione itinerante organizzata da RadioNorba e che quest’anno è giunta alla quindicesima edizione. Un evento live, che alterna freschi successi a momenti amarcord, non disdegnando per qualche artista di esibirsi live. Soprattutto, una manifestazione che non è registrata due settimane prima della messa in onda ma è tutta in diretta.

Stasera l’evento (inizio ore 21.15) va in onda da Trani e merita una sottolineatura oltre al parterre (informazioni costanti sulla pagina di Radionorba, dove si possono rivedere le esibizioni) anche l’idea studiata per coprire i momenti in cui in tv va la pubblicità: lo show non si ferma, ma nei minuti di stop televisivo, il pubblico in piazza assiste a balletti su musiche dance e pop o ad esibizioni alla consolle (anche da parte del direttore Alan Palmieri, che è uno dei conduttori insieme a Roberta De Matthaeis)

Come sempre, l’evento è in diretta tv non solo su Radionorba Tv (anche in streaming sul sito), ma  anche su una serie di canali italiani accomunati dal fatto di essere ricevibili ciascuno sul canale 10 del DTT. Ecco di seguito l’elenco: Rete 8 Abruzzo, Videocalabria, Napoli Canale 21 in Campania, E’ TV in Emilia, Rete Veneta, Telequattro in Friuli e Veneto, Roma 1 in Lazio, Primo Canale in Liguria, Telelombardia, TV Centro Marche, Videolina in Sardegna, Antenna Sicilia, RTV 38 in Toscana, RTTR in Trentino, Umbria TV, Videogruppo in Piemonte e Telenorba 7 e 8 in Puglia, Basilicata e Molise.

Sul palco si alternano artisti italiani ed internazionali. Fra questi i Blue, Ola, Alain Clarck, Imany, Emma Louise, Alexia, Jutty Ranx, Alexandra Stan, Marco Mengoni, gli Stadio, Dolcenera, Max Gazzè, Patty Pravo, gli Zero Assoluto, Arisa, Alex Britti, Malika Ayane, i Sud Sound System, Anna Tatangelo, Emma Marrone, i protagonisti di Amici 2013, il vincitore Moreno, Greta e Verdiana, e poi Chiara, Raphael Gualazzi, Antonio Maggio, Nesli, Nathalie, Gue Pequegno, Baby K, Clementino e Fedez.

Stasera grandi novità: ascolteremo in particolare il giovanissimo, appena 16 anni, Alessandro Coli, nome nuovo della musica italiana. E ancora Marco Mengoni, Malika Ayane, Francesco Sarcina, Dolcenera, Nesli, Zero Assoluto, Gabry Ponte,  Nathalie e per gli ospiti internazionali Ola, Be Ignacio.

Stasera secondo appuntamento con Battiti Live: in diretta sul canale 10 DTT

BattitiRecuperiamo una mancanza da parte di questo blog, ovvero quello di non aver dato il giusto spazio a Battiti Live, la manifestazione giunta alla quindicesima edizione e che porta la grande musica nelle piazze del Sud Italia. Ad organizzarla è la più grande radio del Sud Italia, ovvero Radio Norba e alla conduzione dell’evento ci sono il direttore Alan Palmieri con Roberta De Matthaeis.

Nella prima serata, andata in onda domenica scorsa da Piazza Diaz a Bari si sono esibiti: Moreno, Chiara, Emma, Greta Manunzi, Verdiana Zangaro,  Alexia, Clementino, Nesli, Bianca Atzei, Alex Britti  e fra gli stranieri Ola, Alain Clarke.

Buona musica, con gli artisti che hanno un paio di canzoni a testa e se è vero che il parterre non è molto diverso da quello del Music Summer Festival (purtroppo il nostro airplay è “drogato” e questo è quello che passa il convento) è senz’altro migliore l’organizzazione. Niente gara, nessuna divisione in categorie a casaccio, niente scelte legate ad una unica scuderia, niente product placement sfacciato e soprattutto anche qualche nome più lontano dal mainstream o qualche ripescaggio importante, che ha fatto riascoltare anche vecchi successi, oltre alle ultime cose (qualcuno come Alex Britti ha anche cantato dal vivo).

