“High Hopes”, alla scoperta degli irlandesi Kodaline

Chi ama la scena indie li conosce come 21 Demands. Ma dal 2011 hanno cambiato nome in Kodaline. Il sound però è sempre molto interessante e adesso, a distanza di sei anni dall’ultima volta, per la prima col nuovo nome, tornano in testa alla classifica: “High Hopes” è il nuovo singolo del quartetto irlandese, che ha subito conquistato la vetta in patria e si appresta a sbarcare anche nel Regno Unito.

Il singolo fa parte di un EP con lo stesso titolo che precede l’uscita di “In a perfect world”, il primo album della band di Dublino in uscita a Giugno. Nel 2012 era anche uscito un EP che portava il loro nome. Recentemente erano saliti agli onori della cronaca proprio con un brano dell’Ep eponimo, dal titolo “All I want” ascoltato anche in una puntata della serie Grey’s Anatomy. E sono stati anche nominati come Brand New per gli MTV Awards.

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“30 days” e “What about us”, i nuovi singoli delle Saturdays

Che siano belle è evidente. Il loro stile musicale elettropop e danzereccio aiuta a colmare qualche lacuna vocale, ma nel complesso “The Saturdays”, di cui avevamo già parlato, meritano più di un ascolto. La girl band anglo-irlandese ha appena dato alle stampe due singoli che fanno da traino al nuovo album “The Chase”, che uscirà la prossima primavera. “What about us” che trovate qui sopra e “30 days”, qui sotto, sono due buoni singoli, da ascoltare quando si ha bisogno di sciogliersi un pò.

L’ultimo lavoro, “On your radar” non è andato benissimo e così le cinque ragazze adesso vanno all’inseguimento di quei successi radiofonici e di vendite che mancano da un pò. “30 days” ha toccato il settimo posto nelle charts, l’altro è appena uscito. Una presenza in top 10 abbastanza ricorrente, ma il vero successo manca dal 2010, quando “Ego” fruttò loro il quartro disco d’argento. Riusciranno “le nuove Spice Girls”, come le hanno definite nel Regno Unito, a tornare ai massimi livelli? Ai negozi e alle radio il responso.

Eurovision 2013, tutti a Malmö: iscritti già 24 paesi. E a San Marino….

Comincia anche in questo blog la marcia di avvicinamento all’Eurovision Song Contest 2013, che dopo la vittoria di Loreen con “Euphoria” si svolgerà il 14, 16 e 18  maggio a Malmö, in Svezia. Malmö e l’arena che porta il nome della città (15 mila posti, che saranno presumibilmente ridotti per far posto al palco) e non Stoccolma con la sua Swedbank Arena da 60mila posti che sarà pronta a fine 2012 e che a questo punto ospiterà solo la finale svedese, il Melodifestivalen.

Il perchè della scelta lo ha spiegato SVT : la volontà principale, dopo i fasti russi, tedeschi e azeri è quella di riportare lo show ad una dimensione più popolare, coinvolgendo tutta la città (il Comune di Malmö ha già illustrato tutti i piani, ne parla il nostro blog partner EurofestivalNews in questo articolo) e soprattutto riducendo i costi: appena 12 milioni di euro, dei quali la metà arriveranno dal contributo Ebu e 2 dalla città ospitante, che torna ad avere la rassegna in patria 21 anni dopo quella del 1992, che al Palazzetto dello Sport vide in gara Mia Martini con “Rapsodia“, ottima quarta e vincitrice l’irlandese Linda Martin con “Why me?” scritta da Johnny Logan.

BOOM DI PRESENZE GIA’ ORA –  Hanno già dato l’ok a partecipare, oltre alla Svezia paese organizzatore anche quattro delle big 5 ovvero Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna. La Spagna e la Germania sono intenzionate a riproporre il metodo di selezione dell’anno scorso (dunque talent show con doppia selezione di cantante e canzone per i primi, selezione interna del cantante e galà per le canzoni per la seconda).

