Lei si chiama Renata Kralevska, in arte Rennata, ha 23 anni ed è di Skopje, in Macedonia. E’appena sbarcata in Italia tramite la CDF, piccola etichetta siciliana molto attiva sul mercato dei talenti emergenti. “Please stay” è il singolo che la sta lanciando sul mercato internazionale, anche se non il primo della sua carriera. Che ancorchè breve, è già stata ricca di successi e concerti in giro per il mondo, e anche di manifestazioni importanti.
Lanciata a 13 anni dalle selezioni macedoni per lo Junior Eurovision, poi quando è cresciuta ha cominciato a girare l’Europa e diverse sue canzoni sono state suonate dalle radio inglesi e francesi. Sta lavorando al suo primo album, che con ogni probabilità conterrà anche le diverse sue canzoni che sono state trampolino per la sua carriera, fra cui l’estiva “Time time” e “I can’t take you there”, seconda classificata al premio come disco dell’anno in Macedonia 2010.
Aspettando Sanremo, si torna a parlare di Eurovision Song Contest 2013, complice alcuni eventi di attualità. Il primo è che è stato deciso il logo, una grande farfalla e il motto, “We are one“, che rispecchia molto il concetto di evento globale che quest’anno la tv svedese insieme all’Ebu stanno dando al tutto: una grande festa della musica, che unisce tutti, andando al là delle bandiere e delle diversità. Sono inoltre state sorteggiate le semifinali.
O meglio: i paesi sono semifinalisti hanno saputo tramite sorteggio in quale delle due canteranno ed in quale delle due metà di ciascuna, mentre le cinque big (Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Spagna) più la Svezia padrona di casa già finaliste hanno conosciuto in quale delle due dovranno votare (e dunque dovranno obbligatoriamente mandare in onda).
Accolte le richieste di Danimarca, Norvegia e Israele. Le prime due erano già state divise nelle semifinali, sostanzialmente per motivi di afflusso dei fan. L’Italia dovrà trasmettere e dunque voterà nella prima semifinale di martedì 14 maggio insieme al Regno Unito ed ai padroni di casa. Sfortunatissimo San Marino, finito nella semifinale dove l’Italia non vota (e chissà se verrà trasmessa in Italia), per giunta nella prima metà di trasmissione.
PRIMA SEMIFINALE Martedì 14 (Trasmettono e votano anche Italia, Svezia, Regno Unito)
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE – Dopo tanti nomi che sono circolati (l’ultimo è quello di due artiste di Hong Kong molto popolari in Asia), San Marino darà l’annuncio ufficiale della propria scelta (cantante, canzone e anche staff che sarà a Malmo) il prossimo 30 gennaio, con una conferenza stampa al Kuursal, sede della tv nazionale. Altri paesi hanno compiuto le proprie scelte. Duo di classe per la Macedonia, che si affida ad Esma Redzepova e Vlatko Lozanoski: lei è una grandissima della musica gitana, attiva dal 1956 e con 20 album alle spalle, lui è un giovane talento della musica pop lanciato da un talent show: le schede su Eurofestival NEWS. La Georgia si affida anch’essa ad un duetto, formato da due reduci del talent Geostar (Pop Idol) ovvero Sopho Gelovani e Nodiko Tatishvili.Infine, Andrius Pojavis con “Something” ha vinto la selezione lituana. Valanto Tryfonos, vincitrice di Greek Idol 2010, è stata invece selezionata internamente per Cipro: la sua canzone porterà la firma di Mihalis Hatziyannis, big della musica ellenica e già in gara per Cipro nel 1998.
GERMANIA SUPERSTAR – Finale secca per la Germania, in programma il giorno di San Valentino. In lizza fior di nomi della musica pop e dance come i Cascada (30 milioni di dischi venduti in appena 8 anni); Die Priester, tre sacerdoti cattolici che cantano a scopo benefico, con all’attivo due album premiati col disco d’oro in patria; Söhne Mannheims, pop band con all’attivo due milioni di dischi venduti, otto dischi di platino e 14 d’oro. Oltre a talenti emergenti come Mia Diekow,Blitzkids mvt (di cui abbiamo già parlato) e Finn Martin. Qui il post di Eurofestival News.