Soprattutto un evento in diretta. Stasera va in onda la seconda serata, a partire dalle ore 21,15 e come tutti gli appuntamenti (ce ne saranno altri tre oltre a questo) è visibile in diretta non solo su Radionorba Tv (anche in streaming sul sito), ma  anche su una serie di canali italiani accomunati dal fatto di essere ricevibili ciascuno sul canale 10 del DTT. Ecco di seguito l’elenco: Rete 8 Abruzzo, Videocalabria, Napoli Canale 21 in Campania, E’ TV in Emilia, Rete Veneta, Telequattro in Friuli e Veneto, Roma 1 in Lazio, Primo Canale in Liguria, Telelombardia, TV Centro Marche, Videolina in Sardegna, Antenna Sicilia, RTV 38 in Toscana, RTTR in Trentino, Umbria TV, Videogruppo in Piemonte e Telenorba 7 e 8 in Puglia, Basilicata e Molise

Stasera appuntamento a Lecce, in Piazza Sant’Oronzo. Il programma prevede, fra gli altri: i Blue, Moreno, Fedez, Patty Pravo, Stadio,  Antonio Maggio, Gabry Ponte, Greta, Guè Pequeno e fra gli stranieri di nuovo Ola e Imany, la cantante franco-comorese che dopo ave conquistato l’Europa con “You will never know” adesso sta portando lo stesso pezzo anche in Italia con enorme successo. Avete letto bene: i Blue. Chissà se faranno ascoltare anche “I can“, il brano che portarono all’Eurovision 2011.

Moreno, Coez, Clementino e gli altri: è l’estate dell’hip hop

L’Italia si sa, va a mode. Anche nella musica. Poco importa se non esportiamo un disco nemmeno sotto prezzo a parte pochi big ormai consolidati su cui le case discografiche investono. La nuova moda è quella del rap e dell’hip hop. Attenzione però, niente a che vedere con l’hip hop di qualità che c’è in Europa.  In gran parte di tratta di prodotti di basso livello, soprattutto nei testi.

Da Fabri Fibra, suo fratello Nesli, Marracash, capostipiti padroni del genere (sul primo la nostra opinione è notoria, ma va indubbiamente citato se non altro come  best selling), come Emis KillaClub Dogo e i Gemelli Diversi a nomi completamente sconosciuti, lanciati dai talent show, come Moreno Donadoni, oppure spuntati dal nulla e finiti ai vertici della classifica. Quella Fimi, ufficiale, non quella di ITunes. Qualcuno merita anche, come Coez, il cui album “Non erano fiori” è trainato da “Siamo morti insieme“. Ma anche “Hangover” merita un ascolto. Incide per la Carosello, la stessa etichetta di Nesli.

Oppure come Clementino, lanciato un paio d’anni fa nel mainstream da una collaborazione con Fibra, per la cui etichetta, distribuita da Universal, incide: “O’ Vient” è uno dei pochi testi che parlano di qualcosa di serio. Napoli e i suoi problemi, in modo non banale. Oppure Mondo Marcio, uno che sta nel giro da tempo, si autoproduce le cose e parla di cose sensate. L’ultimo suo lavoro è “Cose dell’altro mondo“.

L’etichetta di Guè Pequeno dei Club Dogo, aveva lanciato Fedez, ma c’è voluto il passaggio alla Sony per proiettarlo direttamente dal niente in testa alla classifica. “Alfonso Signorini (Eroe Nazionale)”, tratto da “Sig. Brainwash, ovvero l’arte di accontentare”. E nei giorni scorsi si è manifestato all’improvviso dal niente, senza altri riscontri discografici Rocco Hunt col suo album “Poeta urbano”: Pane e rap” è auroferenziale. Ovvero, il lato più noioso di questo genere. E il primo posto, ma su I Tunes, dal nulla ha toccato anche il romano Gemitaiz, qui in “Fuori di qua”, anche lui prodotto da Pequenò.

Nomi famosi, anzi, cognomi famosi. PicoRama, già Pico, di cognome fa Ruggeri ed è il figlio di Enrico. Fresco di questi giorni il suo debutto per una piccola etichetta, con l’album “Il secchio e il mare” trainato dal singolo “Cani bionici“, che vede la partecipazione di Dargen D’Amico, un altro piuttosto noto nel panorama rap. PicoRama è fra i pochi che si stagliano dalla media.

