“Allagrande (Praticamente in mutande)”, la crisi secondo i Flaminio Maphia

Radio Globo fa ancora centro. Dopo aver fatto le cose in proprio, con la produzione di tormentoni cantati dai protagonisti della radio e con la ripresa da una vecchia filastrocca brasiliana  del Pulcino Pio, la cui voce peraltro è di un’altra speaker della radio, Morgana Giovannetti, arrivato al disco di platino e poi sbarcato nel resto d’Europa, adesso la grande radio romana è diventata produttrice di altri artisti.

Così all’interno del programma “Chiamata a carico” ha lanciato “Allagrande (Praticamente in mutande”), nuovo singolo dei Flaminio Maphia, duo romano sulle scene da quasi vent’anni nel panorama hip hop e il cui leader G-Max ha esordito anche come attore nella serie “R.I.S”. “Allagrande” è una metafora, in chiave ironica, del momento di crisi che stiamo vivendo, una “critica” al consumismo superfluo e inutile che ci attanaglia pur vivendo in un momento di ristrettezze economiche.

Un pezzo bello e attuale, ironico senza essere volgare, come è nello stile dei Flaminio Maphia. Recentemente, ne ha parlato anche il Tg di una emittente nazionale Ma ne ha parlato come di un “nuovo fenomeno” e come se G-Max, il frontman, fosse lui solo “Flaminio Maphia”. Della serie, parliamone senza sapere. Una tendenza molto negativa, che si va sempre più diffondendo.

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Stasera “Non escludo il ritorno”, il concerto in memoria di Califano

Stasera in occasione del Natale di Roma, la Capitale ricorderà con un grande concerto Franco Califano, il cantautore scomparso lo scorso 30 marzo all’età di 74 anni. A condurre la serata di Piazza del Popolo, intitolata “Non escludo il ritorno” (come la canzone del suo ultimo Sanremo, nel 2005, e come le parole che avrebbe voluto scrivere come epitaffio)  e organizzata da Edoardo Vianello, sarà Fabrizio Frizzi, supportato dagli interventi di Barbara D’Urso, Giancarlo Magalli. In apertura si esibirà il quartetto di chitarre acustiche I Fabri 4 che proporrà un medley di brani di Califano. Seguiranno numerosi artisti che si alterneranno sul palco.

Ecco il cast completo: Fred Bongusto, Luisa Corna, Simone Cristicchi, Peppino di Capri, Massimo di Cataldo, Giò Di Tonno, Lando Fiorini, Flaminio Maphia, Enrico Giaretta, Max Giusti, Gianluca Grignani, Alberto Laurenti, Lillo e Greg, Antonio Maggio, Neri Marcorè, Amedeo Minghi, Mariella Nava, Marina Occhiena, Pandemonium, Raf, Enrico Ruggeri, Syria, Anna Tatangelo, Vianella, Edoardo Vianello, Federico Zampaglione. Tutti ovviamente eseguiranno canzoni famose di Califano.

Sono previsti interventi di: Marino Bartoletti, Evaristo Beccalossi, Odoacre Chierico, Vincenzo D’Amico, Pippo Franco, Bruno Giordano, Pino Insegno, Maurizio Mattioli, Franco Melli, Gianni Minà, Enrico Montesano, Adriano Panatta, Dario Salvatori, Enzo Salvi, Max Tortora.

X Factor 3: Daniele Vit degli A&K, una lunga carriera alle spalle

X Factor 3, pasticcio all’italiana. Riassunto delle puntate precedenti. Chiara Rigoli degli A&K va ai provini e dice chiaramente che la madre lavora in Rai. Da regolamento (giusto o sbagliato che sia, esiste e va applicato!)  andrebbe squalificata subito. La fanno andare avanti e la squalificano – una volta che il duo è entrato! – solo 10 giorni prima della trasmissione.

Andrea Di Donna, l’altro componente, decide di andare avanti lo stesso e la produzione gli affianca un altro. Già questo snatura il gruppo, che era folk e adesso non più. Ma soprattutto: chi è l’altro componente? Lo “sconosciuto” Daniele Vit. Ma sconosciuto a chi? Ai funzionari Rai che lo hanno fatto entrare, forse.

Daniele Vit ha 31 anni e una carriera lunghissima alle spalle. Ha fatto regolarmente i provini , restando prò fuori dal bootcamp. Ora va detto che: lo scopo di X Factor è anche quello di dare una “seconda chance” a chi per esempio ha una carriera alle spalle ma ha dovuto fare i conti con qualche intoppo oppure non è riuscito a decollare del tutto.

Come Emanuele Dabbono nella prima edizione, che veniva da un disco appena uscito ma sostanzialmente passato inosservato. Onestamente però, qui siamo di fronte ad uno che non solo vive di musica (lo ha detto lui stesso), ma che francamente non pare aver bisogno di cotanta ulteriore visibilità.

Due album, un EP e tre singoli all’attivo, una partecipazione al Festival di Sanremo (decimo nel 2002, sezione Giovani col brano “Non ci sei“), ha cantato al Festival di Montecarlo, a Castrocaro, al concerto del Primo Maggio, all’Heineken Jammin’ Festival, agli MTV Day 2008. Collaborazioni importanti con Fabri Fibra (in altro l’esibizione live), Marracash, Tormento, Alex Britti, Club Dogo, Flaminio Maphia (in questo caso è G Max che canta nel suo disco), coproduttore di alcuni beat del sidco dello stesso Fibra.

Andiamo avanti?  Ha recitato in due film (“La famiglia” di Ettore Scola” e “Da grande” di Pozzetto), è stato corista a “La Corrida“, ha partecipato a numerose trasmissioni televisive in Rai e sulle reti Mediaset. In rete basta digitare Daniele Vit ed esce una marea di roba.

Per carità, Daniele Vit è bravissimo. Ma forse bisognerebbe delinare meglio i confini di chi può fare i provini e chi no. E soprattutto: non era meglio andare a pescare il “rimpiazzo” fra quelli scartati all’ultimo bootcamp?