C’è il terzo nome ufficiale per l’Eurovision Song Contest 2013: dopo Anouk che rappresenterà i Paesi Bassi e Roberto Bellarosa, di origini campane, già vincitore di The Voice (ne parlammo qui), che è stato selezionato internamente per il Belgio (domenica 16 alle 10 belghe sulla radio nazionale la finale per il brano con tre canzoni in lizza), ieri sera si è svolta la finale nazionale della Bielorussia, la prima che ha designato anche la canzone (ammesso che non cambi, magari insieme all’interprete, come successo l’anno scorso ed in passato).
Ha vinto come previsto “Rhtym of love” di Alyona Lenskaya, la 27enne di Mogilev che riceve così con un anno di ritardo il riconoscimento che l’anno scorso le fu negato al termine della controversa finale da lei vinta, col presidente della Repubblica Lukaschenko che la squalificò dietro sospetti di brogli, a beneficio dei Litesound secondi in classifica. La sua canzone è stata premiata col massimo dei voti sia dal pubblico che dalla giuria. Approfondimento sulla finale sul nostro blog partner Eurofestival NEWS
Nei giorni scorsi sono arrivati i sì di Montenegro, Macedonia e Cipro ed i no alla partecipazione di Polonia, Portogallo e Slovacchia (tutte per motivi economici: approfondimento qui), con la Grecia, in bilico per la crisi finanziaria, che nei giorni scorsi però è stata di fatto “gettata nella mischia” dal ministero del turismo, che ha dichiarato che come l’anno scorso, uno sponsor dovrebbe coprire interamente la partecipazione eurovisiva (qui per saperne di più). Qualche settimana fa aveva confermato la presenza anche SM TV San Marino (la notizia completa di Eurofestival NEWS la trovate qui). Questa la situazione attuale.
PARTECIPAZIONI CONFERMATE: 39
Albania, Armenia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria,Cipro,Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Malta, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria
Lei si chiama Altuna Sejdi ed è un mix di etnie. Nata 27 anni fa a Skopje in Macedonia, ha origini anche albanesi e kosovare. Da alcuni anni è uno dei nomi che si stanno mettendo in luce nel panorama pop europeo. Di recente è stata ospite nel video di un’altra artista emergente, la svedese del Kosovo Daphina Zeqiri, adesso, pur restando fedele alle sue tradizioni, prova ad affacciarsi in tutta l’Europa.
“I asaj” è il nuovo singolo, in lingua albanese, un elettropop che conferma come anche da quelle parti si faccia dell’ottima musica. E del resto Tuna non è assolutamente una debuttante avendo ricevuto numerosi riconoscimenti (per sè e la sua musica) fra Albania e Macedonia sin dal 2000. Nel 2011 si era già segnalata all’attenzione delle cronache per un pezzo che univa il ritmo a sonorità più soft, quasi da ballata, “Dyseheme“.
EUROVISION 2012: prima semifinale 22 maggio Rai 5 ore 21, finale sabato 26 maggio ore 21 Rai 2
Come al solito, l’Eurovision Song Contest è l’occasione per ascoltare gli artisti in concorso cimentarsi con varie versioni dei loro brani. E anche quest’anno c’è chi ci delizia con una versione italiana, molto ben riuscita e sopratutto con un testo apprezzabilissimo, visto che è scritto da lei stessa, che italiana non è. Si tratta della bosniaca Maya Sar, che ha diffuso la versione in italiano di “Korake ti znam”, dal titolo “I passi che fai”. Anche questa versione come l’originale e come anche quella in inglese “The steps I know” è arrangiata dall’italiano Adriano Pennino, otto volte direttore d’orchestra a Sanremo e collaboratore di Gigi D’Alessio.
La macedone Kaliopi ha invece diffuso la versione inglese della sua canzone “Crno I Belo”: si intitola, traducendo alla lettera, “Black and white”. Gli israeliani Izabo hanno fatto di meglio: versione tutta inglese della loro “Time”, che in origine ha il ritornello in ebraico ma anche video nuovo di zecca girato con una tecnica particolarissima che unisce la stop motion al time lapse (“Fotografia ad intervallo di tempo”), tecnica cinematografica nella quale la frequenza di cattura di ogni fotogramma è molto inferiore a quella di riproduzione. A causa di questa discrepanza, la proiezione con un frame rate standard fa sì che il tempo, nel filmato, sembri scorrere più velocemente del normale.