Poi ci sono quelli che cantano di quanto è bello il rap. Come Rise Beatbox in “Senti come suona”, primo esperimento di rap e beatbox insieme, senza musica ovviamente. Almeno qui c’è questa originalità. Nomi in giro da tempo ma saliti solo quest’anno, nell’estate dei rapper, in testa alle charts. Come Salmo, che è stato anche primo in classifica (anche lui quella Fimi) con l’album “Midnite”, altro prodotto di Guè Pequeno. “Russel Crowe” è il singolo di lancio, come tanti attacca la Chiesa, la religione con frasi fatte, senza motivazioni, quasi da vilipendio. Un altro gioco vincente, quello dello sparare nel mucchio. Non lo fanno tutti, ma quelli che lo fanno hanno più successo. O come Ensi, della stessa etichetta, già al quarto album: “Oro e argento”, vede la partecipazione di Samuel Umberto Romano dei Subsonica.

Senza dimenticare i giovanissimi, come Neks, quelli che hanno fatto canzoncine autoreferenziali sul mondo dell’hip hop ma hanno talmente azzeccato la melodia da farselo perdonare, come Entics e la sua “Click“, prodotto da Fabri Fibra, tormentone assoluto del 2012 o i Boombdabash, che portano avanti come il citato Clementino la difficile strada dell’hip hop impegnato in dialetto, mescolandolo però con l’inglese.

QUELLI DEI TALENT SHOW – E no, naturalmente non ci siamo dimenticati del fenomeno (immeritato) dell’anno, ovvero Moreno Donadoni, col suo album “Stecca“, pieno di citazioni di vecchi pezzi, roba scontata e pezzi banali. Il vincitore di Amici si giova di una certa orecchiabilità, ma solo di quella: “Che confusione” è la hit dell’anno (e non si capisce il perchè), “Sapore d’estate” vorrebbe fare la parodia delle canzoni estiva, ma è solo la parodia di una canzone.

Quasi scontato dire che Moreno è la risposta Mediaset al fenomeno lanciato da X Factor, quello Ics che si è dimostrato assai molto più poliedrico, ma che con molta meno promozione, ha visto sfumare molto presto il successo iniziale del suo inedito “Autostima di prima mattina” o de I Moderni l’anno prima. Perchè poi l’altra moda è questa, giocare a rincorrersi, a prescindere dalla qualità.

HIP HOP AL FEMMINILE  – Forse perchè sono di meno, le rapper donne si fanno valere. Baby K, prodotta da Tiziano Ferro, non è esattamente un nome nuovissimo, ma almeno porta una ventata di freschezza. “Non cambierò mai” ma anche “Killer“, cantato insieme col suo mentore, sono buone cose. E Sanremosocial di due anni mostrò il cuore di mamma di Missa, che si presentò alle finali incinta di 8 mesi, rischiò di non finire la canzone e suscitò grande tenerezza. “A te che verrai” era una ninna nanna hip hop, dedicata al figlio in grembo, ora nato. Missa (ex Miss Simpatia), per chi non se la ricorda, era l’ex fidanzata di Fibra e dopo la fine della relazione si sfogò con questo brano fuori dai denti.

IRONIA – E infine, lasciati per ultimo perchè ne abbiamo parlato spesso, l’ironia a fiumi di personaggi come Flaminio Maphia, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi o di Piotta, cresciuto molto dai tempi di Supercafone, ma che rappresenta sempre un punto di riferimento per chi fa hip hop parlando di temi sociali senza disdegnare l’ironia. Come nel caso di “Piotta è morto“, dove si prende in giro, ma non troppo. E  non lo fa solo con sè stesso.

RAPPER DA SAN MARINO – Anche la piccola Repubblica di San Marino non è da meno. Recentemente è salito agli onori delle cronache Irol, alias Lorenzo Salvatori, 20 anni. Pure lui come al solito autoreferenziale, qui canta delle “Cose più importanti” e passato dalla grande vetrina di Geometrie Sonore, dove quest’anno è stato ospite un altro rapper del Titano, il 17enne Paco Zafferani, in arte Take One.

