“Tal cil des acuilis”: Giulia Daici canta in friulano

Cose belle che meritano una segnalazione. Di Giulia Daici, giovane cantautrice di Artegna, in provincia di Udine, avevamo parlato un pò di tempo fa in occasione dell’uscita dell’album d’esordio “E poi vivere“.  Adesso torniamo a parlarne perchè la sua svolta professionale l’ha portata a sfiorare la vittoria alle Targhe Tenco 2013, l’evento nel quale vengono premiate le migliori produzioni uscite nell’anno solare. “Tal cil des acuilis”, il nuovo album è arrivato secondo nella sezione Album in dialetto,

La title track è una ottima vetrina per una produzione (della quale torneremo a parlare più avanti) che contiene dieci tracce tutte in dialetto friulano, in gran parte scritte da lei stessa. Ne parliamo perchè non è molto comune trovare brani che strizzano l’occhio al pop eseguiti in dialetto, sopratutto in uno insolito come questo. E la bellezza del motivo è la testimonianza di come le frontiere della musica siano veramente sconfinate.

Non ho vinto, è vero, ma per me questo risultato è davvero come una vittoria. Grazie ancora di cuore a tutti quelli che mi hanno ascoltata, sostenuta, che hanno dato fiducia alla mia musica e che mi hanno dato questa preziosissima opportunità“; commenta sul suo profilo facebook Giulia Daici, raccogliendo numerosi consensi. L’album, che è disponibile su I Tunes è completamente autoprodotto (altra condizione meritoria) e presenta, fra le altre, anche la collaborazione degli alunni della scuola primaria di Artegna che fanno il coro nel brano “Serenade di lus”.

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Targhe Tenco 2013: ecco tutti i vincitori

clubtenco_200Sono state assegnate ieri le Targhe Tenco 2013, i riconoscimenti che premiano ogni anno le migliori produzioni italiane uscite nell’anno solare. A votare è stata come ogni volta una giuria formata da oltre 200 giornalisti fra i più prestigiosi d’Italia.  Vittorie per Niccolò Fabi, il siciliano Cesare Basile, Appino, Mauro Ermanno Giovanardi & Sinfonico Honolulu. La premiazione avverrà la sera di domenica 8 dicembre nell’ambito di una manifestazione di alto rilievo come il Medimex di Bari, il salone dell’innovazione musicale promosso da Puglia Sounds, in programma da venerdì 6 a domenica 8 dicembre. La serata di consegna delle Targhe 2013, come di consueto con le esibizioni degli artisti premiati, si terrà al Teatro Petruzzelli di Bari

Album dell’anno
VINCITORE: Niccolò Fabi, Ecco
Baustelle, Fantasma
Francesco De Gregori, Sulla strada
Francesco Guccini, L’ultima Thule
Alessandro Fiori, Questo dolce museo
Alessio Lega, Mala Testa

Album in dialetto
VINCITORE: Cesare Basile, Cesare Basile
Giulia Daici, Tal cil des acuilis
Collettivo Dedalus, Ammâšcâ
Canzoniere Grecanico-Salentino, Pizzica indiavolata
Tonino Zurlo, L’ulivo che canta
Gatti Mézzi, Vestiti leggeri

Opera prima
VINCITORE: Appino, Il testamento
Emanuele Belloni, E sei arrivata tu
Lorenzo Monguzzi, Portavèrta
Cosmo, Disordine
Marrone Quando Fugge, Il pre-fagiolismo

Interpreti (di canzoni non proprie)
VINCITORE: Mauro Ermanno Giovanardi & Sinfonico Honolulu, Maledetto colui che è solo
Gerardo Balestrieri, Quizás
Andrea Tarquini, Reds! Canzoni di Stefano Rosso
Patrizia Cirulli, Qualcosa che vale
Zibba e Almalibre, E sottolineo se

“E poi vivere”, l’ottimo album di esordio di Giulia Daici

Fra le tante giovani che si sono segnalate in questi anni grazie a quel calderone delle selezioni di Sanremo Giovani c’è Giulia Daici, cantautrice friulana che adesso esce col nuovo album ” E poi vivere” del quale in alto trovate il singolo “Stupido sentimento”. L’album esce, sul mercato fisico ed in quello digitale, su etichetta Prosincro di Antonio Laino e contiene undici inediti, tutti a firma della giovane di Artegna.

Melodie delicate ma al contempo molto orecchiabili e radiofoniche, che attingono al pop ma anche al rock, nel quale è comunque presente una bella vena cantautorale, con testi d’amore non banali, impreziositi dalla bella voce dell’artista.  Nel disco c’è molto della vita  e delle idee dell’artista, che usa un linguaggio poetico sempre raffinato, curato e ricercato.