E ancora: E’ appena uscito, per esempio, il video ufficiale di “Nije Ljubav stvar” di Zeljko Joksimovic. La novità è che è girato interamente con la lingua serba dei segni, il linguaggio dei sordomuti. Il giovane che si vede nel video esesguire coi gesti la canzone è Nenad Mahmutovic, sordomuto, vincitore dell’ultima edizione di Serbia’s Got Talent. L’artista serbo ha anche inciso la versione spagnola del brano, “Su amor me venciò“, in duetto con Samuel Candia.
La Spagna invece va a caccia di voti con una iniziativa interessante, ovvero la cover transnazionale di “Quedate conmigo” eseguita da artisti di tutto il mondo a supporto della cantante originale, ovvero Pastora Soler. Spagna, Portogallo, Svezia, Canada, CIpro, Sudafrica, Regno Unito, Germania, Lettonia. Tutti cantano la canzone spagnola ed invitano a votare la 39enne andalusa nella finale del 26 maggio. Con tanto di account twitter dedicato #TodsoConPastora. Fra gli artisti che cantano c’è anche Rui Andrade, più volte in gara anche alle selezioni portoghesi.
Dopo diversi anni di canzoni inqualificabili, la Macedonia torna a proporre un brano interessante e lo fa con uno dei nomi più importanti dell’intero panorama musicale slavo, Kaliopi Bukle, 46 anni, esponente della etnia aromana, una delle minoranze del paese. Kaliopi partecipa per la prima volta in via ufficiale alla rassegna, dopo aver fallito la preselezione del 1996. Attiva dal 1976, quando partecipa al più importante festival giovanile slavo, già da giovanissima comincia a girare l’Europa.
Alla metà degli anni ’90 è già universalmente riconosciuta come il miglior talento musicale della Macedonia e la sua carriera solista vede la luce attraverso una serie di collaborazioni con i più importanti musicisti dell’est Europa e 12 album di successo che le valgono anche la vittoria in diversi premi internazionali: su tutti quello per la migliore interpretazione nel 2009 alla Pijesma Mediterana. Il brano, scritto con l’ex marito Romeo Grill, comincia come una ballata pop e poi vira verso il rock. Interpretazione intensa, di spessore, da artista consumata.
Non c’è solo l’Eurovision Song Contest dei grandi. Da qualche anno, precisamente dal 2003 esiste anche lo Junior Eurovision Song Contest, ovvero l’Eurofestival versione bambini, riservato ad autori ed interpreti dai 10 ai 16 anni. Una manifestazione, questa, parallela all’Eurofestival maggiore, che ha sempre mostrato canzoni di buon livello (considerando che si tratta di motivi per bambini in gran parte scritti dagli stessi) ma che è un pò in declino. All’edizione 2011, che andrà in scena il 3 dicembre a Erevan in Armenia, al Karen Dermirchyan Complex, erano iscritti appena 11 paesi, tutti dell’est meno l’Olanda, il Belgio e la Svezia.
Si erano registrati anche i ritiri di paesi in passato protagonisti come Malta e Romania. E invece, nelle ultime ore si è registrata niente meno che la notizia del debutto – ufficiale e confermato – della Repubblica di San Marino. Tutto ci si attendeva, meno che la piccola Repubblica e la sua tv per metà finanziata dalla Rai entrasse in questo evento. San Marino porterà dunque la canzone italiana anche all’Eurofestival dei piccoli: è già confermato infatti che il brano sarà interamente in italiano (al contrario del festival maggiore, qui è obbligatorio cantare almeno in parte nella propria lingua). Non sono ancora note le modalità di selezione dell’artista, ma è facile pensare che, sopratutto dopo le recenti polemiche, si punterà su una rappresentanza nativa sammarinese. Capo delegazione sarà Alessandro Capicchioni.
