Mika, prima di X Factor arriva “Popular song”

Mika è l’uomo del momento. Sta per sbarcare sugli schermi italiani ad X Factor, dove sarà uno dei quattro giudici (prende il porto di Arisa, mentre sono stati confermati Morgan, Simona Ventura ed Elio) e fra una audizione e l’altra, il britannico di origine libanese si gode il radiodate di “Popular song” la sua nuova canzone, che è tratto dal suo album “The origin of love”. Un bel tormentone estivo, nel quale Mika duetta con Ariana Grande, la ventenne della Florida di origini italiane che è una delle artiste della nuova generazione del pop statunintense.

X Factor, si diceva. Dopo 28 milioni di dischi, per l’artista inglese c’è una occasione diversa, nata dopo la sua partecipazione come ospite (e come giurato eterno) ad una puntata puntata della scorsa edizione. La sua sola presenza sta catalizzando il pubblico anche alle audizioni: sicuramente un ottimo biglietto da visita in vista dell’edizione numero 7 del talent show che partirà a settembre su Sky Uno.

Pubblicità

Eurofestival 2011, Mika contattato per scrivere il brano della Gran Bretagna

Nonostante i ripetuti fiaschi, il Regno Unito crede ancora nell‘Eurofestival. E visti i recenti risultati di altri paesi fa bene.  La Gran Bretagna non vince dal 1997 (“Love shine a light”, Kathrina & The Waves), nella famosa edizione della “sconfitta pilotata” dei Jalisse e non va sul podio dal 2002 (Jessica Garlick). Negli ultimi anni, se si eccettua il quinto posto di Jade nel 20009 griffato Lloyd Webber, una lunga serie di figuracce. Non ultimo il fondo classifica forse un pò immeritato di quest’anno.

E allora è scattata la ricerca all’artista che possa far tornare in alto il Regno Unito. Il quotidiano “The Sun” (solitamente piuttosto autorevole) riferisce una voce secondo la quale la BBC avrebbe chiesto al cantautore anglo-libanese Michael Hallbrooke Penniman jr, in arte  Mika di rappresentarli nel 2011 in Germania almeno in veste in autore del brano in concorso. Non è impossibile, va detto. Perchè lo stesso Mika nel 2008 aveva manifestato di voler andare all ‘Eurofestival (anche come interprete), ma per il Libano suo paese di origine.

La cosa non andò in porto perchè il paese era ancora sotto squalifica triennale dopo che nel 2005 si ritirò a pochi giorni dal via (dunque fuori tempo massimo) dopo aver manifestato la volontà di non ottemperare al regolamento della Ebu che impone la trasmissione integrale di tutte le canzoni (il Libano infatti non riconosce lo stato di Israele ed aveva informato che avrebbe mandato la pubblicità durante l’esecuzione di Shiri Maimon).

Certo se Mika, uno degli artisti pop più popolari al mondo andasse davvero alla rassegna, il Regno Unito potrebbe davvero tornare a dire la sua. C’è da dire che anche nel 2010 ci hanno provato: all’inizio infatti era stato contattato Elton John, che però per problemi di salute aveva declinato l’invito. Non era invece andata in porto la trattativa con Gary Barlow dei Take That che avrebbe dovuto scrivere il brano che sarebbe poi stato cantato da Duncan James dei Blue. Poi la scelta dei santoni anni’80 Stoke & Waterman e l’insuccesso di Josh Dubovie.

Per ora è solo una voce, che non trova conferma alcuna. Ma The Sun, di solito, è molto bene informato. E se Mika accettasse, magari non solo scrivendo il brano ma anche salendo sul palco a cantarlo, gli ascolti sarebbero assicurati. E probabilmente anche un posto sul podio. E l’Italia? Noi abbiamo Sanremo, dove arriva secondo un principe stonato e vincono gli artisti scartati dalla giuria tecnica. E abbiamo Castrocaro. Dove si consente ad un giurato di votare dopo gli altri, influenzando la classifica. La sera che 125 milioni di europei guardavano in contemporanea Lena vincere, noi guardavamo i bambini della Clerici con Morandi che cantava “Scende la pioggia”. Ma ognuno ha la sua tv. E la sua musica.

