Ore 21 italiane, stasera la finale dell’Eurofestival 2010

Goood Evening Europe! Stasera alle ore 21 italiane serata finale dell’ Eurofestival (Eurovision Song Contest come lo chiamano nel resto del continente), in diretta dalla Fornebu Arena di Oslo. L’anno scorso furono 125 milioni i televisori d’Europa sintonizzati sulla rassegna, quest’anno si prevede una cifra molto simile, forse anche superiore. L’Italia, come al solito, guarda schifata dalla finestra. Se però siete interessati alla rassegna, più sotto vie spieghiamo come e dove seguirla. Dove c’è musica ci sarà, ovviamente. Insieme con Eurofestival News, nostro sito partner. Stasera potrete commentare la rassegna su Eurofestival Forum oltrechè sulla nostra pagina di Facebook.

CANTANTI E CANZONI – Sono 25 le canzoni che si daranno battaglia, 20 uscite dalle due semifinali e cinque finaliste di diritto. I brani, con relativi video (come è noto le canzoni sono pubbliche da due mesi) li trovate in questo link. Se invece volete divertirvi a cantare i brani e ad imparare i testi, vi rimandiamo  a questo link che ha i testi di tutti e 39 i brani in gara divisi per semifinali. Ecco i brani in ordine di uscita (in rosso la prima semifinale, in verde la seconda, in blu le finaliste di diritto). Dopo il salto, come vedere il programma dall’Italia.

  1. AZERBAIGIAN, “Drip drop”, Safura
  2. SPAGNA, “Algo pequenito”, Daniel Diges
  3. NORVEGIA, “My heart is yours” Didrik Solli Tangen
  4. MOLDAVIA, “Run away”, Sun Stroke Project ft Olia Tira
  5. CIPRO, “Life looks better in spring”, Jon Lilygreen & The Islanders
  6. BOSNIA ERZEGOVINA, “Thunder and lightning”, Vukasin Braijc
  7. BELGIO, “Me and my guitar”, Tom Dice
  8. SERBIA, “Ovo je balkan”, Milan Stankovic
  9. BIELORUSSIA, ” Butterflies”, 3+2
  10. IRLANDA, “It’s for you”, Niamh Kavanagh
  11. GRECIA, “Opa”, Giorgos Alkaios & Friends
  12. GRAN BRETAGNA, “That sounds good to me”, Josh Dubovie
  13. GEORGIA, “Shine”, Sopho Nizharadze
  14. TURCHIA, “We could be the same”, MaNga
  15. ALBANIA, “It’s only about you”, Juliana Pasha
  16. ISLANDA, “Je ne sais quoi”, Hera Bjork
  17. UCRAINA, “Sweet people”, Alyosha
  18. FRANCIA, “Allex, Ola, Olè”, Jessy Matador
  19. ROMANIA, “Playing with fire”, Paula Seling & Ovi
  20. RUSSIA, “Lost and forgotten”, Peter Nalitch & Band
  21. ARMENIA, “Apricot stone”, Eva Rivas
  22. GERMANIA, “Satellite”, Lena Meyer Landrut
  23. PORTOGALLO, “Ha dias assim”, Filipa Azevedo
  24. ISRAELE, “Millim”, Harel Skaat
  25. DANIMARCA, “In a moment like this”, Chanée & N’Evergreen

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Eurofestival 2010, verso la finale: scatta la corsa a due (o a quattro?)

Verrebbe da dire: benedetto sorteggio. Safura, il cyborg dell‘Azerbaigian ha pescato il numero uno e dunque, anche se con il televoto aperto tutta la sera l’ordine di esibizione (soprattutto in uno spettacolo veloce come l’Eurofestival) ha un peso minore, è evidente che non sarà la stessa cosa che cantare sul finale di trasmissione.   Tre volte nella storia della rassegna un paese ha vinto esibendosi per primo ma è vero che andiamo molto indietro con i tempi, quando c’erano meno canzoni in concorso.