Passiamo in rassegna altri tre paesi fra i 43 che saranno in gara dal 10 al 14 maggio prossimi a Dusseldorf, in Germania, per l’edizione 2011 dell’Eurovision Song Contest. Altri tre paesi dell’est: Polonia, Bosnia Erzegovina e Macedonia.
Polonia – Magdalena Tul “Jestem” (lingua: polacco)
Premio alla coerenza per aver scelto di non esibirsi in inglese ma in polacco nonostante esista – e sarà messa in circolazione – anche la versione in inglese del brano con cui questa conturbante 32 enne ha vinto la selezione nazionale polacca. Cantautrice di buona esperienza, ha quattro album all’attivo, senza mai aver raggiunto i picchi della classifica nazionale. Sarà la prima canzone in assoluto dell’edizione 2011, visto che canterà nella prima semifinale, per prima (posizione scelta dai polacchi stessi, sorteggiati a potersi posizionare dove volevano…).
Polonia terra di ottima musica pop ma anche di pessimi risultati nella manifestazione, dove nessuno ha fatto meglio di Edyta Gorniak, prima rappresentante del paese, nel 1994, il cui brano “To nie ja” concluse al secondo posto. Dal 2004, anno di introduzione della qualificazioni, hanno passato il turno proprio nel 2004 e poi solo una altra volta, salvo poi chiudere ultimi in finale: successe nel 2008 con “For life” di Isis Gee
Eccoci alla presentazione delle altri 19 canzoni che saranno impegnate nella prossima edizione dell‘Eurovision Song Contest. Sono le canzoni che vanno in scena il 12 maggio nella seconda semifinale, quella che sarà trasmessa dalla Rai e che vedrà impegnata nel voto anche l’Italia. In coda, la presentazione delle canzoni di altri tre paesi già finalisti (oltre all’Italia, trasmetteranno e voteranno anche Francia e Germania). Passano in finale le prime 10 classificate con voto al 50% di giuria tecnica e pubblico da casa. CLICCANDO SUL TITOLO C’E’ IL BRANO
SECONDA SEMIFINALE (Giovedì 12 maggio, diretta Rai 5, Koper Capodistria, Eurovision.tv ore 21): Trasmettono e votano anche Francia, Germania e Italia
1) BOSNIA ERZEGOVINA/Dino Merlin- Love in rewind (inglese, bosniaco) La Bosnia cala l’asso mettendo in campo uno degli artisti più popolari nell’intero panorama slavo. L’esperienza si sente, è un pezzo di qualità e spessore. Si canticchia senza essere banale. Ben suonata, ben cantata. Grande armonia, sound avvolgente. Peccato canti per primo, davvero, perchè rischia di restarci schiacciato in mezzo. E non se lo merita. MESTIERE. VOTO 9.5
2) AUSTRIA/ Nadine Beiler – The secret is love (inglese) – C’era di meglio, nella finale nazionale. Lei è immensamente brava, ma la canzone è noiosissima, tradizionalissima. Canta per seconda, serve abbondante caffè. NIENTE DI NUOVO VOTO 6.5 (per la straordinaria voce)
3) PAESI BASSI/ 3JS – Never alone (inglese) -L’hanno voluta tradurre in inglese ed è un grave delitto, perchè avevano l’occasione di mostrare quanto ottimo pop si possa fare anche con la loro non proprio musicalissima lingua. Ma il pezzo resta fortissimo, molto radiofonico, molto contemporaneo. Anche qui si sente l’esperienza del gruppo. Finalmente, l’Olanda propone cose sensate. Merita la finale, può farcela. RADIO SONG . VOTO 9
4) BELGIO/ Witloof Bay- With love baby (inglese) – Loro cantano acappella e dunque TUTTA la ritmica è fatta col solo uso delle loro voci. Il pezzo è una perla di rara bellezza, davvero ed è stato ulteriormente migliorato in corsa. Anni di palestra sui palchi jazz di mezza Europa si fanno sentire. La proposta sicuramente più fuori dagli schemi della semifinale. MARZIANI. VOTO 9