Un groviglio iniziale di lana da dipanare e riavvolgere ordinatamente in un gomitolo. Cosa facile a dirsi, impresa difficile a farsi. Già, perché nessuno te lo insegna davvero, a vivere– dice Giulia Daici – . È un percorso che devi fare tu, da sola, un percorso di autoconsapevolezza che ti porta a capire qual è il “primo” filo da tirare per iniziare a svolgere la matassa.  In ognuno di noi c’è un istante in cui sentiamo che “qualcosa” ci sta “tirando” facendoci intravedere la giusta direzione da seguire per fare del nostro groviglio uno splendido gomitolo. Non è sempre facile però assecondare questa “spinta”. Spesso, infatti, la via indicata non è molto in sintonia con le strade che “l’esterno” ha già realizzato o sta realizzando per noi”


E ancora: “Per riempire il proprio interno di nuovi colori, bisogna prima spazzarne via il superfluo. Un passo che comporta coraggio e che spesso ha come immediata conseguenza una forte sensazione di vuoto. Ed io iniziai ad avvertire un indicibile senso di “vuoto” interiore. Un senso di agitazione e smarrimento mai provato prima di allora. Anche per me era giunto il momento di scegliere, decidere se seguire quello “stupido sentimento” oppure ignorarlo. Ed io scelsi: decisi di Vivere. Ripresi in mano, come non avevo fatto mai, tutte le pagine che fino ad allora avevano custodito le mie emozioni. Le riempii di nuovi versi, dando totale libertà di espressione a quella “vocina” che gridava dentro di me in modo sempre più forte e deciso. Scrivevo, pensavo, piangevo, ridevo. Ma non bastava ancora. Perché dovevo ancora fare quell’incontro magico che mi avrebbe cambiato la vita. Per sempre. Lei era lì che mi aspettava. Chissà da quanto tempo lo stava facendo”


“Qualcosa” mi spinse a prenderla in mano, ad accarezzarla, ad ascoltarla. Non avevo mai sentito un suono così bello. Non era solo una chitarra: era la musica, che attraverso quello strumento, mi stava entrando nell’anima e stava colmando quel vuoto interiore che fino ad allora avevo sentito. La musica mi prese per mano, ed io, con lei, strinsi forte le mie emozioni. Da quella stretta di mano nacquero, una dopo l’altra, le mie canzoni”


Sanremo Giovani 2011, calano le iscrizioni: dentro artisti di talento, vecchi Amici ed ex X Factor

Chiuse ufficialmente le iscrizioni a Sanremo Giovani 2011. Sul sito ufficiale della Rai sono comprasi tutti i nomi degli artisti che prendono parte alla selezione che condurrà nove artisti alla prima fase della gara canora, che come è noto si svolgerà dal 19 al 30  Gennaio nel corso del programma Domenica In, condotto da Lorella Cuccarini.  E da lì sei artisti a Sanremo, insieme ai due qualificati di Area Sanremo, Roberto Amadè e Gabriella Ferrone.

Netto calo rispetto all’anno scorso, quando si sfiorarono le mille iscrizioni, ma i pasticci dell’anno scorso hanno evidententemente sconsigliato molti a ritentare. Vale ricordare che i brani si possono ascoltare, ma non votare, sul sito ufficiale del Festival. A decidere sarà infatti la commissione artistica denominata Sanremo Academy e che è presieduta da Gianmarco Mazzi, numero uno del Festival.

Sulla qualità dei brani torneremo (ci sono comunque proposte interessanti). Per ora diamo un’occhiata veloce a chi c’è nel mucchio. Anzitutto, non ci sono gli annunciati  The Bastard Sons of Dioniso, però la scuderia Maionchi schiera al via Martino Corti. Inoltre c’è Romina De Luca, che ha già cantato col presentatore Morandi.

Da X Factor, per la serie “a volte ritornano”, troviamo i 4 Sound, Serena Abrami, Ilaria Porceddu, Giuliano Rassu, Federica Santini (ex FM) e  Daniele Magro, Cristiana Soriano, Alessandra Falconieri (vincitrice anche di Musicultura 2010), Andrea Di Donna (ex A &K), Sofia BuconiLuna Di Nardo, Luna Desideri ed Effetto Doppler mentre da Amici, troviamo  Ornella Pellegrino, Martina StavoloPasqualino Maione, Veronica Montali, Roberta Bonanno e Simonetta Spiri. Quest’ultima e Magro sono stati l’anno scorso fra i 40 “audizionati” finali. Facciamo il tifo per la spoletina Federica Santini, perchè è amica nostra. Ce lo perdonate?