Music Summer Festival, ovvero: la fiera dei soliti noti. Prima serata a Clementino

music_summer_festival_tezenis_liveNo, per favore, non chiamatelo “Il nuovo Festivalbar”. Con la storica rassegna che ha chiuso nel 2007, il Music Summer Festival non c’entra niente. Anche se l’ispirazione è chiara e il tentativo (goffo) di imitazione c’è tutto. La rassegna vista ieri sera nella sua prima puntata, oltre a mostrare una netta differenza qualitativa fra gli ospiti internazionali e molte delle proposte italiane (soprattutto i rapper, tranne  Clementino) ha mostrato un quadro desolante. Al Festivalbar, quello vero, c’era un parterre serio e molto più vario.

Un parterre modesto, con i soliti nomi, poco spazio a proposte che non siano quelle di una certa fetta del mainstream (neanche tutto), divisioni delle due categorie a casaccio (due vincitori di Sanremo fra i giovani e semi carneadi come Fedez o gente come Emis Killa e Nesli fra i big (assenti in questa prima sera), Moreno fra i big e Greta Manunzi no, benché primo e seconda dello stesso talent). Ed assisterete, nelle prossime sere (perché tutto si è già concluso e quelle che vedete sono serate registrate) ad eliminazioni assurde e qualificazioni altrettanto incredibili (o forse no). Ieri sera, intanto, ha vinto Clementino. Che ovviamente non era il migliore dei sei. Ma si sa, questo è l’anno dei rapper spuntati come funghi.

Ci si aspettava un po’ di novità dalla gara dei dj e invece si scopre che non solo non c’è gente nuova (i Pap’s N Skar cantano da almeno un decennio e DJ Matrix ha già tanta roba all’attivo: peraltro hanno anche perso ed erano migliori di chi ha vinto) ma anche che gli artisti sono casualmente tutti di una stessa etichetta (ben stampata sulle magliette, per dire), quella del mentore della gara Gabry Ponte, quest’anno fra i protagonisti del talent show del quale è presente fra i big uno dei direttori artistici, e sono in gara fra i giovani due cantanti dell’ultima edizione. Per tacere del fatto che si sono viste accoppiate già note come Modà e Bianca Atzei, della stessa etichetta, i primi che lanciano la seconda.

Si salvano in pochi. Pino Daniele, Alex Britti, Antonio Maggio, Renzo Rubino. Oltre agli ospiti Agnes, Ola, Icona Pop: tre svedesi, forse non proprio il meglio del mainstream europeo adesso (peraltro i brani di Ola e delle Icona Pop hanno quasi un anno: da noi sono arrivati da poco, come sempre capita), ma  rispetto alla media di quello che si è sentito da quasi tutti gli altri, sembravano il premio Tenco.

Più che la festa della musica estiva, la sagra del product placement. Il cui culmine è stata l’esibizione di Pino il Pinguino, sulle note della canzone di Elio, quella che dice che telefonare e messaggiare costa memo. Ma chissà, i soliti saranno contenti. Quelli che dicono che l’Eurovision è trash perché il pubblico sventola le bandierine, gli artisti partecipano alle coreografie e si muovono sul palco invece di stare fermi davanti a un microfono. Quelli che parlavano di “imitazioni da poracci” in riferimento al più grande show canoro europeo, dove ci saranno anche le basi ma almeno si canta live. Loro si, saranno contenti, di questo festival con clip defilippiane, rapper tutti uguali, gente trita e ritrita e canzoni in playback. E si è vero. Lo faceva anche il Festivalbar, il playback. Ma almeno era bilanciato con il livello di ciò che veniva proposto.

Da stasera il Music Summer Festival, la brutta copia del Festivalbar

music_summer_festival_tezenis_liveC’è chi l’ha chiamato subito “il nuovo Festivalbar”, ma con la storica rassegna che per 43 anni (dal 1964 al 2007) ha scaldato le estati italiane, davvero non ha nulla a che fare. Il Music Summer Festival Tezenis Live che comincia oggi e che per quattro giovedì di luglio andrà in onda su Canale 5 e in contemporanea radiofonica su Rtl 102.5 (ore 21) è una passerella della musica esclusivamente italiana e con poco o niente di nuovo.

Nomi già visti e sentiti, nessuna gara dei big, pochissimi volti da scoprire. Non resta che sperare negli annunciati ospiti internazionali  (uno sicuro sarà l’inglese Naughty Boy col suo tormentone La La La) con i successi dell’estate, ma se la linea è quella che traspare dal parterre dei big e dei giovani, non c’è da nutrire grosse attesse.

