La nostra top 20 europea del 2012, per chiudere l’anno in bellezza

Una tradizione che si conferma, quella dell’ultimo post dell’anno con i 20 brani di artisti europei migliori del 2012, scelti a giudizio della nostra redazione. Sono presi in considerazione soltanto gli inediti, senza contare le cover. Eccoli allora, dalla posizione 20 alla 1,  cliccando sul link trovate i video. I commenti sono aperti. E naturalmente, BUON 2013 a tutti, che il nuovo anno vi sia propizio.

20. M& F- Die ärzte  (Germania): La punk band tedesca festeggia i 20 anni di carriera con un grande album e questo singolo irriverente di grandissimo successo in Germania

19. Black heart – Stooshe (Gran Bretagna): Il fenomeno dell’anno nel Regno Unito è questa girl band che è riuscita ad issarsi anche in vetta all’airplay nazionale.

18. Salvation- GuGabriel (Austria): L’esordio della raffinata cantautrice austriaca con una power ballad di altissimo spessore estratta dall’album “Anima(L)”.

17. Lagrimas desordenadas- Melendi (Spagna): Il cantautore spagnolo, attualmente impegnato come coach a La Voz, si è affacciato nei negozi col nuovo album e la sua titletrack.

16. Tage wie diese– Die Toten Hosen (Germania): Trent’anni di carriera festeggiati alla grande per i giganti del rock tedesco. Ottimo successo per l’album “Ballast der Republik” trainato da questo singolo.

15. Coup et blessures – BB Brunes (Francia): Long Courrier è il nuovo album della miglior realtà della Nouvelle Scène rock francese. Il singolo di lancio va benissimo nelle radio e merita.

14. Semplice – Lavinia Desideri (Italia): Sconfitto ad Area Sanremo 2012, il singolo della cantante romana molto anni 80 è scritto da Francesco Gazzè, fratello di Max.

13. Mamma – Power Francers (Italia): Una ventata d’aria fresca nel singolo che ha faccio conoscere all’Italia i tre ragazzi abruzzesi, che hanno sfiorato la designazione sanremese e sono arrivati in finale a MTV New Generation.

12. Spectrum – Florence + The Machine (Gran Bretagna): La cantautrice inglese raramente fallisce un’uscita e infatti non è successo nemmeno stavolta. Nuovo singolo da “Ceremonials”.

11. L’amore è femmina (Out of love): Nina Zilli (Italia): La versione internazionale del singolo della cantante piacentina, canzone italiana all’Eurovision Song Contest 2012.

10. Little Talks – Of Monsters and Men (Islanda): Il singolo internazionale della band islandese che con l’album d’esordio “My head is an animal” ha conquistato l’Europa.

9. Un’estate che non c’è -ErikaBlu (Italia): Una delle poche artiste italiane che si affaccia sul mercato francese con costanza. Doppia versione per questo nuovo singolo orecchiabilissimo ma di spessore.

8. Quedate conmigo– Pastora Soler (Spagna): La ballata che ha riportato nella top 10 la Spagna all’Eurovision e la grande voce della cantante andalusa.

7. Carlo– Celeste Gaia (Italia): L’esordio della cantautrice pavese, con il tormentone presentato allo scorso Festival di Sanremo e traino dell’album “Millimetro”.

6. Never Forget – Greta Salòme & Jonsi (Islanda): Il brano islandese per l’Eurovision, dalle atmosfere dark e rarefatte, l’ottima fusione di voci.

5. Einmal Um die welt – Cro (Germania): L’esordio fulminante del rapper tedesco con l’album “Raop”: di tutti i singoli questo è quello sicuramente più radiofonico ed orecchiabile, accompagnato da un video dolcissimo.

4. Euphoria – Loreen (Svezia): Il brano ha già vinto molto in Europa, non c’è bisogno di metterlo sul podio anche noi. Semplicemente un pezzo bello e moderno, degno trionfatore dell’Eurovision.

3. La notte– Arisa (Italia): La vincitrice morale del Festival di Sanremo, seconda classificata con questo pezzo, perla fra le perle dell’album “Amami”.

2. Some die young – Laleh (Svezia): L’album Sjung è stata una delle cose migliori della musica svedese nel 2012. Il singolo rappresenta bene l’artista: pop di spessore, non banale.

E PER FINIRE, DOPO IL SALTO, Il NOSTRO BUON ANNO CON LA NUMERO UNO

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“Semplice”, il nuovo di Lavinia Desideri (sconfitto ad Area Sanremo)

Poi uno dice che non  s’arrabbia. “Semplice” è il nuovo singolo di Lavinia Desideri, la giovane romana lanciata dalla quarta edizione di X Factor, dove pur in gara per una sola sera (era nella squadra degli over 24 di Elio e perse il barrage per entrare nel programma: si presentò con “Sempre“, un classico della grandissima Gabriella Ferri) ha lasciato il segno soprattutto per le sue grandi doti vocali. Noi ne avevamo parlato un pò di tempo fa, in occasione dell’uscita del singolo d’esordio, quella “Bye Bye Wigmore Hall” deliziosamente retrò.

Se possibile, “Semplice“, che porta la firma di Francesco Gazzè, fratello di Max, è ancora più bello e retrò e la sua voce si sposa benissimo con questo tipo di melodia. Uno s’arrabbia, si diceva in testa, perchè questo brano era finalista ad Area Sanremo quest’anno, da dove sono usciti vincitori i Bidiel e gli Iohosemprevoglia, due band delle quali si è persa rapidamente traccia, nella migliore tradizione del settore giovani di Sanremo. Il singolo coincide con la firma del contratto che la lega alla Lineadue, piccola casa discografica indipendente. Ora attendiamo il primo album: certo che davvero questa ragazza meriterebbe più spazio.

“Bye bye Wigmore Hall”, l’esordio sorprendente di Lavinia Desideri (X Factor 4)

Un florilegio di nomi e ricordi, utilizzando sapientemente la tecnica del “name dropping” ovvero delle citazioni di persone famose: si va da Maria Callas a Serge Gainsbourg, da Kurt Cobain a Giuni Russo, da Vivaldi a Wagner a Schumann. E ancora il Rocky Horror Picture Show, Vissi d’arte, e appunto la Wigmore Hall del titolo, la più famosa sala di musica da camera e concerti di Londra. L’esordio discografico di Lavinia Desideri, la giovane cantante lanciata da X Factor 4 (era nella squadra di Elio), è di quelli che non ti aspetti.

Perchè insieme alla sua grande voce, una delle migliori attuali sul proscenio italiano,  unisce una melodia orecchiabilissima ed appunto un testo furbissimo. Non poteva esserci avvio migliore per Lavinia Desideri, che ha dovuto rifugiarsi presso una casa discografica indipendente (la Paradigma), ma non ha rinunciato a stupire, proponendo uno straordinario omaggio alla musica e alla cultura del novecento mescolando stili musicali, mettendo insieme con disinvoltura i suoni vintage e le armonie pop.

 Il brano è scritto dal cantautore romano Alessandro Orlando Graziano e prodotto dal polistrumentista Davide Alivernini, le chitarre sono suonate da Emanuele Bultrini. Un debutto da applausi, diremmo (anche se con un altro motivo era in gara alle selezioni di Sanremo 2011), per un brano che si candida ad essere una delle cose in assoluto migliori di questo 2011 per quanto riguarda la produzione discografica del nostro paese.