NIENTE CALCOLI – I paesi dell’est sono in vantaggio 13-12 nella presenza di brani in gara e sebbene la ex Urss abbia sei paesi su nove in corsa, non è affatto detto che questo avvantaggi Safura. Uno dei cinque restanti è infatti l’Armenia, nemico storico degli azeri, che per giunta sarà l’ultimo paese i cui voti saranno resi noti. E i tre paesi baltici fuori gioco di solito sono più vicini alla Russia. Lena Meyer Landrut, la tedesca unica avversaria reale per la vittoria, farà bene comunque ad arrivare in vantaggio (magari di 13 punti) sugli  azeri all’ultima votazione. Ma è facile immaginare che i voti armeni possano convergere su chi possa impedire a Safura di vincere.

La tedeschina, dal canto suo, avrà probabilmente quasi tutto l’Occidente: la Germania non ha infatti grossi rivali, il pezzo è bello, piace anche alle giurie di esperti del settore. Sarà una battaglia a colpi di “12 points”, probabilmente e sarà interessante per esempio, vedere a chi andranno quelli della Svezia. Gli autori del brano di Safura sono svedesi, ma solitamente da quelle parti tendono a premiare sonorità più vicine.

Per carità, mai dire mai. Ma vale ricordare che in estate la Ebu avrebbe dovuto squalificare l’Azerbaigian, per l’inqualificabile comportamento della loro tv nel 2009, che permise al Governo di individuare i 40 connazionali che avevano votato per l’Armenia, sottoposti poi ad inchiesta come “traditori dello stato” (qui la notizia).La tv non fu sanzionata solo per un “baco” del regolamento che non prevedeva la responsabilità diretta dell’emittente.  Senza contare che Baku non è riuscita ad organizzare l’Eurovision Dance Contest 2009, costringendo la Ebu al rinvio. Basteranno i petroldollari a far vincere Safura?

COME IL BRASILE – Per usare una metafora calcistica, la finale dell’Eurofestival senza la Svezia è come un mondiale senza il Brasile. praticamente una bestemmia, al di là dei gusti musicali. In tutto questo, anche visto il sorteggio, è ampiamente possibile che possano inserirsi nella lotta per la vittoria anche Eva Rivas e il suo metro e mezzo di gambe e l’israeliano Harel Skaat. Ma attenzione al duo danese: canterà per ultimo e questo potrebbe aiutare un buon piazzamento, magari ai danni dell’Islanda, che pure è molto ben quotata.  Ecco i brani in ordine di uscita.

  1. AZERBAIGIAN, “Drip drop”, Safura
  2. SPAGNA, “Algo pequenito”, Daniel Diges
  3. NORVEGIA, “My heart is yours” Didrik Solli Tangen
  4. MOLDAVIA, “Run away”, Sun Stroke Project ft Olia Tira
  5. CIPRO, “Life looks better in spring”, Jon Lilygreen & The Islanders
  6. BOSNIA ERZEGOVINA, “Thunder and lightning”, Vukasin Braijc
  7. BELGIO, “Me and my guitar”, Tom Dice
  8. SERBIA, “Ovo je balkan”, Milan Stankovic
  9. BIELORUSSIA, ” Butterflies”, 3+2
  10. IRLANDA, “It’s for you”, Niamh Kavanagh
  11. GRECIA, “Opa”, Giorgos Alkaios & Friends
  12. GRAN BRETAGNA, “That sounds good to me”, Josh Dubovie
  13. GEORGIA, “Shine”, Sopho Nizharadze
  14. TURCHIA, “We could be the same”, MaNga
  15. ALBANIA, “It’s only about you”, Juliana Pasha
  16. ISLANDA, “Je ne sais quoi”, Hera Bjork
  17. UCRAINA, “Sweet people”, Alyosha
  18. FRANCIA, “Allex, Ola, Olè”, Jessy Matador
  19. ROMANIA, “Playing with fire”, Paula Seling & Ovi
  20. RUSSIA, “Lost and forgotten”, Peter Nalitch & Band
  21. ARMENIA, “Apricot stone”, Eva Rivas
  22. GERMANIA, “Satellite”, Lena Meyer Landrut
  23. PORTOGALLO, “Ha dias assim”, Filipa Azevedo
  24. ISRAELE, “Millim”, Harel Skaat
  25. DANIMARCA, “In a moment like this”, Chanée & N’Evergreen