Dopo le polemiche per gli insuccessi (qui il post di Eurofestival News), ci saranno anche Francia e Gran Bretagna. I britannici hanno deciso di affidare nuovamente al pubblico la scelta, mettendo così nelle mani della gente – che ha fortemente contestato il penultimo posto di Engelbert Humperdinck quest’anno – la “patata bollente”, anche se non è chiaro se sarà una selezione completa sul modello di quelle avvenute fino al 2008 (il modello “classico” con cantante e canzone abbinati) oppure se sarà come quelle del 2009 e 2010, in cui fu selezionato l’artista ma tutti i finalisti cantavano la stessa canzone.

Torna anche l’Armenia, dopo il ritiro fuori tempo massimo in protesta contro l’Azerbaigian a loro dire contro l’assenza di garanzie sulla sicurezza. Resta da capire se e come sarà punita dall’Ebu per non aver trasmesso le semifinali, cui era obbligata come “sanzione” quanto detto sopra. Ecco nel dettaglio i paesi iscritti: Albania, Armenia, Austria, Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Israele, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria. La prima finale nazionale sarà anche quest’anno quella svizzera, il 15 dicembre.

ITALIA E SAN MARINO –  In Rai, stante anche il recente cambio al vertice, di Eurovision si riparlerà solo ad autunno inoltrato, mentre Sm TV San Marino è alle prese con la vicenda relativa al probabile stop del finanziamento di 3 milioni di euro da parte della Rai all’emittente consociata, che potrebbe comportare il ritorno a Roma dell’attuale direttore Carmen Lasorella e la necessità di trovare nuovi finanziatori anche all’estero (qui potete approfondire la notizia).Due situazioni che giustificano ampiamente il fatto che l’Eurovision non sia attualmente in agenda fra gli argomenti di discussione e non lo sarà prima di qualche mese (in entrambi i casi, comunque, se ne parlerà…).

Eurovision 2012/Le canzoni: “Waterline” dei Jedward (Irlanda)

  • Artista: Jedward
  • Canzone: Waterline (Nick Jarl, Sharon Vaughn)
  • Esibizione: Prima Semifinale (18)

I GEMELLI TERRBILI FANNO IL BIS

 Dopo l’ottavo posto dell’anno scorso i gemelli irlandesi Jedward ci riprovano. Si sono ripresentati alle selezioni nazionali irlandesi, stravincendole con quasi tutti “12 points” (il massimo possibile). Piacciano o no, in questo momento sono fra gli artisti giovani emergenti europei che vendono di più ed hanno dalla loro una folta platea di giovanissimi che li sostiene.

 Lanciati nel 2009 dal secondo posto nel talent show X Factor, versione anglo-irlandese, da allora è una escalation di successi di vendita, con ottimi riscontri soprattutto presso un pubblico di giovanissimi. Il singolo d’esordio del 2010 debutta direttamente in vetta e così il primo album “Planet Jedward” che va bene nel Regno Unito e vince due dischi di platino in Irlanda. Seguono altri singoli da primo posto, compreso “Lipstick” in gara per l’Irlanda all’Eurovision nel 2011 e anticipatore dell’album “Victory” anche questo da primato.

 Già ampiamente indicati come fra i possibili outsider per la vittoria, si ripresentano con un pezzo che strizza l’occhio al pop ed in più sono stati anche fortunatissimi: l’Irlanda è stata infatti sorteggiata come il paese che avrebbe potuto scegliersi l’ordine di uscita e naturalmente ha scelto di cantare per ultima, a ridosso delle votazioni. L’ingresso in finale è praticamente cosa fatta. Per il piazzamento successivo sarà più complicata, sempre sorteggio permettendo.

“What I’ll do”, la pubblicità lancia (in Italia) Lisa Hannigan

Nel resto d’Europa, soprattutto nel panorama anglofono, è già famosa da tempo. In Italia, come al solito, c’è voluta la pubblicità per farla scoprire. Lei si chiama Lisa Hannigan, è irlandese e sbarca sulle nostre radio grazie al fatto che il singolo di lancio del suo album “What I’ll do”, è usato in questo periodo come colonna sonora per la pubblicità di un nuovo servizio della tv a pagamento Sky. E’solo al secondo lavoro solista eppure ha una solida esperienza.

