MTV Europe Music Awards, ecco tutti i candidati

2013_MTV_EMA_LogoConsueto  dominio anglofono nelle nomination per gli MTV European Music Awards, gli Oscar della musica europea assegnati da MTV col voto popolare e che quest’anno si concluderanno con il galà del 10 novembre allo Ziggo Dome di Amsterdam. Per quanto riaguarda i premi assoluti anche i pochi artisti europei parlano tutti inglese (compresi i francesi Daft Punk e i tedeschi Tokio Hotel). C’è tanto mainstream con BastilleIcona Pop, One Direction e Rudimental, fa piacere ritrovare artisti come Arctic Monkeys e Black Sabbath.

Per quanto riguarda i premi regionali  ci sono diversi nomi di cui abbiamo parlato in questo blog e anche diverse eurostars.  Su tutti, il rappresentante italiano 2013 ovvero Marco Mengoni, che torna dopo che nel 2010 era stato incoronato direttamente Best European Act, primo italiano della storia. E’ stato nominato intanto per il premio italiano, dove dovrà scontrarsi con Fedez (sic!), Salmo (sic!), Emma e Max Pezzali.

Lena si conferma nome di punta in Germania: anche lei vincitrice del premio assoluto europeo e candidata a quello mondiale (nel 2011), dovrà vedersela soprattutto con Cro, il rapper crossover che all’esordio ha sbancato le charts con l’album “Raop”. Altri avversari saranno Tim Bendzko, Sportfreunde Stiller e Frida Gold. Sfida eurovisiva in Grecia fra Sakis Rouvas e il cipriota Mihalis Hatziyannis (in coppia con Midenistis). Fra le eurostars “mancate” ci sono gli Auryn, la boyband campione di vendita in Spagna, secondi alla finale spagnola del 2011: sarà duello presumibilmente con l’asso pigliatutto Pablo Alboran, appare più difficile la corsa per Lori Meyers, Fangoria e Anni B Sweet. Sorprende (o forse non più di tanto), l’assenza di Emmelie De Forest, che pure in Danimarca è andata molto bene e che non è nel lotto dei candidati.

Nella altre zone europee, come dicevamo, anche diversi nomi noti a chi ci segue: i finlandesi Elokuu, i francesi Maitre Gims, Shaka Ponk e Tal, il belga Stromae, i norvegesi Madcon, la danese Medina,  la russa Nyusha, la greca Demy, la slovacca Celeste Buckingham e i portoghesi Filipe Pinto e Os Azeitonas. Di enorme spessore le nominations britanniche e svizzere, con cinque giganti fra cui anche un nome noto qui nel blog come Bastian Baker. Fuori dal continente europeo, si segnalano i colombiani Cali Y El Dandee, a lungo primi in Spagna negli ultimi due anni. Infine, anche se non c’entra nulla con l’Europa, tenete d’occhio la neozelandese Lorde: ne sentiremo presto parlare anche da noi. Dopo il salto, nel dettaglio tutte le nominations assolute ed europee.

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“Girlfriend” e “All night”, nuovi brani per le Icona Pop (che scalano gli Usa)

Che siano state uno dei fenomeni dell’estate, è indubbio. Anche se da noi sono arrivate come al solito con colpevolissimo ritardo, sempre dopo che l’Europa le aveva già conosciute ed apprezzate. Adesso le Icona Pop, il duo svedese al femminile, si prepara a sbancare le classifiche americane. “I love it“, il singolo d’esordio, ha venduto quasi 4 milioni di copie nel mondo (e 2 milioni negli States, dove hanno conquistato anche la classifica dance) e vinto 13 dischi di platino e adesso ci provano con l’intero album “This is…Icona Pop”, il loro secondo, primo internazionale, già di buon successo in Europa.

Nel frattempo, le due dj lanciano sul mercato anche altri due singoli ovvero “Girlfriend“, che strizza dichiaratamente l’occhio all’amore declinato al femminile e “All night”, dopo che invece era passato sotto silenzio “We got the world“, singolo che in realtà aveva preceduto “I love it”. C’è da dire che l’album vanta firme importanti, fra cui quella di Patrik Berger, coautore anche  di “I love it”, già candidato al grammy per “Dancing on my own” di Robyn e degli Stargate, autori e produttori norvegesi che hanno in carnieri successi per Rihanna, Beyoncè,  Katy Perry e tanti altri.