Eurofestival 2010, seconda semifinale: clamorosa eliminazione della Svezia

Non sappiamo quanto quotassero i bookmakers l’eliminazione della Svezia (che invece era data nei primi cinque posti), ma certamente se qualcuno se l’è giocata, sarà diventato ricco. Anna Bergendahl non canterà sabato sera nella finale dell ‘Eurofestival. Una eliminazione che definire clamorosa è poco, visto il successo di vendite del brano e gli apprezzamenti riscossi sino ad ora. E così a meno di soprese, sabato sarà una sfida tutta al femminile: Safura contro Lena, Azerbaigian contro Germania. Soltanto la verve della nipotina dell’ambasciatore può contrastare la discesa verso Baku della rassegna.

E’una disfatta per la Svezia, il paese leader della rassegna, che confeziona il peggior risultato della sua storia, peggio anche dei Forbes e di Monica Zetterlund, i due artisti che in passato sono arrivati ultimi: per la prima volta un brano svedese non passa le semifinali. Negli ultimi quattro anni due diciottesimi posti, un ventunesimo ed una eliminazione in batteria. E la Ebu, che ha a capo del festival proprio uno svedese si prepara a sbattere la testa contro il muro per il riflesso che l’eliminazione potrebbe avere sullo share quasi bulgaro che si realizza di solito da quelle parti.

Avanti la Danimarca, nonostante una performance che emanava calore quanto un ghiacciolo e dentro a sorpresa, i britannici in trasferta a Cipro (occhio che in finale avranno i voti di Grecia, Regno Unito, Irlanda e Norvegia – uno dei componenti è di casa) e soprattutto, dentro l’Ucraina spinta moltissimo dai voti amici. Dopo due semifinali, praticamente azzerato il mondo slavo, salvato solo dalla Bosnia (destinata alle posizioni di rincalzo) e dal pezzo griffato bregovic della Serbia.Passa il turno la Georgia Made in Italy.

Per il resto, la performance migliore è quella dei rumeni, mentre Safura, il cyborg progettato per vincere e programmato a suon di petroldollari, mette in scena un numero studiato nei minimi dettagli. Come fece Dima Bilan nel 2008. Che poi stravinse la rassegna. Classe, eleganza e stile per Niamh Kavanagh che riporta l’Irlanda in finale:   il suo compito è finito, sabato il brano sarà nel mucchio, ed è un peccato.  Ecco nel dettaglio le dieci canzoni finaliste

  • GEORGIA – Sopho Nizharadze – Shine
  • UCRAINA – Alyosha  – Sweet people
  • TURCHIA – MaNga – We could be the same
  • ISRAELE – Harel Skaat – Milim
  • IRLANDA – Niamh Kavanagh – It’s for you
  • CIPRO – Jon Lilygreen & The Islanders – Life looks better in spring
  • AZERBAIGIAN – Safura – Drip Drop
  • ROMANIA – Paula Seling & Ovi – Playing with fire
  • ARMENIA – Eva Rivas – Apricot Stone
  • DANIMARCA – Chanée & N’ Evergreen – In a moment like this

Domani scatta l’Eurofestival 2010: due pezzi d’Italia in Georgia ed a Malta. Tanti big in corsa e dietro le quinte

Domani alle ore 21 italiane (in diretta in tutta Europa, meno che da noi) scatta l’edizione numero 55 dell‘Eurofestival, meglio noto nel mondo come Eurovision Song Contest. La manifestazione canora europea per eccellenza, che coinvolge quest’anno 39 paesi e che l’anno scorso ha fatto registrare 125 milioni di telespettatori e oltre il 60% di share. Tre serate, due di semifinale (stasera e giovedì) e la finalissima sabato. L’Italia è assente per il tredicesimo anno consecutivo e dunque la Rai non manderà in onda la trasmissione (ma gli appassionati italiani potranno seguirla in vari modi, vi rimandiamo al nostro post su Eurofestival News).