La gara ci sarà per i giovani, ma non si tratta, come nella storica rassegna, di nomi veramente nuovi, bensì di personaggi in gran parte già sentiti, qualcuno anche già vincitore (come Antonio Maggio), in cerca di definitiva consacrazione. Nomi validissimi, che proprio per quello sarebbero stati meglio nella passerella dei big, magari scegliendo per i giovani ragazzi realmente meno noti, che avrebbero potuto godere di una visibilità.

Invece ci saranno appunto, due vincitori di Sanremo Giovani, Antonio Maggio e Alessandro Casillo, uno come Renzo Rubino che Sanremo l’ha già fatto, ha già vinto Musicultura ed è ormai consacrato come artista del mainstream, nomi da tempo in rampa di lancio come Andrea Nardinocchi, Bianca Atzei e Paolo Simoni, oltre a Greta Manunzi, seconda ad Amici e due rapper come Coez e Clementino, forse gli unici veri personaggi da scoprire. Spazio agli altri, nessuno. I cantanti “big”, insieme ad un academy board di professionisti del settore, esprimeranno un voto sui brani delle giovani promesse. Durante ognuna delle quattro puntate verrà decretato un vincitore di tappa e nell’ultima serata sarà annunciato il vincitore finale della prima edizione del Music Summer Festival

Il parterre big comprende: Biagio Antonacci, Zucchero, Mario Biondi, Alex Britti, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Emis Killa, Emma, Fedez, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Modà, Moreno, Gianna Nannini, Neffa, Negrita, Nek, Nesli, Gué Pequeno, Max Pezzali, Pooh, Eros Ramazzotti ft. Nicole Scherzinger, Francesco Renga, Antonello Venditti.  Dunque ad Ovest niente di nuovo, niente di quello che si veda, per esempio, su MTV (per esempio nella sezione New Generation). Perchè poi Fedez, Nesli ed Emis Killa siano nei big e Coez, Antonio Maggio, Renzo Rubino e Clementino (ma per avendo vinto lo stesso premio, anche Casillo) no e perchè Moreno si e Greta no, questo è tutto da capire. Spazio anche per la musica dance, con il contest per giovani deejay presieduto da Gabry Ponte, e per la comicità con i protagonisti di Colorado.

Un gran pastrocchio, costruito senza un vero criterio e senza la volontà  di proporre qualcosa di realmente nuovo. Come dimostra il parterre, è soltanto un tentativo di arginare il boom di ascolti fatto dalla Rai recentemente, è una sorta di risposta agli Wind Music Awards, che hanno fatto registrare sulla Rai oltre cinque milioni di ascoltatori. L’evento, condotto da Alessia Marcuzzi e Simone Annichiarico, è stato registrato dal 27 al 3o giugno a Piazza del Popolo a Roma.  Per quelli che amano la musica come questo blog è comunque meglio di niente. Ma certamente, chi ha nella testa le feste di piazza e di popolo del Festivalbar vero, non può che ritenere questa una brutta copia. O forse, più che brutta, costruita male.

Il sito ufficiale del Festivalbar “vero”, che è sempre online nonostante la chiusura del programma da parte di Mediaset nel 2008, non a caso ha preso duramente posizione in merito: “Come molti di voi avranno avuto modo di vedere, alcuni siti di news specializzati in tv e spettacolo stanno diffondendo la notizia di un ritorno imminentissimo (addirittura nei prossimi giorni, a luglio) del Festivalbar su Mediaset. Tutto ciò non corrisponde a verità, è la classica “bufala” che purtroppo – invece di sgonfiarsi come accade nella maggioranza di questi casi – si sta diffondendo, creando false speranze e aspettative. Dunque, in breve, il Festivalbar non ricomincia a luglio su Mediaset. Siamo dispiaciuti per questa bufala: il ritorno del Festivalbar è una cosa a cui teniamo molto, ma è anche una faccenda davvero delicata e ostacolata proprio da chi, nel tempo, ha cercato di proporre delle imitazioni spesso grottesche”.

PS: A proposito. Dato che è un programma registrato, qualche simpaticone qua in rete si diverte ad annunciare vincitori e vinti. No, questo blog non ve li dice. Perchè almeno è giusto che ci rimanga il gusto di scoprirli sera per sera.