“Viva la vida” dei Coldplay trionfa all’Ogae Song Contest 2009, terza l’Italia con Giusy Ferreri

A mesi di  distanza dalla sua uscita, continua a mietere successi “Viva la vida“, la tracktitle dell’omonimo album dei Coldplay. Il pezzo della band inglese infatti ha vinto l’edizione 2009 dell’ ‘Ogae Song Contest, il festival organizzato dalle associazioni nazionali dei fans dell’Eurofestival.

Il meccanismo è semplice: ogni paese – con una preselezione -manda un brano, fra quelli editi nell’anno solare e cantati in una delle lingue nazionali. Viene organizzato con i brani scelti un evento radiofonico diffuso online e che le giurie delle singole associazioni nazionali possono ascoltare, votando poi sul modello dell’ Eurofestival (12 punti al primo, 10 al secondo, 8 al terzo preferito poi da 7 ad 1)

Rispetto al vero Eurofestival c’è anche l’Italia, vincitrice tre volte (1990, “Vattene amore”, 1993 “La solitudine“, 2005 “Da grande“) e quest’anno rappresentata da “Non ti scordar mai di me” di Giusy Ferreri, che ha chiuso ottima terza anche grazie alla sua versione in lingua spagnola che l’hanno resa famosa in Europa.

In gara c’era anche il Libano, come è noto aderente alla Ebu (l’ente che organizza l’Eurofestival) e una canzone in rappresentanza dei paesi non aderenti alla Ebu, la bella guyanese Jessica Xavier, giunta stavolta buona ultima. Il Resto del Mondo rappresenta i club di fans eurofestivalieri sparsi fuori Europa.

Nell’edizione 2009, organizzata dalla Croazia, podio a Grecia e appunto Italia, clamorose bocciature per gli spagnoli Nena Daconte, i catalani in quota Andorra La Casa Azul e per i tedeschi Rosenstolz. Vederli perdere dallo schlagerone austriaco di Petra Frey  fa uno strano effetto, oggettivamente.

La qualità dei pezzi è altissima – grande modernità e radiofonia –  a volte anche meglio di quelli del concorso originale. Biosgnerà rifletterci su…. Sopra, la canzone vincente. Sotto, la classifica: cliccando sui titoli – dove possibile – trovate i brani.

CLASSIFICA OGAE SONG CONTEST 2009

1. Gran Bretagna – Viva La Vida – Coldplay – 248 punti (video in alto)

2. Grecia – Ston Egokero – Mando – 211 p

3. Italia – Non Ti Scordar Mai Di Me – Giusy Ferreri – 152

4. Portogallo – Tu És Fogo – Ana Malhoa – 132

5. Francia – C’est Dans L’Aire – Mylene Farmer – 128

6. Israele – Chelek Mimcha – Shiri Maimon – 96

7. Serbia – Okeani – Jelena Tomasevic – 82

8. Turchia – Ben Sen Olamam – Emir – 69

9. Croazia – Možda Volim Te – Franka Batelić – 63

10 Svezia – Nån Som Du – Sonja Aldén – 62

11 Austria – Du Bist Feuer Und Eis – Petra Frey – 55

12 Finlandia – Juuret – Antti Tuisku – 52

13 Polonia – To Nie Tak Jak Myślisz – Edyta Gorniak – 46

14 Russia – Vopreki – Valeriy Meladze – 41

15 Macedonia – Nema Da Pomine – Miyatta – 39

16 Norvegia – Kyrie Eleison – Anita Skorgan – 35

17 Libano – Habook Ayooni – Aline Lahoud – 29

18 Irlanda – Chead A Mhile Lies – Lamph ft Roisin Dubh – 27

19 Malta – Primitive – Romina Mamo – 23

20 Olanda – Ik Voel Niets Meer – Antje Monteiro – 21

21 Belgio – 1000 Manieren – Wim Soutaer – 20

22 Germania – Gib’ Mir Sonne – Rosenstolz – 19

23 Slovenia – Takih Več Ni – Rebeka Dremelj – 17

23 Ucraina – Naodinci – Boombox – 17

25 Danimarca – Taxa – Sanne Salomonsen – 14

25 Spagna – Tenía Tanto Que Darte – Nena Daconte – 14

25 Estonia – Sellel Ööl – Violina feat. Lenna Kuurmaa – 14

28 Andorra – Vull Saber-Ho Tot De Tu – La Casa Azul – 11

29 Azerbaigian – Hatireler – Chingiz Mustafayev – 2

30 Resto del Mondo – Don’t Cry – Jessica Xavier – 1 punto

Eurofestival 2010, Azerbaigian a rischio squalifica. Adesioni, siamo a quota 23 e può tornare Lussemburgo. E l’Italia? Dorme

eurovision-2010-osloAncora notizie fresche dal pianeta Eurofestival. L’edizione 2010, in programma ad Oslo, in Norvegia dal 25 al 29 maggio prossimi, cresce ancora. Con le adesioni di Lettonia, Estonia e Spagna, l’elenco delle adesioni sale a quota 25. Prossima anche la conferma di Malta.