L’evento si svolge ad Oslo, alla Fornebu Telenor Arena in virtù del successo dell’anno scorso di “Fairytale” di Alexander Rybak. I bookmakers europei si giocano tre nomi per la vittoria finale. Il primo è quello di Safura, la17enne dell‘Azerbaigian vincitrice del locale Pop Idol, la cui tv ha speso canestri di soldi (in tempi di crisi): 800 mila dollari tre anni fa, altrettanti l’anno scorso con l’ingaggio pure di Arash, quest’anno per valorizzare l’esibizione di “Drip Drop“, scritta da un team di autori svedesi e norvegesi, è stato invece ingaggiato il coreografo di Rihanna.

La truppa azera dovrà vedersela con la pluripremiata “Satellite“, di Lena Meyer Landrut (Germania), disco di platino in patria e con la ballata israeliana “Millim” di Harel Skaat, Anche se potrebbe scapparci il piazzamento per il duo danese Chanée & N’Evegreen con “In a moment like this“, quarto nelle preferenze dei bookmakers. Ma il brano somiglia tanto a “Every breath you take” dei Police e questo potrebbe anche finire per penalizzarli.

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Aspettando l’Eurofestival 2010: le curiosità

 

Martedì scatta l’ Eurofestival edizione numero 55, in diretta da Oslo in tutta Europa, meno che in Italia. Noi seguiremo come è ovvio l’evento, in collaborazione con Eurofestival News. Nell’attesa di concentrarci sull’evento, ecco qualche curiosità che ci aiuta a conoscerlo. L’edizione 2010, per esempio, passerà alla storia come una delle edizioni con artisti più giovani. Sono infatti ben tre le cantanti nate nel 1992: Safura (Azerbaigian), nata a settembre, è la più giovane. Seguono Sieneke (Olanda), aprile e Thea Garrett (Malta), nata a Marzo.

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Eurofestival 2010, ecco “Milim” di Harel Skaat

In un Eurofestival che suonerà la ballata come melodia principale, si iscrive bene anche il brano di Harel Skaat, rappresentante di Israele. Come di consueto, il paese ebraico ha selezionaton internamente il cantante e poi ha selezionato la canzone in uno show televisivo, la Kdam. E’ uscito il pezzo “Milim“, che possiamo tradurre con l’inglese “Words” (che sia prevista a breve una strofa in inglese, visto che loro stessi mettono Words fra parentesi?).

Un pezzo molto melodico ma sicuramente gradevole, che lui interpreta molto bene, che ha prevalso agilmente sugli altri brani. Non sembra però in grado di poter lottare per la vittoria. In finale può anche arrivarci, nonostante alcuni paesi tradizionamente ostili, ma se la dovrà lottare. Harel Skaat, 28 anni, è un cantante molto noto nel suo paese, lanciato dalla versione locale di X Factor. Cerca la consacrazione ad Oslo, sul palco che nel 1998 lanciò Dana International.

Eurofestival 2010: la Finlandia sceglie le Kuunkuiskaajat con “Työlki ellää”

Si chiamano “Kuunkuiskaajat“, cioè “Moonwhispers”. Bisbigli della luna, per dirla in italiano. Sono un duo vocale di Helsinki, Finlandia. Saranno loro due a rappresentare il paese scandinavo al prossimo Eurofestival, dal 25 al 29 maggio ad Oslo, in Norvegia. Il brano con cui hanno vinto la selezione del loro paese si chiama “Työlki ellää” (One can working for a living too). Un folk nella lingua locale. Sarebbe anche simpatico. Se non fosse che l’Eurofestival non è un concorso per musiche da balera.