Per la serie “sanremesi di ritorno” segnaliamo Simone Tomassini, in arte solo Simone, già in gara nel 2004 nel festival open, Christian Lo Zito, già nelle Nuove Proposte 2005, Mauro Spenillo, già componente del duo Principe e Socio M, in gara fra i Giovani nel 2001; la ligure Ariel, in concorso fra i giovani nel 2008, Arianna Bergamaschi, in arte solo Arianna, già cantante della Disney, già protagonista nel 1999, quando giunse terza, Valeria Vaglio, che nel 2008 aveva forse il pezzo migliore di tutti nella sezione giovani, Nicholas Bonazzi, in gara l’anno scorso, Romina Falconi  (2007), Tiziano (Orecchio), in gara nel 2006 e  Francesco Boccia, quello del mitico “Turuturu” (Francesco e Giada, Sanremo giovani 2001). Il frontman dei Made in Japan è Marco Canigiula, a Sanremo 2004 come Andrè.

Alla voce artisti emergenti, il nome più famoso è quello di Naif Herin, valdostana di Quart, cantautrice raffinata, autrice per diversi artisti, fra cui Paola Turci, già vincitrice di Musicultura, come anche Giovanni Block. Poi il già noto  Ragazzo Semplice, reduce dalla hit “Costretto a venire”, quindi due giovani di grandissimo talento e amiche di questo blog come Ylenia Lucisano, già vincitrice del premio Reitano e Giulia Daici e una girl band di talentuose ragazze (sempre nostre amiche), le Millionaire Blonde.  E ancora gli  Studio 3, Operai della Fiat 1100, tribute band di Rino Gaetano, gli Elefunk, vincitori del Premio Giovagnini, la band Le Mani,  il cantautore di musica sacra e a sfondo religioso Domenico Consale, Nicco Verrienti, l’artista hip hop Neyla, gli umbri Verdì e  Salvatore Di Stefano, cugino di quella Carlotta che fu in gara nel 2001, Simona Galeandro, vincitrice di Castrocaro 2008, Nicola Traversa vincitore di Castrocaro 2010. Negli Iotatola c’è Serena Ganci, altra vincitrice di Musicultura 2010, lei vincitrice assoluta.

Capitolo artisti già visti in questa selezione. Fra gli altri, segnaliamo due finalisti del 2009: Marida Celestino (prodotta da Dino Vitola) e Manuel Auteri, il cantautore Marco Iecher, Sabù e la Vigilia, Carmen Serra, Pietro Sorano, Marco Zeta

Sul fronte degli artisti con esperienze sui palchi internazionali segnaliamo Claudio La Regina, già vincitore del Festival Arbereshe, il festival italiano di canzoni in lingua albanese e finalista alle selezioni albanesi per l’Eurofestival 2010,  e la Krikka Reggae, che ha rappresentato qualche anno fa l’Italia al prestigioso Cerbul de Aur, in Romania. Che sono anche i soli a portare un brano in dialetto, oltre  a Carmine Torchia (ex Musicltura) agli Anima Popolare.

Sanremo Nuova Generazione 2010, “The best of esclusi”: Giulia Daici, Roberto Meloni, Giacomo Serafini, Claudia Faniello

Nuova tornata  con alcuni degli esclusi da Sanremo Nuova Generazione, il meglio di quello che abbiamo trovato in rete. L’invito è a tutti voi, artisti che avevate presentato un brano per la selezione: avete un video del pezzo o una traccia audio su youtube? Segnalatecela alla casella

e.lombardini@gmail.com

 GIULIA DAICI – “Sei nell’aria”

Udinese di Artegna, questa giovane cantautrice ha un pezzo molto bello, assai orecchiabile, che farà parte di un progetto discografico con dieci pezzi inediti. Ha già all’attivo un EP  (“Attimi”) e diverse partecipazioni a concorsi ed eventi, fra cui il Convegno dei Giovani Italiani a Londra.

ROBERTO MELONI – “Per un domani”

Finalmente una traccia video del nostro amico Roberto Meloni. Due volte all’Eurofestival in quota Lettonia, il 33enne sardo di Ardara dimostra anche grandi doti melodiche. In questo bel pezzo ci sono tutte le sue grandi capacità di cantautore. L’esecuzione live è durante un programma televisivo, l’esecuzione comincia al minuto 3:40

GIACOMO SERAFINI – “Non so”

Pescarese, finalista l’anno scorso a Sanremofestival.59, quest’anno non ce l’ha fatta e non è entrato nei 70 audizionati. Il pezzo, da lui scritto, fa parte dell’album a cui sta lavorando. Un bel pop, decisamente gradevole. Molto bravo davvero.

 

CLAUDIA FANIELLO – “Guardami”

Maltese, 22 anni, è forse la cantante più famosa del suo paese. Più volte in corsa per rappresentare l’isola all’Eurofestival, non c’è mai riuscita, come invece è successo al fratello Fabrizio. Gran pezzo, molto “europeo” e molto poco italiano, lei è comunque è abituata a cantare nella nostra lingua. Sara forse stato l’abbinamento alla parola “Eurofestival”, bandita in Rai, a scoraggiare nel selezionarla almeno per le audizioni?