Ola, Le Kid, Icona Pop: l’Italia scopre la Svezia. E dire che ha ignorato Loreen…

Avete presente l’Italia? Si, proprio quel paese che l’anno scorso “rifiutò” come la peste la canzone svedese che vinse l’Eurovision Song Contest, vale a dire “Euphoria” di Loreen, non assegnandole (unico paese) nemmeno un punto e poi ignorando praticamente la canzone che nel frattempo raggiungeva la vetta in 18 paesi vincendo 21 dischi di platino?

Adesso sembra essere tornata ad innamorarsi della Svezia. Alcuni dei maggiori tormentoni radiofonici e successi commerciali di quest’estate vengono proprio da lì. Cominciando da quella “I’m in love” di Ola spuntata dal nulla e ora diventata un fenomeno, con tanto di presenza costante del biondino di Lund ai nostri eventi live e pubblico (femminile) urlante. Passando per “We are young de Le Kid, buon successo primaverile nelle nostre radio. E che dire di I love it delle Icona Pop ft Charly XCX, che da noi è arrivata con colpevole ritardo ma ora sta letteralmente facendo ribaltare dalle sedie?

E prima ancora Lykke Li, arrivata in Italia con due anni di ritardo rispetto al resto d’Europa e spacciata come “novità dell’anno” (come sempre fanno i nostri programmi televisivi e radiofonici) dopo aver conquistato l’Europa. Se poi scendiamo sul piano della dance dura e pura allora la lista è ancora più lunga: Swedish House Mafia, Avicii, Alesso. Senza dimenticare quella Agnes che due anni fa arrivò anche da noi. Ma allora non è vero che la musica svedese è così brutta.

1001690_10151674608639300_1880319952_nL’Italia, quello strano paese che definisce “trash” un certo tipo di spettacolo che piace dovunque meno che da noi e “troppo leggera” la musica dei paesi scandinavi, incredibilmente ne scopre il sapore. Tanto da dedicarle anche un articolo sul maggior quotidiano italiano. Il difetto di coerenza, che da sempre ci accompagna, che stavolta si unisce alla nostra solita voglia di andare controcorrente. L’Europa ascolta (e compra) Loreen, o Eric Saade? Da noi i brani non passano neanche in radio, figuriamoci nei negozi. La cantante di origine berbera ha fatto un’apparizione al numero 54, per tre settimane, per poi uscire e non rientrare mai più. Ancora meno rilevante la presenza del ragazzo di origine iraniana.

In compenso Ola Svensson, al netto di un brano oggettivamente molto bello, è passato praticamente inosservato in tutta Europa (a parte la Svezia, una top 10 in Turchia e posizioni di rincalzo in Germania e Austria). Da noi ha vinto il disco di platino. “We are young” de Le Kid è passato sotto silenzio perfino in Svezia, da noi sta andando molto bene in radio. Le Icona Pop sono invece  andate oggettivamente molto bene dovunque (11 dischi di platino).

Stranezze di una Italia che sputa su un piatto (l’anno scorso i commenti al “sound” di Loreen sono stati da noi piuttosto vari e in gran parte negativi) e poi mesi dopo lo pulisce per bene, così da gustarsi la pietanza fino in fondo, quella stessa che prima aveva rifiutato con sdegno. Stranezze di un mercato musicale dove la stessa filiale italiana della casa madre non prevede nemmeno un radio date per l’artista che sta andando bene in tutta Europa e poi lancia un giovane da noi altrettanto sconosciuto, che altrove nessuno aveva preso in considerazione.

Stranezze di un paese che definisce trash il festival musicale più famoso e visto al mondo, deridendone le canzoni (tutte, senza distinzioni) e i cantanti e  poi mette ai primi posti in classifica pezzi come quello di Moreno Donadoni, oppure Mi Mi Mi” delle Serebro (peraltro figlie della stessa manifestazione, pure da loro ripudiata) oppure “Zaleledi Claudia e Asu, spuntati dal nulla molto più di Ola, che in fondo ha tre album alle spalle in Svezia. Già, stranezze. O forse no.