Dopo anni di hard rock e una stagione deputata alla dance, la Finlandia passa al genere popolare e così ad occhio non ci sembra una grossa scelta. Nel senso che l’anno scorso fece una cosa simile la Moldavia, ma il pezzo era molto migliore, con una notevole combinazione di strumenti e suoni, questo invece è un lieto saltarello di quelli che si sentono nelle nostre feste di paese, bello a sentirsi ma che in un contesto del genere, rischia anche di non farcela ad andare in finale. Sotto, il resoconto aggiornato.

ALBANIA – Juliana Pasha – “Nuk Mundem pa ty

BELGIO- Tom Dice

BOSNIA ERZEGOVINA – Vukasin Brajic – Munja I Grom

BULGARIA – Miro

FINLANDIA- Kuunkuiskaajat – Työlki ellää

GEORGIA – Sofie

ISRAELE – Harel Skaat

OLANDA – artista da decidere – “Ik ben verliefd Shalalie”

SVIZZERA – Micheael Von der Heide – “Il pleut de l’or

TURCHIA – MaNga

UCRAINA -Vasyl Lazarevich

Eurofestival 2010: ecco i cantanti di Albania, Israele, Ucraina e Svizzera. Turchia verso l’ufficialità

Quella che vedete in alto, è ufficialmente la prima accoppiata cantante-canzone ufficiale diffusa anche audio video del prossimo Eurofestival, in programma dal 25 al 29 maggio prossimi ad Oslo in Norvegia. La bella Juliana Pasha, 29 anni, ha infatti vinto giusto l’altra sera il Festival I Kenges, il festival della canzone albanese, che seleziona il partecipante dell’Albania alla rassegna continentale. Il pezzo si chiama “Nuk mundem pa ty” (I can’t’ live without you), è in albanese perchè questo imponeva il festival nazionale. Vedremo se sul palco europeo andrà una versione in inglese oppure direttamente questa.

C’è un’altra accoppiata ufficiale, quella svizzera: la tv rossocrociata ha selezionato internamente Michael Von der Heide, 39 anni, cantautore, l’anno scorso nella giuria elvetica. Più noto come produttore che come interprete, viste le sue origini tedesche cercherà di prendersi anche i voti dei germanofoni. E anche quelli dei belgi e dei francesi, visto che canterà “Il pleut de l’or”, nella lingua di Parigi. Straatgemma interessante per un paese in cerca di riscatto. Non abbiamo ancora il video, visto che sarà il pezzo sarà presentato il 9 gennaio asgli Swiss Awards.

Tenterà ancora la carta multietnica Israele, che ha scelto il 26enne Harel Skaat, israeliano di origini yemenite, secondo clssificato alla versione locale di American Idol.  Cambia genere l’Ucraina, che passa alle ballate con il 28enne Vasyl Lazarevich. La selezione interna della Turchia dovrebbe invece premiare – ancora manca l’ufficialità-    Murat Boz,  29 anni. Sappiamo invece già che saranno in gara anche Tom Dice per il Belgio e Miro per la Bulgaria. L’Olanda invece ha scelto la canzone: sarà: “Ik ben verliefd Shalalie” (Sono innamorato, Shalalie) composta da Pierre Kartner. santone della musica locale. Il cantante sarà scelto con una selezione nazionale. Di seguito, aggiorneremo volta per volta la situazione.

ALBANIA – Juliana Pasha – “Nuk Mundem pa ty”

BELGIO- Tom Dice

BULGARIA – Miro

ISRAELE – Harel Skaat

OLANDA – artista da decidere – “Ik ben verliefd Shalalie”

SVIZZERA – Micheael Von der Heide – “Il pleut de l’or”

TURCHIA – Murat Boz (non ancora ufficiale)

UCRAINA -Vasyl Lazarevich