Già compagna di vita ed artistica del cantautore Damien Rice, da quando si sono lasciati si è messa in proprio, dando sfogo alla sua vena cantautorale tra il pop e il folk. Il primo lavoro “Sea Sew” del 2008 vinse il disco di platino, ora eccco “Passenger”, un nuovo lavoro di inediti già primo in Irlanda, con canzoni quasi tutte “da viaggio”, nella strutturazione della melodia e perchè come sottolinea l’artista stessa, molti brani sono stati scritti proprio in movimento.

 Un disco che esprime la maturità artistica di Lisa Hannigan, un’artista in grado di relazionarsi con la tradizione folk della sua terra riuscendo a coniugarla perfettamente con melodie pop. Un lavoro prodotto fra l’altro da Joe Henry (Elvis Costello, Ani Di Franco, Solomon Burke, Loudon Wainwright III). Se amate questo genere di musica, è il prodotto che fa per voi. A proposito: arriverà anche in concerto in Italia. Potrete ascoltare Lisa Hannigan  dal vivo il 7 maggio ai Magazzini Generali di Milano.

“Lighthouse” e il Greatest Hits: il canto del cigno degli Westlife

Donne, lustratevi gli occhi. Torna una delle (ormai ex) boy-band che maggiormente ha fatto sognare le generazioni di adolescenti e non solo, gli Westlife. Sempre privi di Brian Mc Fadden, dal 2005  avviato ad una carriera solista lontano dall’Europa (soprattutto in Australia, dove è anche giudice di Australia’s Got Talent) e dunque diventati un quartetto, gli irlandesi lanciati da Simon Cowell, il creatore di X Factor, hanno dato alle stampe il loro Greatest Hits.

Purtroppo si tratta ufficialmente dell’ultimo album del gruppo, che ha annunciato lo scioglimento al termine del tour europeo “The Farewell Tour” (per l’appunto, “il tour d’addio”)che si chiuderà nel giugno 2012. Una decisione non maturata senza meditazione, ma alla fine presa in modo unitario dai quattro componenti del gruppo, che continueranno  a fare  musica da solisti. “Lighthouse” è il singolo inedito (bellissimo) di lancio del best of,  che esce sotto etichetta Sony, dopo l’abbandono della SyCo, di Simon Cowell, che a detta dei componenti della band “era ormai troppo famoso di suo dopo X Factor e non si è più interessato agli Westlife”. Il brano porta la firma del produttore John Shanks e di Gary Barlow dei Take That.

Il Greatest Hits comprende anche un remix di “Safe“, il singolo estratto dal precedente album “Gravity”, alcune cover di lusso (“You raise me up” di Rolf Lovland e Brendan Graham e un brano di Jacques Brel), un duetto con Diana Ross, diverse incisioni live e numerosi altri singoli incisi dalla band nel corso di una carriera luminosissima  che li ha visti vendere 44 milioni di dischi nel mondo dal 1999 ad oggi e vincere 88 dischi di platino e 23 d’oro. Sarà molto difficile per i singoli componenti anche solo avvicinare questi traguardi.

“Tomorrow”, il nuovo singolo segna la reunion dei Cranberries (e tra poco arriva l’album)

Undici anni dopo l’ultima loro produzione da studio, tornano i Cranberries. Una reunion, quella del gruppo irlandese che arriva dopo una ottima carriera da solista della cantante – nonchè autrice di gran parte dei brani – Dolores O’Riordan, una delle voci femminili più belle in circolazione. Con l’anno nuovo arriverà “Roses“, l’album del  ritorno ufficiale della band, che dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere per 10 anni (tra le poche fra l’altro ad aggiudicarsi un disco di diamante…), torna in pista con intenzioni molto serie.