Charts: le numero 1 in Europa (7/7/2013)

La notizia della settimana è che in testa alle charts britanniche c’è un brano svedese, quella “I love it” delle Icona Pop che ha un anno di età ma che soltanto adesso sta sbancando le charts internazionali dopo esservisi affacciata nel momento dell’uscita.  Per il resto prosegue il dominio di Robin Thickle e del suo pezzo “Blurred lines”. Più vario il panorama degli album. Sotto, i numeri 1, sotto la rumena Andra, da un mese in testa nel suo paese.

SINGOLI

  • AUSTRIA:  Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • BELGIO:  Formidable-Stromae (Fiandre) /Formidable-Stromae (Vallonia)
  • BULGARIA: Get lucky – Daft Punk ft Pharrell Williams
  • CROAZIA: Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • DANIMARCA:  Wake me up- Avicii
  • FINLANDIA:   Jossu – Cheek ft Jukka Poika
  • FRANCIA:Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • GERMANIA:Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • GRAN BRETAGNA:  I love it – Icona Pop ft Charli XCX
  • GRECIA – Get lucky – Daft Punk ft Pharrell Williams
  • IRLANDA: Wake me up-Avicii
  • ISLANDA:Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • ITALIA:   Get lucky – Daft Punk ft Pharrell Williams
  • LUSSEMBURGO: Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • NORVEGIA: Wake me up – Avicii
  • OLANDA: Wake me up-Avicii
  • POLONIA: Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • PORTOGALLO:  Get lucky – Daft punk ft Pharrell Williams
  • REPUBBLICA CECA:Impossible-James Arthur
  • ROMANIA: Inevitabil va fi bine – Andra
  • RUSSIA: Naedine – Nyusha
  • SLOVACCHIA: I need your love -Calvin Harris ft Ellie Goulding
  • SLOVENIA:  Poletna noc- 3Soms (nazionali) /Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell (internazionali)
  • SPAGNA:Cero-Dani Martin
  • SVEZIA: Wake me up-Avicii
  • SVIZZERA: Blurred lines – Robin Thickle ft T.I+ Pharrell
  • UNGHERIA: Get lucky – Daft punk ft Pharrell Williams

ALBUM:

  • AUSTRIA: Home sweet home – Andres Gabalier
  • BELGIO: Undercover- Milk Inc. (Fiandre)/Je veux du bonheur- Christophe Maè (Vallonia)
  • DANIMARCA: Yezuus-Kanye West
  • FINLANDIA:Sa ossaat- Erin
  • FRANCIA: Je veux du bonheur – Christophe Maè
  • GERMANIA:D.N.A.- Genetikk
  • GRAN BRETAGNA:  Long way love – Tom Odell
  • IRLANDA: Chop chop- Bell X1
  • ISLANDA: Tyminn Flygur afram- Ymsir
  • ITALIA: Stecca-Moreno Donadoni
  • NORVEGIA: Avslutningen- Ole Paus
  • OLANDA:  The weight of your love – Editor
  • POLONIA:Marek Sierockzki Przedstawia: I love Francia- Interpreti Vari
  • PORTOGALLO: Random access memories – Daft Punk
  • REPUBBLICA CECA: Tenkrat -Jaroslav Nohavica
  • SPAGNA:  Tanto-Pablo Alboran
  • SVEZIA: Trouble boys -Lasse Stefanz
  • SVIZZERA: 13- Black Sabbath
  • UNGHERIA:  Rockmafia Debrecen – Tankcsapda

 

“I love it”, l’energia delle svedesi Icona Pop

Il nome nuovo dell’elettropop arriva dalla Svezia. Si chiamano Caroline Hjelt  e Aino Jawo e formano il duo Icona Pop. In queste settimane hanno fatto registrare un esordio di quelli fulminanti, portando direttamente al primo posto dei singoli scaricati la loro “I love it”. Si tratta di un singolo dal sound molto dirompente che in brave tempo sta conquistando tutto il nord Europa.

Non è però il loro esordio assoluto. La canzone infatti anticipa il primo album effettivo attualmente in lavorazione ma l’anno scorso si erano presentate con un EP altrettanto powerful dal titolo “Night like this”, che aveva diverse belle canzoni. Su tutte, oltre alla tracktitle, anche “Manners” che segnò il loro vero esordio sulla scena discografica. UN nome da segnarsi, un prodotto decisamente interessante.