E’ tempo di festeggiare i 10 anni di uno dei pezzi più belli del panorama dance pop italiano, ovvero “Tu es foutu”, di Ingrid Alberini da Guastalla, in arte solo In-Grid. Un pezzo (lo trovate qui) che contribuì a lanciare la sua carriera discografica che ancora oggi all’estero è molto più attiva che in Italia. Ebbene, dopo la messe di dischi d’oro vinti dal brano, escono due remix molto interessanti. Il primo è firmato da Rico Bernasconi, un dj italiano di stanza in Grecia ed in Germania.
Il secondo invece porta la firma dei Milk & Sugar, gruppo di dj tedeschi che già in passato si sono cimentati con i rifacimenti in chiave remix di altri brani famosi, non necessariamente dance (anche “Pata Pata” di Miriam Makeba). E così uno dei maggiori successi di esportazione del nostro torna sulle dancefloor italiane. Noi ovviamente ve li proponiamo entrambi, a voi il giudizio sul migliore.
Ai lettori: l’appuntamento con le classifiche è sospeso:
tornerà su questo blog il 21 agosto
Il secondo posto di Raphael Gualazzi all’Eurovision Song Contest con “Madness of love” e il successo internazionale del suo album “Reality and fantasy”, anche grazie a pezzi straordinari come “A three seconds breath” hanno riportato alla ribalta il panorama degli artisti italiani che cantano abitualmente in lingue diverse dalla nostra. Gualazzi, come anche la bolognese di origine eritrea Senit, che all’Eurovision per San Marino ha portato “Stand by“, una produzione tutta italiana, ma cantata in inglese, riscuotendo successo di critica e pubblico al di là dell’eliminazione in semifinale, sono ottimi esempi di musica “da esportazione”. E pur difendendo quella dell’italiano come scelta primaria, va detto che attualmente l’uso di altre lingue può servire da grimaldello per rilanciare il nostro sound in Europa. Una opzione che stanno provando a sfruttare in tanti, con alterni successi.
QUELLI CHE IL FRANCESE- Di Emiliana Alberini, in arte In-Grid,avevamo parlato un pò di tempo fa, annunciando il nuovo album “Passion”. Lanciata dal tormentone del 2002 “Tu es foutu”, la giovane di Guastalla è oggi famosissima all’estero. Sopra trovate “Vive le swing”, un sound retrò, ma lei rende meglio nella dance pop, come si sente da “Les fous“, anche questo estratto dall’ultimo album. Un’altra delle artiste che cantano in francese è Laura Locatori, in arte Juliette Jolie. Lanciata da “A present tu peut t’en aller”, sua versione francese di “I only wanna be with you” di Dusty Springfield, la giovane viareggina canta e compone nella lingua di sua nonna. E fa dell’ottimo bubblegum pop. Da poco è uscito l’ultimo brano (in italiano) “C’est la rumba”.
Sicuramente più raffinata la scrittura di un’altra italiana doc passata al francese dopo gli esordi in italiano: Erika Pisano, in arte Erika Blu. La trentenne romana è in uscita con “La belle saison“, album di suoi successi ricantati in francese, anticipato da “Mais que’st qu’il fais froid”, cover di “Ma che freddo fa”, portata a Sanremo nelle due versioni di Nada e dei Rokes nell’anno 1969. E poi c’è Christine Herin, in arte Naif,già quarta a Musicultura 2009. Lei è avvantaggiata, perchè essendo aostana di Quart il francese è lingua madre come l’italiano, ma ciò non le impedisce di fare ottime cose. Fra l’altro è fra i pochissimi giovani che esportano all’estero. In Francia, Belgio, Lussemburgo e Canada è uscito “Faites du bruit”, versione internazionale dell’album “E’tempo di raccolto”, che contiene anche la tracktitle.
Alzi la mano chi si ricorda di Ingrid Emiliana Alberini in arte In-Grid. Nessuno che alza la mano? Allora proviamo così. Chi si ricorda di uno dei più grossi tormentoni di otto anni fa, vale a dire “Tu es foutu?” Forse va meglio. Ebbene. In-Grid è tornata.
O meglio. La oggi trentunenne di Guastalla ha sempre continuato a far musica, nel suo campo, quello della dance. Solo che progressivamente, anche sfruttando la sua immagine molto telegenica e l’ottima padronanza del francese, ha pensato di spostare il mirino all’estero.
Così oggi è popolarissima oltreconfine, soprattutto in Polonia, dove la sua dance mescolata con i nostri suoni tradizionali (la fisarmonica sintetizzata!) hanno un ottimo successo. Quello sopra è “Le dragueur” (il pappagallo), singolo 2009. Anche questo già successone dalle parti di Varsavia.
Curiosità. Stenterete a riconoscerla, perchè è diversissima dal singolo d’esordio, ma anche quella che nel 2006 cantava un altro tormentone, vale a dire “I was a ye ye girl” è In-Grid. Più recente è invece “More and more”.Un’altra italiana che sfonda all’estero. Va bene che la dance è un mondo a parte, però magari darle qualche altra chance da noi…
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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