Tomorrow“, il nuovo singolo, è già in circolazione in Europa ma in Italia non è ancora arrivato. L’album invece uscirà a febbraio 2012 e da noi sarà distribuito dalla tedesca Edel. Il sound è quello di sempre, con Dolores O’Riordan tornata su ottimi livelli dopo che il suo secondo album da solista, “No baggage” non era andato benissimo (anche se da noi entrambi i lavori erano entrati nella top ten). Si prospetta dunque un rientro in grande stile per una delle band pop rock più apprezzate nel mondo.

“What you want”, l’elettropop retrò dei Two Door Cinema Club

Elegantemente retrò eppure assolutamente al passo coi tempi. Se li guardi, i Two Door Cinema Club sembrano emuli dei Beatles, con quella loro acconciatura molto anni’60. Ma la loro musica è quanto di più contemporaneo ci sia. Lanciata da my space, questa band nordirlandese (di Bangor, per la precisione) è diventata una sorta di fenomeno mondiale ed ora è conosciuta un pò dappertutto (ovviamente Italia esclusa), avendo tenuto concerti anche negli Stati Uniti, in Australia, Giappone, Corea e Hong Kong

“What you know” è il singolo estratto dall’album “Tourist History” e sebbene discograficamente non abbia avuto grosso riscontro, nell’ambiente indie il brano è apprezzatissimo. Certamente il loro sound è molto particolare, va gustato e riascoltato più volte per essere goduto. Come anche “Something good can work”, il primo dei quattro singoli estratti oppure “I can talk”. Fusioni interessanti di pop, rock e musica elettronica.

“Glad you came”, arrivano The Wanted

Arrivano dal Regno Unito ma sono una boyband mista anglo irlandese. Si chiamano The Wanted e sono la risposta al maschile alle Saturdays, di cui qui avevamo già parlato. Anzi, con le Saturdays hanno in comune la stessa mentore, Jayne Collins. In solo due anni di attività sono già diventate una colonna nella musica dei giovani inglesi ed irlandesi e dopo il buon successo del primo album che portava il loro nome, ci riprovano.

“Glad you came”, è un buon elettropop, che anticipa il secondo album, al quale stanno lavorando e che secondo le indiscrezioni dovrebbe uscire dopo l’estate. Va detto peraltro, che quella delle “risposte” del sesso opposto a boyband esistenti non è una novità da quelle parti. Alla fine degli anni 90, sull’onda del successo dei Boyzone, uno dei componenti del gruppo irlandese, Shane  Lynch, aiutò le sorelle Edele e Keavy a mettere insieme le B* Witched, che ebbero un buon successo con “C’est la vie” ma poi si sciolsero dopo poco più di tre anni.

“Bad Behaviour”, il nuovo singolo dei Jedward

Sono stati (diremmo purtroppo) fra i protagonisti dell’ultimo Eurovision Song Contest 2011 con il loro pezzo “Lipstick“, che dopo lottavo posto nella manifestazione ha avuto un ottimo riscontro di vendite in tutta Europa (entrando anche nella classifica italiana di I Tunes). Adesso i gemelli John e Edward Grimes tornano con un nuovo singolo, dal titolo “Bad Behaviour”, che anticipa l’album “Victory” in uscita nel mese di agosto.

Il brano è appena uscito in Irlanda e si è subito piazzato in testa alle classifiche e c’è da dire che non si discosta dal livello medio dei brani del duo, molto adolescenziale e molto caotico, sin troppo fuori da ogni schema. Va riconosciuto in ogni caso, che ogni singolo di questi due ragazzi, nonostante il livello non proprio straordinario della loro musica, riscuote un grande successo e anche il primo album“Planet Jedward”, uscito dopo la loro partecipazione ad X Factor UK 2009, andò alla grande. Ed in Italia esiste anche già una piccola comunità di loro fan, riunite in un forum telematico. Ricordiamo che “Lipstick” è in gara nel nostro sondaggio sui tormentoni 2011 che trovate nel link in alto.