5) SLOVACCHIA/ Twiins – I’m still alive (inglese)– Riproposizione del collaudato modello dell’est europeo “bonazze coscialunga senza grandi doti canore”. Il pezzo è una roba normale, nel video c’è il gol di Vittek che ci ha sbattuto fuori dai Mondiali. Nella semifinale trasmessa in Italia, grande gusto. NEL MUCCHIO. VOTO 6
6) UCRAINA/ Mika Newton- Angels (inglese) – Pezzo miglioratissimo strada facendo rispetto a quello che ha vinto la selezione: ha una base diversa che lo trasforma da noiosissima ballata a leggero elettropop. Forse era meglio tenere il russo e l’ucraino rispetto all’inglese, ma con questo arrangiamento il pezzo ha un senso. E’ distante anni luce da quello che ha vinto le selezioni, ma visto quello che hanno combinato anche quest’anno, meglio soprassedere (il link all’articolo di spiegazione sta in questo post e poi in quest’altro). ATMOSFERA. VOTO 7
7)MOLDAVIA/ Zdob si Zdub- So Lucky (inglese) Un pò di rock annaffiato nel clarinetto (si passa dai concerti di piazza alla musica da club…) che darà una scossa alla serata. Bisognerà vedere però se alla band basteranno i voti degli amici rumeni e di qualcuno qua e là per guadagnarsi la finale. Quest’anno è dura. Parecchio. MINE VAGANTI. VOTO 7
Silenzio assenso. O in questo caso, se preferite, nessuna nuova, buona nuova. E’ scaduto il termine ultimo entro il quale ci si poteva ritirare senza pagare penali dall’edizione 2011 dell‘Eurofestival e dunque, al di là di annunci ufficiali ancora da emettere da parte della Rai, possiamo affermare con certezza che l’Italia sarà uno dei paesi in gara a Dusseldorf dal 10 al 14 maggio prossimi.
Non è arrivata alcuna richiesta di ritiro da parte di viale Mazzini e dunque, nonostante l’annuncio della Rai tardi ancora ad arrivare (non tutti appoggiano la scelta del direttore di Rai Due di aver iscritto il nostro paese, dunque sarà un affaire interno alla rete e alla casa discografica coinvolta, probabilmente) a questo punto ci saremo: siamo nella lista diramata dalla Ebu e d’ora in poi chi esce paga. E salato.
I paesi di lingua italiana saranno due: anche San Marino ha infatti confermato la propria presenza nel 2011, dopo essersi iscritto in via provvisoria. Degli stati iscritti provvisoriamente, ha confermato la presenza Ungheria, fonti vincine alla Ebu danno per fatta anche l’iscrizione slovacca, mentre non ci sarà il Montenegro e. Saranno così 43 i paesi in gara, tanti quanti nel 2007. Ma la certezza si avrà soltanto il 7 gennaio quando dopo la riapertura a fine ferie, la Ebu riaprirà i battenti. Si preannuncia dunque una edizione epica.
I PAESI IN CONCORSO:
BIG 4 (ammessi direttamente in finale): Germania (paese organizzatore), Francia, Gran Bretagna, Spagna
LIVELLO DA DECIDERE: Italia (la Ebu ha più volte detto che vorrebbe l’Italia direttamente finalista, ma non è ancora arrivata alcuna richiesta in tal senso da parte della Rai, si deciderà prossimamente)
SEMIFINALISTI (in ordine alfabetico): Albania, Armenia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele (ha chiesto e ottenuto la seconda semifinale perchè la prima coincide con una festa nazionale), Lettonia, Lituania, Macedonia, Malta, Moldavia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.
CANTANTI E CANZONI GIA’ CERTI:
SVIZZERA: Anna Rossinelli – In love for a while
GERMANIA: Lena Mayer Landrut (campionessa in carica)
OLANDA: 3JS
CIPRO: Christos Mylordos
ARMENIA: Emmy
ALBANIA: Aurela Gaci
BOSNIA: Dino Merlin
Intanto, cominciano a circolare indiscrezioni importanti per quanto riguarda i nomi in corsa per Italia e San Marino. Con una grossa novità che ci riguarda e che potete trovare su Eurofestival News . Informazioni sulla rassegna invece, su Eurovision Italia.
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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