SANZIONI SI, SANZIONI NO – La Spagna la includiamo nell’elenco pechè sebbene ancora non abbia dato l’ok ufficiale, si sta muovendo per le selezioni. Dunque la partecipazione è certa. Sulla Spagna pende ancora la spada di Damocle di una “punizione” per la mancanza della trasmissione in diretta delle semifinali l’anno scorso.

Si dice possa uscire per un anno dalle “big four”, le quattro privilegiate che saltano le semifinali insieme al paese ospitante (le altre sono Francia, Germania e Regno Unito). Le ultime notizie danno però la Spagna probabilmente “graziata”, ma sotto osservazione.

Chi invece non dovrebbe farla franca, è l’Azerbaigian, terzo l’anno scorso. Avevamo già parlato di strane situazioni che avrebero ridotto al minimo la possibilità di votare da quel paese per l‘Armenia (come è noto i paesi sono da tempo in lotta per il potere sulle montagne del Nagorno Karabakh). Ora pare – e francamente sarebbe allucinante – che il ministero della sicurezza azero abbia chiesto i nomi di 43 persone che avrebbero votato Armenia e li abbia interrogati.

Questa intromissione nella libertà di voto costerà cara agli azeri. L’11 settembre si deciderà sul da farsi. E’ certissima una sanzione, ma addirittura il paese potrebbe venire squalificato per un anno. Sarebbe un ottimo esempio, diremmo. Facciamo presente che Cipro e Turchia hanno gli stessi problemi diplomatici. Ma non si è mai arrivati a queste situazioni. Due anni fa, in piena crisi Kosovo, l’Albania s’è presentata regolaremente in Serbia e la cantante ha raccolto tantissimi applausi.

IL PRECEDENTE – La EBU non tollera queste intromissioni nella libertà, nè quelle della politica. E dunque la squalifica azera è nell’aria. Il precedente è del 2005, quando il Libano (la cui tv aderisce alla Ebu pur essendo di un paese non europeo), fu squalificato in corsa perchè la tv libanese oscurò il segnale al momento dell’escuzione del brano di Israele. Tre anni di squalifica, scaduti nel 2008.

LUSSEMBURGO TORNA? – RTL, la piccola tv in lingua lussemburghese del Granducato, ha annunciato di voler riportare il paese in gara dopo 16 anni di assenza. Attenzione, parliamo di un pezzo grosso dell‘Eurofestival, perchè Lussemburgo ha vinto 5 volte, anche se sempre ricorrendo a cantanti “forestieri”.  Se ne saprà di più a novembre. Intanto, proseguono legrandi manovre per l’ingresso in pompa magna del Liechtenstein nella Ebu. E per il suo debutto all’Eurofestival.

LE ALTRESvante Stockselius, il supervisore dell’ Eurofestival, sta lavorando al ritorno dell’ Austria, fuori da due anni in protesta contro il sistema di votazione e di Monaco, che si era un pò stufata di arrivare ultima con gli scarti della Francia. San Marino ha una gran voglia di tornare dopo lo stop del 2009 e probabilmente lo farà.

E l’Italia? Tutto tace. Come al solito. Certo è che se TUTTI i paesi suddetti tornassero in gara o debuttassero, a parte la Repubblica Ceca che si è fermata per un anno ed eventuali squalifiche, mancheremmo solo noi. E pare che a meno di sorprese, anche stavolta resteremo fuori.

PARTECIPAZIONI CONFERMATE – Francia, Germania, Gran Bretagna Azerbaigian, Bielorussia, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Georgia, Grecia, Islanda, Israele, Lettonia, Olanda, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina, Norvegia, Armenia, Turchia

Eurofestival: torna la Slovacchia. Scattano le selezioni in Finlandia, Bulgaria, Slovenia e Svezia. Riecco il Marocco?

Ufficiale: dopo undici anni di assenza, la Slovacchia torna in gara all’Eurofestival. Il paese era stato in gara tre volte a partire dal 1994 ma poi aveva rinunciato per problemi economici: ora sembra che la televisione di stato abbia acconsentito al ritorno in gara. L’Italia, invece, dorme. Come al solito tanti complimenti.

Parliamo adesso del Marocco. Direte voi? Che c’entra il Marocco con l’Europa. Niente. C’entra però con la Ebu, l’ente che organizza l’Eurofestival e che riunisce le tv di stato europee più alcune del bacino del mediterraneo e non solo (Israele, Tunisia, Marocco, Libano, Kazakistan). Il secondo canale marocchino sta entrando nella Ebu e avrebbe manifestato la volontà di partecipare al Festival. Il Marocco vanta una sola presenza, nel 1980 (Samira Bensaid, diciottesima; fu votata solo dall’Italia).

Allo stesso modo, potrebbe tornare il Libano, che ha finito di scontare la squalifica di tre anni per essersi rifiutata nel 2005 di trasmettere la canzone di Israele non riconoscendone l’esistenza come stato. Ma per il momento questa è una ipotesi difficile. Sempre più probabile invece, il ritiro, per motivi economici di Ucraina e Macedonia, le cui tv di stato sono al collasso. Per i dettagli sui cantanti in gara, vi rimando a questo link.

Scatta oggi intanto la selezione in Bulgaria: in gara 54 canzoni fino al 19 dicembre, con meccanismo cervellotico di selezione. Sono invece 3440 i brani pervenuti alla tv svedese con la speranza di essere selezionati per il Melodifestivalen. Non ci sono big in gara nella selezione finlandese, ma torna Jari Sillanpaa che rappresentò il Paese nel 2004. Dodici canzoni in gara, otto in meno di quelle slovene. In tutti questi i paesi andrà in onda un apposito show televisivo.

Eurofestival 2009, la Russia ha scelto Mosca. Il greco Sakis Rouvas primo artista iscritto

Si muove già la macchina dell’ Eurofestival 2009, che in seguito alla vittoria di Dima Bilan nell’edizione di quest’anno, si terrà in Russia. Il primo dubbio, quello sulla città ospitante è stato chiuso: si farà a Mosca, probabilmente nel Palaghiaccio da 80mila posti. Lo ha annunciato il primo ministro Vladimir Putin. Mosca ha vinto il ballottaggio con San Pietroburgo.

Il record della decisione più veloce spetta alla Grecia, terza l’anno scorso con Kalomira e la sua “Secret Combination“. Vuole riportare la manifestazione al Pireo e così ha deciso – senza selezione – di schierare la stella del pop ellenico Sakis Rouvas, terzo nel 2004 e conduttore nel 2006, quando Atene ospità la rassegna dopo il successo di Helena Paparizou nel 2005. Una selezione sceglierà il brano.

Si nuovono anche gli altri paesi. Svezia e Svizzera hanno pubblicato i bandi di selezione, ma in Scandinavia si svolgerà il tradizionale Melodifestivalen, mentre i rossocrociati decideranno internamente (quest’anno tocca alla tv germanofona, la SF). In Finlandia la finale della selezione si svolgerà il 31 gennaio 2009, in Bulgaria tra ottobre e dicembre 2008 si svolgerà la selezione. La Francia, dopo il buon successo di Sebastien Tellier ma anche le proteste del Parlamento per la scelta di un motivo in inglese, ha deciso: brano solo in lingua francese.

Non si sa ancora nulla dell’Italia, ma qualcuno in rete ha cominciato a far girare la voce di un tentativo di ritorno – niente di confermato però- mentre a fine anno San Marino, che ha appena cambiato la direzione della Tv (è arrivata Carmen Lasorella), dovrebbe confermare la partecipazione nonostante l’ultimo posto dei MiOdio nel 2008.

C’è chi vorrebbe rendere pubblica – e televisiva –  la selezione, l’anno scorso decisa da una giuria interna, ma c’è anche la possibilità che il Titano schieri direttamente l’asso Little Tony, l’anno scorso presidente di giuria, che si è proposto per festeggiare i 50 anni di carriera.

Continua a leggere